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Autore: Acquamarine_    27/12/2014    1 recensioni
[Spoilers seconda stagione] Assassini. Mostri. Pericolosi. Si definiscono in tal modo i personaggi trattati in questa analisi delle loro psicologie, delle loro azioni e reazioni. Siamo i peggiori e più crudeli giudici di noi stessi: applichiamo a noi stessi una razione di biasimo che non applichiamo agli altri.
Dalla prima one shot: “Sono molte cose – un assassino, un mostro, un pericolo –, ma non sono umano. Non più.”
#1. Lincoln - Human
#2. Finn - Murderer
#3. Bellamy - Protector
#4. Marcus Kane - Sacrifice
#5. Charlotte - Fear
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Finn Collins, John Murphy, Lincoln
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Monster
Fandom: The 100
Avvertimento: Spoiler (seguo la programmazione americana)
Rating: Giallo
Personaggi: Lincoln, Finn, Bellamy, Marcus Kane, Charlotte, Dante Wallace, Murphy
Trama: [Spoilers seconda stagione] Assassini. Mostri. Pericolosi. Si definiscono in tal modo i personaggi trattati in questa analisi delle loro psicologie, delle loro azioni e reazioni. Siamo i peggiori e più crudeli giudici di noi stessi: applichiamo a noi stessi una razione di biasimo che non applichiamo agli altri.
Dalla prima one shot: “
Sono molte cose – un assassino, un mostro, un pericolo –, ma non sono umano. Non più.


Monster
«Abbiamo tutti un mostro dentro di noi, Clarke, e siamo responsabili di quello che fa quando lo lasciamo uscire.
»


#1. Lincoln [2x06] 

«And if I seem dangerous,
Would you be scared?»


Sento il dolore, acuto, insopportabile, come una lama affilata che mi trapassa la testa, lacerandomi il cervello. Lo sento insinuarsi lentamente nei miei più reconditi pensieri e contemporaneamente nel fondo delle mie viscere. Un calore parte dallo stomaco su, fino alla gola. No, non un calore: un fuoco. Ardo, brucio e assieme a me sento bruciare gli ultimi residui della mia umanità. Vedo il sangue scorrere dentro e fuori di me e coprirmi gli occhi, riempirmi la bocca. D'un tratto, il silenzio.
Non c'è più nulla attorno a me, sono solo, sospeso nel nulla.
Sono? Non sento nulla, non sento più il mio corpo, né l'aria circostante, né il lettino su cui ero legato; riesco a sentire solo il filo indistinto dei miei pensieri che mi scivola lentamente delle dita.


Quando mi risveglio, è ormai troppo tardi. È sempre troppo tardi. Il sangue mi scorre tra le dita, tra i denti, è sui miei vestiti, incrostato sulla mia pelle. Lo sento dentro, nella mia pelle, il loro sangue. Vomito, vomito cercando di mandar fuori le loro carni, le loro ossa; vomito cercando di strappare quel sangue dalle mie viscere, dove non deve essere; vomito cercando di espellere l'anima, ma non sono più sicuro di averne una. Sono cosciente. Ma sono? Sono un involucro incapace di reagire, un corpo morto che continua a muoversi, uno stupido burattino che combatte contro se stesso. Urlo, sperando che qualcuno possa sentirmi. Vomito, per eliminare da me ogni traccia di questo orrore. Piango, perché non posso morire.
Ma la mia bocca non urla, il mio stomaco non si contrae, i miei occhi non lacrimano.
Sono? Sì, sono. Un mostro. Un pericolo. Sono.


Tutto ciò che ero, non lo sono più. Dopo quello che ho fatto – che mi hanno spinto a fare – non posso più esserlo. L'umanità si è sbriciolata in me, ad ogni iniezione, ad ogni assassinio, ad ogni macabro pasto. Sono molte cose – un assassino, un mostro, un pericolo –, ma non sono umano. Non più.


Piombo nella realtà con una brutalità che non si era mai presentata prima. Sono in piedi, nel buio, ma vedo una luce in lontananza. Se avessi possibilità di manovrare i miei movimenti controllerei.
Poi, all'improvviso, la sento. E quella voce, per me, è come un colpo allo stomaco. Quanto ho aspettato per rivederla, quanto mi sono aggrappato al ricordo di lei quando ancora ero io? Vorrei slanciarmi verso di lei, andarle incontro, abbracciarla, portarla via. Poi, ricordo. Poi, l'orrore.
Mi rendo conto del sangue che mi macchia i vestiti e il volto, sento ancora chiaramente il sapore di carne umana sulla lingua. Vorrei fuggire, urlarle di andare via, di lasciarmi perdere, di lasciarmi morire. Ma il mio corpo ha deciso diversamente. Si muove verso di lei. Sono un assassino, un mostro, un pericolo. Quando mi vedrà sarà spaventata? Realizzo: mi ha già visto, o non avrebbe mai chiamato il mio nome. Cerco di opporre ogni resistenza possibile, combatto contro il mio stesso corpo. Non posso, non devo e non voglio avvicinarmi ad Octavia. Non posso. Vorrei urlare, strapparmi il cuore dal petto e mettere fine a quest'orrenda esistenza. Mi concentro, come non ho mai fatto con nulla in vita mia, cercando di farmi spazio nel mio stesso corpo, di riappropriarmi dell'unica cosa che non dovresti mai preoccuparti di poter perdere. Quasi ci riesco, per un attimo risento la gamba sinistra, ma è un guizzo, un momento che passa veloce com'era arrivato.

"Mi dispiace" sussurra, e all'improvviso sento un dolore atroce. Corrente elettrica in tutto il corpo. Non posso muoverlo, gestirlo, ma posso sentire dolore. Paradossale.
Crollo al pavimento. Poi, il buio.


Angolo Autrice:

Questo fandom mi ha letteralmente conquistata e nei documenti ho cominciato a scrivere tantissime fic a riguardo che spero di poter pubblicare presto :) Ieri ho finalmente terminato questa raccolta, che avevo cominciato dopo la visione della 2x06 e che è ispirata alla canzone Monster degli Imagine Dragons (per ascoltarla cliccate qui). La frase di Lincoln nella 2x09 riportata sotto al titolo della raccolta in realtà l'ho sentita dopo averla cominciata, però mi sembra calzare proprio a pennello, quindi mi piaceva l'idea di metterla come apertura. Questa prima shot si ambienta nella 2x06 (quando ci si riferisce ad un episodio in particolare lo riporterò tra parentesi all'inizio, come in questo caso), ovvero quando Lincoln è trasformato in un Mietitore. Ho cercato di dare una mia interpretazione: ci sono alcuni momenti di lucidità in cui lui si accorge di ciò che succede, ma non può fare nulla per fermarsi. Il suo corpo e il suo cervello vanno contro il suo stesso volere. C'è sempre Lincoln da qualche parte, anche dietro il Mostro, ma non è abbastanza forte per riprendere il controllo di se stesso.
Un'ultima nota: la raccolta conta quattro one-shot e tre flashfic. Il prossimo personaggio sarà Finn e aggiornerò ogni sabato :) Baci, spero che questa prima one-shot vi sia piaciuta!
A presto!
 

   
 
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