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Autore: Pichan    31/12/2014    1 recensioni
#1 - "Cos'hai da ridere, coglione?" gli chiese irritata.
"Ehi principessa, anche tu ti sei svegliata col piede sbagliato?" le chiese gustandosela con lo sguardo.
#2 - Scosse la testa togliendosi dalla mente l'immagine di lui e la Hyuuga insieme.
Shikamaru e Ino erano un conto, lui e la marmocchia erano tutt'altro.
#3 - L'Inuzuka rimase là, fermo in mezzo al cortile e quando tornò a posare gli occhi sulla causa della sua distrazione, incrociò di nuovo i suoi meravigliosi occhi perlacei.
Strega.
#4 - "Ma sì, infatti Hanabi ha ragione. Sei solo un animale, un cane che segue l'istinto e che sa solo abbaiare" Konohamaru gli sorrise soddisfatto mentre la mano di Hanabi cercava di reggere il pugno partito da Kiba.
#5 - "Muori schifoso! Aaah!"
Dio, fa che la smetta presto.
#6 - Erano nati per odiarsi e poi amarsi.
кιвαнαηα❤
Seconda classificata al Mon Amour contest, indetto da Maiko_chan sul forum di Efp e vincitrice del premio "Miglior Personaggio Maschile" e "Miglior Personaggio Femminile Secondario".❤
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han, Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore: Pichan, Piiichaaan  

Titolo: Odio 

Personaggi e pairing: Kiba Inuzuka, Hanabi Hyuuga 

Genere: Sentimentale 

Rating: Arancione 

Pacchetto/i: Albicocca, Lampone, Porpora 

Avvertimenti: AU 

Introduzione: #1 - "Cos'hai da ridere, coglione?" gli chiese irritata. 
"Ehi principessa, anche tu ti sei svegliata col piede sbagliato?" le chiese gustandosela con lo sguardo. 
#2 - Scosse la testa togliendosi dalla mente l'immagine di lui e la Hyuga insieme. 
Shikamaru e Ino erano un conto, lui e la marmocchia erano tutt'altro. 
#3 - L'Inuzuka rimase là, fermo in mezzo al cortile e quando tornò a posare gli occhi sulla causa della sua distrazione, incrociò di nuovo i suoi meravigliosi occhi perlacei. 
Strega. 
#4 -"Infatti Hanabi ha ragione. Sei solo un animale, un cane che segue l'istinto e che sa solo abbaiare" Konohamaru gli sorrise soddisfatto mentre la mano di Hanabi cercava di reggere il pugno partito da Kiba. 
#5 - "Muori schifoso! Aaah!" 
Dio, fa che la smetta presto. 
#6 - Erano nati per odiarsi e poi amarsi. 

Note dell'Autore: Per questo contest, ovviamente, ho optato per una raccoltina di OS. Il destino ha voluto che tra i numeri scelti mi capitassero le mie due coppie preferite, quindi ho deciso di dare spazio a quella sulla quale ho scritto meno. Kiba e Hanabi si odiano, ma l'odio deriva da un sentimento più profondo, nel loro caso l'amore. 

 
 

 
 

 
 

  

Odio  

[#1] 

Era una di quelle giornate uggiose, di quelle che non si sa mai cosa indossare e se portare l'ombrello. Il vento freddo di novembre gli scompigliava i capelli e lo metteva in seria difficoltà: non riusciva ad accendersi la sigaretta. 

Non solo si era svegliato tardi e non era riuscito a fare colazione, ci si metteva anche il vento, oltre che l'accendino quasi scarico, a farlo innervosire. 

"Lo sapevo che dovevo restare a dormire stamattina!" sbraitò lanciando l'accendino e facendolo finire in mezzo a qualche cespuglio sottostante. 

Maledetta sveglia, maledetta scuola, maledetto vento, maledetto accendino. 

Ci mancava soltanto che venisse beccato sulla terrazza della scuolaprettamente vietata da quando il preside aveva beccato un tizio del secondo anno a fumarsi una canna. 

Sbuffò sonoramente passandosi una mano tra i capelli per poi appoggiarsi al parapetto e inspirando a pieni polmoni l'aria fresca d'autunno. 

Rilassati Kiba, è solo cominciata male, non è detto che finisca peggio. 

Si prevedeva una serata interessante al pub con Naruto e sicuramente non si sarebbe fatto abbattere da una brutta mattinata. 

Ad un certo punto sentì un rumore proveniente  dalla porta delle scale e subito sussultò temendo di essere stato beccato. 

I battiti del cuore erano a mille: sarebbe stato sospeso dall'istituto e bocciato per l'ennesima volta. 

Che giornata di merda! 

Si voltò e ai suoi occhi apparse una ragazza minuta- mai vista- che, dopo essersi richiusa la porta alle spalle, osservò l'Inuzuka con un attimo di esitazione facendosi poi avanti. 

Il ragazzo la guardò attentamente mentre questa camminava verso di lui: gli occhi di ghiaccio contornati da lunghe ciglia nere, capelli scuri, sguardo sicuro e passo fiero di chi non teme il nemico. Il fisico asciutto, il seno pieno, le cosce sode e la pelle chiara. 

Era completamente vestita di nero e portava le cuffie alle orecchie con la musica a tutto volume- persino lui riusciva a sentirla. 

Niente male, matricola! 

"Hai da fumare?" gli chiese togliendosi una cuffia e guardandolo fisso negli occhi mentre l'Inuzuka se la rideva sotto i baffi. 

Ragazzina. 

"Cos'hai da ridere, coglione?" gli chiese irritata. 

"Ehi principessa, anche tu ti sei svegliata col piede sbagliato?" le chiese, gustandosela con lo sguardo. 

"Fatti i cazzi tuoi Inuzuka". 

"Alla tua età dovresti prendere il biberon, non andare in cerca di sigarette" la sminuì. 

"Alla tua età non dovresti essere ancora al quinto anno" gli sorrise con una certa cattiveria. 

Come faceva, la ragazzina, a sapere che aveva ventuno anni e che ancora era al quinto anno? 

"Direi che il problema stia alla radice" tornò all'attacco. 

"Che intendi?" assottigliò lo sguardo cercando di arrivare a ciò che il ragazzo voleva dire. 

"Se sei così acida, probabilmente non  ti sei solo svegliata male". 

"Continuo a non capire, Inuzuka". 

"Svegliati mocciosa! Sei acida come una sessantenne zitella alla quale non hanno mai dato una botta" scoppiò a ridere mentre osservava il viso della ragazza tingersi di rosso. 

"Dammi una sigaretta e sarai risparmiato". 

"Preferirei darti qualcos'altro anche perché questa è l'ultima che mi è rimasta" le disse malizioso tirando fuori da una tasca la sigaretta che precedentemente aveva cercato di accendere. 

"Parli in questo modo solo perché in realtà ce l'hai talmente piccolo da avere manie di inferiorità". 

"Smettila di sputare veleno, ragazzina. Dovresti chiedere a qualcuna del quinto anno se le cose stanno davvero come credi!" le rispose indispettito. 

"A me non interessa niente del tuo pisello, Inuzuka. Per quanto mi riguarda puoi tranquillamente tenertelo nei pantaloni" gli rispose annoiata. 

"Ovvio che con una acida come te me lo tengo nei pantaloni!" ribatté cercando di guadagnare terreno. 

"Facciamo a metà" allungò la mano verso di lui. 

"Solo se mi dici il tuo nome, ragazzina" ritrasse la sigaretta. 

Una smorfia di puro fastidio si dipinse sul volto della ragazza. 

"Hanabi Hyuga e adesso passami quella sigaretta!" gliela strappò dalle mani. 

Maledetta Hyuga.

   
 
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