Caro Jane,

vorrei poter rispondere alle tue lettere, ma sai che non posso, l'FBI le rintraccerebbe e rintraccerebbe te, e questa sarebbe la fine della tua tanto agognata pace.

Vorrei poterti scrivere, ma anche se fosse possibile, cosa potrei mai dirti? Che non faccio altro che rileggere tutto quello che mi hai scritto in questi due anni? Che in una serata così bella e ricca di occasioni io sono chiusa in casa sul mio divano, con un bicchiere di vino rosso a scrivere una lettera che mai nessuno leggerà? È questo quello che potrei dirti, è questa la mia vita ora. E di certo devo ringraziare te per questo splendido regalo.

Sei entrato nella mia vita in modo così lento e graduale che non me ne sono accorta e non ho potuto impedirlo, perché credimi, se avessi saputo te lo avrei impedito! Poi sei diventato ingombrante, invadente, una presenza fissa, una certezza. Giorno dopo giorno hai preso delle piccole parti di me, le hai rubate, strappate ed ora sono qui, sola, a brandelli. Credevo che con il tempo questa sensazione di vuoto e questa profonda mancanza sarebbero scomparse, ed io sarei stata libera di continuare la mia vita, una vita felice! E invece non è cosi. Dopo due anni, due interi anni sono ancora qui a cercare di rimettere insieme i pezzi che tu mi hai tolto.

Vorrei poterti scrivere per dirti quanto ti odio, quanto mi hai ferita lasciandomi per sempre qui da sola, ma sai che non posso farlo, lo hai sempre saputo. Non posso odiarti, vorrei poterlo fare, ma non posso, e tu sai cosa provo, cosa ho sempre provato per te, cosa ho sempre negato di provare.

Vorrei poterti scrivere e pregarti di non mandarmi più lettere, perché queste lettere mi tengono legata a te, mi impediscono di dimenticarti, di dimenticare i tuoi occhi profondi che mi scrutavano i pensieri e l'anima, il tuo sorriso intrigante e ironico che sfoggiavi ogni volta che mi prendevi in giro facendomi arrabbiare, ma che era anche sufficiente per farti perdonare. Ti prego Jane, non scrivermi più. Non costringermi a pensare a te ancora più spesso di quanto io già non faccia...

Ma appena immagino di non ricevere più tue notizie, di non leggere più la tua ordinata ed elegante calligrafia mi assale il panico e un dolore mi stringe il cuore, come se qualcuno lo stesse stritolando a mani nude. Non posso neanche pensare a come starei senza avere più nessun genere di contatto con te, senza questo pacco di lettere che quasi ogni sera ritiro fuori, solo per averle sotto gli occhi e gioire all'idea che mi pensi e che tieni a me.

Vorrei poterti scrivere, ma non saprei cosa dirti. Ogni tanto rivedo Grace e Rigsby, sono insieme e sono felici. È sempre bello stare con i nostri vecchi amici, tengo tanto a loro e ai loro splendidi bambini. Sono così felici... Mi chiedo se io potrò mai avere quello che hanno loro, quella gioia e quell'amore indescrivibili. Ho provato emozioni simili solo al tuo fianco, non so se le proverò mai più e questo mi spaventa.

Spero che tu abbia trovato tutto quello che cercavi nel tuo bellissimo paradiso blu che tanto spesso mi descrivi, vorrei poter vedere con i miei occhi la tua pace interiore, spero che tu l'abbia finalmente raggiunta. Spero che ne sia valsa la pena. E spero che tu sia felice.

Vorrei poterti scrivere, ma l'unica cosa sincera che potrei dirti è che mi manchi, però tu mi conosci, sai quanto io sia testarda ed orgogliosa, e sai che non lo ammetterò mai, non ti darò questa soddisfazione, non ti dirò che vorrei essere lì con te, non ti dirò che sei l'unico uomo con cui immagino un futuro felice, non ti dirò che, nonostante il tuo essere irritante, arrogante, presuntuoso e oscuro, io ti amo da sempre. Non te lo dirò.

Mi manchi Patrick e mi mancherai per sempre.

Tua Lisbon.