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Autore: Tinkerbell92    20/11/2014    1 recensioni
Questa raccolta partecipa all'iniziativa Drabble Meme del gruppo facebook The Capitol.
Capitolo 1. Blight/Laura (OC), prompt "And if you're broke I'll mend ya and keep you sheltered from the storm that's raging on"
Capitolo 2. Cato e Clove, prompt Primo Addestramento.
Capitolo 3. Beetee/Wiress, prompt Notte pre-Arena
Capitolo 4. Haymitch e sua figlia Arya, prompt Alcol
Capitolo 5. Asher Blaze (OC)/Aly Elm (OC), prompt "Quando viene Dicembre"
Capitolo 6. Cato/Megan (OC), prompt Ghiaccio
Capitolo 7. Asher e Robin (OC), prompt "Ti manca casa?"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Tributi edizioni passate, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano più di otto mesi che Alyson Elm conviveva con la sua malattia. Ormai non ci faceva più caso se, dopo aver fatto qualche passo, si sentiva stanca e spossata, se un minuscolo taglietto ci metteva una settimana a guarire, o se gli attacchi di tosse la coglievano sempre più frequentemente.
Forse si era un po’ rassegnata, dopotutto, nemmeno i medici di Capitol City avevano ancora trovato una cura efficace contro quel tipo di morbo.
Qualche volta aveva pensato di farla finita, di gettarsi dalla finestra oppure di ingoiare un intero flacone di medicinali.
“Oggi o tra un anno, che differenza fa?”
Eppure, ogni volta, si era quasi immediatamente vergognata dei propri pensieri.
No, lei non poteva fare una cosa del genere, non sarebbe stato giusto nei confronti della sua unica vera ragione di vita, ossia il ragazzo dagli spettinati capelli castani che sedeva accanto a lei, godendosi il pallido sole autunnale al Parco Principale del Distretto.
- Guarda, è rimasta ancora qualche margherita!
La voce di Asher era limpida e gioiosa, i suoi occhi verdi brillavano pieni di vitalità e infantile stupore.
Aly sorrise, stringendo più forte la propria mano, pallida e fredda, in quella morbida e calda di lui: - Siamo ancora in Ottobre, Ash. Aspetta che arrivi Dicembre e saranno tutte scomparse.
- Magari no – rispose lui, senza perdere l’entusiasmo – Magari qualcuna di loro proverà a resistere, pensando che potrebbe valere la pena di aspettare Dicembre. O Gennaio, o Febbraio…
- Anche se volessero, non penso ce la farebbero – constatò amaramente Aly, sapendo che, in realtà, Ash non si stava riferendo ai fiori – Non sono fatte per resistere all’Inverno.
Il ragazzo restò in silenzio per un attimo, ma si scosse immediatamente. Non era mai stato tipo da perdersi d’animo o lasciarsi abbattere dai pensieri negativi.
- Io invece scommetto di sì. Almeno una di loro arriverà a Dicembre, perché ne varrà davvero la pena.


***


1 Gennaio 66 ADD.

“ Caro Ash,
perdonami se farai un po’ fatica a leggere, la mano tremante non mi è molto d’aiuto quando cerco di scrivere qualcosa. Forse avrei dovuto semplicemente dettarla a mia madre, ma non mi sembrava giusto. Questa lettera, che probabilmente sarà anche l’ultima che scriverò, dev’essere soltanto nostra. E voglio compiere quest’ultimo piccolo sforzo come debole tentativo di ringraziarti.
Non scuotere la testa, so che lo stai facendo! Non pensare che i ringraziamenti siano qualcosa di superfluo, che non servano perché hai sempre agito volentieri.
Ash, tu non capisci che io dovrei ringraziarti anche per il semplice fatto di essere venuto al mondo!
Smettila di scuotere quella testa e sorridere, perché tanto dovrai sorbirti lo stesso tutti i miei ringraziamenti.

Innanzitutto, ti dico “Grazie per aver fatto il primo passo!”
Se quel giorno, alla nostra Prima Mietitura, non mi fossi venuto a parlare, chiedendomi un appuntamento in caso non fossimo stati estratti, probabilmente gli ultimi tre anni della mia vita non sarebbero stati così meravigliosi.

“Grazie”, poi, “per avermi fatta innamorare con la tua vitalità e il tuo entusiasmo”.

“Grazie, per avermi sempre incoraggiata a non arrendermi, neanche dopo aver scoperto la mia malattia”.

“Grazie, per la tua positività e la tua forza, per non essere mai crollato.
Pensi che non mi sia mai accorta del tremendo sforzo che facevi, mentre soffocavi il dolore con il sorriso e l’ottimismo? Forse non lo sai, ma tu sei la persona più forte del mondo, Asher Blaze. Non dimenticarlo mai.”

“Grazie, per quella meravigliosa giornata natalizia passata a Capitol City. Avevi ragione, Ash, valeva davvero la pena di aspettare Dicembre. Mi sento quasi dispiaciuta per le margherite del parco, che, invece, non sono riuscite a resistere. Non sapranno mai cosa si sono perse.”

Per finire, anche se ci sarebbe molto altro da dire, “Grazie per aver reso la mia breve vita degna di essere vissuta.”

Oggi è il Primo Gennaio, Ash. E’ stato bello poter vedere l’alba di un nuovo anno, anche se per l’ultima volta.
Ormai non manca molto, lo so. Però, penso di essere stata brava a resistere così a lungo, non trovi?
Tu hai fatto davvero tanto per me, Ash, quindi voglio fare anch’io qualcosa per te: può darsi che, quando non ci sarò più, sarai tentato di crollare, di perdere la voglia di vivere.
Credimi, so che a volte la tentazione può essere davvero forte, però, ti prego, Ash, non cedere MAI!
Non perdere il tuo sorriso, il tuo entusiasmo, la tua solarità. Questo mondo bastardo ha un disperato bisogno di gente come te.
E, se proprio dovessi non farcela più, aspetta almeno Dicembre. Ne vale sempre la pena.
Grazie ancora, Ash, di tutto. Ti amo e ti amerò per sempre.
Aly”


***


15 Dicembre 66 ADD.

Asher aprì lentamente il cassetto della propria scrivania, sfiorando con le dita il tagliacarte affilato.
Erano passati esattamente undici mesi dalla scomparsa di Aly. Aveva aspettato Dicembre, esattamente come lei gli aveva chiesto.
Ciò significava che, forse, avrebbe potuto cedere finalmente alla tentazione e provare a raggiungerla?
- Ash, è pronta la cena!
La voce di sua madre giunse in un debole sibilo ovattato alle sue orecchie, nonostante ci fosse solo un piano di distanza tra la sua camera e la cucina.
“Potrei farlo” pensò, stringendo il manico del tagliacarte nella mano sinistra “Forse, io…”
Quasi senza motivo, il suo sguardo si posò sulla busta candida della lettera che teneva riposta con cura in un piccolo scrigno di vetro. Le lettere del suo nome, al centro esatto del retro, erano legate insieme da quella scrittura per lui inconfondibile, anche se un po’ tremula.
E, dal nulla, le labbra del ragazzo si piegarono in un sorriso.
“Va bene, Aly” pensò, pervaso da un’incredibile sensazione di serenità “Questa volta no. Al massimo ci ripenserò il prossimo Dicembre.”
Accarezzò lo scrigno, ripose il tagliacarte nel cassetto e si avviò sorridendo verso la cucina.

***


Angolo dell’Autrice: Credo che questa sia una delle storie più tristi che abbia mai scritto.
Ringrazio Ivola per il prompt “Quando viene Dicembre” e spero di non averla delusa.
Per chi non li conoscesse, Asher ed Aly sono due OC del Distretto Sette e lui è il nipote del vincitore Woden Blaze (ecco perché ha avuto la possibilità di portare la sua ragazza a Capitol per Natale).
In realtà non so nemmeno se a Panem si festeggi il Natale, ma vabbè, mi sentivo più ispirata così.
Al prossimo prompt con Cato e un altro personaggio!
Tinkerbell

  
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