Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Ricorda la storia  |      
Autore: _Marty01_    06/12/2014    5 recensioni
E’ uno sparo lontano, un rumore sordo che ti passa di striscio su un orecchio, per poi sorvolarti e passare oltre, andando a scontrarsi contro una ragazza dalla risata leggiadra e cristallina.
E poi il mondo sembra crollarti sotto i piedi.
Ti accorgi di quanto fa male solo quando ci provo veramente.
Non ti accorgi di quanto si soffra, di quanto si pianga fino a quando non succede.
Così, per caso, senza una vera logica, senza una ragione ben precisa. Succede e basta.
Succede, e vorresti non averlo mai vissuto per davvero.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spes ultima dea
 
E’ uno sparo lontano, un rumore sordo che ti passa di striscio su un orecchio, per poi sorvolarti e passare oltre, andando a scontrarsi contro una ragazza dalla risata leggiadra e cristallina.
E poi il mondo sembra crollarti sotto i piedi.
Ti accorgi di quanto fa male solo quando ci provo veramente.
Non ti accorgi di quanto si soffra, di quanto si pianga fino a quando non succede.
Così, per caso, senza una vera logica, senza una ragione ben precisa. Succede e basta.
Succede, e vorresti non averlo mai vissuto per davvero.
Il dolore ti spezza il fiato, disintegrandoti i polmoni.  Ti fa piegare in avanti, una mano sullo stomaco. Le gambe ti cedono all'improvviso, come se spezzate da qualcosa o qualcuno. Butti le mani a terra, chiudendole a pugno e stringendole forte, fino a perforarti la pelle con le unghie e lasciandoti mezzelune rosse sui palmi. Stringi gli occhi, buttando la testa di lato per nascondere le lacrime, ormai inevitabili. Sollevi un pugno in aria, per poi ributtarlo violento a terra, come se così potresti cancellare ciò che è successo, ciò che è stato, come se tirando un pugno a terra il mondo potrebbe aprirsi sotto i tuoi piedi e trascinarti giù con se. Ma tu non sei già caduto, non sei già una creatura degli inferi?
E’ tutto così buio, così buio e grigio. Non c’è luce per te, non c’è amore in quella tua sporca vita.
O forse sì, l’amore c’era, c’era sempre stato, eri solo tu che non te ne accorgevi.
L’amore?
Ma che cos’è l’amore?
Un salto nel  vuoto,  una linea di cui non si sa se avrà fine o meno; una linea piena di curve, svolte, altre volte retta, lineare; una linea a volte grande, altre volte sottile; una linea a colori, a volte nera.
L’amore è un desiderio che ti prende e ti porto su, fino al cielo, permettendoti di volare libero, ma anche di imprigionarti a terra, strappandoti le ali. L’amore è quando l’uno annullerebbe se stesso per l’altro.
Tu l’hai fatto questo salto? Hai mai chiuso gli occhi, trattenendo il fiato, e gettandoti in quello strapiombo di colori misteriosi, di sensazioni esotico e batticuori? Hai mai svelato il mistero che si avvolge dietro a ogni suo “Ti amo” sussurrato al vento e dietro a ogni tua occhiata avvolta in una malinconia senza confini.
Ma era malinconia quella? Pura e vera malinconia? O era solo un nascondiglio, un nascondiglio in cui sfumare ogni tua minima forma di desiderio...?
Il desiderio... E te ne accorgi soltanto adesso?
Adesso che è tutto finito, adesso che il suo cuore, che il tuo cuore, ha smesso di battere?
Ti avvicini al suo corpo, trascinando le gambe che non ne vogliono più sapere di rialzarsi e riprendere a muoversi, di riprendere a vivere.
TI avvicini al suo corpo, strisciando a terra, inchinandoti davanti al fato per la prima volta in vita tua.
Ti avvicini, posandole una mano sulla guancia pallida e delicata. Le lacrime cominciano a sgorganti dagli occhi, pulendoti lo sporco sul tuo viso, lo sporco sulla tua anima.
La ragazza ha gli occhi chiusi, i capelli castani che le incorniciano il viso, creandole un’aura scura e rossa nei punti in cui i capelli si sono tinti col sangue.
-Emy...- sussurri a fatica, senza evitare di lasciarti sfuggire un gemito di dolore, di sofferenza.
Chiudi gli occhi, vagando col tuo sguardo sul suo viso, un viso così dolce, così bello, così delicato. Un viso che una volta era ancora roseo, ancora caldo e vivo, un viso con le punte delle labbra rosso sangue rivolte in un guizzo all'insù. Gli occhi marrone cioccolato aperti, che brillavano come due diamanti, occhi sinceri, privi di cattiveria. I capelli che le ricadevano delicati sulla schiena, accarezzandogliela. Capelli soffici e castani, non ancora macchiati di sangue.
Te ne eri accorto subito di lei: di lei, dei suoi occhi e della sua vera natura.
La sua natura da angelo dannato. Un angelo troppo umano per essere un angelo, ma troppo angelo per essere un umano. Era così bella, così celeste, così dolce e sincere. Non priva di emozioni come gli angeli, non un involucro vuoto, ma neanche colma di odio e brama di potere come soltanto gli uomini sanno essere.
Te ne eri innamorato fin dal primo istante.
 Tu: uno stregone, l’incarnazione del male in terra ; ti eri innamorato e di un angelo, che in realtà angelo non era.
Te ne eri innamorato e senza neanche accorgertene.
Credevi fosse solo piacere all'inizio, solo una sensazione di pace in quella vita di rabbia e odio.
Non ti accorgevi di quell'affetto che lentamente ti penetrava nel cuore,di quel piccolo raggio di sole che, lentamente, scioglieva il ghiaccio di cui era avvolto il tuo cuore. Di quel piccolo raggio di sole che lo aiutava a battere di nuovo. Più vivo e forte che mai.
Una fitta di dolore ti pugnala il cuore, spezzandolo in una miriade di frammenti. Frammenti taglienti come il vetro.
-No...- continui –Non lasciarmi...- riprendi fiato, prendendole una mano e congiungendo le vostre dite tra loro. –Mi dispiaci... Mi dispiace davvero...-
Tiri su col naso, appoggiando il tuo viso sopra il suo e posando le vostre labbra in un bacio, in un goffo e inesperto bacio, incapace di dire quello che neanche le parole sarebbero capaci di esprimere.
-Ti amo Emy....- Sorridi a fatica, tirando su, in un unico guizzo, le tue labbra in un sorriso. I capelli argentei ti ricadono in fronte; capelli argentei, macchiati di sangue. Di sangue innocente, del sangue di lei. Se solo lo sparo avesse colpito lui. Lui, e non lei. Se solo non avessi così tanto insisti per accompagnarla a casa. Se solo non avesse conosciuto te... Niente di tutto questo sarebbe mai successo.
In molti ti vogliono morto. In molti, così tanti che ormai è impossibile contarli con le dita.
Erano te che avrebbero dovuto uccidere, eri te quello dei mille peccati. Non lei, lei e il suo sorriso candido e sincero.
La baci di nuovo e...
Non è neanche un secondo, ma basta a farti sobbalzare in aria, cosciente di solo quel piccolo e debole battito che le fa ancora battere il cuore nel petto.
non esiste emozione, parola o sentimento per spiegare il tuo cuore impazzito in quel momento. 
La raccogli da terra, prendendola in braccio e appoggiandole delicatamente la testa sul petto. Ti sforzi di alzarti in piedi, correndo verso l'ospedale più vicino.
Sorridi.
Forse non tutto è perduto come sembra, forse, questa volta la proteggerai dal male del mondo e l’amerai, come solo un angelo come lei merita di essere amato.
Forse c’è ancora speranza per la tuo sporca e nera vita, adesso che l’unica luce che illuminava il tuo cammino è ancora viva e brilla più forte che mai.
Forse gli umani avevano ragione. Forse veramente la speranza è  sempre l’ultima a morire.
________________________________________________________________________________________________

Vi prego. Abbiate pietà di me. Dopo tre ore e passa a una fiera (più specificamente quella dell'artigianato) questo è stata il risultato della mia mente ormai inesistente e spaventata ( mi ha investito un passeggino T__T Cose da non credere...)
Comunque, ringrazio tutti quelli che sono riusciti ad arrivare fin qui senza vomitare, piangere dall'orrore e tante altre cosa. Grazie.
Alla prossima
Marty
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: _Marty01_