Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Kade    05/11/2008    9 recensioni
Corre l'anno 1855. Londra, città più importante del mondo e patria di grandi artisti, fa da sfondo all'amore di Inuyasha, pittore, verso una fanciulla incontrata per caso.
Possono una tela e dei colori unire due persone in un legame d'amore?
La storia è dedicata completamente a Roro, mia amica e Sensei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 8



Koga era a terra, il naso che perdeva copiosamente sangue. Inuyasha stava davanti a lui, in piedi, lo sguardo ardente di collera. I due uomini si voltarono verso Kagome, stupiti. La ragazza aprì la bocca e, sopresa, parlò.


"Che succede, qui?!" 


La valigia cadde a terra. Un tonfo sordo.













Kouga si alzò in piedi, il liquido rosso che macchiava la camicia bianca e la giacca. La vista gli si era velocemente appannata e faticava a reggersi sulle proprie gambe. Kagome si precipitò al suo fianco, dopo aver scoccato una truce occhiata verso Inuyasha.




"Thomas, per cortesia, potrebbe portarmi un catino pieno di acqua calda e degli asciugamani?"




Il maggiordomo scattò sull'attenti e obbedì agli ordini della donna. Inuyasha lo guardò infuriato. Il mondo era per caso impazzito? Che ci faceva lì Kagome? E, soprattutto, con che coraggio si presentava in casa di colui a cui aveva mentito per così tanto tempo? Assurdo. Tutto questo era assurdo. Inuyasha non capiva più niente.
Da una parte voleva mandarla via, dall'altra desiderava stringere a sé quel corpicino affaticato dalla corsa. Ma la sola visuale della donna intenta a curare Kouga lo distoglieva da tutti i buoni propositi. Era basito per l'apparizione di Kagome, ma era anche arrabbiato per l'apparente indifferenza della donna. Dopo il truce sguardo di pochi minuti prima, non lo aveva degnato più di uno sguardo. Ma il pittore conosceva abbastanza Kagome per ipotizzare che ella stesse pensando al discorso da fargli.


Finalmente la donna si alzò, sorreggendo Kouga, che teneva sul naso un panno intriso di acqua calda.



Gli sta bene.


"Qualcuno mi spieghi cos'è successo qui."


Esclamò Kagome, dopo aver fatto sedere Kouga su una sedia di vimini. Inuyasha prese un respiro e iniziò a camminare nella direzione della donna, che lo osservava con occhi ardenti.


"Semplicemente, il tuo caro amichetto ha osato dire che io sono un uomo di basso livello, incivile ed asociale. E ha inoltre detto che io non merito una donna gentile, dolce e bella come te."


"E pensi che abbia totalmente torto?"


"Potrebbe anche essere. Ma ringrazio il cielo di non essere un bugiardo, come qualcuno qui presente."


Kagome si portò una mano al petto. Se lo meritava. Gli aveva mentito su una cosa importante. Su un fatto della sua vita che l'aveva segnata nel profondo. E non poteva che assumersi le proprie responsabilità ed ammettere le proprie colpe.



"Non avevo altra scelta, Inuyasha. Posare per qualcuno è sempre stato uno dei miei sogni più grandi. Lady Kikyou, la donna che mi accolse nella sua vita, anni fa, era una donna bellissima, richiesta da tanti artisti. E io ho sempre voluto emularla, essere come lei. E l'occasione che mi si è presentata quando ti ho incontrato era impossibile da ignorare. Perciò ho dovuto mentirti. Ti ho detto una marea di sciocchezze per realizzare un sogno che ho sin da bambina."


Kagome fece un respiro profondo. Finalmente gli aveva detto tutta la verità. Si sentiva più sollevata.



"Inuyasha... voglio chiederti una cosa..."



Il pittore gli fece cenno di andare avanti. Era curioso di sentire che cosa avrebbe detto la ragazza. La sua voce lo attraeva, nonostante la rabbia che provava per lei. Era una tentazione.



"Pensi che, se avessi saputo della mia vera natura sociale, mi avresti chiesto di posare per un tuo quadro? Rispondimi sinceramente."



L'impulsività dell'artista venne per un attimo messa da parte. Rispondere velocemente e con schiettezza, in quel momento, poteva essere interpretato come un gesto affrettato e falso. Doveva ragionare bene sulla risposta, poiché essa rappresentava una possibilità di avere Kagome al suo fianco ancora una volta.
Soppesò tutte le possibilità...




"Probabilmente ci avrei pensato per un lasso di tempo più lungo. Ma sicuramente ti avrei fatto la proposta. Io non ho mai dato peso alle varie fasce della società, Kagome. Se tu fossi stata una contadina o una dama di corte... non avrebbe significato nulla."




Kagome trattenne a fatica un sorriso di gioia, mentre gli occhi le s'illuminavano. Cos'era quella sensazione così bella? E quel batticuore forte? Ricordò le parole della donna anziana incontrata alla stazione.


"Parlo per esperienza personale. Anche io, tempo fa, sprecai l'occasione di stare con la persona che amavo. E, credetemi... non è passato giorno in cui non ripensassi alla carta che male avevo giocato. "


Per la prima volta nella sua vita, Kagome decise di seguire l'istinto. Si avvicinò ad Inuyasha e lo abbracciò con forza. Le lacrime premevano per uscire, ma lei fece resistenza. Non doveva piangere. Era felice per la risposta che il pittore gli aveva dato. Sapere che egli non dava peso alla sua condizione sociale l'aveva commossa.
Inuyasha, dal canto suo, strinse la donna senza pensarci due volte. Gli era mancato quel profumo di rose che l'accompagnava sempre. Aveva sognato, la notte, quei capelli neri e setosi che le incorniciavano dolcemente il viso. E ora che aveva davanti a sé la fonte di tutti i suoi pensieri, non potè fare a meno di sorridere felicemente.



Kouga li osservò a lungo. Per tanto tempo aveva cercato di conquistare Kagome, con qualsiasi mezzo e in ogni modo esistente. Ma lei lo aveva sempre ritenuto un amico con cui confidarsi e una spalla su cui piangere nei momenti di tristezza. Si alzò, barcollando leggermente, e se ne andò. Scappò da quell'immagine che gli procurava solamente dolore. Salì sulla carrozza che lo aveva portato in quel luogo e andò via.



Nel giardino verde dall'erba rigogliosa e dai fiori sgargianti, intanto, Kagome ed Inuyasha si guardavano e sorridevano felici. Ad un tratto la donna abbassò il volto.


"Inuyasha... mi perdoni per la bugia che ti ho detto?"



L'artista le sollevò il capo con la manca e le baciò la fronte.


"Senza dubbio alcuno, Kagome."



I due si scambiarono un bacio a fior di labbra. Il simbolo di una promessa che li avrebbe accompagnati per gli anni seguenti. Il patto reciproco di dirsi sempre e comunque la verità, in qualsiasi situazione.





"La verità sta nel cuore di chi la possiede veramente."  [Anonimo]








{ 22 Dicembre 1856 }


Un vagito pose fine al chiasso che regnava in una delle numerose stanze della cascina.



"E' una femminuccia, Lady Kagome!"



La balia, una donna corpulenta e dallo sguardo bonario, osservò amorevolmente la creatura che teneva fra le braccia. Si avvicinò a Kagome e le porse la neonata piangente e avvolta in una copertina di seta bianca.
La neo-madre osservò felice oltre ogni immaginazione sua figlia e le accarezzò la testolina cosparsa di capelli neri. Un travaglio di un giorno aveva preceduto la nascita di Catherine Harrison, ma Kagome, nel momento stesso in cui aveva sentito il primo vagito, aveva ignorato il dolore e le sofferenze passate. Una felicità immensa le aveva stretto il cuore.
Inuyasha non era ancora arrivato. Si trovava alla National Gallery, circondato da critici e rappresentanti dell'alta società, che si scervellavano in complimenti per l'ultima opera dell'artista. Il ritratto di una bellissima donna: Kagome. Sua moglie.
La donna aveva provveduto a spedire un ragazzetto alla Galleria, per avvertire il pittore di essere diventato papà. Ella non stava più nella pelle. Chissà come avrebbe reagito suo marito, nel vedere quell'esserino piccino e scosso dal pianto.



Magari è uno di quegli uomini che svengono, alla vista del prodotto dell'amore loro e della loro donna. Son proprio curiosa...




"Oh, Kagome, sono così felice per voi!"



Esclamò Rin, che mise Philip, suo figlio, tra le braccia del marito. Sesshoumaru accolse il piccolo, che lo guardava ridente, e osservava sua nipote, senza lasciar trasparire nessuna emozione. Aveva imparato, in qualche mese, ad accettare la presenza di una "popolana" in casa di suo fratello. Rin lo guardò lo sposo per un secondo, poi si volse verso Kagome, che sorrideva felice e mostrava a tutti i presenti il piccolo miracolo.



"Grazie, Rin! Mi ha fatto piacere sapervi qui. Significa che mi avete finalmente accettata nella vostra famiglia e che mi apprezzate..."



"Non entusiasmarti troppo. Potresti rimanere scottata..."



Sibilò Sesshoumaru, voltandosi e uscendo in giardino, in compagna del piccolo Philip. Rin lo guardò truce.



"Non preoccuparti, Kagome. Prima o poi la finirà con quest'atteggiamento indifferente ed antipatico."



Kagome scoppiò a ridere, contenta. Ma la sua risata finì, quando sulla porta apparve un Inuyasha trafelato e sconvolto per la corsa.



Egli guardò prima Kagome, poi Rin ed infine la piccola che piangeva, avvolta in un fagotto di coperte bianche. Sul suo volto apparve un'espressione terrorizzata. Poi si sentì un tonfo.



Già... Inuyasha era svenuto per le troppe emozioni della giornata.



Ma quando si svegliò, qualche ora più tardi, notò il capo di sua moglie appoggiato al suo petto e, dentro una cesta di vimini, una bambina bellissima. L'artista la guardò e ne ammirò a lungo i tratti somatici del viso. Era molto simile a lui, ma aveva lo stesso naso di Kagome. Alla francese. Era troppo, troppo carina! E in quel momento, Inuyasha desiderò fermare il tempo. Non voleva che la piccola Catherine crescesse. Avrebbe attirato troppi ragazzi, per i suoi gusti.



"Inuyasha..."



La voce di Kagome lo riscosse dai suoi pensieri. Si voltò verso di lei e le sorrise, accarezzandole la guancia.



"Scommetto che stai pensando alla crescita di Catherine..."



"Ma che dici?!"



"Inuyasha, non mentirmi. Ti conosco troppo bene."



L'uomo si arrese e strinse a sé la donna, che sorrise sul suo petto.



"Amore... voglio vivere appieno questa vita. Ti prego, pensiamo solo al presente."




Si addormentarono entrambi, cullati dai respiri calmi e profondi della piccola.











*******





Credo che dovrò costruire, per tutti voi, delle statuette votive. Sono rimasta stupita dal fatto che nessuno di voi mi abbia mandato dei messaggi contenenti minacce di morte. Davvero!
Comunque, mi devo scusare con tutti per il ritardo immenso. Ma la scarsa ispirazione mi ha impedito di buttare giù mezza riga di questo capitolo. Oggi, in data 5 Novembre 2008, non sono andata a scuola. Causa? Un dolore tremendo alla mano per la puntura di un'ape. Sto facendo una cura specifica, dato che non so se sono allergica.
E, improvvisamente, mi è venuta l'ispirazione per finire questa storia che (stranamente) ha appassionato anche me. Mi ha fatto tanto piacere vedere quante recensioni positive mi avete lasciato... significa che avete apprezzato la storia. E, soprattutto, mi riempie di gioia sapere che il pairing utilizzato non è stato reso tremendamente. Come alcuni sanno, Inuyasha e Kagome non mi piacciono molto.
Proprio per questo motivo, infatti, ho deciso di scrivere una Fan Fiction che avesse loro come protagonisti. Perchè, secondo me, ci si deve sempre evolvere, come scrittori. Il mio sogno è sempre stato quello di scrivere e ritengo che provare tante cose sia utile per crescere.


E' doveroso rispondere con altrettanti commenti alle recensioni che avete lasciato allo scorso capitolo.




Helkamirie :  Ciao, carissima! Che piacere sapere che ho reso abbastanza bene Kagome. Sai, è un personaggio così diverso dal mio ideale, e ho rischiato tantissimo, nel creare una LongFiction con lei come protagonista. Ti ringrazio con tutto il cuore anche per farmi sempre divertire e per sopportarmi continuamente, su MSN. Un bacio enorme! <3  Sei mitica!





Onigiri :  Il ricevere complimenti da parte tua non fa che riempirmi d'orgoglio. Ti ho già detto quanto ti ammiro, mi pare. Perciò, non preoccuparti per le ripetizioni! Anche solo sapere che hai letto i capitoli di questa Fan Fiction mi commuove. Sei grande, Onigiri! Una bravissima scrittrice e una dispensa di "accrescimento del mio ego, che ormai ha raggiunto dimensioni stratosferiche". XD  Ok, la finisco! Grazie ancora, carissima! <3  





Roro :  ROROOOOOO! Mia perpetua e dolce amichetta Kohai! *__*  Che bello vederti sempre tra le recensioni. Anche perchè tu sei mitica, hai uno stile impeccabile ed adorabile, riesci sempre a farmi ridere e, cosa da non sottovalutare, mi aiuti ad andare avanti con i miei scleri che, da quanto dici, ti piacciono tanto. *_*  Come ho detto ad Onigiri, con tutti questi complimenti dolci ed incoraggianti, il mio ego è ormai gigantesco. Grazie di tutto! Davvero!  Ti voglio un mondo di bene, amica mia! <3<3<3





AvinPhi :  Amorino sardaccio! Eh, mi dispiace, ma io e le sterile siamo due cose opposte. Non ci capisco nulla! XD  Kagome di Vallermosa ed il Principe Pittore? Potrebbe essere un titolo optional. Grazie anche a te per i numerosi complimenti e per l'incoraggiamento. Anche io attendo il Nutellone, comunque XD  Prima o poi ce la faremo, Anci!  Ti voglio tanto bene <3





E' giunto il momento dei saluti. Ringrazio ancora una volta tutti quanti. E soprattutto chi ha messo la storia tra i Preferiti, ovvero:


1 - AvinPhi
2 - Erinlaith
3 - FlyingSquirrel
4 - Hachiko_chan
5 - Helkamirie
6 - Hope35
7 - J84
8 - La sognatrice
9 - LoLa_164
10 - mewkaggy
11 - miriel67
12 - Nayma85
13 - nitibotu
14 - Onigiri
15 - roro
16 - sonny
17 - sunsunset
18 - _D4KOtARoS3_




Grazie ancora! Un saluto a tutti! <3


KaDe





   
 
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