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Autore: fly90    07/11/2014    8 recensioni
Quando si ci ritrova soli in una fabbrica possono succedere cose strane...
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAURA DEL BUIO.




Accidenti, mi dovrò sbrigare se voglio uscire in tempo.” Borbottò Jamilia lanciando un occhiata all'orologio appeso alla parete.

Le otto meno venti.

Anche quella sera il capo l'aveva praticamente obbligata a fermarsi un ora in più per finire una spedizione urgente.

Sbuffò sonoramente sicura che nessuno potesse sentirla dato che il tecnico era in officina ben lontano dal suo reparto.

E dire che aveva cercato di evitare in tutti i modi il capo invano.

Alla fine se lo era trovato davanti con l'ennesima richiesta: “ Signorina avrei bisogno che lei si fermasse oltre l'orario di lavoro se non è un problema.”

Certo, nessun problema.” Aveva risposto flebilmente.

Che altro avrebbe potuto dire?

Era stagionale e presto il suo contratto sarebbe terminato, doveva farsi vedere bene se voleva una speranza di tornare la prossima stagione.

Col pensiero lo aveva mandato al diavolo però.

Questo lusso le era ancora permesso.

Era da una settimana che ogni sera si fermava un ora o due in più in base al quantitativo di lavoro da finire.

Pensò che Mattia a quell'ora probabilmente stava preparando la cena in attesa del suo arrivo.

Una smorfia di rabbia le incurvò le labbra, amava guardare il suo ragazzo cucinare.

Era rassicurante mentre si prendeva cura di lei.

Lo doveva ammettere era particolarmente fortunata.

Ancora cinque cartoni ed il bancale era pronto.

Peccato che doveva anche pulire la macchina e buttare la spazzatura.

Non ce l'avrebbe fatta se non prima delle otto e mezzo.

Che palle!” Borbottò lanciando un occhiataccia alla macchina che per tutta risposta sputò nella cesta un sacchetto sotto peso.

L'ennesimo.

Dieci minuti dopo aveva terminato il bancale e soddisfatta spense quella diavoleria di macchina con un energica premuta dello stop.

Per stasera basta stronza, vai a nanna!”

Segnò il bancale sul foglio e, con l'aiuto di un carrellino trasportò il carico fino al drive-in ovvero il reparto dove la merce veniva imballata e spedita.

Guardò nel buio incapace di vedere altro che non fossero le alte colonne di cartoni che percorrevano l'intero corridoio.

A quanto pareva il tecnico non aveva ancora riparato il neon che avrebbe dovuto illuminare il suo cammino.

Accidenti!”

Prevedeva che sarebbe arrivata a collocarlo solo dopo aver pericolosamente sbattuto contro tutti gli altri vista la poca visibilità e la sua incapacità di governare il carrello.

Sbuffò tirandosi dietro il pesante carico e mosse i primi faticosi passi verso il fondo del reparto dove intravedeva una zona vuota.

Arrivò fino alla metà e si fermò per riprendere fiato.

Quel lavoro doveva farlo un uomo non lei che pesava si e no 50 chili.

Si stava apprestando a ripartire quando vide un ombra passare velocemente tra un bancale e l'altro.

Ma che diavolo...” borbottò spaventata.

Rimase ferma ad osservare il punto dell'apparizione ma non scorse più nulla.

Doveva esserselo immaginata.

In fondo aveva sempre avuto timore del buio sin da bambina.

Si guardò ancora attorno col cuore a mille ma tutto sembrava tranquillo così riprese a trainare il bancale.

Non vedeva l'ora di uscire da lì e tornare a casa.

Fece manovra per collocare il carico nel giusto spazio quando un rumore la fece trasalire nuovamente.

Sembrava che qualcosa avesse strisciato contro un cartone.

Prese a tremare e fu tentata di correre lungo il corridoio.

Nonostante fosse spaventata represse l'istinto e continuò la manovra.

Non appena il bancale ebbe toccato il pavimento le sfuggì un breve sbuffo di sollievo.

Ora non le restava che tornare indietro ed andare, finalmente, a casa.

Fece dietrofront e si accinse ad attraversare il corridoio.

Il rumore delle ruote del carrello sul pavimento le dava sicurezza, le piaceva quel suono forse proprio perché le impediva di sentire movimenti sospetti che la mente si immaginava come al solito.

Era quasi giunta a metà del corridoio quando ebbe la strana sensazione di essere osservata, era come se lo sguardo di qualcuno le perforasse un punto preciso fra le scapole.

La bocca le si seccò all'istante.

I colleghi erano soliti giocare con questa sua sensibilità, la guardavano finché non venivano puntualmente sorpresi.

Fin ora non si era mai sbagliata, ogni volta che qualcuno la osservava lei lo sentiva, dapprima era una lieve sensazione di fastidio che mano a mano cresceva fino a diventare insopportabile disagio.

I muscoli si pietrificarono impedendole di muoversi ulteriormente nonostante il suo cervello le stesse gridando di affrettarsi.

La sensazione crebbe acuendo i sensi.

Poteva sentire ogni singolo rumore intorno a sé.

Fuori pioveva e le gocce si abbattevano sul tetto, il ronzio del piccolo neon sopra la finestra, il suo respiro veloce e...

appena percepibile un lieve grattare di unghie contro il muro.

Un brivido la percorse dalla testa ai piedi.

Raccolse tutto il coraggio di cui era dotata e si girò di scatto mollando di colpo la maniglia del carrello che cigolò tornando indietro.

I suoi occhi colsero la figura di un piccolo topo che sgattaiolava sotto ad uno scaffale.

Piccolo bastardo!” Sussurrò tra una risatina isterica e l'altra.

I muscoli delle spalle erano così contratti che le facevano male.

Riprese il cammino fischiettando e dandosi della fifona tra sé e sé.

Arrivata a casa ne avrebbe riso con Mattia.

Stava per varcare la soglia del confezionamento quando una mano fredda le si posò sulla spalla tirandola indietro contro un petto ampio.

Non ebbe nemmeno il tempo di fiatare, fu un attimo.

Sentì appena la lama fredda del coltello, i piccoli denti affilati penetrarle la carne e le prime gocce di sangue scendere in rivoli sottili sulla pelle.

Poi tutto si spense per sempre.


ANGOLINO DELL'AUTRICE:


Ciao a tutti! Sono tornata con una piccola storiella da brivido....piaciuta?

Vi sono mancata?

Purtroppo tra il lavoro ed il resto ho avuto poco tempo per scrivere ma sappiate che a breve tornerò a pieno ritmo pubblicando una storia dopo l'altra. ;-)

Un bacione a tutti da Fly90.


  
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