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Autore: akane_99    17/12/2014    0 recensioni
sentendo una canzone dei butterbeer experience e trovando una fan art bellissima mi č venuto in mente di scrivere qualcosa in pių sul PRINCIPE MEZZOSANGUE
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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***ANGOLO AUTRICE ***
SCUSATE PER L’ ATTESA  IMMANE PER QUESTO QUARTO CAPITOLO. IN REALTA’ ERA PRONTO DA TEMPO, MA NON AVEVO ANCORA TROVATO UN MOMENTO PER PASSARLO A COMPUTER, SI SA LA SCUOLA IN QUESTO PERIODO … SPERO COMUNQUE CHE VI PIACCIA, LASCIATEMELA UNA RECENSIONCINA …
PROMETTO CHE IL QUINTO ARRIVERA’ PRIMA DI DUE MESI …
A PRESTO
********************
“No!” urlo svegliandomi di soprassalto.
Ancora quel sogno strano,è pressochè un anno che mi tormenta. Deve volermi dire qualcosa. Ma cosa?
Ignoro le lamentele dei miei compagni di stanza, mi lavo la faccia e mi preparo per andare a lezione.
Questa mattina sono in programma ben due ore di Difesa contro le Arti Oscure, una delle materie più affascinanti di Hogwarts, comparabile forse solo a pozioni.
Ormai mi sono abituato al labirtinto di scale e raggiungo perfettamente in orario l’aula del professor Mitchell.
Il giovane professore entra con passo spedito e annuncia l’argomento del giorno.
“ Come ben sapete sono un convinto credente nel rinnovamento del metodo di insegnamento e certamente sarete a conoscenza del fatto che il Ministero della Magia prevede l’apprendimento dell’Incanto Patronus solo al settimo anno, ma come ho appena premesso credo nelle novità.
 Quindi voi lo imparerete quest’anno. Qualcuno di voi sa già di che cosa si tratta?”
La mano di una biondina boccolosa in prima fila scatta in alto.
“ Prego cara Wendy,spiegalo alla classe”
“ Un Patronus è lo spirito di un ricordo felice, sotto la forma di un animale. Serve per combattere i Dissenatori e viene prodotto dal ricordo più felice che si ha. I Dissennatori devono trovarlo più appetitoso di te.”
“Ottimo! Cinque punti a Grifondoro per la signorina Paker. Adesso ognuno di voi, uno per volta, proverà a evocare un Patronus. Ovviamente non potremo testarli con un vero Dissennatore, per ora limitatevi ad evocarlo, poi lo proveremo contro un Dissennatore-Molliccio. Non abbiate paura, spesso non riesce al primo colpo, ci vuole un po’ di pratica, non scoraggiatevi. Signor Merak, visto che chiacchera amabilmente, venga ad aprire le danze.”
Leonard si alza stizzito dalla sedia ed esclama: “ Expecto Patronum!”
Dalla punta della sua bacchetta non esce altro che luce bianca.
“Si concentri Leonard! Pensi a qualcusa di più felice!” lo incoraggia il prof.
“Expecto Patronum!” grida con maggior convinzione: ed un’ elegante volpe salta fuori dalla bacchetta.
“ E’ ancora debole, ma è un ottimo inizio. Avanti il prossimo.
Immediatamente Wendy Parker riesce ad evocare un perfetto Patronus- una leonessa- seguita dalla sua vicina di banco che dopo alcuni tentativi vede comparire la sua aquila ben formata; e poi un cavallo, un delfino, un lupo e perfino un canguro appaiono uno dopo l’altro nella stanza ed una luce argentea illumina ogni cosa.
“ Forza Severus, vieni pure a provare.” Mi esorta Mitchell.
Un po’ riluttante mi alzo dal mio posto e obbedisco.
un ricordo felice… pensa Severus, pensa, ci deve pure essere… ho trovato!
Mi concentro sul sorriso di Lily il giorno che la conobbi: la vedo lì, è così reale…
“Expecto Patronum!” Ce l’ho fatta. Un piccolo riccio brillante e luminoso come quel sorriso appare dalla punta della mia bacchetta. È fluido e argenteo: praticamente perfetto.
“Ottimo Piton! Al primo colpo! Sette punti a Serpeverde!” esclama il professore, ma gli fanno eco le risate di tutti.
“ Ma dai Mocciosus! Un riccio!” dice qualcuno.
“ Che dissennatori speri di scacciare? Ti ridono in faccia e se ne vanno per pietà!” aggiunge un altro, rincarando la dose.
vorrei sprofondare …
“ Rispetto signori! Meno cinque punti ad ogni casa!” strepita stizzito Mitchell, ma nessuno lo ascolta.
Tra le risate generali la lezione si interrompe per l’intervallo : tutti escono, professore compreso, ma io no.
Non posso accettare uno stupido riccio come Patronus.
Mi tiro su le maniche, mordicchio il labbro inferiore per concentrarmi e … “Expecto Patronum!”
Questa volta sembra quasi più potente, ma continua ad assumere la forma di quell’insulso riccio.
Provo più volte, senza risultati.
Come vorrei poterlo cambiare! Perché non posso avere un animale importante o elegante come tutti gli altri? Così resterò Mocciosus a vita!
Scoppio in lacrime. Ho quasi sedici anni, eppure piango ancora. Mi sento così solo e umiliato.
Improvvisamente appare alle mie spalle il professore.
“Severus.” Dice solo il mio nome e mi abbraccia come si farebbe con un bambino indifeso.
“Devi accettare ciò che hai e ciò che sei. La potenza di un Patronus non si misura con la bellezza o la forza dell’animele di cui prende le sembianze. Il tuo è solo un riccio, ma può fare grandi cose. Pensaci.”
Senza aspettare una risposta esce, sparendo nel corridoio così come è arrivato.
Dopo pochi minuti, come se si fossero messi d’accordo appare sulla soglia una testa di capelli rossi, anzi un cappellino di lana dal quale spuntano alcuni ciuffi, e un paio di occhi verdi sembrano occupare metà del viso. Lily.
Oh per Merlino proprio adesso … sono distrutto e non voglio vedere nessuno. Soprattutto lei. Sono brutto. Debole. Non sono come gli altri. Non ho il talento di James o lo sguardo malizioso di Sirius. Io non sono niente.
“Cosa ci fai qui?”
“Lasciami in pace ti prego. Non i guardare.”
“Severus, io … “
“ Lily no.”
Si avvicina e mi toglie il cappuccio dal viso. Mi volto esponendomi al suo sguardo.
“Devi andartene! Lasciami in pace!” la congelo con un grido.
Mi fissa ricacciando indietro le lacrime e prima che possa fermarla scappa via correndo.
Non sento molti passi sulle piastrelle del piano, quindi non deve essere andata lontano.
Ma cosa ho fatto? Lei si stava preoccupando per me e io l’ho cacciata. Sono un mostro. Devo trovarla.
Ho appena mosso quattro passi fuori dalla porta, quando mi si para davanti un indispettito esercito: i quattro Malandrini.
“Sappiamo cosa hai fatto Mocciosus.”
“ Lo so benissimo anche io, Potter, e se sua grazia si sposta, andrei a cercare di riparare al mio danno.”
Rispondo con un coraggio che non credevo mi appartenesse.
“ A chi vuoi far paura? Povero Mocciosus, cerca di difendersi !”mi schernisce ancora rivolto ai compagni.
“ Spostati!” gli urlo senza timore.
Intanto un piccolo gruppetto di curiosi si è radunato per assistere a quanto sta accadendo.
Punto sul vivo, James lancia un incantesimo .
“ Chi vuole vedere le mutande di  Mocciosus? Levicorpus!”
Mi sento sollevare per la caviglia sinistra come da una mano invisibile di un gigante invisibile : mi dibatto nell’aria cercando invano di tenere la veste al suo posto.
A quasi due metri più in basso la folla si è ingrandita e molti ridono : sono furioso, umiliato, come mai prima d’ora, sono arrabbiato col mondo.
Sono trascorsi pochi minuti, ma a me sembra un’eternità e sono ancora appeso.
Nemmeno Lily corre in mio aiuto, e io ho perso la voglia di resistere.
Sono arrabbiato persino con lei : se mi avesse lasciato in pace non sarebbe successo niente di tutto questo!
“ Lasciatelo stare! Mettetelo subito giù!” urla Lily arrivando proprio in quel momento.
Alla buon ora …
“ Evans, difendi Mocciosus? “ le chiede indispettito Ramoso.
“ Ti fai difendere da una ragazza?” aggiunge rivolto a me.
“No mai! Non ho bisogno di una stupida piccola Sanguesporco!”
Lily rimane pietrificata dalle mie parole : lascia cadere rumorosamente a terra i libri che teneva in mano.
Cosa ho fatto! Perché l’ho insultata? Lei voleva solo aiutarmi …
“ Lily!” grido, ma lei è già sparita dal mio campo visivo.
James scandalizzato a buona ragione mi lascia cadere, e la folla si disperde.
Dolorante e afflitto decido di fare ritorno alla mia stanza : non potrei mai farmi rivedere in classe in questo stato; e poi devo trovare Lily.
***
È ora di cena e aule, corridoi e stanze si svuotano e gli studenti raggiungono la sala grande pregustando le leccornie preparate dagli elfi domestici . Io no. Non ho fame e mi sento un mostro.
Mi abbandono sul letto, con la sola compagnia di un oggetto babbano regalatomi da mio padre molti anni fa; che era stato suo : un walkman con le cuffie.
Inserisco la mia cassetta preferita, che ho comprato in città in un negozio apposito durante le vacanze natalizie.
L’audio non è molto limpido, anche perché questa cassetta è un’anteprima, avrebbe dovuto essere rilasciata tra qualche mese … non so come in quel posto l’avessero già … forse ci lavorava qualche mago in incognito?
Insomma la canzone si chiama Bohemian Rapsody ed è di un gruppo chiamato Queen. È la storia di un condannato a morte , ma la musicalità è allegra,non disperata. Dà energia nonostante la rabbia, la solitudine e il dolore.
Riavvolgo il nastro almeno quattro volte prima di addormentarmi contro la mia volontà. Distrutto.
Vengo svegliato dal ritorno in stanza dei miei compagni .
In un gesto di improvvisa pietà uno dei due mi lancia addosso una coperta, siccome è nevicava quando mi sono addormentato e oltretutto il fatto di stare nei sotterranei non aiuta affatto.
Me ne accorgo appena e resto ancora qualche minuto in uno stato di dormiveglia.
Quando i due escono per fare una doccia mi alzo dal letto e cerco di raggiungere il dormitorio di Grifondoro.
Non conosco molto bene la strada per arrivarci,e per di più, alle scale piace cambiare.
Finalmente arrivo di fronte al ritratto della Signora Grassa, la quale, con le mani paffute appoggiate elegantemente sull’abito color rosa antico, si è già addormentata.
andiamo! Manca ancora un’ora al coprifuoco!
“Ehi Signora Grassa sveglia!” le grido fuori di me.
“Signorino, le sembra questo il modo di svegliare una vecchia signora? Oltetutto non sono grassa, solo fuori forma, maleducato. Comunque, parola d’ordine?”
“devoparlareall’amoredellamiavitaprimachenonmivogliapiùvedere!” strepito tutto di un fiato.
La Signora Grassa si stiracchia dentro la sua cornice, per poi allungare il collo sospettosa verso di me.”Serpeverde eh. Lo sapevo, ecco perché non conosci la parola.”
“ La prego,è importante!” la supplico.
Senza aggiungere nient’altro la Signora del quadro richiude gli occhi e si sistema il vestito incociando le braccia.
In un attimo di capriccio infantile mi siedo per terra : non mi muoverò.
Dopo pochi minuti avverto dei passi alle mie spalle : ecco arrivare la bella Emily Parker, con la sua cascata di boccoli dorati che fanno pandan con le strisce della cravatta della sua casa.
 È la compagna di stanza di Lily.
“Cosa ci fai qui?” chiede.
La guardo senza aprire bocca e lei mi restituisce lo sguardo dall’alto.
“ Ho capito.” Dice poi. Sussurra qualcosa al quadro che si sposta educatamente per permetterle di entrare.
Cosa avrà voluto dire?
Subito fa la sua uscita dal dormitorio  da dietro la Signora Grassa una Lily dall’espressione glaciale.
Mi alzo quasi meccanicamente.
“Emily mi ha detto che avresti dormito qui. Così eccomi.”
“Lily, io davvero non volevo chiamarti … “
“ Sanguesporco? Non sai il peso delle parole che dici, Severus.”
“ Davvero. Mi è scappato!”
“ Non doveva. Vattene Severus.”
“ Non lo vuoi veramente, non sai quello che dici!”
“ Ti ho scusato e mi sono scusata per te per anni, ma adesso so che hai fatto la tua scelta e hai scelto il male.”
Non urla più dicendo quest’ultima frase. Le parole escono spezzate dalla sua bocca. Abbasso gli occhi, perché non riesco a sostenere il suo sguardo di una freddezza bruciante.
Mi fissa, invece, la rossa. Se ne va lasciandomi impietrito davanti alla Signora Grassa che ha osservato tutta la scena.
Definitivamente solo, nel silenzio di Hogwarts addormentata, mi accoccolo contro il muro, facendomi piccolo piccolo.
Vorrei solo sparire.
Chiudo gli occhi e mi stringo a me stesso per non sentire freddo,ma il freddo è dentro di me.
   
 
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