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Autore: chia_retta94    26/12/2014    1 recensioni
Dal testo:
[Capitolo 1]
«Aspettava da anni quel momento, e i suoi lo sapevano. Non le importava quanto duro sarebbe stato, quanto avrebbe faticato prima di riuscire a mettersi in viaggio; doveva almeno provarci.»
Un giuramento, un viaggio, l'orgoglio di una nana che supera ogni difficoltà, compresa la diffidenza del proprio sovrano.
Una guerriera pronta a tutto pur di onorare la sua promessa, disposta a sacrificarsi pur di ottenere la fiducia del Re.
Ma prima di tutto deve trovare dentro di sé il coraggio di combattere i suoi incubi; e superare le sue debolezze.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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≈PROLOGO≈
“Il mondo non è un posto comodo
se si ha un incubo da affrontare.”
Tommy Lee Jones

I rumori ancora vividi della battaglia erano impressi nella mente della giovane.
Ringhi feroci, grida disperate, gemiti di morte, stridii di lame....rumori che non aveva mai sentito ma che provava come un ricordo indelebile sulla pelle.
Quell’incubo sembrava non avere mai fine, quasi ogni notte giungeva a torturarla.
Tutto era sempre così reale, ogni sensazione che provava sembrava vera, talmente realistica da farla svegliare di colpo.
Non riusciva ancora a capirne il motivo, lei non era mai scesa in battaglia; e ovviamente i suoi non glielo avrebbero mai permesso, nonostante appartenesse ad un Clan di guerrieri.
Il suo posto, così come quello di tutte le nane del suo popolo, era stare a casa, ed in più l’appartenere ad una famiglia nobile limitava ancora di più le sue uscite.
Ecco perché quella situazione le sembrava così assurda.
Faceva lo stesso incubo da ormai molti anni, quasi ogni notte quelle immagini le facevano visita e ogni volta si svegliava urlando, la testa tra le mani, scossa da terribili tremiti carichi di paura.
Certe volte era talmente difficile da sopportare, che non mancava notte in cui non si chiedeva se stesse divenendo pazza.
Ma ormai, a malincuore, ci aveva fatto l’abitudine e in cuor suo sapeva che non poteva farci niente.

Anche quella volta si era svegliata urlando nel cuore della notte.
Le mani le tremavano, sudore freddo le imperlava la fronte, intrappolando alcune ciocche di capelli che rimanevano attaccate come mosche alla ragnatela di un ragno.
Da piccola, quando aveva degli incubi, i suoi fratelli venivano sempre a confortarla.
L’abbracciavano e la calmavano con le loro voci calde, e le raccontavano favole per farla riaddormentare; ma quella notte, come per le altre, nessuno sarebbe venuto a tranquillizzarla.
I suoi fratelli erano infatti molto, troppo lontani da lei.
Ricacciò indietro le lacrime –una nana non piange- si ripeteva, e si strinse forte il cuscino al petto, in cerca di un calore, di un conforto che nessuno le avrebbe dato.
Erano passati 9 anni dalla battaglia per la riconquista di Moria, nella quale erano morti i suoi amati fratelli e lo zio paterno.
Tutti e tre facevano parte del suo stesso clan di guerrieri; nelle montagne azzurre erano considerati i migliori, imbattibili in battaglia. Eppure, contro gli orchi, non avevano potuto nulla.
I nani partiti per riconquistare il loro antico regno erano troppo pochi, mentre gli orchi li triplicavano di numero.
Non aveva passato giorno senza sentire la loro mancanza. Ma aveva cercato di passarci sopra, come facevano da tempo i suoi genitori e i suoi parenti.
Ma per lei era difficile, il suo cuore era combattuto da sentimenti opposti.
Da una parte desiderava vivere in pace la sua vita come le incoraggiavano tutti, dall’altra però voleva onorare i fratelli, rifiutando perciò di dimenticarli.
Come poteva scordarsi di loro? Tutti gli anni che avevano passato assieme, tutti i giochi, le scorrerie e i guai nei quali si erano cacciati?!
No, non poteva farlo. Lei non sarebbe mai arrivata a quel punto.

                                                                                             
 
1° CAPITOLO
“E’ nel momento delle decisioni
che si plasma il tuo destino.”
Anthony Robbins
“Partite di già?”
Fili le sorrise “Eh si, prima che il tempo cambi. Oin dice che non farà bello ancora per molto.”
“E poi il viaggio è lungo fino a casa Boggins!” concluse Kili.
Il maggiore alzò gli occhi al cielo e gli diede uno scappellotto dietro alla nuca “E’ Beggins, no Boggins! Vedi di non sbagliare anche quando lo incontreremo.” concluse ridendo.
Tani rise, nonostante fosse triste per l’imminente partenza dei cugini, stare in loro compagnia le ridava sempre il buon umore.
“E partite proprio tutti?” Aveva sentito che sarebbero partiti alla riconquista di Erebor -il settimo regno del suo popolo- in tredici.
Subito non ci aveva creduto, i suoi cugini sapevano essere dei grandi burloni quando volevano. Ma ora, a conti fatti e nel giorno della partenza, aveva dovuto ricrederci.
“Sisi certo, in tredici compreso nostro zio Thorin.”
Con nostro, Fili intendeva suo e di Kili; Tani infatti non aveva sangue reale nelle vene, era solo cugina dei due principi da parte di padre.
“Tutti guerrieri immagino.” Continuò curiosa la nana.
“Esattamente, anche se mi chiedo perché venga anche Ori.”
Tani corrucciò la fronte confusa e perplessa, poi scoppiò in una fragorosa risata, immaginando che il cugino la stesse prendendo in giro.
“Ori?! Ma lui non sa combattere, è solo capace di tirare con la fionda!”
“Per non parlare poi della sua maestria con il disegno!” continuò Kili ridendo.
Chissà, forse pensa di poter uccidere un goblin o un orco con la carbonella!” Pensò, ridendo fra sé e sé.
Fili le sorrise fraterno e rispose poi al suo muto interrogativo.
“In effetti non me lo so spiegare, ma chissà, forse Dori e Nori non vogliono lasciare solo in fratello.”
Tani sospirò sconsolata. Era triste e invidiosa per la fortuna spacciata di Ori.
Voleva partire anche lei con loro, ma ogni volta che provava a chiederle il permesso riceveva sempre risposte negative.
Kili, accanto a lei, vide l’espressione della cugina, e attirò l’attenzione del fratello per farglielo notare, ma questo gli lanciò di rimando uno sguardo rassegnato ed alzò le spalle, quasi per fargli intendere che loro non potevano farci niente.
Sapeva quanto ardente fosse il desiderio di Tani di partire con loro alla riconquista di Erebor, e la capiva.
Anche lui desiderava partire, mettersi in gioco, far vedere a tutti quanto fosse abile come combattente.
Ma in cuor suo sapeva che non le avrebbero mai permesso di mettersi in viaggio insieme a loro.
Nonostante Tani sia stata allenata all’arte delle armi sin dalla tenera età, e fosse un’imbattibile guerriera con i pugnali, i suoi genitori erano molto protettivi con lei; e Kili sapeva perfettamente quale fosse il motivo.
“Già pronti ragazzi?! Ottimo!”
Il vocione di Dwalin fece sobbalzare di colpo la nana, la quale, subito dopo essersi ripresa, fece un inchino a mo’ di saluto al guerriero.
“Tani! Come mai già sveglia?” le chiese curioso. La nana prese fiato per rispondere, ma una mano le strinse gentilmente ma con decisione la spalla, e subito dopo, da dietro di lei, spuntò l’anziana figura del primogenito di casa Fundin.
“Avrà voluto salutare i cugini fratello. Dico bene Tani?”
La nana sorrise a Balin e accennò un sì con la testa. “Fiuu, per un pelo...” pensò sollevata mentre ringraziava silenziosamente il nano.
“Ah, va bene.” Tuonò  in risposta Dwalin. “No perché sai, pensavo volessi riprovare a convincere uno di noi a darti l’autorizzazione per partire.” Le sorrise beffardo sapendo di aver centrato il punto.
Tani sospirò risentita, e si arrese all’evidenza. “Perché non posso partire con voi? Sapete benissimo che so combattere, e sono anche brava!” Sorrise dolcemente a Dwalin e proseguì “In fondo ho anche avuto un bravo maestro...”
Il guerriero rise fragorosamente e le diede una pacca sulla spalla.
“Si, hai avuto un bravo maestro! E tu sei stata una delle allieve più promettenti che io abbia mai avuto.”
A quelle parole, Fili e Kili si scambiarono un’occhiata interrogativa e quasi contemporaneamente scossero la testa divertiti.
Dwalin alzò gli occhi al cielo notando la loro reazione, e rivolse nuovamente l’attenzione su Tani.
“Purtroppo sai benissimo che la decisione non spetta a me, né a mio fratello, e nemmeno ai tuoi cugini.”
Tani abbassò sconsolata lo sguardo. L’unica persona che doveva convincere era Thorin, e di certo non sarebbe stato semplice ottenere la sua approvazione. Era risaputo inoltre, che non era tipo da cambiare facilmente idea. Il problema più grande però, era che lei non gli aveva mai chiesto il permesso di partire.
Semplicemente pensava che dopo ciò che era accaduto molti anni prima, il suo momento sarebbe arrivato, e che quindi sarebbe partita anche lei alla riconquista di Erebor.
E invece si trovava il giorno della partenza, a dover guardare i cugini, e i suoi amici, partire senza di lei.
E questo la rattristava enormemente.
Alzò la testa e sorrise lievemente ai compagni, cercando di nascondere il suo disappunto.
Cosa che però non sfuggì ai cugini e a Dwalin, che la conoscevano ormai da una vita.
“Allora vorrà dire che chiederò permesso a Thorin.”
Fili fece un passo verso di lei e le sorrise gentilmente “Mi dispiace Tani, ma lo zio è già partito due giorni fa. Aveva delle questioni urgenti da svolgere a Brea.”
Bene, ottimo!” esclamò dentro di se “non ho proprio nessuna speranza di partire, fantastico!”
La nana incrociò le braccia al petto e rispose sconsolata al cugino “Va bene, fa niente...vorrà dire che me la gestirò diversamente!” concluse tra sé e sé.
Fili e Kili rimasero spiazzati dalla risposta della cugina, perché sapevano non era solita a gettare facilmente la spugna.
Balin sorrise dolcemente e le diede un buffetto sulla guancia “Saggia decisione mia cara.”
L’unico che non la vedeva giusta era Dwalin. Conosceva Tani meglio di qualunque altro, era stato suo maestro, e sapeva che non si arrendeva mai davanti a niente.
In più era anche una nana astuta e sveglia, e trovava sempre una soluzione ad ogni problema; perciò non si sarebbe stupito vedendola comparire in mezzo a loro nel giro di qualche giorno.
“Ottimo!” Il guerriero ruppe il silenzio con un forte battito di mani, attirando l’attenzione dei giovani nani e del fratello.“Gambe in spalla ragazzi, è un bel viaggio da qui alla Contea. Voglio arrivarci prima che faccia buio!”
Nel mentre Fili e Kili si sistemavano la bisaccia e le armi e si aggiustavano il mantello, Tani li raggiunse per scambiare con loro un ultimo saluto.
“Mi raccomando, tornate sani e salvi!”
Kili e Fili risero sentendo l’apprensione nella voce della cugina, e uno alla volta l’abbracciarono, stampandole infine un bacio sulla fronte.
“Stai tranquilla, noi siamo guerrieri!” La rassicurò Fili facendole l’occhiolino.
Salutati infine anche Balin e Dwalin, il quartetto si mise in cammino.
Tani rimase a guardarli finché non scomparvero alla vista, una volta svoltato l’angolo del crinale della montagna.
Rimase ferma ancora per qualche istante, poi girò i tacchi e varcò di corsa le porte del palazzo.
Era decisa a partire, non le importava cosa avrebbero pensato i suoi di lei. Sua madre quasi sicuramente le avrebbe dato dell’incosciente e avrebbe faticato a perdonarla, suo padre invece, in un primo momento l’avrebbe odiata con tutto il cuore ma poi l’avrebbe capita.
Aspettava da anni quel momento, e i suoi lo sapevano. Non le importava quanto duro sarebbe stato, quanto avrebbe faticato prima di riuscire a mettersi in viaggio; doveva almeno provarci.
Mentre correva lungo i corridoi del palazzo, la pietra rossa della collana le batteva sullo sterno, ricordandole il giuramento fatto anni prima.
Ed era decisa ad onorarlo, costi quel che costi. ©


 

L'angolo della scrittrice:

Ciao!! Innanzitutto grazie a te che leggi queste righe, perché vuol dire che hai letto tutta la storia, e questo mi riempie il cuore di gioia! 
Avevo in mente di scrivere una FF su "Lo Hobbit" da un pezzo, però ero decisa a pubblicarla dopo aver visto il capitolo conclusivo della saga. Perché volevo sentire l'emozione di poter stare in compagnia dei miei nani preferiti anche dopo quello che era successo!! <3 E ahime, di cose brutte ne sono successe!! ç_ç
Così eccomi qua! Questa storia, come le tante già lette o che girano sono molto comuni, e il più delle volte ripetitive, ma spero che la mia non lo sia, quindi mi impegnerò al massimo (università permettendo!! :P) di renderla diversa dalle altre.
Premetto sin da subito che seguirò sia il libro che il film, cercherò quindi di bilanciare il tutto!;)
Una bella macedonia detta in parole povere!! xD
Bene, non so che altro dire, dopo un pò la testa va in fumanelle e non ragiono più! ><
Spero che la mia Tani possa piacere a molti. Nel corso dei capitoli svilupperò molto il personaggio, quindi ora cari miei siamo solo all'inizio! ;)
Detto questo vi ringrazio enormemente anche solo se avete letto; ma se volete lasciare una recensione (bella o brutta che sia, le critiche costruttive servono sempre) siete ben accetti!! :)
Vi auguro buone feste di cuore visto che oggi è S.Stefano!!! <3
Saluti Tolkeniani<3
Chiara


 

   
 
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