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Autore: Liberty89    18/12/2014    6 recensioni
Ciò che l’eroe dei mondi non credeva possibile era il declino mentale che potesse subire una persona, che per troppo tempo era rimasta in stretto -strettissimo in realtà- contatto con l’Oscurità, anche a distanza di mesi. Sapeva che la gente tendeva a impazzire e fare cose che normalmente non avrebbe fatto, quando si faceva corrompere dal potere oscuro, ma non pensava davvero che qualcuno potesse dare i numeri.
Piccola (credo) fan fiction nata dalla visione di un'immagine su facebook, che narrerà le avventure di Capitan Riku e Mr. Paopou.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Riku, Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Titolo: Le mirabolanti avventure di Capitan Riku e Mr. Paopou
Autore: Liberty89
Genere: Comico, Demenziale
Rating: Verde
Fandom: Kingdom Hearts
Personaggi: Sora, Riku, Un po' tutti
Avvertimenti: OOC
Note dell'autrice: Dunque, sì. Buona sera, sono pazza, ormai è appurato, ma non solo io! Su un gruppo di librofaccia, abbiamo trovato questa immagine e qualcuno ha detto “scriviamoci una fic”, ebbene, eccone l’inizio xD Questo è il primo "capitolo", breve ma intenso (?). Non so quanti ne usciranno né quando riuscirò ad aggiornare questa storia perché ne ho altre in corso che pretendono la mia attenzione, questa credo che la scriverò a tempo perso, non appena avrò l'ispirazione. Comunque, se vi può rallegrare (?) ho già in mente cosa scrivere nel secondo capitolo e in quello seguente.
Spero che questo delirio vi piaccia e vi diverta. Buona lettura!

Disclaimer: i personaggi di questa fic non mi appartengono. La fic non è stata scritta a scopo di lucro.

Episodio 1: L’inizio dell’avventura - Mettiti questo!

Sora sapeva che l’Oscurità non era una cosa buona -ci aveva lottato contro per anni, qualcosa l’aveva pure imparata. Tutti quanti lo sapevano. Corrompeva i cuori della gente, la trasformava in Heartless e Nobodies, distruggeva i mondi, e faceva tante altre cose che venivano catalogate senza dubbio come “cattive”.
Ciò che l’eroe dei mondi non credeva possibile era il declino mentale che potesse subire una persona, che per troppo tempo era rimasta in stretto -strettissimo in realtà- contatto con l’Oscurità, anche a distanza di mesi. Sapeva che la gente tendeva a impazzire e fare cose che normalmente non avrebbe fatto, quando si faceva corrompere dal potere oscuro, ma non pensava davvero che qualcuno potesse dare i numeri.
Dopo la sconfitta di Xemnas, lui e Riku erano tornati finalmente a casa e avevano ripreso le loro vite da dove si erano interrotte, anche se con una certa fatica. Dopotutto, non era una cosa semplice riabituarsi alla normale routine dopo quasi due anni di battaglie continue. Nonostante le piccole difficoltà iniziali, tutto stava andando meravigliosamente bene a detta del castano, finché non giunse quel funesto Venerdì tredici, o meglio la sua funesta e inquietante notte.
Era a letto già da un pezzo quando sentì bussare alla finestra della sua stanza, incuriosito, si sporse e non fu molto sorpreso di trovare il suo migliore amico che lo guardava dal basso, non era raro che lo andasse a cercare a qualsiasi orario, ma il suo tono gioioso e la sua espressione bizzarra -rischiarata dalla luce del lampione- lo preoccuparono non poco.
-Sora scendi! Sbrigati, se no facciamo tardi!- esclamò l’argenteo, eccitato come un bimbo a Natale.
Il custode della Catena Regale inarcò un sopracciglio. -Tardi per cosa?-
-Te lo spiego dopo, ora spicciati!- replicò Riku, sistemandosi una sacca in spalla.
Con un sospiro lo accontentò, quindi vestito e infilate le scarpe scese e uscì, trovando l’amico impegnato a sistemarsi qualcosa sulla faccia.
-Riku… cosa stai facendo?- chiese titubante, notando solo ora che il suo migliore amico, solitamente un ragazzo tutto d’un pezzo, stava indossando una calzamaglia blu sotto a un paio di slip rossi.
-Allora? Come ti sembro?- domandò invece il maggiore, mostrando il viso coperto da una piccola mascherina dai bordi neri che gli celava lo sguardo. -Bellissimo non è vero? Ora tocca a te, forza, mettiti questo!- proseguì, buttandogli in mano un costume simile al suo, senza dargli il tempo di ribattere in qualche modo.
-…come?- mormorò Sora, fissando malissimo la calzamaglia gialla che teneva tra le braccia.
-Andiamo Sora, non abbiamo mica tutta la notte!- lo rimproverò Riku, riprendendosi tutto e cominciando a infilargli la maglia dell’abito.
Dopo un comico quarto d’ora di tira e molla, il castano capitolò e fece tutto da solo. La sola idea dell’amico che tentava di mettergli gli slip arancioni gli faceva venire i brividi. A un certo punto si era anche ricordato un passaggio che aveva letto sul libro di psicologia, che diceva qualcosa a proposito di assecondare i malati di mente perché se si innervosivano, potevano rivelarsi pericolosi. Ormai gli era chiaro che al custode della Via per l’Alba doveva essere saltata qualche rotella, quindi aveva preferito dargli corda piuttosto che rischiare di ritrovarsi di fronte a un pazzo furioso armato di keyblade. Così si ritrovò vestito di un giallo sgargiante e una maschera a forma di paopou a nascondergli il viso.
-Sei perfetto!- esclamò l’argenteo, alzando entrambi i pollici.
-Ok… perfetto per cosa, di grazia?-
A quella domanda, Riku lo acchiappò e gli mise un braccio attorno alle spalle, girandolo in direzione delle altre case. -Amico mio, siamo stati fermi per troppo tempo. Le ombre avanzano. Si nascondono alla luce del sole, ma di notte riemergono dai loro anfratti bui per divorare i cuori dei nostri amati compaesani.- spiegò con enfasi. -Ma noi impediremo la loro rivalsa! Noi salveremo le Destiny Islands! Io e te, amico mio! Capitan Riku e Mr. Paopou!- esclamò infine, alzando un pugno al cielo e scoppiando in una breve risata sommessa.
Mentre il suo cervello andava in morte cerebrale, tutto ciò che Sora riuscì a fare fu tremare e piangere, chiedendosi cos’avesse mai fatto di male -lui o il suo Nobody a questo punto, chi poteva sapere se Roxas aveva combinato qualcosa, seppur piccola, che avesse causato lo scoppio dei neuroni di Riku?- per meritarsi un simile destino.
  
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