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Autore: ThorinOakenshield    31/10/2014    12 recensioni
Una ragazzina si sveglia in un prato. Non sa dove si trova né come ci sia finita. Sta di fatto che, ciò che inizialmente considera un incubo tremendo, si trasformerà nel sogno più bello della sua vita.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo che sento sulla guancia destra mi fa trasalire. Un misterioso odore di terra bagnata mi giunge alle narici e mi trovo costretta ad aprire gli occhi.
No, quello che mi trovo davanti non è il letto di mia sorella, bensì un bosco. Questa non è la mia camera, chiaro come la luce del sole; sto di certo sognando.
Mi alzo con la lentezza di un bradipo, pensando stanca ed accigliata: "Non ho voglia di andare a scuola! Che palle! Adesso mi ricordo che volevo svegliarmi prestissimo per ripassare storia, ma non ne ho per niente voglia!"
Mi stiracchio mentre il cinguettio di qualche uccellino mi rimbomba nelle orecchie e un furtivo raggio di sole filtra dalle foglie degli alberi e m'illumina il volto. Mi metto una mano davanti agli occhi, stizzosamente: ho sempre detestato la luce del sole sugli occhi, soprattutto di mattina presto.
Altro che studiare storia... devo appena svegliarmi! Spero di farlo al più presto, non ho tempo da perdere, ma... non so neanche se sto sognando, voglio dire... tutto è così maledettamente reale che stento a crederci che si tratti di un sogno: l'odore della natura lo percepisco perfettamente, così come i suoni e il vento fresco sulla mia pelle. In più vedo tutto vividamente.
E se fossi stata rapita durante la notte e portata qui?
La mia consueta ansia comincia ad assalirmi, mentre mi guardo ostinatamente intorno in cerca di una via di fuga. Questo bosco mi ricorda tanto quello di Hunger Games e la paura aumenta sempre di più: preferirei essere stata sequestrata piuttosto che trovarmi ai Giochi!
Bah! Mi faccio paranoie inutili come al mio solito: com'è possibile che mi trovi nell'Arena? Leggo decisamente troppi libri, sto impazzendo.
Vorrei mettermi a gridare più forte che posso. Sto per farlo, ma ecco che sento delle voci. Provengono da dietro a dei cespugli. Mi affretto a nascondermi dietro ad un albero e attendo.
Spero che si tratti solo di un incubo e Dio, ti prego, fa che mi risvegli subito!
"Forza Bombur, abbiamo fame." Sento bofonchiare una voce famigliare.
Riconoscerei quella voce rauca, sexy e profonda tra mille.
Il mio cuore fa un balzo fino in gola e, senza fermarmi neanche un secondo a pensare che magari ho udito male o che sento cose che non esistono, decido che quella frase è stata pronunciata da Thorin Scudodiquercia in persona, il capo dei nani de Lo Hobbit, uno dei miei libri preferiti. Lo amo quell'uomo! Cioè, volevo dire, quel nano. Ora tutti i sogni erotici che ho avuto su di lui possono divenire realtà!
Sul mio volto va creandosi un sorriso che va da un'orecchia all'altra e, senza il minimo contegno, corro verso i cespugli, gridando: "Thorin! Thorin! Amore mio! Ti ho trovato finalmente!"
Giungo nel punto ove la Compagnia aveva trovato la casa abbandonata di un pastore.
Non mi sono sbagliata: sono entrata nel film! Mentre corro euforica verso il Principe dei Nani noto chiaramente Bombur e Bilbo che mi guardano con aria interrogativa.
Con uno slancio brioso, salto in braccio a Thorin, che si affretta a sorreggermi per non farmi cadere a terra. Lo stringo forte, ridendo, mentre sento con chiarezza le sue grandi mani ruvide sul mio sedere. Questo contatto mi fa avvampare.
"Per Mahal! Si può sapere che ti salta in testa, ragazzina? Ti è andato di volta il cervello?!" sbraita Thorin.
Oh, la sua voce, il suo carattere di merda... tutto è esattamente come nel film! Che emozione! Dio, ti prego, non svegliarmi. Non voglio risvegliarmi mai più, non voglio andare a studiare storia, voglio fare sesso con Thorin!
Oddio, sono diventata completamente matta. Mai, mai ho sclerato così tanto per un maschio; anzi, a pensarci bene, non l'ho proprio mai fatto. Eh, che posso farci? L'Oakenshield Effect... e poi sono pur sempre una sedicenne con gli ormoni su e giù.
Mi stacco da lui ridacchiando imbarazzata, passandomi una mano sui riccioli castano chiaro, mentre lui mi guarda con la fronte corrugata. Quest'espressione da Brontolo dei Sette Nani di Biancaneve mi fa scoppiare a ridere all'istante, guadagnandomi un'altra bella figura di fronte al futuro re di Erebor. Mi piego in due dalle risate e divento tutta rossa, com'è il mio solito fare quando qualcosa mi fa effettivamente ridere.
Gli altri nani e Bilbo mi guardano senza emozione, facendomi sentire una stupida.
Gli unici che ostentano un sorriso sono Fili e Kili. Bene, almeno loro mi capiscono...
"Scusa, scusa, è che..." balbetto distrattamente, mentre continuo a ridere ininterrottamente, "mi ha fatto ridere la faccia che hai fatto!" Ho un altro attacco d'ilarità acuta, ancora più forte di quello precedente.
Ahi ahi, ho detto proprio la cosa sbagliata! E questo, inspiegabilmente, mi fa ridere ancora di più...
All'improvviso mi sento afferrare per le spalle. Mi calmo e alzo lo sguardo: a un soffio dal mio viso ho gli occhioni glaciali di Thorin, infatti mi sento raggelare da capo a piedi.
"Ascoltami bene, signorinella..."
"Che fai? Vuoi stuprarmi?" lo interrompo speranzosa. Mi domando perché debba comportarmi così da stupida proprio davanti all'amore della mia vita, non è così che immaginavo il nostro incontro anche se, conoscendomi, sapevo che avrei combinato qualche guaio... Il fatto è che, trovarmi davanti al grande Thorin Scudodiquercia, mi emoziona e, come sempre quando sono immensamente felice, non riesco a controllarmi.
Vedo Fili, Kili, Bofur e Bilbo ridacchiare. Lancio loro un'occhiata e sorrido divertita, fiera di averli fatti ridere.
L'orgoglioso condottiero volta violentemente il mio capo verso di lui, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Oh, quegli occhi...
"Ascoltami bene, non ho idea di chi tu sia come non ho idea di come tu sia finita qui, sta di fatto che io e la mia Compagnia dobbiamo intraprendere un lungo viaggio pieno d'insidie e non possiamo permetterci di perdere tempo a giocare con i bambini, perciò fatti da parte!" Con un brusco cenno della mano, mi sposta di lato e avanza. "Ma chi ti ha insegnato l'educazione?" scatta poi voltandosi verso di me, all'improvviso. "Saltare addosso ad un nano di alto lignaggio come me! E chi ti conosce, poi! Questa è mancanza di rispetto."
Ha ragione, lui non ha la minima idea di chi sia io e probabilmente si starà chiedendo da dove diamine venga per via dei vestiti strani che indosso... ma... aspetta un momento... indosso una camicia medievale verde, dei pantaloni marroni e degli stivaletti dello stesso colore, morbidi e che mi ricordano un po' quelli dei folletti. Indosso abiti giusti per la Terra di Mezzo. Mi domando da dove siano usciti fuori.
Chino il capo e mi scuso: "Sì, hai ragione e ti chiedo perdono. Non intendevo mancarti di rispetto, è che sono molto felice di vederti, tutto qua." Rialzo il viso all'improvviso. "Io ti ammiro molto, sai? Ho sentito parlare di te... l'eroe di Azanulbizar... sei il mio idolo e mi sono perdutamente innamorata di te, per questo mi sono comportata in quel modo osceno. Mi sono emozionata."
Lo hobbit e gli altri nani guardano il loro capo in attesa che dica o faccia qualcosa.
La sua espressione si è addolcita e mi rivolge un mezzo sorriso sincero.
Mi sento sciogliere piano piano.
"Ti ringrazio per la stima e perdonami se sono stato troppo brusco con te, di solito non sono così burbero con le fanciulle indifese" mi dice rendendomi un liquido al suolo.
Ricambio il sorriso, godendomi al massimo questo momento di scambio di sguardi che ho con Thorin Scudodiquercia.
"Da dove vieni?" mi chiede il Principe.
Sussulto: e ora cosa gli rispondo?
"Ehm... ecco... io..." balbetto indecisa sul da farsi. "Vivo nei boschi!" rispondo trionfante, quasi urlando.
Thorin e Compagnia mi guardano senza capire.
"Sono stata abbandonata dai miei genitori quand'ero piccola piccola e da allora vivo nei boschi" mento dondolandomi in modo infantile sui talloni, mentre tengo le mani dietro alla schiena.
"Bene, adesso noi ti lasciamo alla tua normale vita nei boschi e..." Thorin fa per voltarsi e andarsene, ma io lo blocco gridando: "Aspetta!"
Mi fissa in attesa che parli.
"Non ho dove andare. Mi sento tanto sola e non ce la faccio più di vagabondare per la Terra di Mezzo senza meta; le mie gambe sono stanche e ho la pancia vuota da ore... non è che mi portereste con voi per un po'?" recito per bene. Recitare mi piace, mi piace un sacco, infatti studio recitazione da sei anni e mai prima d'ora tutto questo studio mi è tornato così utile se non per uno spettacolo.
Per completare il tutto, faccio gli occhioni dolci al nano, stile gatto con gli stivali di Shrek.
"Non saprei, non abbiamo abbastanza provviste per una bocca in più da sfamare, in più la strada è piena di pericoli e... chi mi dice che tu non sia una spia di qualche mio nemico?" Scudodiquercia accompagna quest'ultima frase con un'occhiata eloquente.
Il solito diffidente...
Mi indico stupefatta. "Chi? Io?!" Scuoto il dito dinanzi a me. "Niente affatto! Sono soltanto una povera ragazzina sola al mondo e senza amici... e morta di fame."
Dall'espressione di Thorin capisco che non è convinto. Sarà dura convincerlo, è molto testardo, io lo so bene.
"Suvvia Thorin, guardala! È soltanto una povera ragazzina sola e abbandonata e per di più magra come un chiodo! Che vuoi che ci faccia? Mostra un minimo di comprensione, potremmo anche aiutarla. Per un tratto di strada i pericoli non dovrebbero esserci" cerca di farlo ragionare Balin.
"Non bisogna farsi ingannare dal suo aspetto minuto. Ricorda Balin: le donne sono tentatrici" sussurra il Principe al nano più anziano, convinto che io non lo abbia sentito, senza staccarmi gli occhi di dosso.
"Sono d'accordissimo" aggiunge Dwalin e la cosa non mi stupisce: quando mai pensa qualcosa di buono su qualcuno, quello?
"Secondo me non mente" squittisce una vocetta stridula.
Ci voltiamo simultaneamente tutti verso Bilbo.
La gioia ritorna in me: ecco un altro mio piccolo eroe! Ma evito di saltargli addosso, poiché non è così forte e robusto come Thorin.
"Insomma, glielo si legge in faccia che è stanca ed affamata, dovremmo aiutarla" aggiunge timidamente. Poi cerca il mio sguardo e, quando lo trova, mi sorride.
Ricambio il sorriso, riconoscente. L'ho sempre detto che Bilbo è una persona d'oro, sempre pronto ad aiutare il prossimo, anche se non lo conosce. Se tutte le persone fossero come lui, questo sarebbe un mondo più lieto.
"Infatti! Il signor Boggins ha ragione!" esclama Kili.
"Concordo, cosa vuoi che faccia una creaturina così?" replica Fili. Poi, vicini come gli animaletti di Paperissima Sprint, si avvicinano a Thorin, gli fanno gli occhi dolci anche loro e gli domandano: "Zio, possiamo tenerla?"
Trattengo una risata. Sono troppo forti sti due scemi!
Lo zio li guarda un po' a disagio per via del loro comportamento inappropriato, poco consono a due eredi al trono e figli di Durin. Ma alla fine, inaspettatamente, si trova costretto a capitolare. "E va bene, va bene, la teniamo, ma solo per un breve tratto di strada. Ho già troppe cose a cui badare, mi manca solo fare da balia a una mocciosa!"
"Non ti preoccupare Thorin, mi assumo io la responsabilità di badare a lei" si offre generosamente Bilbo.
Non riesco a smettere di pensarlo: che amore!
Il leader del gruppo lo guarda stupito, successivamente china il capo in segno di assenso. "E sia" dice solennemente. Poi si volta e va avanti, seguito da noialtri.
"Piacere, Bilbo." Il mio personaggio preferito del libro mi porge la mano. Gliela stringo sorridendo e rispondo: "Molto piacere! Io mi chiamo..." Voglio trovare un nome che si addica al mondo della Terra di Mezzo. "Glenys! E grazie per l'aiuto che mi stai dando."
Il signor Baggins sorride imbarazzato e si passa una mano sulla nuca. "Figurati, se non ci aiutassimo a vicenda che razza di mondo sarebbe?"
La nostra conversazione viene bruscamente interrotta: una mano mi spinge avanti. Mi sento cingere le spalle.
Quasi svengo: è Thorin!
"Un consiglio per il futuro: non dare di matto così tanto per un uomo, è veramente infantile" mi dice con quel tono che dovrebbe somigliare a un consiglio ma che in realtà sembra una critica.
"Beh, sempre meglio che sclerare per Justin Bieber!" Mi tappo all'improvviso la bocca. Che. Cosa. Ho. Detto?
Stupida! Stupida! Stupida!
Il Principe dei Nani mi guarda confuso e sibila: "Justin Bieber? Chi è costui?"
"Ehm... un orchetto che va in giro per i paesini cantando e suonando il liuto. Le ragazzine di oggi ne vanno matte, sai com'è..." rispondo esitante, sforzandomi di sorridere e grattandomi la nuca, sperando di essere stata abbastanza convincente.
"Però! Che gusti bizzarri le fanciulle di oggi..." commenta Thorin.
Io rido sotto ai baffi.

   
 
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