L’ultima sonata di Schubert
"Hai
scelto il colore perfetto per le labbra... Io non posso permettermi quella
tonalità"
Le era uscito spontaneamente quel commento,
così come spontaneamente aveva fatto un passo avanti verso di lei.
Quelle labbra avrebbe voluto rivederle,
avrebbe voluto anche segretamente assaggiarle almeno per una volta, ma in quel
preciso istante quelle labbra avevano solo incontrato le pasticche che lei
stessa l'aveva invitata a prendere.
Era troppo tardi per fermare l'inevitabile
adesso, e del resto Myrtle non l'avrebbe fatto
comunque. Le bruciature del rogo e quelle interne che si erano formate nel
corso di più di quarant'anni, imploravano implacabile vendetta, dato che la
giustizia più volte non aveva funzionato.
La ascoltò blaterare qualcosa in merito al
suo ritratto, ma nella sorta di trance mentale in cui era caduta, non riuscì ad
articolare una risposta. La osservò semplicemente stendersi a letto nella sua pelliccia nera e
chiudere gli occhi in attesa della morte. Forse Fiona non l'avrebbe saputo mai,
ma quell'attesa l'avrebbero condivisa insieme.
Quello che le aveva detto quasi con odio
qualche minuto prima era vero: nessun uomo le sarebbe rimasto accanto
nell'ultima ora, ma lei l'avrebbe fatto. Avrebbe controllato che avesse esalato
l'ultimo respiro, che il suo cuore si fosse fermato, in pratica si sarebbe
assicurata che la sua peggior nemica fosse finalmente morta per davvero.
E anche, tra
l'altro, che non morisse da sola.
Perché in fondo c'era una ragione per cui la
odiava così tanto. Perché in tutto quell'odio, c'era anche una sorta di
perverso, latente, parossistico amore.
E non era mai stata invidiosa di lei, ma solo
gelosa.
Una lacrima involontaria le scivolò su una
guancia appena si accorse che Fiona Goode la Suprema
aveva cessato di esistere. Un sospiro le uscì dalle labbra, ma si convinse che
fosse di sollievo. Si sforzò anche di fare uno di quei sorrisi soddisfatti e
maligni che tanto sarebbe stato bene, come il rossetto, sulle labbra della
bionda.
"Metà
di questa roba è bigiotteria orrenda, ma l'altra è meravigliosa" disse
tra sè e sè ritrovandosi a
frugare nel portagioie di Fiona come per farle un ultimo dispetto.
Non avrebbe mai ammesso ad alta voce peró che in realtà voleva quelle cose, orribili o preziose
che fossero, solo per avere ancora un ultimo contatto con lei.
Continuò a sorridere mentre lasciava
lentamente la stanza e quando comunicò la notizia della riuscita missione alle
altre streghe... sorrise in onore della verità, della giustizia, di un nuovo
brillante futuro.
Fiona Goode era
morta e Myrtle Snow
sorrideva.
Eppure si mise a suonare “L'ultima sonata” di
Schubert e non “L’inno alla gioia” di Beethoven.
NDA:
Salve a
tutti! E’ la prima volta che scrivo per questo fandom,
che ho scoperto da poco:) Come avrete capito ho ripreso la scena della “morte” di Fiona
della 3x08 inserendo i pensieri di Myrtle, forzando
un po’ le cose in chiave “romantica”. Sono una coppia assurda, improbabile e
distruttiva, ma io semplicemente le adoro insieme! xD
Mi farebbe piacere leggere un vostro parere!:)
LadyPalma