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Autore: ThorinOakenshield    25/11/2014    9 recensioni
Una ragazzina si sveglia in un prato. Non sa dove si trova né come ci sia finita. Sta di fatto che, ciò che inizialmente considera un incubo tremendo, si trasformerà nel sogno più bello della sua vita.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Abbiamo camminato tutto il tempo e tra poco andremo a dormire. Mi sono divertita molto: ho chiacchierato con gli altri nani, ho parlato moltissimo con Bilbo e in poco tempo siamo diventati grandi amici (o almeno, spero che lui mi consideri tale) e abbiamo camminato per boschi, valli, radure e sentieri innevati.
Adoro passeggiare in montagna! Ancora di più se mi trovo in compagnia di certi soggetti...
Sono stata appiccicata a Thorin per la maggior parte del tempo, gli saltellavo intorno non facendo altro che parlargli di quanto lo amo, di quanto ami i suoi occhi, di quanto mi entusiasmino le sue gesta (gliele ho indicate dalla prima all'ultima, come se non se le ricordasse), di quanto ami i paesaggi montani e via discorrendo.
Lui è rimasto zitto, imbronciato, finché non si è stufato e mi ha chiesto: "La vedi quella rupe laggiù?"
Io avevo guardato il punto da lui indicato e avevo annuito.
"Ecco, ti sollevo di peso e ti butto giù se non chiudi un po' quel becco!"
Avevo sorriso con aria furba. "Questo implicherebbe che mi ritroverei fra le tue braccia" lo avevo punzecchiato.
Lui mi aveva guardata talmente male che ero diventata pallida all'istante, avevo messo le mani avanti, ero indietreggiata e avevo squittito: "Scherzo! Scherzo!"
Mi era sembrato di vedere l'ombra di un sorriso divertito sul suo volto, poi si era voltato e aveva ripreso a camminare.
Io avevo fatto un sospiro di sollievo.

Ora ci troviamo in mezzo agli alberi e stiamo riposando. Bombur ha preparato una zuppa squisitissima per cena.
Thorin sta consumando il suo pasto solo, isolato, seduto su una roccia. Illuminato dal chiaro di luna è ancora più bello e avrei voglia di andare da lui, ma è meglio lasciarlo in pace.
Mi piacerebbe chiacchierare un po' con Bilbo, siamo diventati molto amici - come ho già detto -, ma non è in vena di parlare, lo vedo laconico e pensieroso adesso. Sta tutto il tempo guardando avanti, come se stesse aspettando qualcuno.
"Non si è ancora fatto vedere" dice andando da Bofur.
"Chi?" chiede lui mettendo della zuppa in due piatti di legno.
"Gandalf."
Sussulto: è vero! Manca Gandalf! Uffa! Sono arrivata proprio quando lui se n'è andato, mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Scavando a fondo nella mia mente mi ricordo che dovrebbe arrivare presto, proprio dopo l’attacco dei… oh mio Dio, fra poco arrivano i troll! Vabbè dài, lo stregone ci salverà e mi sembra una buona occasione per mettermi nei guai e farmi salvare dal mio Principe; credo proprio che Thorin non disdegnerebbe ad aiutare una damigella in pericolo, per quanto possa essere esasperante e rompiscatole la suddetta damigella. Insomma, quel nano sarà pure burbero e irascibile, però è pur sempre un gentiluomo.
"È uno stregone, fa ciò che gli pare" risponde con semplicità Bofur, dopodiché porge allo hobbit i piatti. "Fammi un favore: porta questo ai ragazzi."
"Vengo anch'io!" squittisco affrettandomi da Bilbo Baggins.
Scoppiamo a ridere non appena vediamo Bombur mettere il dito nella zuppa e suo fratello dargli il mestolo in testa, dicendo: "Smettila! Ne hai avuta troppa!"

Troviamo Fili e Kili immobili che fissano un determinato punto del bosco.
Io e Bilbo ci fermiamo e li guardiamo preoccupati: non è un buon segno che siano così seri e tranquilli, dev'essere successo qualcosa.
"Noi dovremmo fare la guardia ai pony" dice Kili.
"Solo che abbiamo incontrato un lieve problema" aggiunge Fili, senza nascondere il tremito nella voce.
"Prima ce n'erano sedici e ora ce ne sono..."
"Quattordici" conclude il fratello maggiore.
Comincio a contare i pony e in effetti ne manca qualcuno. Quasi mi commuovo: non è cambiato niente dal film! Però questo implica che tra poco dovrò vedermela con dei grossi ed affamatissimi troll di montagna, ma mi consolo subito pensando che Thorin verrà a salvarmi.

"Due sono spariti." Kili va dai pony e noi lo seguiamo.
"Questo non va bene!" squittisce lo hobbit, facendomi venire voglia di stringerlo forte forte fra le mie braccia come un peluche, ma non è proprio il momento. "Non va bene per niente! Non dovremmo dirlo a Thorin?"
Al solo sentirlo nominare, mi sento le guance in fiamme e una strana voglia.
"Naah, non facciamolo preoccupare." Fili, all'improvviso, lo guarda con aria furba. "Come nostro scassinatore ufficiale, magari ti va d'indagare."
"Q... qualcosa ha sradicato quegli alberi, qualcosa di molto grosso e potenzialmente pericoloso..." balbetta Bilbo guardando, impallidendo, degli arbusti a terra.
"Ehi! C'è una luce! Da questa parte" sussurra il nano maggiore facendoci cenno di avvicinarci.
Ci nascondiamo dietro ad un tronco d'albero e osserviamo la scena.
Là dove qualcuno deve aver acceso un fuoco, si sentono delle risate agghiaccianti.
"Che cos'è?" Il signor Baggins non riesce a smettere di tremare e mi sta passando tutta l'ansia.
"Troll" ringhia Kili tra i denti, dopodiché lui e suo fratello corrono avanti, seguiti da me e Bilbo. Quest'ultimo si ferma sbuffando e torna indietro.
Non appena non sento più la sua presenza accanto a me, mi volto e gli chiedo il più sottovoce possibile: "Cosa fai?"
"Prendo la zuppa per Fili e Kili" risponde semplicemente.
Mi tappo la bocca per non scoppiare a ridere, dopodiché lo prendo in giro: "Ma come? Stiamo per diventare la cena di un troll e tu ti metti a fare la nonnina apprensiva?"
Lui mi sorride distrattamente, sta ancora tremando come un coniglietto infreddolito.
Teeenero.

Stiamo correndo in mezzo agli alberi e spesso dobbiamo scostare qualche ramo. Certi mi s'impigliano nei ricci e la cosa mi secca non poco: voglio essere perfetta per Thorin e non ho tempo da perdere, Fili e Kili vanno avanti velocissimi e con questo buio è facile perderli di vista; in più gli hobbit sono estremamente veloci, non che io sia lenta, ma potrei facilmente ritrovarmi sola in questa selva oscura e non sapere più dove andare. Non è il massimo quando ci sono dei troll nei paraggi e chissà quali altre creature letali, come gli orchi, per esempio.
I due fratelli si nascondono all'improvviso e lo stesso fa Bilbo. Io non ho dove nascondermi e mi guardo intorno spaesata.
"Che succede? Perché vi siete nasc..." Faccio un salto sul posto: dietro di me è spuntato un troll grande e grosso che tiene sottobraccio due pony. Mi è passato vicinissimo e ho preso un colpo, ero troppo immersa nei miei pensieri e mi sono distratta.
Lo hobbit mi afferra per il braccio e mi nasconde con lui.
Il mio cuore batte ancora freneticamente e mi domando come possa essere stata così stupida da dimenticarmi che tra poco sarebbe passata quella bestia, di solito non sono così imprudente.
"Ha preso i nostri pony!" sibila Bilbo. "Credo che li mangeranno, dobbiamo fare qualcosa" aggiunge deciso.
Fili e Kili lo guardano con occhi vivaci ed annuiscono.
"Sì, tu dovresti" dice quest'ultimo.
Mi sento male per lui, so che poi se la cava ed è un tipo in gamba, però vederlo così ansioso e spaventato mi stringe il cuore. Credo che andrò con lui; di natura sono maledettamente pavida, ma mi fido di Bilbo e so per certo che, se è con me, non può capitarmi niente.
"I troll di montagna sono lenti e stupidi e tu sei così piccolo! Non ti vedranno mai. Sei assolutamente al sicuro, staremo dietro di te" parla eccitato il nano minore, mentre il mio amico gesticola e protesta continuamente, ma come al solito nessuno gli dà mai ascolto e la cosa non mi piace per niente.
"Se ti trovi nei guai, grida due volte come un barbagianni e una volta come un allocco." Fili lo invita gentilmente ad avanzare e lui obbedisce senza fare storie.
"Vado con lui" affermo decisa.
Bilbo si ferma e si volta verso di me, mi guarda con degli occhi che sembra che mi stiano dicendo: "No, ti prego, è pericoloso!" e neanche i due nani sembrano entusiasti della mia decisione.
"No, guarda, è meglio di no. Noi mandiamo Bilbo perché ha il passo leggero ed è molto improbabile che lo sentano, per te è diverso" obietta Fili.
"Farò attenzione e comunque sono molto veloce, me la caverò; non voglio che Bilbo vada solo" dico, dopodiché incontro lo sguardo del signor Baggins, mi sta sorridendo riconoscente, però non sembra ancora convinto completamente.
"Bilbo, vai!" mormorano Fili e Kili all'unisono e lui, prima che io possa impedirglielo, si affretta verso il fuoco.
Sto per gridare no ma mi trattengo, in compenso sto per correre verso di lui ma sento due mani forti stringermi per le spalle e bloccarmi. Guardo i due fratelli con sguardo supplichevole. "Vi prego, dovete fidarvi di me, non sono stupida, sarò prudente. Voglio stare con Bilbo!" insisto divincolandomi, ma loro non mi lasciano.
"Ti prego, ragiona! Sei troppo rumorosa per loro, non puoi negarlo e non stai mai ferma e zitta! Se non ti lasciamo andare lo facciamo per il tuo bene ma anche per quello di Bilbo." Fili e Kili si parlano distrattamente l'uno sopra altro.
Il fatto che si preoccupino per me mi fa sorridere, ma non devo lasciarmi andare ai sentimentalismi, ora devo occuparmi di una cosa ben più importante: Bilbo. E non saranno certo delle belle frasi apprensive a farmi cambiare idea, sono molto testarda.
"Lo ripeto: non sono stupida! E pensate veramente che, in mezzo ai troll, mi metterei a saltellare e a chiacchierare serenamente con Bilbo come se stessimo facendo una passeggiata in montagna?" bofonchio.
"Non abbiamo detto che sei stupida" dice Kili. "Abbiamo detto semplicemente che gli hobbit sono molto silenziosi e che i troll non si accorgerebbero mai della loro presenza, al contrario degli umani."
Continuo ad agitarmi nel disperato tentativo di liberarmi e sono così presa dall'andare da Bilbo che non ho avuto neanche pensieri porci sul contatto fisico con i due bei nani.
"Adesso corriamo ad avvisare Thorin del pericolo e staremo tutti pronti dietro agli alberi, nel caso il nostro scassinatore si trovasse nei guai."
Non ha senso continuare a ribellarmi, tanto so che Bilbo alla fine se la cava ma, come ho già detto, è il pensiero di saperlo morto di paura solo con quelle bestie a farmi star male. E poi, più stiamo qui a discutere, più il tempo che lo hobbit deve stare con i troll aumenta. In effetti è meglio se andiamo subito a chiamare gli altri.

Io, Fili e Kili giungiamo correndo al punto in cui avevamo deciso di riposare.
Thorin sta parlando con Dwalin e, appena ci sente gridare il suo nome, ci guarda preoccupato. La stessa cosa fanno gli altri nani.
Noi ci fermiamo affannati dinanzi a loro. Mi reggo su Fili e Kili cercando di riprendere fiato. Sono talmente stanca e ansiosa che neanche mi accorgo che il mio Principe si trova proprio davanti a me.
"Per la barba di Durin! Cos'avete da gridare in questo modo? Volete essere aggrediti da un branco di orchi?!" li sgrida Thorin.
"De... dei troll hanno preso i nostri pony!" ansima Kili.
"Bilbo è andato a liberarli e potrebbe essere in difficoltà! Dobbiamo andare ad aiutarlo!" aggiunge deciso Fili.
I nani si guardano stupefatti e Thorin sembra che sia sul punto di esplodere. Avendo letto il libro e visto il film, probabilmente dentro di lui sta maledicendo lo hobbit in tutte le lingue della Terra di Mezzo: nanico, elfic... naah, elfico no.
Indietreggio un po' e mi aspetto che da un momento all'altro si metta ad urlare, invece sbuffa sonoramente e fa cenno ai suoi compagni di seguirlo. "Forza, muoviamoci!" ringhia infastidito.

Quando arriviamo al punto dove c'erano i troll, non vi troviamo nessuno. Siamo nascosti dietro a dei cespugli e il buio e il silenzio intorno a noi sono inquietanti.
"Be'? Io non vedo né troll né il signor Baggins" commenta infastidito Thorin, probabilmente ritiene tutto ciò una perdita di tempo.
"Ti giuro che erano qui, zio" sussurra Kili.
Un ricordo mi riaffiora alla mente: nel libro gli Uomini Neri si erano nascosti con dei sacchi in mano e non aspettavano altro che i nani si facessero avanti, per catturarli. Spalanco gli occhi e tocco la spalla al capo, che si trova vicino a me. "Stiamo attenti! I troll sono nascosti con dei sacchi e vogliono catturarci per poi mangiarci!" gli dico preoccupata.
Thorin fa un ghigno. "Che ne sai tu? Sei solo una mocciosa!"
Sbuffo abbastanza sonoramente, poi mi sporgo leggermente dal cespuglio.
"Ma che fai? Sta' giù!" mi sgrida sottovoce Thorin, prendendomi i fianchi.
Non ho tempo per eccitarmi di ciò: ho cose più importanti a cui pensare, adesso.
"Pss, Bilbo!"
"Glenys!" Sento la sua vocetta poco distante da me. Abbasso lo sguardo e lo vedo dentro ad un sacco. "Scappate! I troll si sono nascosti con dei sacchi in mano, vogliono mangiarvi!"
"Ah! Davvero?" Il capo della Compagnia balza in avanti verso il fuoco, prima che gli Uomini Neri possano lanciarsi su di lui. Raccoglie un grosso ramo incendiato a un'estremità, e Berto si prende quell'estremità nell'occhio prima di potersi scansare. Questo l'ha messo fuori combattimento per un po'.
Gli altri nani accolgono l'improvviso attacco di Thorin con un grido d'incitamento. Così attaccano i troll e va a crearsi una vera e propria lotta, come nel film.
Mi affretto a liberare Bilbo e, a parte grazie, la prima cosa che dice è: "Presto! Liberiamo i pony!"
Veloce come una lepre, il protagonista del libro corre dagli animali tenuti prigionieri.
Stavo per dirgli di fare attenzione, di guardare dietro di lui, ma è stato troppo tardi: i troll l'hanno visto e ora gli stanno tenendo braccia e gambe.
"Bilbo!" strilla Kili, pronto a salvarlo, ma suo zio lo ferma in malo modo con la spada.
"Abbassate le braccia, o noi gli stacchiamo le sue!" ci minaccia Berto, o almeno credo sia lui.
Bilbo guarda Thorin con la sua ormai nota espressione da coniglietto braccato e mi viene da sciogliermi dalla tenerezza. Perché il nano sta indugiando così a lungo? Io, se fossi in lui, getterei via ogni arma che ho; francamente: come si fa a resistere a quello scricciolo di hobbit quando ti guarda in quel modo? Già quando è arrabbiato ti viene voglia di fargli tante coccole.
Thorin Scudodiquercia, sempre con il suo solito sorriso stampato sulle labbra, getta la spada a terra e indirizza furtivamente un'occhiata di fuoco a Bilbo, come se fosse colpa sua se quei bestioni lo hanno preso.
Kili fa lo stesso, con rabbia e gli altri nani non oppongono resistenza.

Gli Uomini Neri ci hanno imprigionati dentro dei sacchi, manco fossimo patate! L'unica cosa piacevole della situazione è che mi trovo nello stesso sacco di Thorin, sono sopra di lui e per poco le nostre labbra non si sfiorano. Mi godo la sensazione delle sue forti mani posate sulla mia schiena con fare protettivo.
Ben conscia del fatto che Gandalf verrà a salvarci, mi permetto di giocare un po'. Affondo la faccia nell'incavo del collo del nobile nano e mi lamento: "Thorin, ho molta paura!"
Sento le sue mani stringermi ancora di più.
"Sta' calma, ragazzina, che dovranno passare sul mio cadavere per mangiarci!" dice Thorin, con grinta.
Ridacchio sul suo incavo.
"Perché ridi?" mi chiede torvo, anche un po' perplesso.
"Non sto ridendo, sto piangendo!" mento singhiozzando un po'.
Dopo un po' di silenzio, lui comincia ad accarezzarmi dolcemente il dorso e mi sussurra con quella stupenda voce roca: "Non piangere, piccola, ne usciremo vivi, vedrai."
Un sorriso pervertito si crea sul mio volto.

I troll hanno deciso si arrostirci subito e di mangiarci più tardi: l'idea è di Berto ed è stata approvata dai suoi fratelli dopo tante discussioni.
"È stupido arrostirli subito, andremmo avanti tutta la notte" dice una voce. Sorrido tra me e me: è quella di Gandalf, l'ho riconosciuta subito. Dunque in quest'occasione i fatti seguono il libro... meglio, la scena degli Uomini Neri messi nel sacco dallo stregone era più esilarante nell'opera di Tolkien che nel film.
Berto pensa che la voce sia quella di Guglielmo.
"Non ricominciare tutta la discussione da capo, Guglielmo," dice, "o andrà davvero avanti tutta la notte."
"Ma chi discute?" Guglielmo lo guarda con un punto interrogativo: pensava che fosse stato Berto a parlare.
"Tu" risponde Berto.
"Sei un bugiardo!" scatta Guglielmo; e così la discussione ricomincia da capo e io mi sto divertendo da matti. Spesso mi metto a ridere e la smetto immediatamente non appena Thorin mi guarda malissimo.
Alla fine gli Uomini Neri decidono di tritarci finemente e di bollirci. Così si muniscono di un pentolone nero e tirano fuori i coltelli.
È una cosa grottesca ascoltare con il sorriso sulle labbra dei troll che discutono su come farti a pezzi. Io rido mentre i nani, poveretti, staranno morendo di paura. Ma loro non possono immaginare come andrà a finire questa scena.
"È stupido bollirli! Non abbiamo acqua e ci vuole un sacco di tempo per arrivare fino al pozzo" dice la misteriosa voce. Berto e Guglielmo pensano sia quella di Maso.
"Chiudi il becco!" sbraitano. "O non la finiremo mai. E ci puoi andare tu a prendere l'acqua, se parli ancora."
"Chiudi il becco tu!" dice Maso, che pensa sia stata la voce di Guglielmo. "Chi è che discute, a parte te? Vorrei proprio saperlo!"
"Sei uno zoticone!" lo insulta Guglielmo.
"Zoticone sarai tu!" gli dice invece Maso.
Io, Fili e Kili non riusciamo a smettere di ridere, nonostante le continue riprese di Thorin.
Quindi la discussione tra i troll ricomincia da capo e si fa più violenta che mai, finché alla fine non decidono di sedersi sui sacchi uno dopo l'altro e di schiacciarci per poi bollirci alla prossima occasione.
"Su chi ci sediamo per primo?" chiede Gandalf.
"Meglio sedersi per primo su quel nano" risponde Berto, il cui occhio è stato ammaccato da Thorin. Egli pensa che sia stato Maso a parlare.
"Non parlare da solo!" lo sgrida Maso. "Ma se vuoi sederti su di lui, fa' pure."
"Niente affatto! Voglio io avere l'onore." Guglielmo lo spintona.
"L'occhio l'ha danneggiato a me, non a te, mi sembra." Berto lo spintona a sua volta.
"Siete proprio infantili!" sbuffa Maso e li separa.
Cominciano ad azzuffarsi di nuovo.
"Adesso basta!" grida all'improvviso Berto. "La notte sta finendo e l'alba arriva presto. Finiamola una buona volta, e sbrighiamoci!"
"L'alba vi prenderà tutti!" dice con tono solenne una voce che sembra quella di Guglielmo. Ma non lo è. Infatti proprio in questo momento la luce appare sopra la collina e si sente un forte cinguettio fra i rami.
I troll si immobilizzano all'istante e di loro non rimane che pietra.
Bilbo e gli altri nani sono rimasti a guardare la scena con gli occhi sgranati e la bocca spalancata; proprio in questo momento il mitico Gandalf il Grigio fa capolino da un albero. "Ottimo!"

   
 
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