Benvenuti ad una nuova puntata di
Noblesse Oblige.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno letto finora e che
continuano ad
apprezzare le cose che scrivo. Ho cominciato questa avventura non per
ispirazione ma perché avevo bisogno di scrivere in modo
sciolto e chiaro e di
questo devo ringraziare EFP e coloro che lo visitano e recensiscono
perché sono
spesso ricchi di buoni consigli. Terminata la parentesi ruffiana, vi
lascio a
questo nuovo passaggio. In realtà, avrei voluto lasciarlo a
domani ma non so se
ne avrò il tempo. Ho deciso così di finire la
serie con questo regalo, proprio
il giorno della vigilia.
Vorrei ringraziare tutti coloro che
mi hanno
silenziosamente letto e le persone che hanno lasciato una recensione.
Non so
quanti anni avete e onestamente non mi interessa nemmeno saperlo. Il
bello del
nickname permette di mettere sulla piazza cose che non si pensa nemmeno
di
saper fare, senza avere sempre di fronte idee preconcette di una vita.
Vorrei augurarvi buone feste e lo
faccio ma
considerando le rogne che si preparano per il futuro, più
che un augurio di
salute e serenità (che sono compresi nel prezzo e alla fine
sono le uniche cose
che davvero contano), vorrei augurarvi di avere tutta la fortuna
possibile,
tutto lo stomaco necessario per affrontare al meglio le possibili rogne
che ci
saranno.
Non amo molto i convenevoli e men
che meno le frasi
fatte, senza contare che io, per carattere sono piuttosto misantropa.
Io vi
auguro di continuare a poter fare le cose che più vi
piacciono e a seguire i
vostri interessi. Vi auguro di avere delle feste tranquille e piacevoli
insieme
alle persone a voi care e di avere il minor numero possibile di
problemi.
Questa è l'unica cosa che vi auguro. Buon natale a tutti
voi, cari lettori.
19. PROTEGGERE
No, questa volta non posso obbedire
agli ordini.
Non mi è possibile e
voi, padre, sapete che avrei agito
in questo modo fin dall'inizio. Voi sapete che, se ho obbedito finora,
è perché
io ho deciso di farlo e non per obbedire ad un comando, non importa da
dove
venga. Non vi rendete conto che i privilegi che abbiamo devono essere
ben
gestiti? Non vi rendete conto che quanto sta avvenendo è
frutto della
mercenaria attitudine
dei nobili di
depredare quante e più ricchezze possibili, senza guardare
alle conseguenze?
Non vedete quante grettezze e quante meschinità sono
commesse, dietro al nome
che portano?
Generale, padre, voi non potete non
sapere che se ho
sempre tenuto duro, rischiando la vita, è perché
ho avuto fede in Sua Maestà e
in sua moglie, la Regina Maria Antonietta. Ho nutrito finora la
speranza che
potesse fare del bene, ponendo fine alla scriteriata arroganza degli
aristocratici...ma così non è avvenuto. La
solitudine e il dolore hanno
accecato il suo raziocinio ed ora non posso più assolvere al
mio dovere di
proteggerla da sé stessa.
Non ho più la forza per
fare questo e anche se
l'avessi, dubito che ascolterebbe veramente il mio consiglio, dal
momento che
non conosce più il regno che non ha mai imparato ad amare.
Nessuno gliel'ha insegnato e la
corte non ha
minimamente favorito in questa direzione.
I nobili che le gravitano attorno
sono persone che
compiono impunità inconcepibili ed insensate, dietro il nome
di un casato che
non onorano minimamente. Mi avete insegnato che il titolo di molte
famiglie è
frutto dei gesti coraggiosi e illustri dei loro antenati, storie di cui
i loro
discendenti si vantano. Mi chiedo ora quale sia lo scopo di una simile
vanità,
se vedono i privilegi, ottenuti spesso col sangue, come un vezzo per
dimostrare
un valore che non hanno.
Padre, quanto ho visto finora,
contrasta con i vostri
insegnamenti. Mi avete sempre detto di comportarmi con
dignità e onore, che il
valore di una persona, per quanto siano alti i natali, deve essere
accompagnato
da un atteggiamento degno. Non importa la rendita, la
nobiltà si manifesta
nel sangue e non ha bisogno d'inutili orpelli mi avete sempre
detto. Ho
sempre cercato di comportarmi secondo giustizia perché se i
nobili sono nobili
per diritto divino, devono essere all'altezza di questo dono.
Gli anni passati a Versailles,
però, contrastano con i
vostri insegnamenti...ed ho cominciato a nutrire dubbi.
Perché devo obbedienza
al mio ceto, se questo tradisce i suoi valori con una condotta corrotta
e
meschina?
Voi allora mi rispondeste che
dovevo fedeltà alla
famiglia reale e che tutto il resto non aveva alcuna importanza. Quel
pensiero
mi irritò, sapete? I nobili trattano il popolo come una
massa di servi...e con
le vostre parole mi avete svelato una verità di cui voi,
forse, non siete
consapevole. Anche noi siamo servi e anche i re lo sono. Il popolo
serve il
clero, i nobili, il re e Dio. Il clero serve Dio, il re, i nobili ed il
popoli,
ai quali reca i suoi offici. I nobili servono il re e Dio ma anche il
popolo
perché le sue azioni ritornano su di loro. Il re serve Dio,
la nobiltà, il
clero ma anche il popolo che lo segue perché lo rispetta.
Riuscite a comprendere questo?
Siete sempre stata la
persona che più ho ammirato nella mia vita ma non vi siete
mai interrogato su
questo aspetto. Non vedete la rovina che si è diffusa
perché non comprendete il
delicato meccanismo che si è rotto e che non vi è
più modo di riparare.
Non posso più continuare
a chiudere gli occhi. Un
nobile che non si comporta nobilmente non è un nobile...ed
io non posso
continuare a fingere. Essere un soldato non mi pesa quanto credete.
E'un abito
che non tocca i miei principi. Ciò che non riesco
più a tollerare è lo scarso
rispetto che gli aristocratici hanno del popolo e dei privilegi di cui
loro
stessi si avvalgono.
Tutto ciò deve cambiare
ed io aiuterò questo
mutamento. Non posso più obbedire come un tempo, a testa
bassa e senza pensare,
non quando il male della nobiltà è la
nobiltà stessa. Ho sempre agito secondo
coscienza ed ora che comprendo quali siano i livelli di degrado e
sopraffazione
che i privilegi possono portare, ho deciso di rinunciarvi. Non mi
chiamerò più
Oscar Francoise De Jarjayes.
Da adesso in poi, sono solo Oscar
Francoise...ora e
per il tempo a me concesso.
Con questa shot ho concluso la
raccolta, nata durante
la difficilissima tesi che sto facendo. Ho ripreso il filo di
Maternalia ma
penso che fosse doveroso dare uno spazio all'aristocrazia di
Versailles.
Pensiamo al povero Philippe, che non se lo fila nessuno e quindi
è costretto ad
accoppare il cugino...va bene, va bene, vedrò di darci un
taglio. Mi diverte
moltissimo scrivere sui personaggi poco caratterizzati. Ho lasciato
stare i
bambini ma chissà che non mi capiti di fare qualcosina su di
loro.
La velocità di aggiornamento e la spaventosa regolarità con cui ho postato i nuovi capitoli non è frutto della mia scelta di provare le anfetamine...no, scherzo di nuovo, mannaggia a me. Non riesco ad essere seria nemmeno in un serissimo manga come Lady Oscar, povera me. Ad ogni modo, spero che vi sia piaciuto questa piccola raccolta. Non so se ce ne erano simili perché sinceramente non ho guardato nella sezione e quindi se ho avuto la solita idea, bhé è una cosa casuale. Nel caso in cui qualcuna di voi avesse un'idea simile alla mia, voglio chiedere una cosa. Postatela pure se vi va ma metteteci che avete preso spunto da questa, così si evitano molti pasticci. Grazie a tutti. Quanto agli auguri...bhé, li ho fatti prima e bhé, auguri di nuovo!