Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Waanzin    15/12/2014    0 recensioni
Quando la giovane e caparbia Regina di Arendell incontra il tenebroso e tristo vigilante di Gotham, il caos è assicurato.
Costretti a scendere a patti con i propri limiti e i propri demoni interiori per stringere una scomoda alleanza, scopriranno che non bisogna mai giudicare un monaco dall'abito che porta. Nemmeno se quell'abito è un costume da pipistrello.
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Elsa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci qui finalmente, al "primo" vero capitolo della mia storia. L'idea, come spero si comprenderà fin da subito, è proprio quella di esplorare come due personalità forti come quelle della Regina di Arendell e del Crociato Incappucciato possano incontrarsi/ scontrarsi in una situazione così bizzarra!

Come sempre, ogni consiglio è ben accetto nella sezione Recensioni. Quest'opera è per metà un esperimento e sarei più che felice di poter mutarla/ migliorarla man mano che si evolve e prosegue. Grazie mille a tutti quelli che si prenderanno la briga di leggere, e buon divertimento!

PS: la storia comincia in media res esattamente nel momento in cui si conclude il Capitolo 1.

Waanzin



BATMAN/ FROZEN - Elsa e il meraviglioso viaggio nella mente di Bruce

Capitolo 2 - Gotham, Actually.

«Gotham city», rispose la voce rauca alle sue spalle.

Elsa si girò di scatto, soltanto per trovarsi ad osservare il vuoto e i resti disciolti della stalattite che aveva creato. Con fare guardingo, fece un passo indietro. Dritto di fronte a lei, ebbe la netta impressione di scorgere delle ombre muoversi all'interno del grosso edificio a pezzi in cui risiedeva pochi secondi prima.

 
«...e in ogni caso, liberarmi dalle stalattiti è stato uno dei primi trucchetti che ho imparato. Sei uno scagnozzo di Freeze?»

«Non so chi sia questo Freeze,» rispose caparbia la Regina dei Ghiacci, gli occhi attraversati da un lampo di determinazione «ma stai parlando con la Regina e sovrana di Arendell. Ti avverto, sei in grossi guai.» Lasciò che un vento gelido le attraversasse le dita, puntandole verso le ombre sinuose nelle quali l'uomo pipistrello si nascondeva. «Pretendo che tu mi dica dove sono! E cosa ne hai fatto della mia scorta!»

«Arendell?» La voce roca dell'uomo mascherato si fece meno aggressiva. Con gesti lenti e calcolati, uscì dalle ombre, palesandosi di fronte ad Elsa. Lei non abbassò le mani ma evitò di congelarlo sul posto, questa volta.

«Non conosco nessun luogo con quel nome. Ma è evidente che si tratta di un grosso errore. Credimi, non ho alzato un dito contro di te o la tua scorta. Stavo solo inseguendo questi... malviventi.»

La Regina di Arendell diede un'occhiata agli uomini che ancora giacevano privi di sensi a terra, tutto intorno a lei. Tirò un piccolo sospiro, ma continuò a tenere le mani puntate sulla bizzarra figura in costume.

«Non ho modo di provare che tu sia effettivamente uno dei 'buoni' qui, perciò non ho motivo di fidarmi. Dimmi dove mi trovo!»

«Gotham City» disse di nuovo lui, mettendo le mani bene in vista per non intimidirla. «Sei a Gotham City. Una città del Nord America, sempre che tu sappia di cosa si tratti. L'anno è il 2014... siamo nel periodo di Natale, se può esserti familiare.»

Elsa aggrottò le sopracciglia e scosse la testa. «Natale? Festeggiate il Natale qui? America... Gotham. Questo non lo capisco.» Sospirò, abbassando le mani. Poi la parte importante la colpì all'improvviso. «2014?!» alzò lo sguardo, verso le luci dei lampioni che s'intravedevano attraverso la parete collassata poco distante «Vuoi dire che sono... nel futuro?! Mio Dio, Anna!»

Presa dal panico, scattò fuori dall'edificio, soltanto per trovarsi nelle strade troppo illuminate di una città immersa in una tecnologia che non poteva comprendere. Una vettura la sfiorò rombando, facendole perdere l'equilibrio e per evitarle di cadere, Batman l'afferrò alle spalle, cingendola con un braccio. Un secondo dopo, si trovò nel ghiaccio fino al collo mentre Elsa balzava all'indietro col fiato corto, e una piccola folla iniziava a formarsi intorno ai due.

«Non azzardarti mai più a toccarmi!»

«Ascoltami, dobbiamo andare via di qui,» rispose lui, nervoso, mentre la tuta già iniziava a sciogliere automaticamente il ghiaccio che lo circondava. Elsa ne rimase leggermente impressionata, ma non lo diede a vedere «questa città non è un posto sicuro per turisti sprovveduti.» Il suo sguardo e le labbra serrate non ammettevano risposte negative. Ma la Regina dei Ghiacci non era certo incline a seguire un ordine ciecamente.

«Bene,» ammise a braccia conserte, mentre un grosso numero di persone iniziava a vociferare e a scattare foto con bizzarri marchingegni portatili tutto intorno a lei. «questo non è il posto migliore per le spiegazioni, sembra. Portami a casa tua. In fretta.»

Batman esitò per qualche secondo. «Suppongo non ci sia altra possibilità. Non posso certo rischiare che il Pinguino o Freeze ti... "reclutino" per le loro armate... e da qualunque posto tu venga, non sembra che tu sappia chi sono.» borbottò, più a se stesso che a lei, prima di premere alcuni pulsanti sulla sua cintura giallo scuro. Rombando, una gigantesca vettura nera si fece strada immediatamente tra la massa, facendo fuggire spaventate le persone che si erano accalcate fuori dalla crepa nel muro del magazzino dalla quale erano fuoriusciti poco prima Elsa e il suo interlocutore. 

«Sali sul... destriero metallico. È... innocuo, più o meno.» disse lui, saltando all'interno della cabina ristretta di quella strana carrozza a motore. Elsa era ancora estremamente confusa, ma decise che restare in mezzo a tutte quelle persone che la squadravano curiose sarebbe stato comunque peggio: quegli sguardi spaventati non erano poi tanto diversi da quelli che anni prima aveva subito ad Arendell.

Senza dire una parola, ma senza abbassare la guardia, salì sul veicolo, sistemandosi la lunga veste azzurra e lasciando cadere la treccia argentea lungo la spalla. Un pesante vetro scuro si chiuse intorno ai due prima che il veicolo iniziasse la sua folle corsa mentre Elsa nascondeva un singulto spaventato. «Barbara, abbiamo ospiti» disse Batman, apparentemente noncurante della velocità alla quale stavano sfrecciando lungo le strade «...e di ad Alfred di preparare qualcosa di caldo. Si gela qui fuori.
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