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Autore: Akrois    31/10/2014    2 recensioni
Dean Winchester era uno di quegli uomini alla quale non avresti affidato neanche un gatto morto.
Non era cattivo e non aveva mai dato problemi in città, ma nessuno si fidava di lui. Forse era qualcosa d'istintivo, come quella sensazione di fastidio che provi quando incontri i nuovi vicini e poi finisci per scoprire che sgozzavano i cani nel seminterrato.
Non che Dean Winchester sgozzasse cani nel seminterrato. Probabilmente non aveva neanche un seminterrato.
[doveva essere solo una breve one-shot di riscaldamento. Doveva.]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
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Padre Castiel sedeva su una vecchia poltrona con l'imbottitura marcia e beveva da un bicchiere sporco di vernice, ma sembrava comunque elegante, raffinato e angelico.
Dal canto suo, Dean era consapevole che non sarebbe mai riuscito a sorseggiare acqua del rubinetto con quell'aria seria e tranquilla neanche se si fosse allenato per cent'anni.
- Quindi- Dean aprì una lattina di birra e si poggiò sul tavolino – da quanto tempo è che fa il prete in città?
- Circa cinque anni. Prima c'era Padre Zachariah, ma si è dovuto dimettere. Quindi sono subentrato io.
- Preti che si dimettono? E cos'ha combinato? Ha pisciato nel bacinetto dell'acqua santa?
Castiel lo guardò – Vi fu uno sfortunato incidente con una delle bambine del coro. Padre Zachariah venne fortemente invitato a lasciare la chiesa.
Dean sentì la birra impuntarsi. Tossì ripiegandosi su se stesso e sputò qua e là – Cazzo. Una bambina?!
- Padre Zachariah purtroppo aveva una terribile malattia.
- Malattia- mugugnò Dean – proprio la parola giusta.
- Credo che stia pagando per i suoi peccati a sufficienza.
- E vorrei ben dire
- Tutti paghiamo i nostri peccati, signor Winchester. Il male ci torna sempre contro.
Dean alzò lo sguardo e vide un piccolo passero poggiarsi davanti alla finestra. Aveva un insetto stretto nel becco. Una zampetta verde si muoveva ancora.
Per qualche secondo cadde il silenzio.


Era giovedì mattina quando trovarono il cadavere di una donna in mezzo alla strada. Lo trovò la signora Monroe, lavoratrice della piccola fabbrica di abbigliamento di Fendale.
La donna era bionda e portava un abito nero. Era riversa a terra e la pioggia aveva lavato via il sangue che la macchiava. La signora Monroe urlò quando la vide.




Sabato padre Castiel accettò il bicchiere con le mani tremanti – Era così giovane- sussurrò – chi può essere stato? Chi può avere in se tanta malvagità da fare una cosa simile?
Dean gli poggiò una mano sulla spalla -Padre, non ci pensi. Chiunque sia stato ad ucciderla subirà la giusta punizione. - strinse leggermente le dita sulla stoffa nera – L'ha detto lei no? Tutti paghiamo i nostri peccati.
- Ma tutte le sofferenze del mondo non riporterebbero in vita Bela- sussurrò Castiel – il calore della sedia non la sveglierà, un cappio non la farà sorridere.- Castiel chinò la testa – C'è così tanta ingiustizia a questo mondo.
- È un mondo crudele, padre.



Padre Castiel aveva mal di schiena. Effettivamente a quasi ventotto anni non poteva più permettersi di dormire sulle poltrone della gente. Dean dormiva a terra accanto alla poltrona, avvolto in un bozzolo di lenzuola sporche di vernice. Una luce rosata, delicata come una carezza, entrava dalle finestre. Castiel sorrise.
Per qualche minuto si scordò che doveva celebrare un funerale.  

 

   
 
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