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Autore: Skatach    04/01/2015    6 recensioni
Esistono studenti che arrivano sempre in orario a scuola, seguono le lezioni, capiscono di cosa stanno parlando i professori e riescono a cavarsela in quasi tutte le materie...
Ma tu non sei uno di questi.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La campanella suona.

Sei in ritardo. Ancora. A quanto pare quest'anno andrà così!

Sali le scale, i piedi che sembrano piombo, stringi il corrimano come se fosse la tua unica ancora di salvezza. Ce la puoi fare, solo qualche metro e sarai in classe!

No, no, ti prego... Due ore di matematica il lunedì mattina no!” E invece sì. Ma dai, non ci credo che tu non abbia voglia di tuffarti nel magico mondo dei numeri!

Ti avvicini alla porta, chiusa, e abbassi la maniglia “Fai che il prof non sia ancora arrivato, fai che il prof non sia ancora arrivato” E invece è arrivato. Hai fortuna ultimamente, eh?

Biascichi qualche parola di scuse e ti siedi al tuo posto, terza fila vicino la finestra. Ti vanti sempre con tutti di quel banco, chi dopotutto non lo farebbe. È la perfezione, abbastanza lontano dalla cattedra per potersi appisolare durante le ultime ore ma altrettanto vicino da capire cosa dice quella di italiano quando ha mal di gola e le manca la voce.

La lezione comincia.

Il prof accende la lim e inizia la spiegazione. Cerchi di seguire, di non perderti in quell'accozzaglia di numeri (e lettere, perché a quanto pare la definizione di matematica è cambiata da quando andavi alle elementari), di scrivere tutto sul quaderno... E ce la fai! Per i primi cinque minuti.

Poi, però, dentro di te iniziano a sorgere domande che sembrano più importanti di cosa sia un numero complesso e ti portano lontano dall'aula in cui ti trovi.

Ma ho fatto bene a scegliere questa scuola? Riuscirò mai dopo il liceo ad avere il lavoro che sogno?” Lentamente il tuo sguardo si sposta dalla lavagna alle foglie che iniziano a cadere dagli alberi, nel giardino dell'istituto “Ma quindi è vero che l'uomo è simile alla natura, e che come essa muore per poi rinascere più forte? E la vita umana, cos'è? Ma, soprattutto, la mamma avrà fatto le lasagne per pranzo oggi?”

Caspita, stavi per iniziare un pensiero profondo per una buona volta e te lo fai sfuggire da un piatto di lasagne, complimenti. A questo punto ti conviene seguire la lezione, così almeno qualcosa di sensato potrebbe arrischiarsi ad entrare nella tua testa bacata.

Butti l'occhio sul foglio del tuo compagno di banco e vedi che sta disegnando dei piani cartesiani. «Ma queste robe cosa c'entrano adesso?» gli chiedi sussurrando.

«Ah, non lo so, non ci capisco niente» ti risponde.

Che gran accoppiata che siete. Cerchi allora di ascoltare un po' quello che sta dicendo il professore, ma continui a non avere molto successo. Dovresti fare una domanda, no? È quello che ti hanno ripetuto di più in questi anni: se non capisci, chiedi.

Lentamente, la tua spalla inizia a muoversi e le dita della mano destra si tendono verso l'alto. Bene così! Lo sapevo che non eri un totale spreco di tempo!

Il tuo braccio ora è completamente alzato e sembri quasi saltellare sulla sedia, per attirare l'attenzione. L'insegnate incrocia il tuo sguardo e ti nota, finalmente. È questo il momento! Chiedi!

«Prof, posso andare in bagno?»

 

 

   
 
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