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Autore: embracemydreams_    21/12/2014    3 recensioni
"Li chiamano così i Titani, gli Hunger Games, i giochi della fame. Lo scopo è far divertire Gea e i suoi figli, ah e dimenticavo, far soffrire i nostri genitori che sono costretti a vedere i loro figli uccidersi a vicenda. Ecco a cosa servono : 24 ragazzi, dodici del campo Giove e dodici del campo Mezzosangue, sono rinchiusi in un’arena, devono uccidersi e solo uno può sopravvivere. Tutto questo è avvenuto quando Gea ha preso il sopravvento sull’Olimpo, o meglio io glie l’ho lasciato fare,ma tralasciamo. "
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO VI



Reyna's POV

Se questi dovessero essere davvero i miei ultimi giorni di vita, direi che sono stati i giorni più brutti della mia esistenza. Octavian non mi parla da quel fatidico giorno ed è dura, visto che è il mio mentore. Non riesce neanche più a guardarmi negli occhi e  provo come una fitta al cuore tutte le volte che ci penso. 
Sto male per una persona che mi ha ferito così tante volte che ormai  ho perso il conto.
Questo pensiero mi assale da due giorni e non riesco a capirne il motivo.
Forse ric... No. Non può essere, non deve essere così, perchè altrimenti starei sprecando gli ultimi momenti che mi restano per fare qualcosa.
Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da qualcuno che bussa alla  porta e mi dice di sbrigarmi  perchè siamo in netto ritardo. Allora mi alzo e cerco di scacciare tutte queste preoccupazioni dalla mia testa
Io non sono e mai sarò  innamorata di Octavian.
Ripeto  a bassa voce e mi convinco che tutto ciò è un'enorme baggianata. 
Ma se è davvero così, perchè mi sento come se stessi mentendo a me stessa?

Percy's POV

Cinna viene da me poco prima dell'alba e mi informa che Annabeth è già pronta. Mi fa vestire alla svelta e mi guida verso il porticato, dove ci aspettano la bionda, Luke ed il resto dei tributi.
Appena arriviamo lì, un hovercraft sbuca dal nulla e i ragazzi salgono, ma io voglio aspettare altri pochi minuti.
« Immagino che a questo punto ci dobbiamo salutare Dice Luke
«Abbi cura di te Luke» Gli rispondo. Ci abbracciamo velocemente e mi accorgo di una cosa alquanto strana: riesco ad abbracciarlo, non stringo il vuoto. Forse è solo un'allucinazione.
« Ah quando sarete nell'arena- inizia a dire. Poi fa una una pausa. Dalla sua espressione credo di averlo deluso in qualche modo.
«Cosa?» Chiede Annabeth
 «Cercate di ricordarvi chi è il nemico» Ci sorride e poi scompare nel nulla, senza darci alcuna spiegazione.
Saliamo sull'hovercraft e una donna ci si avvicina con un enorme siringa in mano.
« E' il localizzatore Percy. Più stai fermo e meglio riesco a posizionarlo» dice mentre punta l'ago nel mio avambraccio.
Da questo momento in poi, i Titani potranno sapere ogni mio singolo movimento nell'arena. Sarà molto più semplice eliminarmi.
Quando raggiungiamo la Camera di Lancio dell'arena, mi faccio una doccia e mi consegnano la divisa. Quest'anno è una tuta aderente blu di materiale molto leggero che si chiude sul davanti con una cerniera.
Cinna mi aiuta a vestirmi e pochi istanti prima di entrare alla piastra di metallo circolare, mi appunta sulla tuta la mia ghiandaia imitatrice.
« Grazie di tutto Cinna» Gli dico ed entro. In quel preciso istante entrano tre giganti. Due lo immobilizzano e uno lo colpisce alla tempia con la clava. Io urlo e tempesto di pugni il vetro infrangibile, ma è inutile. I giganti mi ignorano e portano via il corpo esanime del mio stilista. Il pavimento è ricoperto del suo sangue.
Urlo ancora e mi accorgo giusto in tempo che la piastra si sta sollevando e mi raddrizzo. Sono terrorizzato e spaventato. Il vetro si ritrae e sono in piedi nell'arena.
Mi accorgo subito che c'è qualcosa che non va.
***

Reyna's POV prima dell'arena

«E' possibile che siamo sempre così in ritardo?» Si lamenta Octavian, camminando a passo così svelto che non riesco neanche a seguirlo. 
«Octavian non sei tu il tributo, ma se ti va così tanto di entrare nell'arena ti cedo il posto» Controbatte Leo.Allora l'augure rallenta e lo guarda infuriato. Poi si gira verso di lui, accennando  un sorriso.  Il figlio di Efesto trova il modo di far divertire tutti quanti.
Arriviamo in tempo sull'hovercraft, che ci porta alla Camera di Lancio ed io e Leo ci dividiamo. Mancano solo pochi minuti e sarò catapultata nell'arena. Ormai non posso più aspettare e sprecare di nuovo il mio tempo.
« Octavian, aspetta prima di andartene» Gli urlo prima che se ne vada
« Cosa vuoi?»
« Devo dirti una cosa»
« Devi chiedermi qualche consiglio prima dell'arena?O hai trovato il coraggio di dirmi quanto sono stato idiota? Oppure vuoi...» Non riesce a finire di parlare perchè lo bacio. Oh sì, l'ho fatto senza neanche rifletterci sopra.
« Questi ultimi giorni ho rimuginato su ciò che è accaduto tra noi due e mi dispiace con tutto il cuore. Non so ancora bene cosa provo per te, ma non è nè odio nè amicizia. Sappi che cercherò di tornare viva, ma non se ci riuscirò e se questa dovesse essere l'ultima volta che ci vediamo, almeno avrai un bel ricordo.» Questa volta lui mi abbraccia forte e mi lascia un timido bacio sulle labbra.
Salgo sulla piastra e aspetto che si inalzi, ma qualcosa non va.
Anche il mio mentore non sa cosa sta succedendo. Ad un certo punto entrano due empusai che lo portano via. Finalmente la piastra si solleva e Octavian mi dice con il labiale qualcosa che non comprendo all'istante.
Ti amo
Non faccio in tempo ad elaborare la cosa che mi ritrovo in piedi nell'arena.
Mi rendo subito conto che c'è qualcosa di molto strano in questa edizione.
***
Percy's POV

Il terreno è troppo luminoso e scintillante e continua a muoversi. Vedo con gli occhi semichiusi che la pedana è circondata da onde blu. Alzo lentamente lo sguardo e osservo l'acqua che si estende in ogni direzione.
« Signore e signori, che gli Hunger Games abbiano inizio!» Tuona nelle mie orecchie la voce della Sorte.
Acqua.
Sono ancora sconvolto da ciò che è appena successo a Cinna e l'unico pensiero razionale è questo.
Perchè mai Gea mi avrebbe dovuto favorire in questo modo? Deve esserci sicuramente una fregatura. 
Metto lentamente a fuoco ciò che mi circonda. Acqua. Cielo rosa. Sole al calor bianco. La Cornucopia, il corno  di scintillante metallo dorato è davanti a me.
All'inizio sembra trovarsi su un'isoletta circolare. Ma guardando meglio vedo le sottili strisce di terra che si irradiano dal cerchio come raggi di una ruota. In mezzo ai raggi c'è solo tanta acqua e un paio di tributi. Guardando meglio mi rendo conto che ci sono dodici raggi e in mezzo a ciascuna coppia di questi ci sono due tributi.
L'altro tributo nella mia fetta d'acqua è Reyna e mi sembra molto terrorizzata. Cerco con lo sguardo Annabeth ed è  con Jason. 
L'unico modo per raggiungere la Cornucopia è nuotare.
Decisamente non è un problema per me.
Al di là dell'acqua, in ogni direzione, si vede una stretta spiaggia e poi della vegetazione fitta.
Parte il conto alla rovescia e tutti ci mettiamo in posizione
10...
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Suona il gong e non esito a tuffarmi in acqua.
Raggiungo la Cornucopia in pochissimo tempo e afferro una spada e un piccolo aggeggio che ha il simbolo di Poseidone disegnato sopra.
Frank arriva poco dopo di me e impugna l'arco e le frecce. 
«PERCY GIU'»  Mi urla prima di prendere la mira e colpire un tributo.
«Frank prendiamo un lato per ciascuno?» Propongo. Lui annuisce e scatto dall'altra parte. In quel momento emergono dall'acqua Leo e Nico che afferrano subito delle armi e ci aiutano.
Riesco ad avere in poco tempo la padronanza dell'acqua e per poco annego Cedric che aveva preso la mira per uccidermi.
Nel frattempo anche il resto dei nostri amici afferra qualche arma e ci spalleggia, ma ormai i tributi rimasti vivi battono in ritirata.
Solo quando tutto si è attenuato, noto l'immensa carneficina che si è appena compiuta. Il colore limpido dell'acqua è diventato rosso.
«Dobbiamo trovare un riparo per la notte, prima che vengano a darci la caccia. Andiamocene» urla Annabeth. Allora attraversiamo a nuoto quei metri che ci dividono dalla spiaggia e ci inoltriamo nella foresta. 

Jason's POV

Sono assolutamente sicuro che le Parche tengano tra le mani i nostri fili e si divertano a giocherellarci. Forse hanno già deciso chi morirà tra noi e godono nel vedere la nostra dannazione.
Stiamo in marcia da una mezz'oretta e tutto  sembra misteriosamente tranquillo. Mai fidarsi delle apparenze.
Ad un certo punto miei occhi si imbattono in uno strano quadrato ondulato che sta appeso a mezz'aria. All'inizio penso che sia un riflesso del sole o del calore che si alza da terra. Ma è immobile e non si sposta mentre mi muovo. Ed è a quel punto che ricollego tutto, ma è troppo tardi. Percy si è avvicinato troppo.
C'è un sibilo acuto e Percy viene sbalzato indietro da quello che si rivela essere un campo di forza, gettando Hazel e Piper a terra. Annabeth va verso il punto in cui lui è steso a terra, immobile.Urla il suo nome e poggia l'oreccchio sul suo petto
«Il-Il cuore non batte» balbetta.
In quel momento corro verso di loro e la spingo via
«Lascia fare a me» le dico. Tocco il collo di Percy, cercando il battito. C'è, ma è al minimo.
Gli chiudo le narici e gli spalanco la bocca e inizio la respirazione bocca a bocca. Vedo che il petto si alza e si abbassa e allora tiro giù la cerniera della parte superiore della tuta e premo e rilascio le mani sul suo cuore.
Dopo pochi minuti emette un lieve colpo di tosse e mi metto seduto.
«Percy?» Dice Annabeth sottovoce.
«Sta' attenta- dice con un filo di voce- C'è un campo di forza. Però sto bene, sono solo un po' scosso» Lei scoppia a ridere, anche se ha le guance rigate di lacrime
«Eri morto! Il tuo cuore si era fermato!»
«Ho fatto un giretto nell'oltretomba e poi sono tornato. Avevo proprio bisogno di una pausa» La ragazza piange ancora, ma ride allo stesso tempo.
«Il vecchio Percy non si smentisce mai» Gli rispondo, mentre lo aiuto a rialzarsi.
«Grazie Jason» Mi abbraccia così  forte che mi sento soffocare.
Per un centesimo di secondo ho creduto che Jason ti stesse dando un bacio d'addio, ma invece è stato un ottimo soccorritore» Interviene Leo, provocando l'ilarità di tutto il gruppo. 
Ragazzi dobbiamo continuare a camminare altrimenti non troveremo mai un riparo per la notte e dell'acqua» Ci esorta Piper e ci rimettiamo in cammino.
Ci fermiamo solo quando è scesa la sera e siamo così tanto stanchi, che appena troviamo un posto sicuro cadiamo in un sonno profondo. Il primo turno di guardia lo faranno Hazel e Leo, poi faremo a rotazione.
Mi sono appena addormentato quando sento una voce nella mia testa
"Sono fiero di te Jason"
Mi scendono due lacrime. Vorrei dirgli qualcosa, ma non posso parlare o gli farebbero del male. Chiudo gli occhi e provo a dormire, però la voce dice un'altra frase
"Non fidarti delle nubi"
Okay forse me lo sono immaginato. E' impossibile che mio padre sia riuscito a parlarmi senza farsi scoprire ed è altrettanto improbable che dica frasi così strampalate. Prima di riuscire a formulare qualsiasi altro pensiero, finalmente il sonno arriva e mi addormento, sperando di non fare degli incubi.









Salveeeeee

*si nasconde in un angolino*
Sono un caso disperato, tutte le volte cerco di essere puntuale nel postare un nuovo capitolo ma sono un caso disperato.
Dovete solo che perdonarmi ed essere clementi con me.
Sappiate che nei prossimi capitoli si risolveranno molti enigmi e ci saranno dei piccoli spoiler di hoh, ma sarà molto in là e poi vi informerò, non vi preoccupatevi.
Comuuuunqueee che ve ne pare? FINALMENTE I TRIBUTI SONO NELL'ARENA E ASPETTATEVI TANTE SORPRESE.
Vi informo che il settimo capitolo è in fase di stesura e sarà pronto a breve.
Buone vacanze
embracemydreams_
  
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