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Autore: drowninginfables    09/11/2014    0 recensioni
Voldemort è morto, Hogwarts è stata ricostruita, tutto è migliorato a parte la vita di Draco Malfoy. La maggior parte degli studenti ha deciso di ripetere l'anno e lui è tra quelli, ma ora tutti lo vedono come uno da evitare come la peste. A parte lei, Scarlett Green, due grandi occhi verdi e la capacità di far sentire capito chiunque. Chi avrebbe mai detto che una tassorosso sarebbe riuscita a sciogliere un cuore di ghiaccio?
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Per la prima volta da anni le lacrime solcarono le sue guance e scesero lungo la sinuosa linea del collo. I capelli scuri scivolarono sulle sue scapole solleticandole la pelle, ma lei li scostò bruscamente. Aveva appena perso l’unica persona di cui si fosse mai fidata, lui che aveva imparato a oltrepassare il muro che si era costruita attorno, il suo primo amore.
Si accorse troppo tardi di cadere e si aggrappò alla prima cosa che vide: il braccio di un’altra ragazza. Quella si sentì tirare verso il basso e dovette fare molta resistenza per mantenere l’equilibrio.
- Ma cosa…?!- si bloccò a metà della frase cose se la vista della Parkinson l’avesse stupita.
- Ti senti bene?- domandò quella preoccupata. Pansy fece un segno di diniego e fece per allontanarsi ma l'altra la bloccò e la costrinse a guardarla in volto. L’ovale perfetto del suo viso era circondato da un corto caschetto castano ramato e gli occhi color miele lanciavano scintille fiammeggianti. Il naso era leggermente storto, ma questo la rendeva più interessante. Quando i loro sguardi entrarono in contatto, la mora sentì come una scossa lungo tutto il corpo.
- Se hai bisogno di compagnia basta chiedere. Io sono Lexie Reynold.-
La leggera preoccupazione che si udiva nella sua voce fece sentire la Parkinson quasi a suo agio. Aveva proprio bisogno di qualcuno con cui parlare in quel momento, ma poteva fidarsi di una sconosciuta? Si prese il suo tempo e poi decise di rischiare: non aveva più niente da perdere.
Camminarono lentamente per i corridoi di Hogwarts, senza parlare, fino a che non giunsero in riva al lago. Era il luogo preferito da Pansy, soprattutto nelle giornate di pioggia quando gli altri studenti restavano all’interno del castello per non bagnarsi. Si sedettero su una delle banchine nascoste alla vista dagli alberi.
- Questo litigio è stato diverso dagli altri. L’ho ferito, capisci? Era l’ultima cosa che volevo. Ma non sopportavo di vederlo con quella Green e allora ho detto una cosa che non pensavo.- la sua voce si fece lamentosa e iniziò a stritolarsi le mani con fare colpevole.
- Sei innamorata di lui?-
Quella domanda così diretta destabilizzò un attimo la mora che impiegò qualche secondo in più a rispondere.
- Lo ero qualche anno fa. Ora..non credo. E’ solo gelosia tra amici.-
- Allora aspetta che gli passi e chiedigli scusa-
La semplicità con cui Lexie prendeva la questione la infiammò non poco. Era una situazione molto difficile: Draco non avrebbe mai accettato delle semplici scuse, doveva completamente riacquistare la sua fiducia. Quando lo fece notare all’altra però ricevette una risposta inaspettata.
- Se sai quello che hai sbagliato e come rimediare, non è così difficile. Non devi intralciare la relazione tra lui e quella Scarlett e devi riavvicinarti a lui giorno per giorno dimostrando che lo meriti. Puoi farcela.-
Quell’esortazione fu per lei dolce come miele puro. Era forte, era intelligente, poteva superare anche questo ostacolo. Senza capire cosa stava facendo, appoggiò la sua mano su quella di Lexie. Appena sentì la sua pelle calda contro la sua, un sorrise le si aprì sulle labbra e si lasciò riempire dalla sensazione di quella stretta.
Rimasero in quella posizione per un tempo indefinito, due persone diverse che finalmente si erano trovate. Quando si alzarono scoprirono che si era fatto molto tardi. Avevano parlato delle loro vite, di ciò che avrebbero voluto fare dopo la scuola, di chi avrebbero voluto diventare. Avevano scoperto di essere allo stesso tempo simile e contrarie e si erano accorte di migliaia di sfumature del proprio carattere di cui nemmeno conoscevano l’esistenza. Arrivata l’ora di cena si dispiacquero di dover ritornare al caos scolastico. Pansy disse di non avere fame e decise di dirigersi nella sua stanza. Quando si allontanò dalla Reynold, sentì qualcosa che la abbandonava e capì che sarebbe stato così tutte le volte che fossero rimaste divise. Ormai erano legate da qualcosa di irrinunciabile.
 
Arrivata nella sua camera si stese sul letto per pensare. Era stato un giorno strano, brutto e bello al tempo stesso, ma il litigio con Draco era stato prima quasi nascosto dalla presenza di quella ragazza. Non sapeva cosa aspettarsi da lei. Era stata una fantastica scoperta e in quel momento, sdraiata sul materasso, non riusciva a pensare ad altro che alle strane sensazioni che aveva provato solo con lei. Cosa provava esattamente? Avrebbe voluto saperlo. C’erano tanti dubbi nella sua vita e ancor più paure. Decise di non pensare a Malfoy per quella sera, l’avrebbe fatto il giorno dopo con la mente più fresca. Appoggiò la testa al cuscino e, poco prima di addormentarsi, sentì il verso di un gufo e una lettera che veniva appoggiata al suo davanzale. La finestra era aperta nonostante la stagione e la mora allungò il braccio per prendere il biglietto. C’era una sola semplice scritta firmata L.R.
“Buonanotte Pansy”
  
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