Villains don’t get Santa’s presents,
do they?
Caro Babbo Natale,
mi è stato detto che tu puoi far
avverare qualsiasi desiderio. Ecco cosa chiedo per Natale: prima di tutto
voglio la mia Jolly Roger indietro (o se non puoi, mi starebbe bene anche una
nuova nave), poi qualche nuovo vestito perché le persone di questo posto sono
strane e non capiscono il mio stile
piratesco. Per finire, mi piacerebbe anche qualche bottiglia di rhum.
Grazie in anticipo, ti aspetterò.
Ti devo informare però che qui da Granny non ci sono camini, quindi vedi tu come puoi fare
meglio.
Regina smise di leggere esattamente prima della
firma e posò lentamente il pezzo di carta sul tavolo, mentre un sorriso
divertito iniziò a formarsi sul suo volto.
“Che diavolo è questo, Capitano?” chiese
finalmente, mordendosi il labbro inferiore cercando di non scoppiare a ridere.
Hook si congelò sul posto
sentendo quella voce molto familiare alle sue spalle e solo dopo qualche minuto
decise di spostare lo sguardo dalla finestra e voltarsi verso la nuova
arrivata.
La porta socchiusa, l’espressione beffarda sul
volto della donna e la sua mano guantata di viola
ancora ferma sulla lista che lui aveva appena finito di scrivere. Non era
difficile fare due più due e capire che era davvero completamente fottuto.
“Non ho sentito bussare…”
riuscì finalmente a borbottare.
Il debole tentativo di cambiare argomento non
funzionò ed ebbe l’unico effetto di trasformare il suo sorriso in uno malizioso
per qualche attimo. In realtà, la regina non bussava mai alla sua porta. Adesso
che si erano ritrovati di nuovo soli entrambi, avevano trovato una strana sorta
di accordo, qualcosa che poteva passare sotto il nome di “amici/nemici con
benefici”. Ogni volta che ne aveva voglia, lei si presentava nella sua stanza
in affitto da Granny – senza bussare – e
trascorrevano del tempo insieme, soprattutto in attività da fare tra le
coperte. Non era amore ovviamente, ma era sempre abbastanza per riempire il
vuoto delle loro vite per un po’.
Ad ogni modo, se Regina era lì per quel motivo,
aveva scelto decisamente un brutto momento, dato che la recente scoperta aveva
di certo ucciso qualsiasi desiderio.
“Non stai rispondendo” gli fece notare,
testardamente “Per favore, dimmi che non è quello che io penso sia…”
Ancora senza rispondere, Killian
riacquistò improvvisamente controllo del suo corpo e si avvicinò rapidamente a
lei, afferrando con decisione e allo stesso tempo gentilezza il suo braccio.
“Ridammi la lettera”
ordinò cercando di far sembrare quelle parole una minaccia, ma l’espressione
implorante sul suo viso tradiva qualcos’altro: era più come una preghiera.
Regina non si divincolò dalla presa e restò
semplicemente a guardarlo per un po’. Poi, sospirò leggermente e ritirò la mano
dal foglio, sedendosi di fronte al tavolo.
“Puoi spiegarmi adesso?” chiese per la terza
volta, incrociando le braccia al petto, aspettando per una risposta che non
poteva essere più rimandata.
“D’accordo” lui concordò finalmente, senza
guardarla tuttavia “Henry mi ha parlato di quest’uomo speciale e io ho pensato
che avrei potuto provare… Non merito qualche regalo
anch’io, in fondo?”
L’imbarazzo nella voce era evidente e faceva uno
strano contrasto con il significato speranzoso delle parole e soprattutto con
il suo personaggio. Era un pirata di oltre duecento anni, dannazione!
L’improbabile scena stava rendendo al sindaco ancora più difficile non ridere,
ma comunque riuscì a lasciarsi sfuggire solo una breve risatina.
“Ti prego, Capitano…
Ho già un bambino, non ce la potrei fare con due!”
“Non mi sto comportando in modo infantile!” lui
protestò immediatamente, sentendosi offeso dall’implicito paragone “Cosa? Mi
stai dicendo che questo ‘Babbo Natale’ non verrà?”
A quella domanda lui sembrò quasi smarrito e lei
improvvisamente iniziò a sentire, a parte il divertimento, anche uno strano
senso di tenerezza. Ecco perché si ritrovò quasi senza rendersene conto a
prendere la sua mano nelle sue e a concedergli un sorriso dolce.
“Diciamo solo che arriva solo per i bambini…” iniziò.
“Oh, sarei dovuto rimanere a Neverland
allora…”
“E inoltre porta i regali solo ai buoni…”
Killian alzò un sopracciglio a
quell’ultima aggiunta e poi sospirò profondamente mostrando la sua falso – e
forse anche reale – delusione.
“Capisco… I cattivi
non ottengono i regali di Natale, vero?”
L’eco di una vecchia conversazione tra i due
apparve nelle menti di entrambi e Regina finalmente rifiutò ogni tentativo di
trattenere la sua risata.
“Hai ragione” concordò ridacchiando “Al diavolo
il lieto fine! E’ questo il vero problema di noi cattivi!”
Una risata sfuggì anche alle labbra di Hook e per qualche momento restarono semplicemente a
guardarsi e a lasciare esplodere liberamente la loro improvvisa allegria.
Ad ogni modo però, la risata di lui trovò il modo
ad un certo punto di trasformarsi in un sorrisino malizioso e, come se niente
fosse successo, era pronto a cancellare quell’incontro e a ricominciarlo
dall’inizio.
“Bene, io vado
a fare una doccia…” la informò infatti “Se
vuoi unirti a me… La porta è aperta”
Regina annuì, concordando silenziosamente con
quella prospettiva e ricambiò il sorriso provocatorio. Ma, quando lui scomparve
dietro la porta del bagno con la camicia già mezza sbottonata, lei si concesse
qualche altro istante prima di seguirlo. Nell’esatto momento in cui stava per
alzarsi in piedi, il suo sguardo cadde di nuovo sulla lettera e solo a quella
seconda occhiata si accorse che non finiva con la firma del capitano e che
c’erano altre due righe da leggere.
P.S. Non dimenticarti di portare
qualcosa anche alla regina. Anche lei merita un regalo e di avere un po’ di
felicità, dopo tutto.
NDA:
Salve a tutti! Ecco una breve semi-demenziale fan
fiction ovviamente HookedQueen come piccolo augurio natalizio… Ho avuto l’idea quando, cominciando a vedere i
regali per gli amici per Natale, mi sono detta: “ma cos’è questa storia che anche
per i regali di Babbo, i cattivi sono discriminati?”
Insomma, spero che vi sia piaciuta e di avervi magari
anche strappato una risata:)
Buon Natale!