Una dietro l’altra, le immagini di una vita passata le saettano di fronte agli occhi ad una velocità fuori dal normale. Negli ultimi tempi le capita spesso.
Osserva una ragazza sorridente, radiosa, spesso circondata da tante persone che quasi non la si riesce a vedere. Scruta gli abbracci caldi di un padre alla sua bambina e i baci affettuosi di una mamma amorevole. Percepisce il calore che emana il cuore della ragazza mentre fa l’amore con l’uomo che ama davvero.
Poi, d’un tratto, tutto questo svanisce nel nulla.
Si trasforma nella solitudine di un piccolo monolocale in una cittadina di montagna. Muta nell’avvinghiarsi soffocante di una matrigna che le ha portato via l’infanzia e in dialoghi anomali sulle relazioni di una madre che non può più essere definita tale. Cambia nel gelo di notti passate a letto con tanti uomini diversi che a stento conoscono il suo nome.

Quelle prime figure piene di gioia, un tempo così forti e nitide, pian piano stanno scomparendo, diventando sempre più scure e annebbiate. La felicità e il calore vengono soppresse dalla forza disumana del dolore e della paura che annebbiano il suo cuore.

Sempre più velocemente sta dimenticando com’era la vecchia se stessa. La vera se stessa.
Quella ragazza così forte da poter sopportare il peso delle vite di tutti i suoi amici sulle sue spalle rimanendo in piedi senza neanche un graffio.
Quella ragazza così determinata da riuscire ad affrontare qualsiasi cosa pur di raggiungere i suoi obbiettivi, mantenendo sempre la lealtà necessaria.
Quella ragazza così altruista da gettare via il dolore per la perdita di una famiglia e pensare solo al bene di un padre che ha sbagliato nelle sue scelte e di una madre che non dovrebbe essere così in confidenza con lei.
Quella ragazza così coraggiosa da affrontare tutti coloro che non la ritengono all’altezza delle cose dimostrandogli che si sbagliano.
Dov’è finita quella ragazza così bella?

Si è spezzata.

Le sue gambe hanno ceduto; la lealtà non è bastata; a tutti serve una famiglia che ci sostenga; non è stata in grado di affrontare chi la derideva.
È inciampata e precipitata in un abisso di dolore, paura, insicurezza, rimpianti e rimorsi che sembra non avere una fine. Continua a cadere e la luce dell’ingresso si fa più piccola ogni secondo che passa.
È sempre più buio e non si scorge nessuna mano tesa per afferrarla provenire dall’altro.
Non vi è nessuna radice che sporge dalle pareti di quel tunnel infinito dentro il quale si ritrova. Nessun appiglio sicuro a cui aggrapparsi per tentare di risalire.

La ragazza solare e spensierata che ogni tanto le appare in sogno, lei non ricorda più chi sia. Non è neanche più sicura che sia mai esistita realmente. Pensare che ci sia stata anche solo una briciola di gioia nella sua vita, con tutto il dolore che prova adesso, è inconcepibile. Dire a se stessa che un giorno tornerà a vedere il volto luminoso di quella ragazza in mezzo a tanta gente suona come una follia.

Lei sa che non potrà farcela da sola. È consapevole del fatto che se nessuno si accorge che sta precipitando non potrà salvarsi.
Le serve che qualcuno si cali in quell’abisso oscuro e la trascini fuori, la abbracci e le dica che da quel momento in avanti tutto andrà bene.
Le serve la consapevolezza che qualcuno si preoccupi per lei; come quando sei bambina e sai che se mai dovessi inciampare in un sassolino o in una radice che sporge dal terreno e ti dovessi sbucciare un ginocchio ci saranno lì mamma e papà che correranno in tuo soccorso.

È questo ciò di cui ha davvero bisogno: una famiglia, una vera famiglia.
Quella che ti assiste sempre in ogni momento della tua vita, bello o brutto che sia.
Quella con cui sei costretto a passare tutte le feste, anche se sei un adolescente e vuoi stare con i tuoi amici.
Quella che ti elogia per i tuoi successi, ti punisce per i tuoi errori ma è in grado di capire e perdonare i tuoi sbagli.
Quella per cui sei stata, sei e sarai per sempre la loro bambina.
Quella per cui ti arrabbi in continuazione perché non ti permette di fare ciò che vuoi.
Quella che vorrebbe sapere tutto della tua vita privata ma è consapevole del fatto che non sarebbe sano conoscerne davvero tutti i dettagli.
Quella che nelle sere d’inverno, quando fa tanto freddo, ti stringe a sé nel divano e accende la televisione per guardare un bel film, con tanto di coperta di lana sulle gambe.
Quella che per quanto le tue scelte possano essere errate sarà sempre al tuo fianco pronta a sostenerti.
Quella che quando te ne andrai di casa perché sei cresciuta porterai sempre nel cuore come sai che farà con te.
Quella che ogni volta che volterai lo sguardo altrove ti mancherà più di ogni altra cosa.
Quella in cui mamma e papà si amano e si vede, si sente.
Quella che t’insegna cos’è il vero amore cosicché tu sia in grado di trovarne uno uguale un giorno.

È semplicemente questo ciò di cui ha bisogno. E allora non ci sarebbe una sola mano protesa verso di lei per farla tornare alla luce, ma due.
Un uomo e una donna, tristi perché temevano di perdere la loro bambina. Ma felici perché l’hanno ritrovata e l’hanno aiutata a risalire dall’oscurità.
Ed eccola lì, quella ragazza così bella e felice che lei non riesce quasi più a ricordare. Si è nascosta tra le speranze che custodisce sempre più bramosamente dentro di se. E ne uscirà solo quando i suoi desideri saranno diventati realtà.

Per adesso, continua a cadere.