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Autore: katyjolinar    28/11/2014    3 recensioni
Un misterioso uomo compare a Berk e porterà guai per gli abitanti dell'isola, umani e rettili
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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XXI Secolo, da qualche parte nel nord del Canada.
Tony aveva appena compiuto 25 anni, ed erano passati 7 anni da quando aveva fatto quel viaggio nel passato con il cognato, per salvare i suoi antenati, e quando aveva fatto ritorno nel suo tempo aveva ripreso la vita di sempre, pur conscio di quanto accaduto e forte dell'esperienza che aveva avuto nel villaggio dei suoi avi.
Nel frattempo era riuscito anche a prendersi due lauree, in biologia, specializzazione draghi, e storia medievale, specializzazione vichinghi, pagate grazie al lavoro part time alla stessa agenzia dove lavoravano la sorella e il cognato, Torchwood.
Man mano che passava il tempo, cresceva sempre di più la voglia di visitare Berk, l'isola dei suoi antenati, così poco per volta raccolse i soldi per pagarsi il viaggio in dirigibile fino in Canada insieme alla sua ragazza e, quando furono pronti, partirono.
Era mattina presto, quando arrivarono sull'isola. Era quasi inverno, e il flusso turistico per visitare la Tomba del Drago e le Tombe dei Vichinghi era ormai fermo, a causa del freddo, per poi riprendere la primavera successiva. Tony attracco la barca al porto moderno, situato in un piccolo fiordo dall'altra parte rispetto alla posizione originale del villaggio antico, e aiutò Astrid, la sua fidanzata, a scendere a terra.
Entrambi si strinsero nei cappotti, guardandosi intorno, poi sentirono degli strani versi e videro, poco lontano da loro, uno stormo di Terribili Terrori, una delle specie di draghi che popolavano quella e le isole vicine, azzuffarsi per un po' di cibo.
Astrid si strinse al braccio del ragazzo, intimorita, e lui la lasciò fare, prendendola per i fianchi e accompagnandola lungo il sentiero.
"Andiamo, e speriamo non ci siano bracconieri..." disse "In questo periodo sono attivi: i draghi impagliati fanno figura nelle case dei ricchi annoiati."
La ragazza annuì, seguendolo in silenzio, senza mollarla. Dopo mezz'ora di cammino, con gli scarponi che affondavano nella neve ancora morbida, arrivarono nella radura del vecchio villaggio.
Tony si fermò, fissando la colossale statua, ancora intatta dopo mille anni dalla costruzione, rinominata dai suoi contemporanei Statua di Thor Protettore, ma il giovane sapeva cosa era in realtà.
"Quello era Stoick l'Immenso." disse, indicandolo "Un mio antenato." si voltò, indicando le rovine calcificate delle capanne in legno, una per volta "Lì viveva il capotribù con la sua famiglia. Con lui c'era anche il leggendario Furia Buia, Sdentato."
"Come sai certe cose?" domandò la giovane, stupita.
"Lavori anche tu a Torchwood." rispose il ragazzo "Pensavo avessi letto il rapporto di John..."
"Oh, quello del viaggio nel tempo per fermare i Cybermen? Ricordo! È stato uno dei primi che ho letto" confermò Astrid, arrossendo.
Tony sorrise e la prese per mano, poi la portò alla base della statua, alle tombe.
Le fissò. Erano in fila, le indicò una per una.
"Hiccup Horrendous Haddock III, uno dei più amati capotribù di Berk, seppure il suo regno sia durato solo quattro mesi, sua moglie Astrid." sorrise di nuovo, voltandosi verso la fidanzata "Sì, si chiamava come te. Curioso, vero?" indicò la terza tomba "Sdentato, il leggendario Furia Buia. Li ho conosciuti tutti, dal vivo, durante quella missione. E devo la vita a Hiccup, è grazie a lui se sono ancora vivo, anche se lui ci ha rimesso la sua."
"Come erano?" domandò, incuriosita, la giovane, stringendosi a Tony.
"Erano grandi, coraggiosi, possedevano un gran cuore." disse "Fisicamente, Hiccup, era identico a me, a parte la gamba, ovviamente: lui aveva una protesi al posto del piede sinistro."
"Allora tu hai preso molto da loro, anche il carattere." commentò Astrid, posandogli un bacio sulla guancia.
Tony la lasciò fare e si guardò di nuovo intorno.
"La Sala del Consiglio." sussurrò "Dobbiamo andare lì."
"Dove?" chiese la ragazza, mentre lui aveva preso a correre di nuovo verso il villaggio, sapendo bene dove andare.
Si fermò davanti a una grande porta. In quel luogo erano passati tanti archeologi, ma nessuno, ancora, era riuscito a trovare il meccanismo che la aprisse: quell'isola era stata abbandonata cinque secoli prima, e molti posti erano stati sigillati, quella sala era uno di questi, e le conoscenze su come aprirli erano andate perdute con la diaspora dei Berkiani, attorno al mondo.
Solo qualcuno che avesse visto come fare poteva sbloccare il meccanismo, e Tony era uno di questi. Senza parlare si avvicinò ancora alla porta e infilò il braccio in una fessura ben nascosta, tirando una leva.
Il meccanismo si sbloccò, e la porta si aprì.
Tony prese la mano della fidanzata ed entrò, accendendo una torcia che aveva portato con sé. Quando fu dentro si guardò intorno: la sala era stata trasformata, nei secoli, in un reliquiario in cui erano stati trasformati cimeli appartenuti ai capi, a partire da Hiccup e Astrid, fino all'ultimo capo prima dell'abbandono dell'isola, e dei loro draghi.
Si avvicinò a un ritratto, un vecchissimo ritratto che era stato fatto a Hiccup mentre era ancora in vita, durante quei quattro mesi a capo della città, e lo fissò, mentre la ragazza lo guardò, stupita dalla somiglianza. Accanto al dipinto ce ne stava un altro: Astrid, sua moglie. Questo ritratto doveva essere stato fatto pochi mesi dopo la sua partenza: lo sguardo era triste e perso nel vuoto, e una mano era adagiata sul pancione, che indicava l'avanzato stato di gravidanza.
Tony li guardò a lungo, entrambi i ritratti, poi abbassò lo sguardo sul tavolo sotto i due dipinti, notando un forziere massiccio. Si avvicinò e lo esaminò, controllando il lucchetto.
"Ingegnoso! È a combinazione!" esclamò, eccitato, poi controllò le rune incise, sorridendo "Grandioso! La combinazione è l'anno del passaggio su questo universo, secondo la numerazione attuale! Glielo avevamo detto! Oh, ragazzi! Siete stati geniali!" guardò in alto, rivolto ai suoi antenati "Mi avete lasciato un messaggio!"
Sempre più eccitato, inserì la combinazione, riuscendo ad aprire il forziere.
Tony lo aprì e guardò dentro, restando sorpreso da ciò che vi trovò.
"Wow!" esclamò, ancora più stupito "Il Libro dei Draghi, che si credeva perduto! E tutti gli appunti e i progetti di Hiccup! E questo cos'è?" afferrò un libriccino piccolo ma molto spesso in pergamena, ben ricamato, e lo osservò "Santo Cielo! Il diario di Astrid!"
Tony era super eccitato, aprì il diario e lo lesse, mentre la sua ragazza lo affiancava.
"Oh, Dio..." sussurrò "Lo ha indirizzato a me..." aprì una pagina a caso "Leggi qui... 'mio carissimo Tony. Mio caro nipote che nascerà i tra mille anni da ora. Ieri è stato il grande giorno: è nato Hiccup Horrendous Haddock IV. Era in anticipo sui tempi, Gothi dice che è stato perché non sto mai ferma, sono sempre impegnata. È bellissimo, somiglia a suo padre, e quindi a te. Sacri Dei, come mi manca mio marito... e manca anche a Sdentato. Ma dovevi vederlo: ha subito legato con il piccolo..'" andò avanti di un po' di pagine e riprese a leggere "Caro Tony, oggi ho portato Hiccup in volo su Sdentato. Doveva essere il suo primo volo su quello che sarebbe diventato il suo drago, quando sarebbe cresciuto, ma mentre volavamo, insieme a Tempestosa, che non ci abbandona mai, su un'isola non lontana da Berk, ci siamo imbattuti in dei cacciatori di Draghi, che avevano appena catturato... Sacri Dei non ci credersi mai! Avevano preso un Furia Buia! Senza pensarci due volte li abbiamo attaccati e li abbiamo messi in fuga, poi ho liberato il drago, una femmina, come avevi detto tu! Era ferita a un'ala, così ho cercato di tranquillizzarla e, facendomi aiutare da Tempestosa e Sdentato, l'abbiamo portata da Skarakkio per farla curare.' Incredibile! esattamente come nelle cronache!" andò all'ultima pagina e la lesse, in silenzio.
La sua espressione si fece nostalgica, chiuse il libricino e se lo mise in tasca, poi prese il forziere e lo chiuse, alzandolo con facilità.
"Andiamo." disse, rivolto ad Astrid "Torniamo alla barca."
La ragazza lo seguì, di corsa, fino alla barca. Quando arrivarono lo fissò, preoccupata.
"Cosa c'è scritto nell'ultima pagina?" domandò, ben sapendo che il suo cambio di umore derivava da quello che era stato scritto dalla sua antenata.
"Non posso leggerlo ad alta voce." rispose il giovane uomo, passandole il libriccino "Ti ho insegnato l'alfabeto runico, leggi da sola, io non... non posso..."
La giovane prese il libro e lo aprì sull'ultima pagina, poi cominciò a leggere.

Mio caro Tony.
Sono passati più di 40 anni da quando sei venuto qui e ci hai salvati.
Come hai letto sono successe tantissime cose. Hiccup ha preso il mio posto a capo di Berk, ormai venti anni fa, e sta già progettando di passare la carica a suo figlio, Stoick, che mi ha reso bisnonna di recente, ha avuto una bellissima bambina di nome Astrid.
Nonostante tutto, ho avuto una vita lunga e felice, per quanto mi sia mancato sempre mio marito, ma ho sempre avuto attorno a me l'affetto dei miei amici, i Cavalieri, sempre pronti ad aiutarmi, così come anche i loro figli, e i figli dei loro figli.
Anche Sdentato non mi ha mai lasciato sola, era sempre con me quando mi sentivo triste, ha sempre cercato di mantenere la promessa fatta al suo amico.
Ma ormai non c'è più tempo. Sento che la vita sta lentamente scivolando via, e so che questa sarà l'ultima volta che ti scrivo.
Sdentato non mi molla, sono tre giorni che resta fisso in camera mia, credo che abbia capito tutto.
Ho parlato con mio figlio: nel tempo ha fatto delle copie sia del Libro dei Draghi, che dei manoscritti di suo padre, gli ho chiesto di mettere tutti gli originali in quel baule che hai trovato, visto che stai leggendo questo mio diario, e di lasciarlo nel reliquiario della Sala del Consiglio, in modo che tu possa trovarlo.
Perché lo faccio? Semplice: dalle parole che ci scambiammo 40 anni fa capii che nel tuo mondo nessuno più è in grado di cavalcare i draghi, ma tu, anche se non ne porti più il nome, sei e resti un Haddock. Tu hai l'animo di un drago, quindi fai tesoro di questo mio dono e insegna alla tua gente a convivere con queste splendide creature, come mio marito ha insegnato a noi a farlo.
Addio, mio caro Tony, tra poco mi ricongiungirò al mio amato, nel Valhalla. Sappi che ti guarderemo da lassù, e saremo con te, per sempre.
Ti voglio bene, Tony. Grazie ancora.
La tua antenata,
Astrid Hofferson Haddock.


La ragazza chiuse il libro, con le lacrime agli occhi, e guardò il fidanzato, poi lo abbracciò.
Restarono per qualche secondo così, stretti l'uno all'altra, finché un urlo assordante non li distrasse, e videro qualcosa cadere sulla spiaggia di fronte al porticciolo: un drago era stato abbattuto in volo da una rete-catapulta, probabilmente lanciata da alcuni bracconieri ormeggiati al largo di Berk.
Tony guardò la bestia, che si contorceva nella rete e, senza pensarci due volte, si avvicinò, mentre la ragazza, impaurita, restò a distanza.
"Santo Cielo!" esclamò, mentre il drago si era bloccato e lo guardava, impaurito "Non temere, bello, non ti faccio nulla" disse, rassicurante, allungando la mano sul suo muso. Il drago annusò il palmo, poi chiuse gli occhi e si lasciò toccare. Tony sorrise e, senza togliere la mano dal muso dell'animale, prese il cellulare e se lo portò all'orecchio, osservando velocemente le condizioni fisiche del drago "Pronto, John, mi serve un favore. Devo trasportare un grosso drago vivo... Sì... È stato colpito da dei bracconieri, è ferito... membrana caudale sinistra... sì, proprio così... no, io e Astrid viaggeremo con lui..." Astrid fece per obiettare, ma il ragazzo la zittì con un'occhiata, poi continuò a parlare al telefono "No, ho intenzione di addestrarlo... no, non sono impazzito... sì... certo, lo so che sono pericolosi, ma posso farcela... sì, è un Furia Buia."

Fine
   
 
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