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Autore: drowninginfables    13/12/2014    1 recensioni
"Era stato veloce, sì, come un battito di ciglia; come un colpo di pistola che ti ruba la vita in pochi secondi, solo che a me aveva rubato il cuore."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era stato veloce, sì, come un battito di ciglia; come un colpo di pistola che ti ruba la vita in pochi secondi, solo che a me aveva rubato il cuore. La prima volta che la vidi, non riuscii a spostare lo sguardo dai suoi occhi così neri e sicuri. Erano tutto quello che mi era sempre mancato, quegli occhi, tutto quello che avrei voluto essere. Ero una ragazza insicura. Forse essere felice non sarebbe stato tanto difficile a quel tempo, talmente poco chiedevo dalla vita. Volevo solo avere qualche amico per non sentirmi sempre così sola e vuota. Ma giorno dopo giorno, nonostante non le avessi mai parlato, quella ragazza che saliva quasi ogni mattina sul mio autobus mi cambiò.

Perché non potevo essere come lei dopotutto? Cosa mi fermava?

Cercai le risposte a queste domande per lungo tempo e infine mi accorsi che non esistevano. Erano passati ormai mesi da quel giorno in cui il mio cambiamento aveva avuto inizio. Ogni mattina, su quello stesso pullman, avevo analizzato una parte di me insieme a una di lei. Quei capelli mori, rasati e contro ogni convenzione, la bocca sempre pronta a sorridere, quelle mani che non potevo fare altro che immaginare intorno a me. Le rubavo ogni giorno un'occhiata, lei in cambio prendeva le mie insicurezze.
E nel frattempo crescevo. Non ero più quella bambina che aveva bisogno di una lametta per affrontare il dolore, ero più forte. Stavo finalmente accettando me stessa, la mia natura. Non aveva più alcun senso per me piangermi addosso. Perché la verità, finalmente l'avevo capito, è che il dolore non serve a niente. Lentamente mi facevo più sicura di me, diventavo quello che avevo sempre desiderato. Capii che per essere felice non dovevo vivere solo per un obiettivo, ma godermi ogni piccolo momento che rendeva le mie giornate speciali. Così feci.

Ancora non so perché la prima volta che la vidi sentii come un legame con lei e dei brividi mi salirono su per schiena; forse se le parlassi lo scoprirei, forse finalmente rivedrei me stessa nei suoi occhi. E forse, dico forse, lei farebbe lo stesso con me.

 


*Spero che la storia vi piaccia: è una delle prime prove che faccio di completa introspezione narrativa, senza che la storia abbia una trama ben definita da una serie di azioni. Vi prego di riferirmi qualsiasi errore nelle recensioni, è sempre utile per migliorarmi.*


  

  
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