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Autore: Masayume Pachirisu    05/12/2014    4 recensioni
Chanyeol amava Kai.
Ma Kai non amava Chanyeol.
Questo non perché Kai fosse una persona cattiva, semplicemente non sapeva nemmeno dell'esistenza dell'altro.
Chanyeol aveva 21 anni, era un gigante di un metro e ottantacinque, con un sorriso enorme sempre stampato in faccia, le orecchie a sventola e una capigliatura castana molto sbarazzina.
Kai invece aveva 20 anni ed era un idol della SM Entertainment da due anni a quella parte, ecco perché non aveva idea di chi fosse Chanyeol.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kai, Kai, Kris, Kris
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, partiamo dal presupposto che io amo Kris, è il mio bias negli EXO (insieme a Chen) e lo sarà per sempre.
Detto questo, eccomi qui!! Di nuovo in questa categoria con una fic che avevo in testa da un po' è ho concluso proprio oggi. Questo è il primo capitolo, lunghissimo, altissimo, levissimo, purissimo (?) e ne seguiranno altri quattro (ormai ci ho preso gusto a fare fic corte xD) xD
Dalla trama sembrerebbe che tutto giri attorno alla Kai/Chanyeol... ma non è tutto oro quello che luccica (?) indi per cui attendete e scoprirete tutto a tempo debito xD
Che altro dire? La storia è demenziale, io sono demenziale, prendetemi e prendetela così com'è xD 
Grazie a tutti, vi adoro tutti, vi amo tutti, ora me ne vado! ADDIO
XDDD

PS: perché la storia si chiama One Drive? eeeeeeeeh perché io uso Windows Phone e c'è un'applicazione davvero fantastica che si chiama così xD ergo... non avevo idea di che nome dargli WAHAHAHAHAHAHAH *si impicca*

 


Chanyeol amava Kai. 
Ma Kai non amava Chanyeol. 
Questo non perché Kai fosse una persona cattiva, semplicemente non sapeva nemmeno dell'esistenza dell'altro.

Chanyeol aveva 21 anni, era un gigante di un metro e ottantacinque, con un sorriso enorme sempre stampato in faccia, le orecchie a sventola e una capigliatura castana molto sbarazzina. 
Kai invece aveva 20 anni ed era un idol della SM Entertainment da due anni a quella parte, ecco perché non aveva idea di chi fosse Chanyeol.

Chanyeol però amava profondamente Kai.
Questo lo si poteva capire da molte cose, ma forse - prima di tutto - dalla sua stanza.
Dietro la porta della sua camera c'era una gigantografia a dimensione naturali di Kai, rubata dal suo migliore amico in un negozio di CD.
Gli scaffali della sua libreria erano piedi di album e photobook dell'idol. Naturalmente possedeva tutte le varie versioni di tutti i singoli, mini album e album coreani, giapponesi e cinesi, per non parlare dei dvd, gadget e autografi vari di tutti i fanmeeting in cui aveva partecipato.

A parte tutti i vari cuscini con sopra le foto di Kai che si era fatto fare nel corso del tempo, Chanyeol era anche uno dei primi fan di Kai dal debutto se non prima. 
Sapeva tutto di lui, anche quante malattie aveva avuto da piccolo, che era allergico alle noccioline e che non gli piaceva né il cioccolato fondente, né la panna, per non parlare, invece, del suo amore per qualsiasi cosa che fosse di colore giallo e della sua passione per pikachu.

Chanyeol era anche il fondatore del fansite ufficiale di Kai, lo "Charming". Ufficiale perchè la stessa SM lo aveva riconosciuto come tale, vista la moltitudine di notizie, foto e video inserite praticamente ogni giorno.

Chayeol amava Kai.
Amava il suo naso schiacciato e le sue labbra piene, sicuramente morbide e sempre perfette.
Amava i suoi occhi grandi e particolari, che sorridevano insieme a lui quando era felice, o diventavano letali quando mostrava il suo solito sorrisino sensuale.
Amava poi il suo corpo, tonico e perfetto, che i suoi occhi non riuscivano a non fissare. 
Amava la sua voce, leggera e profonda, ma anche alta e melodiosa. 
Amava vederlo ballare, visto che alla fine era anche uno dei ballerini migliori di tutta la SM. 

Inutile dire che Chanyeol amava tutto di Kai.
Il suo essere sensuale e sexy in tutte le sue esibizioni., anche nelle ballate più melodiche, riusciva a fargli impazzire gli ormoni con un semplice sguardo. 
Kai era l'arma segreta della SM e tutti ne erano consapevoli.
Purtroppo però, non tutti la vedevano allo stesso modo. In molti pensavano che fosse anche un po' troppo viziato, sempre servito e riverito con tutto quello di cui aveva bisogno, persino macchine ultra costose che lo portavano in giro per la città, mentre i suoi compagni di azienda erano obbligati ad usare i soliti van.
Se Kai aveva un sacco di fan, dall'altra parte aveva anche tanti anti-fan e questo Chayeol proprio non lo poteva sopportare. Visto che Kai era il ragazzo più dolce e bravo del mondo... o almeno questo era quello che ripeteva costantemente a tutti, ma soprattutto al suo migliore amico. 
Dire a Chanyeol qualcosa di negativo su Kai era come mettersi a correre in contromano in autostrada.

L'unico che poteva dargli dell'imbecille patentato era proprio il suo migliore amico, Yi Fan, un ragazzo cinese, alto poco più di Chanyeol, dallo sguardo freddo e i capelli biondi. 
In realtà la sua apatia era più che altro una maschera, per evitare di far capire subito alla gente che in realtà era idiota tanto quanto Chanyeol - anche perché se no non ci sarebbe andato così d'accordo!

Kris, questo era il soprannome che Chanyeol aveva scelto per Yi Fan dopo nemmeno un mese che lo aveva conosciuto. "Yi Fan è un nome troppo semplice per un ragazzo figo come te!" Diceva sempre il minore. In realtà non era in grado di pronunciarlo e questo Kris lo sapeva bene.
Era arrivato in Corea con la sua famiglia quando aveva quindici anni e si era trasferito nello stesso condominio di Chanyeol. Nonostante lui fosse un rompiscatole patentato, sempre sorridente e con tanta vitalità, aveva preso il più grande sotto la sua ala e in pochissimo tempo erano diventati un duo inseparabile - anche perché era grazie a Chanyeol se Kris ora sapeva parlare bene coreano. 

Se per i primi due anni Kris era rimasto più basso di Chayeol di almeno dieci centimetri, in meno di un anno era cresciuto talmente tando da arrivare a superare l'amico di ben due centimetri - record che ogni volta il biondo gli ricordava - tanto per fargli pagare tutte le prese in giro che si era dovuto subire.
Comunque, Kris era l'unico che poteva dire qualcosa contro la sua ossessione per Kai, anche in negativo. L'unico su tutta la faccia della terra che non si fosse beccato un pugno o peggio, un calcio nei gioielli di famiglia. L'unico che non si sarebbe preso nessuna parola offensiva o maledizione contro la famiglia. 
Kris era praticamente un fratello per Chanyeol e quindi aveva la priorità su tutto, anche su Kai.

Ma Kai rimaneva comunque l'apice per Chanyeol. 
Chanyeol sapeva di provare qualcosa che andava oltre il semplice "amore da fan".
Lui non amava semplicemente Kai... Lui lo AMAVA con tutte le lettere maiuscole. 

Lo adorava, lo venerava. 
Quando sentiva le sue canzoni, guardava le sue foto, lo vedeva ai fan meeting mentre gli scriveva un autografo o gli sorrideva per i regali che gli porgeva, in quei momenti tutto il corpo sembrava andargli a fuoco, il cuore batteva ad una velocità assurda, lo stomaco gli pareva sotto sopra, come se all'interno si creasse un vortice di farfalle.

Chanyeol era totalmente assuefatto da Kai.
Probabilmente era continuamente in overdose di lui e non ne poteva fare mai a meno.
Ma Chanyeol sapeva quanto tutto questo fosse sbagliato, inutile, stupido e da ragazzina.
Aveva quasi ventidue anni, studiava giornalismo all'università e sapeva che alla fine la sua vita sarebbe stata come quella di molti altri ragazzi.
Lo sapeva, ma intanto faceva finta di nulla.

 
**
 

Chanyeol abitava con Kris in un appartamente vicino all'università.
I genitori del cinese erano tornati in patria da un anno, mentre quelli di Chanyeol si erano trasferiti in un paese lontano da Seoul, perché entrambi stanchi del caos cittadino. 
I due ragazzi invece, decisero di rimanere nella metropoli per gli studi.
Chanyeol lavorava in una caffetteria vicino a casa, mentre Kris nella biblioteca e in un'aula informatica dell'università.
Il minore non aveva smesso di amare Kai nemmeno un secondo e questo era peggiorato con l'arrivo di una notizia esplosiva. 
Proprio a novembre, ossia da lì a due mesi, Kai avrebbe tenuto un concerto delle dimensioni mastodontiche proprio a Seoul. 

Unica tappa.
Un solo ed unico giorno. 
Un'unica possibilità di beccarsi l'entrata al backstage e seguirlo per la creazione di un MV durante la giornata del concerto, comprando un tipo di biglietto particolare, il "One Drive Kai".

Peccato ci fosse un unico, piccolo problema. 
Quel fottuto biglietto aveva un prezzo talmente folle da aver fatto svenire Chanyeol.
Sì.
Chanyeol, un ragazzo alto un metro e ottantacinque era svenuto per la notizia di un concerto di un idol e per fortuna Kris lo aveva salvato dallo sbattere la testa contro lo spigolo del tavolo della cucina. 
Dopo essersi ripreso, tanto per non farsi mancare nulla, aveva iniziato a piangere come un bambino. 
"Non può essere Kris. Non possono far pagare così tanto un biglietto del genere!" gridò, mentre singhiozzava continuamente con le lacrime che gli solcavano il viso e il naso arrossato.
Una visione adorabile... se solo avesse avuto cinque anni!
Il maggiore cercò di farlo calmare dandogli una tazza di té fumante ai frutti di bosco. Non sapeva bene cosa dirgli per non farlo crollare nuovamente. Chanyeol era parecchio sensibile quando si parlava di Kai, ma non poteva nemmeno lasciarlo piangere come un cretino.
"Costa davvero così tanto?" chiese il cinese passandogli un fazzolettino di Winnie The Pooh sulle guance.
Se Chanyeol aveva l'ossessione per Kai, Kris l'aveva per Winnie The Pooh.
"450.000 won..."
Per poco il maggiore non sputò completamente il té che si era messo a bere.  "COSA?!?!?!? Chanyeol no! Costa davvero troppo!!"
"Lo so!!!! Costa tanto perché ci sono solo dieci biglietti e solo uno di questi dieci potrà vincere la giornata con lui... KRIS IO DEVO VINCERE QUELLA GIORNATA!"
Il maggiore sospirò pesantemente. 
Doveva farlo ragionare, ma sapeva che era praticamente impossibile. Quando c'era di mezzo Kai tutto il resto diventava inutile per il suo amico, anche i soldi. 

"Ok, ma cosa hai intenzione di fare... prosciugare la carta dei tuoi genitori per comprare tutti e dieci i biglietti? E se poi non riuscissi nell'impresa? E se lo comprassi e non vincessi la giornata... pensaci. Prendi quello che costa meno... fai la fila e buttati come sempre davanti alle transenne. Potrai partecipare comunque alla sessione di autografi, no?"

Chanyeol negò furiosamente con la testa, lasciando la tazza sul tavolino vicino al divano, dove Kris lo aveva trascinato dopo lo svenimento momentaneo.

"NON SE NE PARLA" gridò con sguardo serio, alzandosi dal divano in preda all'ira.
"Io non pagherò la tua parte di affitto Chanyeol! Pensaci... sono troppi soldi" continuò Kris alzandosi a sua volta, tanto per fargli notare la differenza di altezza.
"Non importa! I soldi li ho..."
"Ah sì?"
"Sì!"
"Bene, allora vai a fare la spesa, in casa non c'è un tubo e io sono andato settimana scorsa. Questa è la lista.."

Chanyeol lo fissò con occhi sbarrati, spostando poi lo sguardo sulla lista chilometrica che Kris teneva in mano proprio davanti alla sua faccia.

"Ma hyung!!!! Non puoi farlo"
"Oh sì che posso... muoviti!"
Il minore gli strappò la lista tra le mani e si avviò verso la porta, recuperando il cappotto dell'attaccapanni.
"TI ODIO HYUNG!" urlò prima di uscire di casa, lasciando Kris a ghignare sul divano. 

 
**

Passarono i giorni e Chanyeol diventò sempre più depresso. 
Era già metà ottobre e la data per acquistare quei biglietti si avvicinava pericolosamente. 
Purtroppo non avrebbe potuto comprarne uno nemmeno se fosse stato in punto di morte.
Il prezzo era troppo alto e non poteva mettersi nei casini così. Era sciocco, ma non fino a quei livelli e nonostante l'amore non riusciva proprio a dire: "chissene frega, andrò a vivere sotto un ponte".
Se poi disgraziatamente non avesse vinto nemmeno la giornata con Kai, sarebbe definitamente morto tra le lacrime.
Rimuginava sulla possibilità di andare a vivere sotto un ponte mentre preparava un caffè macchiato a una ragazza con addosso degli occhiali dalla montatura nera e grande, nonostante il suo viso fosse piccolo e finisse con una perfetta v-line. 
Le porse il bicchiere con un sorriso, nonostante il suo umore fosse sotto le suole delle sue scarpe e gli occhi facessero ancora male per le lacrime che aveva versato giusto, giusto la notte precedente.
Quel giorno pioveva a dirotto e quella era stata una delle poche persone a entrate nella caffetteria. 
Decise dunque di pulire i tavoli e dare una passata con il mocio al pavimento dell'entrata, così da renderlo più pulito viste varie impronte di scarpe e fango che i clienti avevano portato dentro.

Dopo aver lucidato l'ultimo tavolo, la porta del locale si aprì con un tintinnio leggero del campanellino posto proprio sullo stipite di essa. 
Chanyeol si girò e notò un ragazzo poco più basso di lui, imbacuccato come un eschimese.
Cappellino nero sulla testa, frangetta castana sulla fronte e occhialoni grandissimi, scuri, impenetrabili. Una grande sciarpa nera gli nascondeva metà faccia, mentre il cappotto grigio scuro gli arrivava fino a sotto la vita. 
"Oh scusa, ho sporcato il pavimento!" disse questo con la voce roca, forse per colpa della sciarpa. 
"Nessun problema, pulirò dopo! In fondo il pavimento è fatto per essere sporcato!"
Sorrise come al solito, dimenticandosi per un attimo di tutti i suoi problemi. Quello era il suo lavoro e non poteva di certo comportarsi male.
Si avviò dietro il bancone e si lavò le mani dando di nuovo un'occhiata gentile al ragazzo.
"Cosa vuoi ordinare?" domandò asciugandosi le mani, mentre l'altro si guardava intorno.
"Puoi farmi un Bubble Tea alla fragola?" 
"Mmm? Certo... ma con questo freddo? Sembri patirlo molto..."

L'altro sorrise, anche se Chanyeol lo poté intravedere poco data la sciarpa che toglieva metà visuale.
Pareva comunque un sorriso dolce, naturale, ma allo stesso tempo particolare. Gli sembrava di averlo già visto da qualche parte.
"Sì sono un tipo molto freddoloso... ma questo è per mio fratello che ha preso un voto alto in un test a scuola... lui ne va matto in qualsiasi stagione".

Chanyeol annuì preparando il Bubble Tea nel modo migliore che sapesse fare.
Ci mise più tempo possibile, tentando di fare tutto con calma per far sì che il risultato fosse ottimo.
Come diceva sempre il suo datore di lavoro, meglio fare le cose con calma e bene, che farle velocemente ma da schifo. 

"Ecco qui! Scusa se ci ho messo tanto, ma sono un tipo preciso." disse appoggiando sul bancone il bicchiere chiuso con un tappo giallo e sopra una cannuccia in una bustina.
"Nessun problema."

Il ragazzo pagò e prese il tutto, lasciando di nuovo un sorriso a Chanyeol che si inchinò di poco per salutarlo.
Nonostante i pensieri tristi, quel piccolo incontro sembrava che lo avesse riportato in vita, tanto che smise per il resto della giornata di pensare a Kai e al suo concerto.

 
**


"Luhan che accidenti ci fai qui?" gridò Kris in preda al panico, quando il suo fratellino di appena sedici anni si presentò alla sua porta con un grosso sorriso luminoso sul volto.
"Non si saluta, gē?!" rispose l'altro entrando in casa con appresso una valigia enorme, troppo grande per capire che quella non era una visita di pochi giorni.
"Luhan... che cosa ci fai qua?!"
"Ma come... mamma te l'aveva detto che mi sarei trasferito per seguire la scuola qui..." rispose il minore dei due fratelli Wu, biondo anche lui nonostante la giovane età.
"Mamma mi ha detto che avevi intenzione di farlo, ma io le avevo espressamente detto che sei troppo giovane e io non posso badare a te, cacchio!"
"Non sono piccolo e non ti starò tra i piedi, se è questo quello che pensi... mamma e papà mi hanno già iscritto nella stessa scuola superiore che hai frequentato al tempo... e conosco già un amico, ti ricordi Sehun?" 

Kris annuì sospirando, passandosi poi le mani tra i capelli.
Perché i suoi genitori lo avevano messo in questa situazione? Non era possibile che Luhan avesse preso un aereo e fosse lì, in casa sua, con una valigia grande quanto un armadio. 
Prese il telefono e attese che la chiamata fosse inoltrata.
"Oh, Yi Fan! Tutto bene?" domandò sua madre come se nulla fosse.
"Certo mamma... tutto perfetto! Qui c'è il sole, l'università è perfetta, il lavoro non manca e Luhan è seduto sul divano di casa mia..."
"Oh bene! Il viaggio è stato rapido allora! Sta bene? Ha mangiato? Mi raccomando fallo studiare..."
"MAMMA??! TI AVEVO DETTO DI NO!"
"Ma Yi Fan! Tu hai avuto la possibilità di studiare lì e farti nuove amicizie, perché tuo fratello non può fare lo stesso? E poi voleva rivedere Sehun e qui non stava bene, non fare il prepotente..."
"Mamma... sii ragionevole..."
"No Yi Fan, sii tu ragionevole e comportati da fratello maggiore. Ti manderò dei soldi per le necessità di Luhan e per la casa. Passami tuo fratello ora..."

Kris alzò gli occhi al cielo, chiedendosi perché sua madre non fosse come tutte le altre madri. Severa, dittatrice, che negava sempre tutto.
No sua madre era l'opposto, sempre a dire sì a tutti i capricci di Luhan. 
Questo perché Luhan era arrivato senza che nessuno lo aspettasse, quando in realtà sua madre in qualche modo non avrebbe più potuto avere dei figli. 
Per questo il minore era sempre stato trattato come un piccolo miracolo.
Sì, un miracolo stronzo.

"La mamma ti saluta tanto..." disse il minore mettendo il telefono sul tavolo.
In un attimo, prima che Kris potesse dire o fare qualcosa, Luhan lo aveva già abbracciato.
"Mi sei mancato gē..." disse respirando contro il suo petto, vista la sua scarsa altezza.
"Anche tu sgorbio... ma vedi di comportarti bene o ti rispedisco in Cina con un volo diretto... ossia il mio piede!"
Ovviamente scherzava.
Kris scherzava sempre con Luhan perché lui era il suo piccolo fratellino e non poteva adorare una persona più di quanto adorasse lui. 
Forse solo Chanyeol... ma quello era un altro discorso.
Un discorso davvero troppo contorto.
 
**
 

Luhan era un ragazzo dolce e simpatico, oltre che gentile ed educato. In quella casa poteva solo essere la normalità fatta in persona, visto che Chanyeol non faceva altro che cantare canzoni di Kai con un asciugamano in vita e tutto il resto del corpo completamente nudo, usando poi una spazzola - o spazzolino - come microfono. Kris poi non era di certo messo meglio, visto che girava con libri in mano, telefoni che squillavano per motivi vari nelle tasche dei pantaloni, per non parlare delle velate imprecazioni che arrivavano dalla sua camera quando i computer non collaboravano.
Luhan era dunque un angelo sceso sulla terra che, oltre a sistemare casa e preparare i pasti per quei due rimbambiti, andava persino a scuola e, senza nemmeno metterci molto, aveva già un gruppetto di amici che giravano con lui.
Erano già passate due settimane e la fine di ottobre era ormai alle porte. 
La data per comprare i biglietti si faceva sempre più vicina e con essa pure la depressione di Chanyeol.
Più che cantare come una fan in calore, in quel giorni pareva un drogato a corto di roba. Osceno da vedere e pure da sentire, visto che per colpa dei singhiozzi la voce si incrinava e le lacrime lo facevano quasi annegare. Per non parlare del continuo tirare su con il naso, che mandava in crisi Kris - il quale aveva tentato di ucciderlo più volte negli ultimi due giorni.

Quella mattina, Luhan insieme a Sehun, Jongdae e Minseok - gli ultimi due erano amici di Sehun e "chi è amico di Sehun è amico nostro" secondo Jongdae - era stato convinto a marinare la scuola per passare una giornata in totale relax.
Ovviamente Luhan non era d'accordo, ma non poteva proprio dire di no al faccino tenero di Sehun. 
Si conoscevano dai tempi delle medie, dove Sehun aveva iniziato a prenderlo in giro per il suo aspetto da "femminuccia". Luhan naturalmente lo aveva preso a pugni dopo il terzo "perché non hai messo la gonna?" ed era finito dal preside giusto, giusto il primo giorno di scuola. 
Da quel momento, nessuno sa il perché o il per come, ma Luhan e Sehun erano diventati inseparabili, tanto che, quando il cinese aveva comunicato all'amico la sua partenza per tornare in Patria, Sehun non gli aveva rivolto la parola per almeno due giorni.
Poi aveva urlato e pianto chiendedo a Luhan di non partire ma, come era prevedibile, Luhan non aveva potuto trattenersi oltre in Corea. 
Il suo primo anno di liceo quindi, lo aveva passato in Cina, circondato da persone ormai sconosciute per lui, anche se erano suoi amici dell'elementari o dell'asilo.
Niente di quello che c'era a Shanghai gli interessava più e i suoi genitori avevano compreso che se volevano vedere il loro secondo genito felice e laureato, avrebbero dovuto rispedirlo in Corea dal fratello maggiore.
Sehun era al settimo cielo appena aveva appreso la notizia, ossia esattamente tre mesi prima dell'effettivo arrivo.
I due infatti si sentivano ogni giorno, senza mai avere un segno di cedimento o altro. Erano sempre attenti a non fare tardi per la loro chiamata serale e ogni volta avevano sempre qualcosa di nuovo da raccontarsi.
La verità era che Luhan nutriva un sentimento decisamente più profondo per l'amico, ma come tutti sanno, da qualle parti se sei diverso e provi qualcosa per un tuo amico, tienitelo per te che campi cent'anni, quindi aveva inghiottito il rospo e con il sorriso sulle labbra era tornato da Sehun.

"Luhan lo bevi quel bubble tea o vuoi che te lo finisca io?" disse la voce seriosa di Sehun, con il suo secondo bicchiedere di quell'intruglio tra le mani.
Il biondo gli fece una smorfia e prese un grosso sorso dalla sua cannuccia, sentendo il dolce sapore della pesca andargli giù per la gola e rimpirgli lo stomaco.
Jongdae aveva optato per una cola mentre Minseok per un'aranciata. I due stavano confabulando sul prossimo concerto di Kai e del fatto che entrambi avevano i biglietti della fossa. Sarebbero arrivati lì all'alba per buttarsi sulle trasnesse e non schiodarsi più.
Sehun aveva sbuffato, riprendendo a bere il suo bubble tea senza dire nulla, mentre Luhan si era unito alla conversazione.
"Anche l'amico di mio fratello è fissato con Kai. A me le sue canzoni non dispacciono, ma ha una pronuncia cinese oscena! Dovrebbero fargli delle ripetizioni."
"Però è figo..." rispose Minseok sorridendo leggermente, andando subito a coprirsi la faccia con la destra per nascondere il rossore delle sue guance piene, che lo facevano assomigliare a un criceto con il cibo nascosto in bocca.
"Sarà, ma se sbagli pronuncia fai una figuraccia" continuò Luhan lasciando il suo bicchiere vuoto sul tavolino davanti a sé.

Si erano fermati al bar dove lavorava Chanyeol, che a quell'ora era a lezione quindi nessuno avrebbe potuto beccarli e capire quindi che non erano dove avrebbero dovuto essere, a scuola.
Avevano optato per un tavolino un po' lontano dall'entrata, così da evitare gli spifferi che provenivano dalla porta che veniva aperta, beandosi così del tepore dei riscaldamenti accesi.
Fuori tirava vento ma per fortuna non aveva intenzione di piovere, almeno per quel giorno. In compenso faceva comunque freddo.

"Parlare cinese per un coreano non è per niente facile, dovresti almeno notare l'impegno".
Sehun aveva detto quelle parole con una nota di astio, o almeno Luhan aveva notato il tono scuro e più piatto del solito, cosa che non usava mai con lui, nemmeno quando era arrabbiato per i fatti suoi.
Il biondo ci rimase male e non lo nascose. Infatti si imbronciò sulla sedia e non pronunciò nessun'altra parola, lasciando quindi il compito di animare la giornata a Jongdae e Minseok.
I due però non sapevano proprio che fare per sistemare quella crepa che si era creata tra Luhan e Sehun, così il tempo passò e senza rendersene conto arrivò l'ora del pranzo.
Chanyeol sarebbe arrivato al bar sicuramente verso quell'ora, quindi i ragazzi si alzarono e, dopo aver pagato, uscirono prendendo vie secondarie, cercando di evitare gli sguardi severi delle persone che li fissavano con insistenza.
Uscire con le divise scolastiche non era stata una buona idea.
Si nascosero in un Mc Donald e mangiarono in silenzio, a volte interrotto da qualche battuta di Jongdae e risatina di Minseok, ma nulla di più.

Le ore passarono ancora e dopo una passeggiata lunghissima arrivò così il momento di tornarsene a casa, senza destare tanti sospetti.
Jongdae e Minseok preserono insieme un pullman che li avrebbe portati a casa in cinque minuti, mentre Luhan aveva preferito farsela a piedi. Sehun non aveva spiccicato parola, ma alla fine si era messo a seguire Luhan.
Arrivarono dopo ben venti minuti davanti al condominio dove abitava Luhan da almeno due settimane.
Rimasero lì davanti senza sapere che fare quando il biondo abbassò lo sguardo stringendo tra le mani la chiave d'ingresso.
"Scusa..." disse in cinese.
Forse perché preso dalla malinconia, o forse perché detto in quel modo le scuse gli sembravano ancora più vere e sentite, ma naturalmente non poteva pretendere che Sehun capisse al volo.
Guardandolo subito dopo infatti, notò il  suo sguardo corrucciato in una smorfia strana. 
No, non aveva proprio capito nulla.
"Scusa..." disse di nuovo e stavolta il più alto comprese e sospirò.
"Scusami tu... il cinese è davvero una lingua difficile..."
"Già..."

Nonostante questo però, il cuore di Luhan faceva ancora male.
Anche se si erano scusati, anche se aveva ricevuto qualche pacca da Sehun e il suo solito sorrisino laterale - che lo mandava in brodo di giuggiole tutte le volte, ma questo era un altro discorso - nonostante tutto questo, Luhan aveva varcato la porta di casa con una faccia cadaverica e la voglia di piangere bloccata agli angoli degli occhi.
Kris non era ancora tornato e nemmeno Chanyeol pareva all'orizzonte, quindi si ritirò in camera e si lasciò cadere sul letto, scoppiando in un pianto liberatorio.

 
**


Il ragazzo imbacuccato fino al naso fece capolino quello stesso pomeriggio, nel bar dove lavorava Chanyeol. 
Stavolta si sedette a un tavolo dopo aver ordinato un cappuccino con cannella.
Chanyeol lo osservò di tanto in tanto, senza sapere nemmeno lui il perché.
Di solito non si interessava ai clienti,  nemmeno a quelli soli che sedevano al tavolo come lo sconosciuto. 
Ma lui pareva avere qualcosa di strano. Non sapeva cosa e nemmeno aveva perso tempo a chiederselo.
Si avvicinò qualche minuto dopo, posanto con gentilezza il piattino, con sopra una tazza gialla, sul tavolo al quale era seduto il ragazzo, il quale era intento a leggere un libro - come facesse a vederci con quegli occhiali scuri proprio non riusciva a capirlo.
"Grazie" rispose prontamente il giovane, posando il libro sul tavolo, mostrando così a Chanyeol la copertina di "Harry Potter e i Doni della Morte".
"Prego... bello quel libro! Il mio migliore amico mi ha obbligato a leggerli tutti..." disse Chanyeol con il solito sorriso ebete sulla faccia.
"Sì? Anche mio fratello... infatti è suo e già rompe per riaverlo..."
"Allora buona lettura!" Chanyeol annuì sorridendo di nuovo e poi si avviò verso il bancone, riprendendo a scrutarlo di tanto in tanto. 
Si era levato la cuffietta nera e con la destra aveva scrollato la capigliatura scura un po' ribelle.
Stava mescolando il suo cappuccino con lentezza, nel frattempo riprese il libro con l'altra mano per continuare a leggere, quando "Baby don't cry" di Kai feat. Kyungsoo partì di colpo ad un volume davvero troppo alto.

"MERDA" imprecò Chanyeol più volte, asciugandosi le mani velocemente per poter estrarre l'iphone dalla tasca dei jeans.
Nemmeno si accorse che lo sconosciuto si era voltato di scatto verso di lui.

"Pronto.."
"CHANYEOL-AH!" 
"Dimmi Baekhyun... che vuoi?"

Di nuovo quel rompi scatole del suo "secondo migliore amico", come si definiva lo stesso Baekhyun, comprese le virgolette! 

"QUANDO PRENDERAI I BIGLIETTI PER IL CONCERTO?"
"Io non andrò al concerto Baek... lo sai.."

"COSA?!" urlò talmente tanto che Chanyeol dovette spostare il telefono dall'orecchio "YA! Brutto STUPIDO" riprese alzando il tono ad ogni insulto.
"BAEKHYUN! Non urlare cavolo! Sono al lavoro"
"Chanyeol noi andremo al concerto di Kai va bene??! Il biglietto super costoso non possiamo permettercelo quindi non rompere..."
"NO! O il "One Drive Kai" o niente... lo sai quanto ci tengo Baekhyun..."
"Sì Chanyeol, anche io da piccolo volevo una Barbie che cantava e ci tenevo davvero tantissimo,  ma mia madre ha detto NO e io non l'ho avuta! E guarda un po'? Sono diventato gay lo stesso... questo per farti capire che andrà comunque bene, ok? Kai lo vedrai lo stesso..."

"Sì certo... dietro una trasenna, mentre mille persone mi uccideranno per vederlo e mi manderanno un sacco di maledizioni perché sono alto e mi diranno anche che ho le orecchie a sventola e che farò spaventare Kai... No grazie ci sono già passato."
"Sei uno stupido... tanto ci andremo quindi è inutile..."
"Sì, sì... Ciao Baek"
"CHAN-...!
"

Ma Chanyeol chiuse la chiamata e tolse la suoneria, mandando Baekhyun a quel paese con il pensiero.
Possibile che dovesse rompergli le scatole anche al lavoro?

"Ti piace Kai?" chiese una voce a un passo da lui.
"EH?!" 

Lo sconosciuto si era avvicinato al bancone, la borsa sulle spalle e la cuffietta di nuovo in testa. Forse doveva andare a casa.

"Dicevo... ti piace Kai? Scusa, ho sentito la conversazione..."
Chanyeol tentò di pensare a una risposta sensata, che non lo avesse fatto passare per un deficiente patentato, un fan idiota, un gay depresso, o una ragazzina intrappolata nel corpo di un ragazzo troppo cresciuto... si beh, un gay depresso alla fin fine.
"Ah.. sì beh, Baekhyun urlava come un pazzo quindi era ovvio che sentissi... comunque sì... mi piace..."
E si mandò mentalmente a cagare per la cretinata che aveva appena sparato.

"Anche a me!!! Sai, seguo le notizie da un sito fantastico che si chiama "Charming"... lo conosci?!"
Per poco non gli venne un infarto.

"Ah... davvero... io sì, lo conosco... l'ho fondato io e...  il mio amico,  l'oca pazza che starnazzava prima al telefono, mi aiuta ogni tanto con le notizie, sai quando non posso esserci per il lavoro... però giuro che non sono un sasaeng o altro... io non gli sto mai troppo vicino anche per le foto..."

Il ragazzo sorrise annuendo con forza, mostrando più del dovuto il suo sorriso, di solito nascosto dietro alla grande sciarpa. 
E quel sorriso gli sembrava sempre più conosciuto. 

"Lo immaginavo! Che bello conoscerti! Allora possiamo andare al concerto insieme no? Che ne pensi? Io domani compro i biglietti... li prendo anche per voi? Così andiamo tutti insieme! Non è facile trovare fan maschi di Kai..."
"Oh.." 

Chanyeol esitò.
Aveva detto no a Baekhyun, ma non riusciva a fare lo stesso con quello sconosciuto. Quindi lo ringraziò dandogli l'ok per comprargli i biglietti.
Baekhyun lo avrebbe sicuramente amato.

"Domani ci mettiamo d'accordo, passerò a portarti i biglietti... Non saranno quelli meet & great, ma meglio di nulla! E poi io penso che le tue orecchie siano carine quindi non farti problemi! A Kai piace Pikachu... rendiamoci conto!"
Chayeol sorrise timidamente, sentendo già le guance andargli in fiamme. 
Aveva ascoltato proprio tutta la conversazione!

"Sì... hai ragione... Grazie davvero... em... come ti chiami?"
"Jo... Joy, mi chiamo Joy."

Si strinsero la mano, anche se Chanyeol rimase un secondo stranito per quel nome tanto straniero quanto strambo. Possibile che si chiamasse sul serio così?

"A domani Chanyeol!"

E con un saluto veloce e un piccolo sorriso, Joy scomparve dal locale lasciando Chanyeol senza parole, ma sicuramente super felice.

 
**


Chanyeol era al settimo cielo.
Aveva conosciuto un ragazzo al quale piaceva Kai - oltre a Baekhyun, ma lui non era da considerarsi un vero e proprio ragazzo, contando la quantità di paranoie che gli faceva ogni volta su come aveva lavorato male l'estetista sulle sue unghie "Eww... questa manicure è orrenda!!".
Ok, non avrebbe avuto il biglietto più costoso del mondo, ma alla fine sarebbe arrivato in prima fila e Kai lo avrebbe visto sicuramente, stavolta era disposto a denudarsi per farsi guardare almeno un secondo dal suo idol. 
Kris non aveva fatto altro che sbuffare e sparare sentenze poco carine su Joy - come si fa uno a chiamare Joy poi, ancora non riusciva a comprenderlo.
"Sei un pazzo... e gli credi pure? Domani ti consegnerà una bomba!"
Ma a Chanyeol non interessò un fico secco di quelle strambe idee che l'altro stava architettando nella sua testa, era super felice di aver incontrato Joy e finalmente era uscito dalla sua depressione. 
"Dovresti essere felice per me!" gli aveva gridato Chanyeol facendogli una pernacchia, beccandosi solo altri vari insulti dal biondo. 

Arrivò così il giorno seguente e Chanyeol non stava più nella pelle.
Voleva tenere in mano quel biglietto, e pensare che fino a poco prima non voleva nemmeno andarci a quel concerto!
Peccato però che di Joy non ci fosse stata nemmeno l'ombra per tutta la mattina e persino nel pomeriggio.
Baekhyun continuava a tartassarlo di messaggi per avere le prove di quei biglietti, ma Chanyeol evitava di rispondergli. Era solo una piattola impazzita, non doveva cadere nel suo tranello.
Verso le sei arrivò un gruppetto di ragazze, tutte felice e urlanti come al solito. Ordinarono dei gelati e si misero sedute ad uno dei tavoli più vicini al bancone, per spiare Chayeol naturalmente e le sue "orecchie adorabili", come aveva detto una sottovoce - o almeno ci aveva provato!
In quel momento, un fattorino entrò nel bar con in mano una busta rigida.
Si avvicinò al bancone e guardò il ragazzo, fissando poi un documento.

"Chanyeol?" chiese scrutando di nuovo il giovane
"Sì sono io.."
"Firmi qui"

Passò un tablet e una penna apposta e Chanyeol tentò invano di fare una firma decente, anche se il touch era difettoso e sembrava più la firma di un bambino delle elementari!

"Tenga, buona giornata"

Chanyeol prese la busta tra le mani, prima che cadesse a terra data la fretta del fattorino, e come era entrato, a grandi falcate uscì dal bar.
Guardò la busta e subito dopo iniziò ad aprirla, sentendo gli occhi delle ragazze puntati su di lui.
Guardò all'interno dopo aver tagliato la parte laterale, ma non riuscendo a vedere nulla, fece cadere il contenuto sul bancone.
"OMMIOODDIO!" gridò una delle ragazze alzandosi in piedi.
Ma Chanyeol neanche ci fece caso. 
In quel momento non vedeva altro che se stesso, il bancone e quelli che avevano l'aria di essere due biglietti per il meet & great di Kai.
Due biglietti gialli, con delle decorazioni nere, che parevano delle foglie con fiori e rami, mentre nel centro spiccava la scritta in corsivo "KAI - Seoul Super Concert // One Drive Kai".
Si erano dati da fare per quei dieci biglietti.
Ma, COME DIAVOLO LI AVEVA AVUTI?
Si rese conto in quel momento di un cartoncino giallo con scritto qualcosa.
Lo prese tra le mani, che tremavano un po' troppo, cercando di leggere con attenzione.

"Ciao Chanyeol. Avrei voluto portarti i biglietti di persona, ma se fossi entrato sicuramente le ragazze mi avrebbero riconosciuto, quindi ho trovato un fattorino di passaggio e l'ho pagato affinchè ti portasse la busta al posto mio.
Scusami per la farsa di Joy... non volevo spaventarti ecco, ma... non potevo di certo presentarmi con Jongin, giusto? Non mi avresti creduto o peggio, saresti morto o altro...
Ti regalo questi biglietti perché sei simpatico e carino e perché il tuo blog è bellissimo, mi difendi sempre... Sì, ok... sono scuse banali, ma in te ho visto davvero un bravo ragazzo e meritavi di avere quei biglietti... Saluta il tuo amico Baekhyun! E digli di non urlare troppo che fa male...

Jongin, aka KAI."


Encefalogramma piatto.

 
**


Se ne stavano seduti sul divano di casa, Chanyeol, Baekhyun, Kris, Luhan e Sehun. I due ragazzi più piccoli in realtà non volevano stare in quella stanza piena di gente fuori di testa, ma Kris li aveva obbligati a rimanere. Oltretutto, non gli piaceva che il suo fratellino stesse chiuso in camera con quel ragazzo dallo sguardo da tonno agonizzante - manco sapeva come poteva essere un tonno agonizzante, ma sicuramente ci somigliava!
Tutti e quattro, fissavano i due biglietti "One Drive Kai" che Chanyeol aveva messo sul tavolino di fronte a loro. 
Era ovvio che dopo nemmeno due minuti che li aveva ricevuti, avesse fatto il giro di telefonate a Kris e Baekhyun, prendendosi mille insulti dal primo e pure dal secondo, ma Baekhyun lo fece più per l'emozione e l'odio che provava - aveva visto Kai per la miseria! Doveva odiarlo a priori!

"Quindi... Kai in persona ti avrebbe regalato questi biglietti che costano quasi come il tuo stipendio di un mese... perché... sei carino?!" domandò Kris con una punta di ironia.
Ma Chanyeol, ovviamente, non aveva afferrato la frecciatina e così annuì energicamente sorridendo come un ebete.
Se avesse continuato a sorrisedere così, prima o poi la faccia gli si sarebbe rotta in due pezzi!
"SIIII LEGGI QUI! LEGGI KRIS!! AKA KAI! ERA LUI! MA POI CHI VUOI CHE MI REGALEREBBE DUE BIGLIETTI SIMILI???!"
Effettivamente i vari indizzi portavano tutti ad una conclusione sola.
Il fatto che fosse sempre tutto imbacuccato, che si fosse presentato subito dopo aver capito che Chanyeol era un suo fan, ma non solo, era il creatore del blog ufficiale di Kai. Il nome inventato e il non presentarsi all'incontro per dare i biglietti... tutto tornava. Tutto faceva presagire che quello sconosciuto fosse davvero Kai in persona.
"CHANYEOL TU HAI LE ORECCHIE MAGICHE! QUELLE PARABOLE PORTANO FORTUNA! NON TI PRENDERO' MAI PIU' IN GIRO CHANYEOL! MAI MAI MAI!" e mentre Baekhyun continuava a calcare il MAI stritolando Chanyeol e strusciando la guancia contro quella dell'altro, Kris iniziò a stringere i pugni e sbuffare.

"Smettetela di fare i deficienti!!!" disse a denti stretti, ma gli altri due non lo calcolarono troppo. Erano già finiti a parlare su cosa avrebbero fatto se uno di loro avesse vinto la possibilità di passare la giornata con Kai.
"Se ti ha dato quei biglietti, vorrà farti vincere..." disse la voce di Sehun.

Ma allora sa parlare! Pensò Kris fissandolo con sguardo glaciale.
Il più piccolo restituì lo sguardo, facendogli poi una smorfia velata, che forse solo Kris notò.
Marmocchio insolente...
"Ma non può... verrà estratto al momento da Kai quindi non potrebbe truccare la cosa nemmeno se volesse..."
E mentre diceva questo, Chanyeol sentiva il cuore spaccarsi in mille pezzi.
Aveva parlato con Kai a meno di venti centimetri di distanza. 
Gli aveva servito un bubble tea e poi un cappuccino... si erano addirittura messi a parlare di Harry Potter, oltre alla figura di merda colossale di "Baby don't cry" come suoneria! Degna di una fan tristemente innamorata del suo idolo.
Glieli aveva regalati per pena e perché, probabilmente, nessuno li aveva comprati.

"Chanyeol non sei felice? Anche se non vincerai entrerai prima di tutti e potrai assistere alle prove! In qualsiasi caso avrai il posto davanti assicurato! Sono così felice per te." 
Il gigante guardò il piccolo Luhan sorridere come un bambino e non riuscì ad evitare di abbracciarlo forte, sentendo l'altro ridacchiare e stringerlo a sua volta.
Kris iniziò a gridare qualcosa tipo "non schiacciare mio il fratello" poi "lascialo scimmia" e "ti taglio le orecchie così Kai non ti guarderà più" mentre in pochi si accorsero della mano di Sehun stretta attorno alla maglietta di Luhan. Naturalmente solo Baekhyun e la sua vista a raggi x!

Luhan e Sehun lasciarono il gruppo poco dopo, diretti in biblioteca a studiare per un test della settimana successiva. 
Kris era rimasto seduto sul divano a contemplare il soffitto insieme a Baekhyun, mentre Chanyeol aveva portato i biglietti nella sua stanza.

"Non ha ancora capito?" chiese Baekhyun sottovoce, controllando la porta che conduceva alle camere.
"No..." rispose con tono piatto il biondo, senza smettere di fissare il soffitto
"Ma se tu magari glielo dicessi..."
"Sei scemo?!"
"Non ti scaldare mongolo... lo dico solo per te."
"Già... ma non importa."
"KRISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS AIUTOOOOOOOOOOOOOOO"

In un lampo il biondo era già alzato e diretto alla camera di Chanyeol, il quale era bloccato sul letto con una ciabatta tra le mani e la faccia terrorizzata.
"Che diavolo urli!" gridò Kris guardando l'altro.
"UCCIDILO!" gridò di nuovo Chanyeol, indicando stavolta verso il pavimento, poco lontano da Kris.
"YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"

In un balzo Kris era già sul letto insieme a Chanyeol, nel tentativo di nascondersi dietro di lui.
"Che cazzo fai?"
"Io non lo ammazzo quello schifo"
"Ma diavolo Kris! Sei più grande di me!"
"Che cavolo centra?!"
"E sei un gigante!"
"Brutto pirla lo sei anche tu!"
"Non mi spingere!!!"

"Si può sapere che cazzo fate?" entrambi i ragazzi si voltarono verso Baekhyun, appoggiato allo stipide della porta.
"Sembrate due gay..."
"EHI!" gridò Kris 
"Uccidilo Baek..."

Baekhyun voltò lo sguardo verso il pavimento, notando un piccolo bruco peloso.
"OH MA CHE AMORE!" disse il castano prendendo un foglio di carta dalla scrivania, tirando su il mostro assassino.
"Ti porto in terrazzo mio piccolo amico."

E dopo aver lanciato uno sguardo d'intesa con Kris, uscì dalla camera chiudendo la porta.
I due giganti si guardarono ancora un attimo preoccupati, scoppiando poi a ridere come idioti. 
Finirono seduti sul letto, ancora con le lacrime agli occhi, quando Kris si avvicinò un po' troppo a Chanyeol, a causa di un abbraccio troppo affettuoso da parte dell'altro.
Finirono per fissarsi per alcuni secondi che parvero quasi minuti interminabili.
Kris si diede dell'idiota più volte perché, cacchio, non era mai stato così vicino a Chanyeol e, cacchio, quanto era bello? 

Porca puttana adesso lo bacio... adesso... adesso

"Kris... hai la ricrescita!"
"Grrrrrrrrrrrrrrrr!"
"Che c'è? no no fermo i cuscini no!! KRIS!! BAKEHYUN AIUTO!"

No, non poteva essersi innamorato di un idiota!
E invece...
era successo.
  
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