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Autore: Snow_Queen    06/11/2014    5 recensioni
-Hijack- Jack Frost&Hiccup H. Haddock
-Hic? Tutto bene?- il ragazzo sembrò sussultare e annuii appena.
-Sono solo stanco tranquillo- gli sorrise il moro, ma Jack conosceva troppo bene il suo sorriso, era la prima cosa che voleva vedere al mattino e l'ultima al calar della sera.. Quel sorriso nascondeva tante altre cose, non era il suo sorriso radioso, quello che illuminava la stanza anzi..
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jack Frost
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Shine
-Hijack-


 
 
Jack non aveva mai pensato di innamorarsi davvero di qualcuno. Anni addietro credeva di amare la sua migliore amica, Elsa, ma non era così. Con lei era bello passare il tempo, non era quel blocco di ghiaccio che tutti credevano, anzi era una ragazza alquanto dolce e altruista ma, da quando aveva conosciuto lui.. Aveva capito che non poteva essere amore ciò che sentiva per la ragazza, con lei non gli era mai capitato di sentire il proprio cuore esplodere se gli sorrideva, di sentire le gambe diventare di gelatina se la incontrava in corridoio.. Queste emozioni le aveva provate solo con lui. Hiccup. Il suo migliore amico e compagno di stanza al dormitorio maschile dell'università.
Descrivere ciò che sentiva in sua presenza era impossibile. Era sempre stato un ragazzo dalla battuta pronta e per lo più senza pensieri ma ora, non poteva far a meno di chiedersi cosa sarebbe accaduto se gliel'avesse detto. Se gli avesse detto quanto lo amava, quanto amava la sua presenza solare per la stanza.. Ma cosa che amava più di tutto erano i suoi occhi, quel verde foresta capace di fargli dimenticare qualsiasi altra cosa al mondo.. Jack non aveva dubbi sul fatto che Hiccup avrebbe accettato il suo essere gay, nella sua natura era praticamente inesistente l'impulso di ferire qualcuno.. Ma avrebbe accettato il suo essere innamorato di lui?
 
-Jack?.. Jack mi senti?.. Oh insomma Jack sto parlando con te!-
La voce di Elsa lo fece rinvenire. Si era quasi dimenticato di essere in un bar universitario, gettò un breve sguardo al di là della finestra, il cielo era grigio e faceva freddo, si poteva percepire attraverso il vetro, nonostante fosse oramai metà Febbraio notò solo in quel momento come fossero vestiti leggeri. Elsa indossava una camicetta bianca alquanto leggera e dei jeans chiari.
-Ma non senti freddo?- lui almeno indossava un maglioncino oltre la camicia.
-Lo sai che il freddo non mi ha mai infastidito.. Jack mi spieghi dove sei con la testa ultimamente? Inizio a preoccuparmi..-
Il ragazzo alzò il viso e osservò gli occhi della ragazza gemelli ai suoi, anzi forse un po’ più chiari, in ogni modo non poté non sospirare.
Doveva dirlo a qualcuno o sarebbe impazzito..
-Jack, parlami, cosa ti sta succedendo?-
-S.. Inn... di.....- mugugnò appena qualcosa ma era impossibile da comprendere.
-Puoi ripetere a voce giusto un po’ più alta?- fu lei stavolta a sospirare, stanca di tutto quel mistero.. Era una donna paziente ma aveva imparato da qualche tempo che non si doveva tirare troppo la corda o si finiva con lo spezzarla.
-Mi sono.. innamorato di Hiccup..- le rivelò per bene osservando poi il viso della ragazza. Non sembrava sorpresa, a essere sinceri, sembrava che si fosse tolta lei un peso.
-Ti sei deciso a confidarti finalmente, temevo di doverti obbligare..-
-Che?-
-Sapevo che ti eri innamorato di Hiccup, ti conosco dall'asilo Jack non puoi nascondermi nulla-
-Quindi l'avevi capito da sola e mi hai fatto il terzo grado solo per sentirlo dire?-
-Si, ma non potevo dirtelo avresti negato fino alla morte.. Hai intenzione di dirglielo?-
Il ragazzo scosse il capo, non poteva dirglielo.. Avrebbe rischiato solo di rovinare la loro amicizia..
-Cosa? Ma Jack..-
-Non rovino tutto per un peso Elsa..- detto ciò si alzò e prese dal portafogli il contante necessario per pagare il conto per entrambi.
-Jack?-
-Dimmi..-
-Verrai sta sera?-
-Ho alternative?- detto ciò se ne andò dirigendosi al dormitorio maschile..
 
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Erano due anni che conoscevano Astrid e Hiccup e l'anno prima, avevano deciso di festeggiare S. Valentino a modo loro, nessuno di loro era fidanzato, perciò perché non festeggiare tutti insieme in modo anticonvenzionale.
L'unico problema era che il festeggiare San SolinoinCompagnia, la loro personale festa dei single, riguardasse l'affitto di una stanza per il karaoke. La brillante idea l'aveva avuta Astrid, l'ex ragazza di Hiccup, per rendere la cosa divertente.
A Jack l'idea di cantare non era mai andata a genio, non si reputava un gran cantante anzi, si riteneva fortunato che non iniziasse un nuovo Diluvio Universale.
Se vi prendeva parte era solo per ascoltare la risata di Hiccup a un qualche errore o parodia della suddetta canzone. Avrebbe ascoltato la sua risata solare per tutta l'eternità se fosse stato possibile.
 
Tornato al dormitorio fu in qualche modo sollevato, quando scoprì che Hiccup ancora non era tornato dai suoi corsi. Occupò buona parte del tempo sotto la doccia, il getto d'acqua fredda lo aiutava a distendere i nervi e a dissolvere le preoccupazioni. Uscito indossò una vecchia maglietta blu e un paio di pantaloni della tuta, avrebbe dovuto studiare per l'esame della settimana successiva ma preferì invece stendersi qualche attimo sul suo letto..
Quando Hiccup tornò in camera, Jack si era addormentato da un’oretta. All'inizio lo lasciò stare ma nel vedere che sembrava dormire profondamente lo scrollò appena preoccupato.
-Jack ti senti bene? Non dormi quasi mai così nel pomeriggio..-
Nel dormiveglia poté quasi giurare di sentire il calore di Hic a poca distanza dal suo viso, fu una breve frazione di secondo, ma abbastanza da agitarlo un po’.
-Sto bene Hic tranquillo.. Quelle due non mi perdonerebbero mai se mancassi sta sera.- si era addormentato senza volerlo talmente all’improvviso che neanche se ne ricordava. Alzò appena lo sguardo sul compagno di camera e poté leggere un velo di preoccupazione nel verde dei suoi occhi. -Davvero Hic, sto bene..- negli occhi del ragazzo si poteva leggere quasi ogni suo pensiero. Per qualche istante gli sembrò che ci fosse altro dietro quella preoccupazione apparente ma scosse il capo e si alzò, osservando l'orologio. Avevano meno di un’ora prima della serata.
-Jack devi fare la doccia?-
Si voltò appena verso di lui e gli sorrise -No, fa pure..- poteva giurare di averlo visto arrossire ma Hiccup si era voltato e si era chiuso in bagno prima di poterlo vedere meglio.
 
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La serata non andò tanto male anzi, dopo qualche fetta di pizza e un bicchiere di birra, fu più facile affrontare il karaoke. Le ragazze furono le prime ad avere il coraggio di cantare, fu più difficile riuscire a far cantare Jack, non che Hiccup l'avesse fatto senza protestare.
-Andiamo Jack se l'ho fatto io, puoi farlo anche tu- gli disse ridendo, stavano ridendo anche Astrid ed Elsa ma se poi cantò il merito fu di quell'unica risata frizzantina per la quale avrebbe fatto di tutto.
Conclusa la serata e riaccompagnate le ragazze al dormitorio, calò come una strana "aura" nell'auto.. Jack d'altro canto non riuscì a non notare lo sguardo di Hiccup. Gli sembrava quasi.. Triste, come se qualcosa lo turbasse.
-Hic? Tutto bene?- il ragazzo sembrò sussultare e annuii appena.
-Sono solo stanco tranquillo- gli sorrise il moro, ma Jack conosceva troppo bene il suo sorriso, era la prima cosa che voleva vedere al mattino e l'ultima al calar della sera.. Quel sorriso nascondeva tante altre cose, non era il suo sorriso radioso, quello che illuminava la stanza anzi..
Parcheggiata l'auto vicino al dormitorio, ci vollero poco più di tre minuti per entrare nell'edificio. Mentre salivano le scale Jack gli sorrise incoraggiante e scompigliò i capelli del compagno. Non poteva sopportare di vederlo giù di morale..
-È un po’ difficile nascondermi qualcosa sai? Cos'hai Hic? Con me puoi parlare di tutto lo sai..-
Il moretto non rispose anzi, fece qualche passo in avanti come se volesse avanzare e salire altre scale.. Invece si fermò.
-Ogni tanto.. Penso al tempo passato con Astrid.. Quando eravamo fidanzati intendo.. E.. Ho deciso di volerle chiedere se vogliamo riprovarci..-
Jack aveva sempre saputo che non avrebbe potuto sperare in molto ma ora.. Sentiva come un vuoto nel petto nel punto in cui prima c'era il suo cuore.. E quel vuoto gli faceva male..
-Visto.. Che.. Qualcosa c'era?- si stampò in viso il sorriso più finto che possedesse, non sapeva se riusciva a nascondere ciò che provava ma non.. Non riusciva a pensare ad altro, le parole di Hiccup si ripetevano come un vortice nella sua mente.. Voleva tornare con Astrid, era la sua ex ragazza dopotutto.. L'aveva amata e a quanto sembrava l'amava ancora..
Non si rese conto che il ragazzo aveva ripreso a salire le scale né tanto meno, si rese conto del fatto che aveva fermato Hiccup a metà dell'ultima rampa di scale che li divideva dalla loro camera.. La luce a tempo si spense ma Jack non aveva notato neppure quella.
-Jack?-
Hic lo stava osservando sorpreso e lo fu ancora di più quando lo bloccò alla parete e.. quando Jack poggiò le labbra sulle sue..
-Non chiederglielo..- gli sussurrò appena quando si scostò di pochi centimetri dalle sue labbra, non sapeva cosa gli stava accadendo.. Poggiò qualche istante la fronte contro la sua e poi si scostò come se si fosse scottato.. Ma era semplicemente tornato alla realtà.
-Mi dispiace, scusami..- fece per andarsene ma fu trattenuto a sua volta.
-L'ho sempre detto che sei un idiota..-
-Hic te l'ho detto mi dispiace non..- non poté concludere la frase perché fu Hiccup a baciarlo stavolta e fu come se tutti i pezzi di un puzzle s’incastrassero. Jack strinse a se Hiccup e ricambiò il bacio ricevuto. -Sono un idiota?-
-Già, in ogni fibra del tuo essere..-
Jack guardò appena l'orologio che aveva al polso, mancava un minuto a mezza notte.
-Questo idiota ha preso San Valentino per un minuto. Tu piuttosto.. Non avevi detto di.. di voler tornare con Astrid?-
-Jack io non sapevo più come farti capire che Ti Amo.. Ho provato l'unica carta rimasta da giocare..-
-La gelosia?- completò lui ridendo appena. Carezzò i capelli castani di colui, che senza bisogno di domande o richieste, era diventato il suo ragazzo, e infine si chinò su di lui tenendolo appena alla parete, lo guardò negli occhi.. Quegli occhi verdi che al buio sembravano brillare e lo baciò ancora.. ancora.. e ancora.. .
 
 
..We are Lost Stars trying to Light Up the Dark..


 
Fine
 
Snow Queen:
Salve ♥ era da un po' che non scrivevo e questa è la mia prima fanfic in ambito yaoi, è leggera, anzi leggerisima ma... ringraziate Lia 483 che mi ha convertito alla coppia ♥ me ne sono innamorata poco alla volta senza quasi rendermene conto *-*
Ora bando alle ciancie, spero che vi sia piaciuta e che lasciate un commentino u,u almeno non mi farete venire le crisi d'ansia che non è piaciuta a nessuno, un ultima cosa, l'imm finale l'ho trovata su un sito ed era senza firma per cui mi sono permessa di modificarla detto anche l'ultimo annuncio della serata alla prossima

 
Un bacio dalla Regina delle Nevi
  
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