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Autore: cleila    18/11/2014    3 recensioni
Sono passati due anni dalla morte di Augustus Waters, Hazel Grace decide di scrivere i suoi pensieri e i suoi ricordi su un foglietto.
Spero che vi possa piacere siate clementi con le critiche, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate quindi se volete lasciate pure un commento :)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hazel Grace Lancaster
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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I pensieri di Hazel

Parole e ricordi



sono trascorsi 2 anni da quando il mio grande amore avversato dalle stelle se n'è andato.

Due anni... in cui non sono più stata la stessa... due anni di infinita nostalgia.

Dopo la morte di Augustus..... ho sempre vissuto nei ricordi di un passato ormai lontano senza di lui.

Senza le sue risate, senza il suo carisma eppure ricordo come se fosse ieri il nostro primo incontro...

nel cuore di gesù.

Ricordo.. il suo sguardo su di me... il mio avvampare

quando incrociavo i suoi occhi.

Ricordo benissimo.. quando Patrick gli domandò quale fosse la sua paura.

''Le mie paure?'' Domandò Gus con una punta di decisione nella voce.

''Si'' rispose Patrick.

''Ho paura del oblio'' rispose Gus senza esitazione.

'' Ne ho paura come il proverbiale cieco aveva paura del buio''

Ricordo benissimo la mia risposta... la nostra prima discussione.

Non potrò nemmeno dimenticare, quando mi portò a casa sua e guardammo “V per vendetta”.

Quanto mi mancano quei momenti, ogni volta che ci ripenso è come se un centinaio di spille mi perforassero il cuore.

Sono così tanti i ricordi che ho di lui.. le nostre risate, i nostri pic nic al parco delle ossa, dio quanto lo amavo riusciva a dare un senso alle mie giornate, prima di conoscerlo le passavo sempre sul divano guardando American's next top model con mia madre.. non che mi annoiassi assieme a lei, ma con lui era diverso.

Oppure i nostri fantasticare su “un imperiale afflizzione”.

Non mi dimenticherò Il nostro viaggio ad Amsterdam, il nostro primo bacio alla casa di Anna Frank mentre tutte le persone ci applaudivano, oppure la nostra prima volta, tutti quei ricordi meravigliosi di quel pomeriggio nella fantastica e desiderata Amsterdam.

Vorrei cercare di dimenticare Van Houten, il suo ricordo non mi manca affatto. Ricordo benissimo il modo in cui ci trattò le crudeli parole che uscirono dalla sua bocca.. sebbene sapessi che stava dicendo la verità, quelle parole taglienti, mi ferirono.

Siete un effetto collaterale, di un processo evolutivo che si cura ben poco delle vite degli individui, siete un esperimento fallito nella mutazione””

ricorderò sempre la delusione che provai nel sentire quello scrittore che tanto ammiravo dirci quelle parole.

Ma Gus era come, sempre pronto a farmi star meglio ricordo addirittura che voleva finire lui il libro per me.

Sorrido al ricordo.

Poi con il nodo che mi stringe la gola, ripenso al momento in cui mi disse che era malato di nuovo.. che il tumore si era sparso in diverse parti del corpo.

I suoi occhi addolorati che fissavano dolcemente il mio viso.

Vidi tutte le mie speranze svanire, nonostante il mio cancro ai polmoni.. stando con lui ero riuscita guardare avanti, prima di allora quando pensavo al mio futuro vedevo il nero totale, lui era riuscito a darmi delle speranze, sebbene io non ci credessi.

I giorni passarono molto velocemente, io ero decisa a far passare a Gus i migliori giorni della sua vita.

Pertanto, continuavo a comportarmi come sempre nonostante ogni giorno che passava lo vedessi sempre più debole.

Nei suoi ultimi giorni, Gus dovette portare sempre una flebo al suo fianco seduto su una sedia a rotelle.

Augustus volle che gli scrivessi un elogio funebre e volle fare un prefunerale.

Fummo in tre al suo prefunerale io, Isaac (Un nostro carissimo amico) e lui.

Porto il ricordo di quella sera sempre nel cuore perchè fu una delle ultime in cui lo vidi sorridere.

Una settimana dopo morì.

Quei giorni furono un inferno per me, fu come se mi avessero strappato il cuore dal petto, una parte di me morì con lui.

Il funerale, fu ancora più doloroso, guardavo la sofferenza nel viso della sua famiglia e potevo capire perfettamente come si sentivano.

Quel giorno vidi anche Van Houten, la sua presenza non mi fece ne' caldo ne' freddo.. inizialmente fui sorpresa di vederlo, ma il ricordo di Amsterdam era ancora inciso nel mio cuore.

Van Houten s'imbucò nella mia auto.

Che faccia tosta che aveva”

Non potrò dimenticare facilmente la conversazione con lui, in auto.

Non smetterò mai d'esser grata a Lidewij (la cameriera) di Van houten per essere riuscita ad inviarmi via mail la lettera.

Era una lettera di Gus, i suoi genitori compreso Isaac mi avevano accennato di una sua lettera, l'avevo cercata d'appertutto ma non ero mai riuscita a trovarla.

Subito dopo averla letta, fui pervasa da tantissime emozioni, piansi sorrisi e piansi di nuovo.

Decisi di stamparla e la misi sotto il guanciale ogni notte la rileggevo e rileggevo.

In quegli attimi, era come se le parole scritte da Gus mi cullassero.

Quando i mesi passarono continuai a frequentare Isaac.

Insieme lo ricordavamo... Isaac, era l'unica persona che riuscisse a capirmi.

I mesi che passarono senza di lui furono sempre più strazianti, non potrò mai ringraziare i miei genitori per essermi sempre stati vicino ogni notte in cui mi svegliavo piangendo, invocando il nome di Gus.

Una delle cose che mi rese talmente felice fu il fatto che mia madre riuscì a trovare un lavoro.

Mentre nel tempo libero aiutava tutte le persone come noi, famiglie con bambini malati, aiuta tutte quelle persone che si sono trovate nella nostra stessa situazione qualche anno fa.

Quando sto bene vado quasi sempre con lei, aiutare gli altri mi rende felice.

Mi fa dimenticare per qualche attimo il vuoto che Gus mi ha lasciato aperto, dentro di me.

Isaac invece ha finalmente trovato una ragazza degna di lui.

Anche lei è cieca, dice che la completa.. finalmente è di nuovo felice ed io lo sono per lui perchè davvero è un ragazzo che si merita la felicità.

Credetemi non so perchè ho deciso di scrivere tutto questo su un foglio, forse perchè sento che scrivere tutti questi pensieri sia liberatorio.

In questi ultimi mesi, la mia malattia è peggiorata sento davvero che manca poco a scrivere la parola fine alla mia vita.

Tutto è cominciato una sera, stavo davvero male.. stavo portando del the a mia madre quando un dolore fortissimo mi ha annebbiato la testa.

Non respiravo più, la fatica che facevo a rimanere cosciente era incredibile.

I miei genitori, mi portarono subito all'ospedale e beh i dottori dissero che l'acqua cancerogena che avevo nei polmoni aumentava di giorno in giorno.

Andavo all'ospedale tre volte a settimana per cercare di fargi svuotare.

Sentivo che non ce la facevo, addirittura faticavo a respirare anche con il mio amato sondino.

Dopo pochi giorni i dottori dissero che avevo solo qualche settimana di vita.

I miei erano distrutti, io no.

Sapevo che prima o poi questo orribile periodo sarebbe arrivato.

In poche parole... sono felice e triste.

Da un lato mi ricongiungerò al mio grande amore e dall'altro non voglio lasciare soffrire i miei genitori, non voglio veder soffrire di nuovo Isaac.

Penso continuamente a ciò che i miei genitori mi hanno promesso, ovvero di non lasciarsi.

Nonostante tutto quello che io sto passando gli vedo amarsi sempre di più e ciò mi rende la persona più felice del mondo.

Non ho paura...sono pronta ad affrontare la morte.

I ricordi continuano a sovrastarmi però penso sempre alle cose positive che ci sono e ci saranno... quello che voglio dire a chiunque vive e non vive una situazione come la mia è di non abbattervi se qualcosa nelle vostre vite non funziona.. non rinchiudetevi in voi stessi, ma vivete assaporate la vita come se fosse il vostro un ultimo giono e amate

le persone che vi stanno vicine e se potete cercate del bene a chi è meno fortunato.

Guardo i fogli sparsi e gli ragruppo insieme... sospiro e faccio un debole sorriso.


   
 
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