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Autore: Monkey_D_Alyce    04/01/2015    4 recensioni
Eustass Kidd.
Un tipo violento, dispettoso, maleducato, stronzo e... il mio vicino di casa.
Non lo sopporto più.
Lui e le sue continue richieste di latte parzialmente scremato e tanto altro!
Mi ha stufato.
Veramente stufato.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il mio vicino di casa Eustass Kidd…

 
 


 
Io non lo sopporto più.
Non sopporto più le sue lamentele per ogni cosa andata storta, i suoi insulti contro chiunque per nessun motivo in particolare, il suo sbattere la porta di casa quando esce oppure la musica a palla che ascolta di continuo, non facendomi concentrare sul mio studio.
Giuro che quando sarò diventato chirurgo, lo ammazzo con un bisturi.
No.
Lo uccido ora.
Così mi levo il pensiero e posso laurearmi con il massimo dei voti.
 
Bussa alla porta con insistenza, risvegliandomi dai miei pensieri omicida rivolti a lui.
Quanto è dolce e velenoso il sapore della vendetta? Tanto e voglio gustarmela fino in fondo.
 
“Medicastro del cazzo! Apri questa fottuta porta!” mi grida contro disumanamente, rischiando di mandare a fottere il mio apparato uditivo nonostante ci sia un porta abbastanza spessa e dei muri a dividerci.
Apro l’usci del mio appartamento e lo guardo trucemente.
“Buongiorno anche a te, Eustass-ya” lo saluto con indifferenza, irritandolo parecchio.
E’ anche un tipo irascibile.
“Vicino di merda, mi serve il latte!” sbotta infastidito, facendomi incrociare le braccia al petto.
Mi appoggio allo stipite della povera porta e lo guardo come se cercassi di capire se sta scherzando o meno.
“Allora?!?” domanda insistentemente, facendomi perdere le staffe, ma mi trattengo con un’educazione fredda e composta.
“Vai a comprartelo al supermercato” gli rispondo seccamente, per poi richiudere la porta con un tonfo sordo.
Comincia a picchiare con violenza quel povero pezzo di legno massiccio, insultandomi con aneddoti veramente originali.
In fin dei conti, il suo vocabolario è composto solamente da parole e frasi simili.
 
“Medicastro cazzuto!!! Vieni ad aprire questa merda di porta e dammi il tuo latte!!!” mi ordina smettendo di dare pugni e cominciando con i calci.
 
Ecco perché non lo sopporto.
Il mio vicino di casa di nome Eustass Kidd è uno psicopatico violento, alcolizzato di latte parzialmente scremato e fanatico di tutti i gruppi rock esistenti.
Inoltre, mi rompe le palle tutto il giorno con le sue richieste del cazzo ed io non riesco a studiare.
Giuro che se non la pianta gli taglierò quei capelli rosso a forma di papavero che si ritrova.
 
“Law!!!” grida ancora ed io ritorno velocemente alla porta, stufo di tutta questa situazione.
È due anni che si va avanti così.
Due anni.
Due fottuti anni.
Adesso mi sente.
La mia pazienza ha un limite.
 
Riapro la porta e mi pongo davanti a lui, guardandolo freddamente con odio e disprezzo, incuriosendolo un poco.
 
“Il mio latte?” chiede noncurante, facendomi imbestialire più di quanto già non sia.
Ha detto pure mio
Come se il latte che ho comprato io con i pochi spiccioli che mi guadagno fosse in realtà suo.
“A pochi passi dal condominio c’è un supermercato, Eustass-ya. Ti costa così tanto alzare il tuo regale e lurido culo dal divano rotto su cui ti siedi ogni volta? È due anni che continui a rompermi il cazzo con la tua richiesta continua di latte parzialmente scremato. Per non considerare tutte le volte che sei entrato in casa senza il mio permesso, scassando ben tre serrature. Tre serrature che ho dovuto cambiare e pagare con i miei soldi! E tu che facevi? Facevi la bella vita in casa mia, come se fosse tua, mangiando e bevendo come se nulla fosse. E quanti libri di medicina hai bruciato per fare il fuoco in strada o per far gridare di paura la povera vecchia che sta al piano di sopra?!?
Ah! E per aggiungere ulteriore benzina sul fuoco, quante volte ti ho dovuto pagare la cauzione perché commettevi stronzate davanti alla caserma dei carabinieri?!?
Sai cosa ti dico?
Fottiti.”
Riprendo fiato dopo questa sclerata, ansimando un poco per il mio tono di voce alzato per la rabbia.
Sto per rientrare in casa e sbattere quella povera porta, ma Kidd mi trattiene per un braccio e mi volta verso di sé.
 
Mi guarda negli occhi per alcuni istanti, che a me paiono interminabili, per poi coinvolgermi in un bacio violento, privo di dolcezza.
Mi morde e mi succhia le labbra con tale veemenza che io non ho il tempo di scacciarlo via.
Di tirargli un bel pugno in faccia.
Sono talmente sorpreso che non contraccambio nemmeno il bacio.
Non so nemmeno che mi prende.
Non ho la forza di reagire.
 
Si stacca da me dopo alcuni secondi, sbattendomi contro il muro, dato che la porta è aperta e avrei una via di scampo.
 
“Tu, medicastro di merda”- inizia puntandomi il dito contro il petto, continuando a guardarmi con i suoi occhi gialli come quelli di un falco- “Se tu fossi intelligente, ti saresti accorto che sono un piantagrane nella tua vita perché provo qualcosa per te e sto cercando di attirare la tua attenzione! Sarai il chirurgo più bravo del pianeta, un sapientone di prima categoria, ma certe volte sei proprio stupido e solamente cinico”.
E si allontana, lasciandomi allibito come un baccalà.
 
Sono indeciso sul da farsi e non so come comportarmi, rimanendo vicino l’uscio di casa per molti minuti, se non ore, mentre la gente del condominio sale e scende, andando o tornando dalle proprie commissioni.
Non mi degnano nemmeno di uno sguardo, e, se lo fanno, è come se fosse di rimprovero.
Nemmeno sapessero ciò che provava Kidd nei miei confronti.
Persino la vecchina del piano di sopra, vittima di molti dispetti di Eustass-ya, scuote la testa con fare sconsolato.
 
Ora che ci penso, non ho mai badato ai miei sentimenti nei confronti di quel pazzo tipo che ho come vicino di casa, tanto sono preso dallo studio e dalle idee di vendetta nei suoi confronti.
Ma qual è il vero motivo, poi?
Anch’io contraccambio… questi sentimenti?
 
Ghigno mestamente, aggiustandomi il mio cappello maculato e busso alla sua porta.
Tocca a me, stavolta.
 
Apre con uno scatto deciso e, appena mi vede, sta serio e rigido come una statua di sale.
 
“Scusa, Eustass-ya, ma non potevi inviarmi una mazzo di rose?” inizio facendogli quella domanda retorica, per poi continuare- “Se devo essere sincero, non so ancora cosa provo per te, dato che mi ritieni un sapientone cinico e chirurgo migliore del mondo, anche se non lo sono ancora diventato, ma… possiamo cominciare col chiederci scusa a vicenda, ti pare?”.
Lui si fa pensieroso per un attimo, lasciandomi sulle spine.
Attesa piuttosto snervante, considerando anche il fatto che sono un tipo molto paziente e calcolatore.
Sto impazzendo, forse…
Sì, deve essere così.
 
“Mi dispiace, Law, ma… col cazzo che ti chiedo scusa. E non le voglio nemmeno le tue scuse. Sono sempre stato un tipo dall’indole violenta, quindi è come se tu chiedessi al Diavolo di leggere la Bibbia”- mi risponde come se fosse una cosa ovvia, facendomi sospirare- “Ma possiamo cominciare lo stesso”.
E mi attira verso di sé, coinvolgendomi in un altro bacio, questa volta meno violento del primo e ricambiato.
È uno scontro all’ultimo sangue delle nostre lingue, ma non mi dispiace.
So solo che forse il mio vicino di casa mi farà impazzire ancora di più…
 
 
Maledetto latte parzialmente scremato.











Angolo di Alyce: Salve gente!
Eccomi con un'altra opera orripilante senza senso!
Era da tempo che volevo scrivere una storia avente Kidd come vicino di casa.
Dapprima volvevo metterci un nuovo personaggio, ma alla fine ho optato per il sexy Law :Q__________________________
Mi sa che ora partiranno immagini di Traffy come vicino di casa... senza maglia :Q__________________________
Ok, ok, mi riprendo!
E qui... tutta colpa del latte... parzialmente scremato.
Ebbene sì, perchè alla sottoscritta non andava bene un latte qualsiasi, NO, ma quello parzialmente scremato! (oltretutto non mi piace :P)
Se ci fosse Edward Elric, penso che mi ammazzerebbe di botte solamente per aver nominato "latte".
Però, ha fatto qualcosa di buono: ha "riappacificato" i nostri cari due vicini.
Il merito va anche un po' alla vecchietta del piano di sopra, secondo me.
Beata donna! La voglio come nonna! (ho fatto anche rima)
Bene, vi abbandono con questo mio cianciare e vi saluto!
Ciao e un strasuperbacione a tutti!
Alyce :)))))))))))))))))))))))))
  
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