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Autore: LindaBaggins    04/11/2014    1 recensioni
"Quando mio padre morì, avevo sei anni, un fratellino più piccolo e una madre alla quale, per sua stessa ammissione, non piacevo neanche un po’. [...] Fu allora che cominciai ad essere davvero la bambina cattiva che mia madre sosteneva da sempre che fossi."
Piccolo esperimento partorito in occasione di un corso di scrittura.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOFFOCARE


Quando mio padre morì, avevo sei anni, un fratellino più piccolo e una madre alla quale, per sua stessa ammissione, non piacevo neanche un po’. Diceva che ero turbolenta, rumorosa, dedita ad attività – saltare nelle pozzanghere o giocare con i cani da caccia, per esempio – che non si addicevano ad una ragazzina di buona famiglia, e che di sicuro non mi avrebbero aiutato a trovare marito.
Era mio fratello, il preferito di mia madre. Mio fratello, con i suoi capelli biondi e la sua boccuccia rosea da cui non usciva mai un lamento di troppo. Mio padre invece no. Lui adorava i miei ribelli ricci crespi, adorava passarci in mezzo le mani e togliere i fili di paglia in mezzo ai capelli, ridendo con indulgenza.
La bara di mio padre era stata coperta di terra da appena un giorno, e la prima cosa che mia madre fece fu tagliarmi quei ricci che a mio padre piacevano tanto. Disse che, più corti, sarebbero stati più facili da pettinare.
Quello, per me, fu l’inizio di giorni bui, rasserenati soltanto, sporadicamente, dalle visite alla tomba di mio padre. Venni praticamente chiusa in casa, per evitare che mi dedicassi a giochi disdicevoli, e anche la mia più piccola manifestazione di vitalità cominciò a essere imbrigliata, bacchettata e repressa con risolutezza. Inutile dire che per mia madre, se mio fratello combinava qualche disastro, la colpa era sempre di quella screanzata di Mary.
Passarono due anni. Due lunghi anni in cui la sensazione che provavo con più frequenza era soffocare. Fu allora che cominciai ad essere davvero la bambina cattiva che mia madre sosteneva da sempre che fossi. Ogni occasione era buona per rompere soprammobili, versarmi il latte mattutino sul vestito nuovo, infastidire il gatto fino a farlo miagolare di dolore, fare più rumore possibile durante l’ora della pennichella pomeridiana e rovesciare la cappelliera. Reclamavo attenzione sociale. Inutile dire che mio fratello era la vittima prediletta dei miei feroci dispetti. Ho perso il conto delle volte in cui gli ho tirato i capelli, gli ho fatto sgambetto o gli ho torto la pelle in un pizzicotto, facendolo piangere a squarciagola. Mia madre accorreva sempre trafelata, prendendolo subito in braccio per calmarlo e urlandomi contro che razza di figlia degenere fossi.
«Sei un mostro! Una bestia! Se continui così ti manderò dritta in collegio!»
E, alla fine, quel giorno parve arrivare.
La lettera che comunicava che mi avevano ammessa ad un collegio di Londra giunse a casa in un giorno nebbioso di novembre, con la posta del mattino. Io non la vidi, ma dovetti sentire qualcosa nell’aria, perché per quanto mia madre e la governante mi cercassero, non riuscirono a vedermi per tutta la mattina.
Alla fine mi trovarono. Ero vicina alla riva del lago della nostra tenuta, e fissavo con volto calmo e inespressivo la superficie dell’acqua appena increspata. Leggermente affiorante dalle onde, a faccia in giù, immobile, spuntava la testina bionda e fradicia di mio fratello. Si era agitato, mentre gli tenevo la testa sott’acqua, ma poi aveva smesso. Io non avevo sentito niente.
Solo vuoto. Un grande vuoto.




ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! Come avrete letto nell'introduzione, questa cosa un pochino raccapricciante è il frutto di un esercizio che mi è stato assegnato qualche mese fa ad un laboratorio di scrittura creativa: lo scopo era costruire un breve racconto partendo dalla frase "reclamavo attenzione sociale", e a me è venuto fuori questo. E' la prima volta che pubblico nella sezione Originali di EFP, e ho voluto iniziare con qualcosa di breve, rapido e indolore...almeno spero.
Spero di non avervi sconvolto troppo ;) Attendo con ansia le vostre impressioni, anche per dirmi che vi ha fatto schifo!
Saluti,
MrsBlack90
   
 
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