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Autore: hetchiu    27/10/2014    2 recensioni
Quello è un cucchiaio..- disse Liam.
-Sì, e quindi?-
-Io non mangio mai dai cucchiai, non mi piacciono-
La ragazza lo guardò perplesso.
-Fai sul serio o..-
-No no, sono serissimo- rispose Liam.
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-No! No! Ti prego non uccidermi!- urlò Louis, vedendo Harry avvicinarsi lentamente con il piccolo coltello da lancio in mano.
-Tranquillo, sei solo sporco sulla guancia- prese un po' d'acqua, strappò un pezzo di tessuto dalla maglietta, lo bagnò e lo passò gentilmente sulla zona sporca di sangue, ripulendolo parzialmente.
-Oh, grazie-
Harry sorrise.
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-Tu devi capire che questi sono gli Hunger Games, non una semplice gita nei boschi! Qui puoi morire da un momento all'altro e tu non te ne rendi nemmeno conto! Sono stufo di cercare di proteggerti sempre e guardare ogni volta dove cammini perché ho paura che ti succeda qualcosa! E tu non te ne rendi nemmeno conto! Siamo rimasti in quattro, io posso cavarmela ma tu? E se io poi uccido gli altri e rimaniamo solo noi? Che facciamo, eh? Una partita a carte, chi perde muore?-
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|Chiedo gentilmente di non copiare parti e/o l'intera trama della storia|
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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*Luoghi, personaggi, eventi sono modificati rispetto alla trama originale del libro di Suzanne Collins, Hunger Games, mi sono ispirata anche un po' a The Maze Runner, ma, non avendo mai letto il libro mi sono basata solo sul trailer*

 

Il Distretto 13 sorge ai piedi di un grande monte, dalla cui cima si possono ammirare i bellissimi paesaggi di Panem, tra cui gli altri 12 Distretti. 
Il monte sovrasta le nuvole e c'è una specie di grande ascensore bianco e blu che noi del 13 usiamo per salire in cima.
Nella cima c'è una grande piattaforma ovale, larga abbastanza da contenere tutti gli abitanti del Distretto, più i Pacificatori che puntualmente arrivano per sostituire quelli vecchi. 
Ne arrivano circa cinque o sei al mese.
Quando un pacificatore compie cinquantacinque anni il suo lavoro qui è finito. 
L'ascensore è abbastanza grande, può contenere senza troppi problemi una cinquantina di persone.
Ci mette circa un minuto per salire in cima al monte.
In mezz'ora tutti gli abitanti sono lì.

Se vado sul lato sinistro della piattaforma, riesco a vedere casa mia.
E' piccola, fatta a malapena per tre persone, e ci viviamo in otto. 
Ci sono mia madre e mio padre, mia nonna, mia zia, suo figlio, mia sorella, mio fratello ed io. 
Siamo una famiglia abbastanza unita.
Il marito di zia Med è morto nella piazza del Distretto, ucciso con un colpo secco alla testa per essere stato sorpreso a tornare a casa quando il coprifuoco era già inoltrato.
Non ho mai capito il senso del coprifuoco.

Io e mio cugino usciamo sempre la notte, e andiamo in giro per le vie sotterranee del Distretto. 
Una volta quelle vie erano abitate, ora non più.
Ce n'è una proprio dietro casa mia, nel mio giardino, e in un attimo conduce a quella principale.
Nei sotterranei c'è ancora corrente, una volta io e Mark avevamo trovato una stanza piena di computer ancora funzionanti, era pieno di codici.
Mio fratello David se ne intende di queste cose, ma abbiamo pensato che non era il caso di chiamarlo.
Avrebbe fatto la spia con i nostri genitori.
Per non parlare di mia sorella Amy, lei probabilmente ci avrebbe portati direttamente dai Pacificatori.

Guardo attentamente il resto della folla, noto il mio vicino di casa, Ned, assieme a Val, sua moglie.
Hanno uno sguardo triste, vedo Val che con la coda dell'occhio osserva preoccupata suo figlio. 
Probabilmente hanno paura che venga estratto, ma francamente ne dubito.
Vedo la mia vecchia maestra delle elementari, che ha come al solito quel suo sguardo perso, da quando suo figlio è stato estratto quattro edizioni fa, e non è più tornato.
Vago con lo sguardo tra la vasta folla, e noto che la maggior parte delle persone le conosco.

Il Distretto 13 non è molto grande, poi la mia casa è abbastanza vicino al luogo dove c'è il mercato ogni settimana, quindi è un posto molto affollato, e di conseguenza si conosce molta gente.
Vedo mia madre, vedo mio padre, vedo mia nonna, mia zia.
Mi guardano come se stessi per morire da un momento all'altro.
Beh.. forse è così.
Sono in piedi sul piccolo palco improvvisato sulla piattaforma.
Di fianco a me ci sono due grandi urne di vetro, contenenti tante piccole buste con i nomi dei ragazzi e delle ragazze dai 13 ai 18 anni del distretto. 
Io sono appena stata estratta, sinceramente non me lo aspettavo.. dopotutto ci sono bene o male duecentocinquanta adolescenti nel distretto, e il mio nome è contenuto solo sette volte.

Ogni anno, viene aggiunta sempre una busta in più contenente il proprio nome.
Ovviamente per ogni razione mensile di farina e pasta viene aggiunta un'altra busta.
Io non ne ho mai avuto bisogno, la mia famiglia bene o male se la cava.
Entrambi i miei genitori lavorano, mia zia Med pure, e nonna Janine pure.

Vedo Kessia Meyers volteggiare amabilmente sul palco mentre si avvicina all'urna contenente i nomi dei ragazzi. 
Come ogni anno è vestita in modo stravagante, dopotutto, viene da Capitol City. 
Credo che il suo vestito voglia ricordare quello leggendario di Katniss Everdeen.
Ma sfortunatamente è una copia riuscita abbastanza male.

Dopo la seconda rivolta dei distretti ci sono stati trent'anni di pace, poi dal nulla la nipote dell'ex presidente Snow ha rivendicato il proprio nonno, e ora comanda nuovamente lei.
Inutile dire che sono ricominciati gli Hunger Games, a quanto pare, ancora più tosti di prima.
Sono troppo presa da mille pensieri per accorgermi che Kessia ha appena pronunciato il nome del fortunato sfortunato estratto.
Non avendo capito chi sia, guardo nella direzione dove sono posizionati i ragazzi nel tentativo di scorgere qualcuno che si avvicina al palco.
Vedo qualcuno muoversi, una chioma folta e scura si fa largo tra la folla.
Conosco quel ragazzo di vista, credo di averlo visto un paio di volte a scuola.
E' alto, muscoloso, e sembra abbastanza sicuro di sé. 
Si dirige pacato verso il palco, con un cenno del capo mi saluta e si posiziona accanto a me.
Kessia sembra entusiasta.

Ci prende entrambi per mano ed euforica ci posiziona davanti alla telecamera che manda in diretta la Mietitura sulle televisioni di Capitol City.
-Ecco a voi i tributi ufficiali del Distretto 13! India Rose Sullivan e Liam James Payne!- 
Oh si ecco, Liam Payne, ecco chi è. 

Faccio un saluto con la mano alla mia famiglia, mia madre è in lacrime, mio padre si sta trattenendo.
David ha uno sguardo duro, ma si vede che è triste.
Mia sorella Amy è impassibile, ma in fondo so che mi vuole bene e che è dispiaciuta. 
Zia Med stringe forte Mark, ed entrambi trattengono le lacrime. 
Nonna Janine cerca di consolare mia madre, senza riuscirci.
Probabilmente è l'ultima volta che li vedrò.

Dopo la comparsa degli Hunger Games, Capitol City ha deciso di eliminare la tradizione di far salutare i tributi alle loro famiglie, prima di partire. 
Ann Snow sostiene che sia una perdita di tempo, nonché una distrazione per i tributi.

Senza troppi indugi Kessia conduce me e Liam nel treno che ci porterà a Capitol CIty.
-Ci vorranno appena due giorni di viaggio, saremo i primi ad arrivare! godetevi il Buffet, e.. oh, le vostre stanze sono in fondo al treno, divertitevi- annuncia, e poi se ne va, non so dove.
Liam mi mette una certa soggezione, decido di alzarmi e andare ad esplorare un po' il treno.
Passo da un vagone all'altro, arrivo in quello dove ci dovrebbe essere il buffet, a quanto pare.
Non ho mai visto così tanto cibo in vita mia.
Cose stranissime. 
C'è un grande calice con del liquido violaceo all'interno.
Altri recipienti con vari dolci all'interno, o almeno sembrano dolci.
Dall'altro lato del vagone ci sono invece, ne deduco, le cose salate.
Una pentola con all'interno della carne, un vassoio con.. del coniglio credo, assieme alle olive.
Dei tortini di verdure, e tantissime cose che non riesco a riconoscere. 
Decido di andare a cercare la mia stanza, mi incammino verso il corridoio e la trovo poco dopo. 
E grande, enorme.
L'arredamento è abbastanza spoglio ma me lo faccio bastare.
Mi corico e cerco di riposare.

-Ma non dobbiamo avere un mentore o qualcosa del genere?- borbotta Liam.
Siamo seduti in tre in un grande tavolo e stiamo cenando. 
-Vi verrà assegnato non appena arriverete alla Base- sorride Kessia. 
-Che cos'è?- chiedo.
-La Base?- 
-Sì- 
-Oh, è il luogo dove alloggerete e verrete preparati.. ma per bacco, non vi hanno spiegato nulla?- si lamenta Kessia.
Io e Liam facciamo cenno di no con la testa. 
In effetti non ne so molto sugli Hunger Games.. in casa abbiamo una sola televisione, e la accendiamo appunto quando ci sono gli Hunger Games, ma fanno vedere solo la
sfilata e i giochi.

-Allora, appena arriveremo a Capitol City, e vi dico, saremo i primi ad arrivare quindi ci sarà una grande folla, ma non lasciatevi suggestionare troppo! dicevo, arriveremo e io personalmente vi scorterò alla Base, dove conoscerete gli altri tributi, oh, ricordatevi.. nessuna lotta tra di voi! O non farete in tempo nemmeno ad arrivare nell'arena- fa una pausa e ci guarda. 
Liam infastidito le fa cenno di continuare.
-Si, si, dunque, dopo verrete scortati dai vostri stilisti che avranno creato per voi l'abito della sfilata e successivamente, cosa molto importante, vi verranno dati i mentori. Dovete cercare di fare buona impressione perché saranno loro a scegliervi!- 
-E se più di un mentore ci sceglie?- chiedo.
-Oh.. in questo caso dovrei essere io a decidere per voi quello più adatto!- sorride. 
Questa donna mi fa paura. 
Ha una vocetta stridula e sempre, sempre euforica. 
Poi quando parla accompagna la voce con dei gesti delle mani.
E' straziante. 
Sbuffo, finisco di mangiare il buonissimo brodo di pollo e decido di andare nella mia stanza.
Dopo qualche passo sento che anche Liam si alza.
All'inizio penso che mi stia seguendo, poi noto che imbocca un'altro corridoio, e va dall'altra parte del treno.
Chissà dove va..

Mi corico sul mio letto ed inizio a pensare.
Cerco di ricordare la mia famiglia felice, qualche giorno prima della mietitura.

-India, vieni subito qua!- grida una voce familiare.
-Che c'è, Amy- borbotto.
-Si può sapere cosa stavi facendo li fuori? Piove e ti prenderai sicuramente un malanno! E mamma e papà non hanno abbastanza soldi per comprare le medicine. Sei così egoista, India- sbuffa mia sorella.
-Sei patetica- le dico.
Si acciglia, si guarda intorno e prende in mano uno straccio vecchio e fa per tirarmelo addosso. 
Io prontamente mi sposto e questo va in faccia a David. 
Mi giro e vedo che era lo straccio con cui ci si pulisce le scarpe dal fango. 
-Oh David.. scusa io…- cerca di giustificarsi Amy. 
Oh, ben ti sta, stronza. 
Mio fratello infuriato butta lo straccio a terra e come un bambino di cinque anni va a lamentarsi da mia madre.
Nonostante ne abbia ventitré. 
Guardo divertita la scena. 
David gesticola e cerca di indicare la sua faccia sporca e la camicia bianca ormai macchiata di fango.
-Ecco vedi? Ora non andrà più via! E dovrò fare una settimana di lavoro in più per comprarne una nuova!- sbotta. 
-Tesoro, il fango si lava, toglitela e dalla a zia Med- 
David fa una faccia contrariata.
-Me la volevo mettere alla mietitura questa camicia! Si può sapere perché in questa casa sono sempre io che ci devo rimettere? Guarda quelle due!- indica me e mia sorella -Stanno sempre a scannarsi come due bestie e nessuno dice loro niente!- grida. 
-Oh oh oh il signorino è arrabbiato- rido.
-Sta zitta India!- 


In famiglia lo prendiamo sempre in giro, si vede lontano un miglio che David è troppo effeminato.
Mio padre lo sta costringendo a trovare una moglie, ma io sospetto che lui non sia attratto dalle donne..
Sorrido al ricordo.
Non li rivedrò più, il sorriso scompare. 
Una terribile sensazione di angoscia mi invade, sostituita poi dalla paura.
Sto andando in contro ad una morte certa. 
Cerco di spostare il pensiero negativo in un angolo della mia mente, senza successo.

Magari stanno facendo le repliche della Mietitura, forse potrei guardare come sono gli altri tributi. 
Prendo il telecomando della televisione enorme.
Premo sull'unico pulsante che mi sembra si avvicini di più a quello dell'accensione.
Armeggio un po' con l'oggetto, cercando di capire come funziona.
Quella di casa mia è molto più semplice.
Dopo qualche minuto riesco a cambiare canale.
Vado su Capitol Tv.
Si, ecco la Mietitura di oggi.
Vedo i due presentatori, Mec Meyer e Kal Lawer che discutono animatamente riguardo ad un elenco dietro di loro.
Oh, e l'elenco dei 26 tributi. 
Una volta erano in 24, ma ora anche il Distretto 13 fa parte degli Hunger Games. 

 

DISTRETTO 1: 

HAROLD EDWARD STYILES, 17. 

CYNTIA BERMOND, 16.

 

DISTRETTO 2:

JOHN BACKER, 18.

KELLY ADAMS, 17.

 

DISTRETTO 3:

ZAYN JAWAAD MALIK, 17.

WALIYHA MALIK, 15. 

 

DISTRETTO 4:

LOUIS TOMLINSON, 18. 

CARLY BROWN, 16.

 

DISTRETTO 5:

NIALL JAMES HORAN, 17.

SARAH PARKER, 18.

 

DISTRETTO 6:

MICHAIL BORED, 18.

ALLY RICHARDSON, 14.

 

DISTRETTO 7:

MARC FLETCHER, 13.

ROSY GOLDEN, 15.

 

DISTRETTO 8:

LUCAS THOMPSON, 16.

ANNABETH STEVENS, 17.

 

DISTRETTO 9:

JOSH DEVINE, 18.

PERRIE EDWARDS, 16.

 

DISTRETTO 10:

CARL STUART, 17.

KATY POLLAND, 13.

 

DISTRETTO 11:

JUSTIN DONALD, 18.

LOREEN SMITH, 16.

 

DISTRETTO 12: 

PEETA MELLARK, 15. 

MARGHERITA EDDINS, 17.

 

DISTRETTO 13:

LIAM JAMES PAYNE, 18.

INDIA ROSE SULLIVAN, 17.

 

Osservo attentamente i nomi, non mi soffermo troppo sul mio e sul nome di Liam.
Noto piuttosto con rammarico che nel Distretto 3 ci sono due fratelli.. chissà che duro colpo per la famiglia.
Guardo distrattamente la lista dei nomi, non mi dice nulla.

Ma poi.. oh. 
Distretto 12, Peeta Mellark. 
No.. è impossibile, lui è quel Peeta Mellark? 
No, Peeta Mellark è morto anni fa, ed era molto più vecchio. 
Forse.. potrebbe essere suo figlio. 
Decido di non soffermarmi troppo sulla cosa, hanno tutti più o meno la mia età. 
Ho paura, tanta paura. 
Mi addormento tra le lacrime pensando a cosa accadrà tra esattamente cinque giorni. 
L'entrata nell'arena, la mia morte, la fine di tutto.  

______________________

Allora, saaalve gente. 
Questa è la PRIMA storia che scrivo.. cioè no, sulla tematica One Direction/Hunger Games ne avrò pubblicate tre o quattro, che poi ho opportunemente cancellato perché non mi convincevano.. che ne pensate?
Sareste così gentili da lasciare una mini miiini recensione? dai dai vi regalo un biscotto. 
E una fornitura annuale di nutellah.
Suvvia, non potete rifiutare <3 
Ah, se su efp non vi piace, potete seguire la storia anche su Wattpad, ecco il link: 

http://www.wattpad.com/78212107-let-the-games-begin-1/page/4

   
 
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