C'era un motivo per cui Sherlock Holmes non amava avere rapporti con la gente ed era diventato un "Sociopatico Iperattivo", non amava parlarne ma era stato atto di violenza su di se fa giovane, nel periodo della droga. Da quando era pulito aveva cercato di rifarsi una vita, ma la gente intorno a se non era degna di fiducia, la disprezzava e lui disprezzava loro.

Tutto cambiò quando il Dottore entrò nella sua vita, l'alieno lo portò in giro per universi diversi, gli fece vedere le stelle e lo portò alla fine del tempo. Tutto ciò che facevano insieme era spettacolare. Sherlock si sentiva meglio con quell'uomo che non lo giudicava. Solo il Dottore poteva toccarlo, non era strano,

Sherlock sapeva che l'uomo non lo avrebbe mai ferito, sapeva anche che non poteva restare con lui per sempre però... un giorno il Dottore gli fece notare che probabilmente a Londra suo fratello e Lestrade si stavano preoccupando per lui, la TARDIS non riportava mai nessuno al tempo giusto dopotutto...

Sherlock annuì, i casi gli mancavano ma aveva bisogno di un ultima cosa. "Devi guarirmi Dottore, non posso essere così per sempre, fai l'amore con me, fammi capire la differenza, magari così potrò tornare a casa ed stare meglio, potrei fidarmi di qualcuno, magari trovare un coinquilino..."

L'alieno gli sorrise dolcemente e lo accompagnò in una camera del TARDIS dove lo fece sdraiare sul letto e gli fece scoprire cos'era veramente l'amore e quanto poteva essere piacevole.

Quando Sherlock tornò a Londra la prima cosa che fece fu abbracciare un preoccupatissimo e decisamente stupitissimo Mycroft. Dovette capire che qualcosa di positivo era successo a suo fratello perchè ricambiò l'abbraccio. Era bello avere indietro il suo fratellino anche se solo per poco. Era sicuro che ben presto il detective sarebbe tornato il solito vecchio se stesso anche se decisamente meno spaventato dalle persone.