Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |       
Autore: whitemushroom    17/11/2014    6 recensioni
"My friends are my power!"
Una raccolta di flashfic sui numerosi personaggi che viaggiano tra i mondi, amano, giocano, sorridono e sperano. Figure maggiori e minori, importanti o poco degni di nota, ma che anche con poco sono riusciti a rendere magico ed indimenticabile il videogioco che ci ha stregati per la sua purezza e la gioia di credere nell'amicizia. Questa raccolta origina dal contest Storytime organizzata per festeggiare il quinto anniversario del nostro fantastico forum, il xiiiorderforum, che è sempre pronto ad accogliere tutti coloro che si sono smarriti tra luce ed oscurità e cercano amici con cui condividere storie e magia.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

338px-Queen_of_Hearts_KHREC




Personaggio: La Regina di Cuori
Genere: Introspettivo, Malinconico.
Rating: Verde
Avvertenze: si ispira a delle vicende narrate nel manga di KH 358/2 Days, attualmente inedito in Italia. In caso necessitaste di chiarimenti chiedete pure


Il giardiniere

Era assolutamente fantastica, incredibile, strepitosa. La Regina di Cuori sorrise e batté le mani compiaciuta. La siepe era più grande di qualunque castello di carte, così alta che il Bianconiglio doveva arrampicarsi su uno sgabello per vederne la sommità modellata a forma di corona. Non erano i soliti rampicanti del labirinto: o forse c’erano anche quelli, ma ovunque sbocciavano rose nere e rose bianche, rose gialle e soprattutto tante, tante, tantissime rose rosse, proprio quelle che piacevano a lei! Facevano capolino dagli arbusti nel modo più disparato, ma dal basso quasi non si riusciva più a distinguere un fiore dall’altro, un petalo da una spina; davano all’intreccio di piante un arcobaleno di colori che lasciava persino le Carte di Picche senza fiato.
Ovviamente il motivo dello stupore non erano solo le rose.
Era che la siepe aveva la forma della sua indiscutibile maestà. Le girò intorno tutta soddisfatta, compiacendosi dello scettro ben fatto, della corona enorme e soprattutto dei dettagli del viso, che incarnavano la sua luminosa perfezione con rose screziate ovunque che non facevano cadere nemmeno un petalo. E la gonna, che particolari, che decorazioni! “Soltanto lei avrebbe potuto ispirare un tale capolavoro, Maestà!” disse il Jack di Cuori uscendo tiepidamente dalle righe.
“Le altre siepi non resistono davanti alla sua magnificenza!”
In effetti sì, si era chiesta perché il nuovo giardiniere avesse perso tempo a scolpire nelle siepi anche tutte le altre persone. Però c’era qualcosa di divertente nel vedere la sagoma del piccoletto con il Keyblade correre davanti alla minaccia di perdere la testa, con il papero ed il cane che avevano un’espressione terrorizzata nonostante fossero fatti solo di pitosforo e gelsomini. Tutti molto più piccoli della sua siepe, ed in questo il giardiniere era stato davvero bravo. Un vero artista, un uomo di gusto!
Poi un particolare allontanò la sua attenzione dalla meraviglia floreale. Proprio accanto all’ingresso del labirinto le piante erano state modellate in modo ardito, come se delle figure sporgessero dalle pareti verdi per caso, tra l’entrata e l’uscita del loro mondo. Era chiaro che l’autore non le avesse ancora terminate, ma c’era qualcosa che accomunava quelle forme sbozzate alte e basse, magre ed enormi come giganti, una con un libro ed un’altra con la falce che le sovrastava tutte, sospesa su di lei. I loro abiti erano stati realizzati con le rose più nere del giardino, delle tuniche che conosceva bene.
E quando cercò in mezzo alle tredici figure trovò quella che cercava. Un braccio era ancora da finire, ma dei boccioli bianchi gialli scintillavano nei punti dove vi sarebbero dovuti essere i capelli e la barba, bagnati come se qualcuno li avesse appena annaffiati.
“Nemmeno uno dei soggetti più interessanti, se accetta la mia umile opinione”.
Il nuovo giardiniere uscì da dietro un albero, silenzioso come la notte. Si inchinò a lei come si conveniva. “I vostri occhi luminosi si addicono a ben altre opere, mia regina”.
“Sono IO che decido cosa è interessante QUI!” tuonò. L’uomo abbassò i suoi occhi profondi come il cielo ed indietreggiò di un passo, balbettando una scusa.
La Regina di Cuori guardò di nuovo la siepe, cercando di ricordare quanto tempo fosse passato da quando aveva incontrato quell’uomo gentile, quella persona tanto risoluta quanto dolce, e quanto aveva sperato che tornasse a farle visita almeno una volta. Aveva dimenticato una cosa lì, dopotutto.
“Conoscevi il signor Luxord?” domandò, rendendosi conto solo in quel momento che la propria voce aveva un suono più dolce, sapeva sempre un po’ di miele quando pensava al misterioso viaggiatore dei mondi dal vestito scuro e gli occhi chiari.
“Conoscere è una parola impegnativa, mia munifica sovrana” rispose il giardiniere, passandosi una mano tra i lunghi capelli rosa, raccolti in una coda. Si avvicinò alle piante, e con un leggero tocco i rampicanti si sporsero dal tronco, avviluppandosi sulla figura. Il braccio appena sbozzato prese forma sotto i suoi occhi, e nel tempo di un battito di ciglia le rose nere erano già cresciute. Il Jack di Cuori non trattenne un gridolino di stupore. “Conoscere implica condividere, parlare … amare, sotto alcuni versi. E no, non conoscevo bene Luxord. Posso solo considerarlo un compagno di strada, un buon compagno di strada, almeno finché non ci siamo trovati ad un bivio. Lui ha preso una via, io un’altra. Ma sono certo che è da qualche parte … come tutti noi, del resto”.
“Beh, io voglio sapere TUTTO sul signor Luxord! Quindi TU oggi pomeriggio prenderai un the con me e mi racconterai ogni cosa, ogni dettaglio … sono stata chiara?”
“Chiarissima, sua magnificenza! Lei mi concede il più alto degli onori!”
“Uff, sì, lo so!” rispose. Fece per allontanarsi, poi si voltò di nuovo. “Ed ESIGO che la siepe di Luxord sia più alta di tutte le altre. Anzi, la voglio alta come la mia. INTESI?”
“Certamente, Maestà!”
Bene, poteva ritenersi soddisfatta. Fece scivolare una mano nella gonna, dove la familiare forma appuntita le diede ancora più energie. Sì, Luxord avrebbe sicuramente visto quella gigantesca scultura, a costo di farla arrivare fino al cielo. Così avrebbe avuto modo di salutarlo di nuovo, ed avrebbe organizzato una bellissima festa in suo nome; gli avrebbe restituito il bell’orecchino bianco che aveva perso, e lui l’avrebbe ringraziata con un baciamano vero, quello che soltanto una persona di classe come lui poteva lasciare. Sarebbe tornato, adesso ne era ancora più sicura!

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


N.d.W. Il Somebody di Marluxia me lo immagino con la coda di cavallo. Non chiedetemi perché.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: whitemushroom