Snap out of it

What's been happening in your world?
What have you been up to?
I heard that you fell in love.

Lo hai fatto davvero? Ti sei davvero innamorata di lui?
Jen, la conosci già la risposta. Smettila di tormentarti e ammettilo, fai un favore a te stessa evitando di continuare a prenderti in giro. E’ inutile che ti ostini con lui. E’ un uomo sposato, anche se ti guarda in quel modo tutto vostro, anche se continua a fissarti anche in questo momento.
“Jennifer, tu cosa ne pensi?” la voce di Adam penetra i tuoi pensieri distraendoti. Peccato che non sai nemmeno a cosa si riferisca, di che diavolo stavate parlando prima che cominciassi a fantasticare?
“Uhm, scusami, mi ero distratta un momento. Puoi ripetere?” Cerchi di rimanere neutrale, magari penserà che sei solo stanca e spossata.
Gli occhi del tuo produttore sono spaesati mentre continua a guardarti, ti passi una mano sulla fronte per nascondere l’imbarazzo mentre prendi la bottiglia d’acqua lì vicino e te ne versi un bicchiere.
“Parlavo del nuovo filone creativo che abbiamo pensato per la prossima stagione, ma c’è qualche problema?” Sembra confuso.
“No, affatto” parli troppo velocemente, andiamo sei un’attrice, dovresti saper nascondere meglio le tue emozioni.
Dannazione.
Hai tutti gli occhi puntati addosso, si staranno chiedendo che cavolo di problema hai oggi, anzi da tempo ormai. Fai vagare lo sguardo tra i vari volti che ti circondano, fino a quando ti blocchi quasi automaticamente davanti ad un paio di sopracciglia inarcate per perderti poi in quel mare.

Under a spell you're hypnotized.
Darling how could you be so blind?

Ti ipnotizzano così tanto, vero?
I suoi occhi azzurri.
Ti ipnotizzano così tanto da renderti cieca. Davvero non vedi che non può andare? Stai solo continuando a creare un castello di carte che presto crollerà provocando solo confusione e dolore.
Lo guardi, ti guarda.
Si è accorto che lo stai fissando e sembra fare altrettanto, mentre il resto della sala scompare e siete soli a sfidarvi silenziosamente. Si porta la mano all’orecchio per poi scendere fino a toccarsi le labbra.
Smettila di guardarlo.
“Allora? Che ne pensi?” Mormora Eddy a sua volta, facendo scoppiare la bolla in cui vi eravate rinchiusi.
“Credo sia un’ottima idea” ti affretti a chiarire, un’ottima idea di cui non sai nulla! Il chiacchiericcio è ricominciato intorno a te, mentre tutti dialogano e scherzano tra loro.
Scosti leggermente la sedia, “vi dispiace se vado? Credo di non stare molto bene, forse il jet lag mi ha spossata.”
“Tranquilla, abbiamo finito.” Dicono in coro i tuoi produttori.
Annuisci piano, sorridi a tutti e lasci la stanza.
Quasi corri per arrivare nella tua roulotte e quando la vedi ti sembra quasi un’oasi nel deserto o un porto sicuro in cui puoi rifugiarti per sfuggire al suo sguardo.
Sali le scalette velocemente ed apri la porta.
“Hey, aspetta” maledizione, la sua voce ti blocca per un attimo, cerchi di chiuderti la porta alle spalle fingendo di non aver sentito, ma il suo piede la blocca.
“Scusami, non ti avevo sentito” distaccata, brava mantieniti così.
“Sei una pessima bugiarda” entra senza chiedere il permesso lasciando che la porta si richiuda alle sue spalle.

Forever isn't for everyone,
Is forever for you?
It sounds like settling down or giving up.

“Ti serve qualcosa?” Provi a cambiare discorso, ma la tua testa non vuole propria saperne di smettere d’immaginare le sue labbra che si scagliano prepotentemente sulle tue.
“Che succede?” T’inchioda nuovamente con il suo sguardo e fa un passo verso di te protendendo le braccia per posare le mani sulle tue spalle, indietreggi involontariamente spaventata da quello che provi, spaventata di non riuscire a controllarlo. Il suo sguardo muta, ti fissa, si guarda le mani e diventa confuso.
“Mi sembra di impazzire” mormora, portandosele tra i capelli neri ed appoggiandosi alla porta. Ed è il tuo guardo a mutare adesso, sei tu quella confusa.
“Che intendi?” Ti spingi verso di lui perché proprio non ci riesci a vederlo in quel modo.
“Il non poterti toccare. Sono qui davanti a te e le mie mani bruciano dalla voglia di toccarti.” Non bruciano solo le sue mani, anche gli occhi sono diventati intensi e vi intravedi un fuoco che contrasta il mare che vi stanzia di solito.
Ti muovi automaticamente, gli afferri una mano e te la premi sul collo.
“Va meglio?”
“Si” sussurra, le sue dita si muovono piano ed in un attimo la tempesta scoppia e ti colpisce. Lo vedi scagliarsi sulle tue labbra, ed è meglio di quello che avevi immaginato un momento prima, davvero molto meglio.
L’altra mano ti afferra la vita, mentre la sua bocca si muove famelica sulla tua. La sua lingua traccia i contorni delle tue labbra, rimuovendo le ultime tracce di rossetto e tu ti ancori ai suoi capelli stringendoli con forza. Smetti di pensare, l’unica cosa che senti è lui, il suo corpo che si muove insieme al tuo in modo sconnesso mentre crollate sul divano lì accanto. Lo senti ridere un attimo sulle tue labbra, poi torna serio e ti toglie il fiato, ma la sua mano rimane dolce sui tuoi capelli. Li accarezza.
Ma tu non lo sei mai stata però, non sei mai stata una ragazza da una sola volta. Sei una ragazza da “per sempre”?
Sembra come stabilirsi o rinunciare. Per sempre.
“Aspetta” lo allontani piano, trattenendolo comunque per la camicia.
“Che c’è?” la sua mano si sposta sulla tua schiena.
“Dobbiamo smettere.” Un lampo di coscienza passa anche attraverso ai suoi occhi, probabilmente l’immagine di sua moglie gli si sarà dipinta in mente perché sa di non essere il tipo, sa che lei non lo merita.
Si allontana piano ma continua a guardarti ed il fuoco rimane vivo nei suoi occhi.
“Non posso essere la donna che ti induce a tradire tua moglie, io non sono questa e nemmeno tu lo sei.”
Una lacrima si affaccia sul tuo volto, ma tu serri gli occhi con forza facendola incastrare tra le ciglia scure. Anche lui è ferito da questa situazione, anche lui ti vuole.
“Meriti più di questo” la sua mano si sposta sul tuo viso e tu chiudi gli occhi per goderti il suo tocco. “Mi dispiace, Jen. Non poterti dare quello che meriti, quello che vuoi.. Non adesso, almeno.” Le ultime parole ti fanno sospirare. Non adesso.
“Lo so.”
Si alza lentamente, sistema la camicia ormai sgualcita e si avvia verso la porta. Tu lo segui, gli permetti di uscire e ti richiudi dentro scivolando piano contro la parete fino a quando ti ritrovi seduta sul pavimento.
Non adesso.

I'll be here waiting ever so patiently for you to
snap out of it.