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Autore: peluche    11/11/2014    0 recensioni
Gli amori estivi rimangono nel cuore, Perrie lo sa bene.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SUMMER LOVE.



«Papà è stato il tuo primo amore?»
Sono nella stanza di Julian che abbasso le tende mentre lo sento chiedermi questo. Non aveva mai fatto quel tipo di domande e per un bambino di solo otto anni poteva sembrare una richiesta bizzarra. Ma lui non era mai stato un semplice bambino di otto anni.                                                                                               
«Perchè vuoi saperlo?»
Mi siedo accanto a lui sul letto mentre gli rimbocco le coperte e lui prende in mano Woody. E' sempre stato il suo giocattolo preferito.
«Oggi la maestra ci ha detto che un giorno avremo il nostro primo amore.. che cosa significa?» mi chiede, guardandomi con i suoi occhi color miele.
Avrei fatto un discorso alla sua maestra in questi giorni. Che discorsi sono da fare a una classe di quarta elementare?
«Beh.. il primo amore è quando.. ti fa male la pancia appena vedi quella persona.» provo a spiegare.
«Quindi Amber è il mio primo amore?» chiede, una smorfia di disgusto sul suo viso.
«No tesoro, tua cugina non è il tuo primo amore, - rido al pensiero - non è come un mal di pancia che ti fa male, un mal di pancia che ti fa stare bene.»
Julian mi guarda confuso e io voglio scappare da quella stanza prima di dire qualcososa di più imbarazzante.
«Tu lo provi con papà?»
«Si, - mento - ma se proprio vuoi saperlo ho incontrato il mio primo amore tanto tempo fa..»
«Chi era?» chiede, eccitato.
«Prometti di non dirlo a nessuno? - Julia annuisce in attesa - Un'estate, tanto tempo fa, ero in vacanza insieme ai tuoi nonni in un posto che si chiama Sharm El Sheikh.. era un posto di mare e tua mamma amava il mare proprio come piace a te adesso, - lo pizzico ai fianchi per farlo ridere prima di continuare - e in questo posto c'erano tanti ragazzi come me, tra cui uno che iniziò a.. corteggiarmi.»
«Cosa significa?» Julian storce il naso.
«Beh.. iniziò a mandarmi dei bigliettini e a prendermi la mano.» 
Cerco di pensare ai modi buffi e sinceri che i bambini usano per corteggiarsi, ma non ero bambina da tanto, troppo tempo. 
«E vi baciavate?» chiede ancora.
Posso dire a mio figlio di otto anni che avevo baciato un'altra persona a parte suo padre?
«Si, a volte.»
«Bleah!» fa una smorfia di disgusto e io rido.
«Ne riparliamo quando sarai più grande!» inizio a fargli il solletico sperando di distrarlo.
«E poi cosa è successo?» non ci riesco.
«Ho sentito il mal di stomaco, quello buono, ma ci siamo dovuti separare.»
«Perchè?» Julian stringe di più Woody.
«Devi dormire adesso Julian.» ho già detto troppo, voglio aggiungere.
Mi alzo per rimboccarlo meglio con il piumino e dargli un bacio in fronte.
«Hai conosciuto papà poco dopo?»
Rimango immobile per qualche secondo prima di rispondere.
«Si.. poco dopo.»
Mi alzo per lasciare la stanza, ma lui mi blocca afferrando dolcemente il mio polso.
«Sentirò anche io il mal di stomaco che hai sentito tu?»
«Si Julian, - rispondo sorridendo - lo sentirai anche tu.»
Lo vedo rigirarsi nel letto, stringendo Woody al suo petto e facendosi piccolo piccolo. Mi avvicino alla porta e rimango a fissarlo. Julian, non posso dirti che quella fu l'estate più bella della mia vita perchè incontrai il mio primo e unico amore. Non posso dirti che passammo giorni interi abbracciati in spiaggia a guardare le stelle e che una sera di quelle facemmo l'amore dietro una barca. Non posso dirti che quando i tuoi nonni lo scoprirono fecero licenziare quel ragazzo dal ristorante in cui lavorava. I tuoi nonni erano molto ricchi Julian e mi hanno sempre obbligata a fare cose che non volevo fare. Mi costrinsero a lasciarlo, a tornare a New York e sposare l'uomo che chiami padre. Se non l'avessi fatto gli avrebbero rovinato la vita, perdere il lavoro era solo l'inizio. Lui era pakistano, aveva qualche tatuaggio di troppo, non aveva la pelle chiara, non andava bene per gli Edwards. Vedi piccolo mio, non posso dirti tutte queste cose e non posso neanche dirti di quanto io lo riveda in te. Nei tuoi occhi color miele, nella tua piccola fossetta sul mento, nei tuoi capelli neri corvino con il ciuffo ribelle. Me lo ricordi ogni volta che balli su una musica spagnola, ogni volta che mi abbracci, ogni volta che mi sorridi. Zayn, se solo sapessi quanto tuo figlio ti somiglia. Se potessi vedere quanto sia in gamba, quanto sia determinato e intelligente, saresti così fiero di lui. E tu, Julian Zayn Lancaster, se solo sapessi chi sia realmente tuo padre, se solo io avessi il coraggio di dirti tutto. Fuori nevica, è settembre e io piango sulla soglia della tua stanza. Ti guardo dormire e prometto di darti una vita piena di avventure e di felicità, quella che io non ho avuto mai. Zayn ti prometto che tuo figlio diventerà un ragazzo d'oro, che sarà in grado di prendersi cura di una ragazza, che amerà incondizionatamente e che un giorno diventerà un uomo. E come ti promisi anni fa, ti prometto ancora che non ti scriverò, che non ti chiamerò, ma ti prometto che ricorderò per sempre che sei stato il mio amore estivo, il mio grande amore e che un giorno, forse un giorno, Julian saprà la verità.
«Perrie?»
Il mio cuore affonda non appena sento la porta di casa aprirsi e la sua voce farsi eco nel corridoio. Chiudo la porta della camera di Julian e sorrido a mio marito, ormai fingevo da otto anni.


 
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Ascoltavo 'Summer Love' e mi è venuta in mente questa storia:)
Spero vi piaccia!

 
  
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