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Autore: Ale78    09/01/2015    4 recensioni
Carol e Rick sono preoccupati per la sanità mentale di Daryl, dopo la morte di Beth
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daryl Dixon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Una serata particolare.

 

-Non possiamo lasciare che continui così. Si sta distruggendo da solo.

Rick appoggiò sul tavolo le provviste che portava, con rabbia malcelata. Carol lo trovò appoggiato al bancone, di spalle, e lo inchiodò lì.

-Non parla con nessuno- a parte qualche parola e grugniti sporadici-  da quanto?- continuò la donna- Quando è stata l’ultima volta che lo hai visto mangiare? O dormire una notte intera? 

Rick si girò verso Carol ritrovando un po’ la calma che aveva perso. 

-Carol, lo so. Vivo con lui. Ci passo ogni momento libero, e quelli in cui sono impegnato, per motivi di servizio, coinvolgo anche lui, per tenerlo d’occhio. So che non mangia abbastanza. Lo vedo che non dorme più di tre ore per notte, e non ho più sentito la sua voce in modo chiaro, da quando…Non che comunque, prima, parlasse molto.  

Il silenzio che ne seguì fu più eloquente di qualsiasi parola, come lo sguardo che gli scoccò Carol. 

-Cosa vuoi che faccia? – chiese Rick esasperato dalla situazione- Cioè più di fare quello che sto già provando a fare. 

-Non lo so. Voglio dire, prova a chiedergli di fare qualcosa insieme, qualcosa che non siano incarichi di servizio, qualcosa da uomini, insomma.

Gli occhi di Rick incrociarono quelli della donna che aveva di fronte con stupore, misto…Carol non riuscì a decifrare del tutto la sua espressione. Rick era un buon uomo, nonostante quello che il mondo aveva tirato fuori da lui, e i suoi occhi in quel momento, esprimevano tutto il suo disagio e un pizzico di divertimento che gli aveva suscitato quel commento. 

Cose da Uomini. Era un’espressione che Rick non sentiva…almeno da prima che Carl nascesse.

-Qualcosa da uomini? – chiese incerto, senza nascondere un mezzo sorriso che però non contagiò gli occhi.- Carol ti rendi conto che… – cercò di trattenersi dal sorridere di nuovo, scrollando il capo, cambiando tattica – Penso che l’ultima volta che ho passato del tempo facendo quello che mi stai proponendo di fare, cioè tipo bermi qualche birra con un amico, sul muro davanti a casa, dovevo avere tipo diciassette anni e di certo, tutto questo, era pura utopia. Quanto a Daryl, - lo sceriffo Grimes misurò le parole con attenzione.- Per come lo conosco, non ti offendere Carol, ma non mi sembra il tipo che voglia fare due chiacchiere, o almeno, nello specifico, non credo che voglia parlare di quello che è successo. 

Carol sbuffò spazientita, ma non desistette. – Rick…

-Ci proverò… di nuovo. Non credere che io non voglia vederlo .bhè, lo sai! - scosse il capo,-  Stiamo parlando di Daryl. 

Fu in quell’attimo, in quel preciso istante, che sbirciarono dalla finestra della casupola che Rick divideva con Daryl, da quando erano approdati in quella ospitale comunità, che li aveva accolti dopo i fatti del Grady Memorial.

Erano ormai due mesi che si trovavano lì, e per quanto per tutti loro le cose fossero migliorate, lo stato mentale di Daryl, ecco, lasciava adito a parecchi dubbi.

Il balestriere del gruppo era, in quel momento, seduto su un tronco d’albero caduto, nello spazio aperto davanti alla casa, che affilava un lungo coltello da caccia, in attesa. Di cosa esattamente, neppure lui avrebbe saputo dirlo. Cercava per lo più di non pensare a quello che era successo al Grady Memorial. In realtà, non voleva pensare proprio a nulla di ciò che era accaduto. Continuava a riflettere su cosa era andato male, cosa in quel maledetto piano, era andato storto. E se fossero entrati sparando? Sarebbe cambiato qualcosa? E se…

Niente, quel fottuto giorno, era andato come doveva. Dal loro piano per entrare - in cui anche lui aveva avuto voce in capitolo- si era passati al momento dello scambio e poi? Poi cosa era accaduto? Era riuscito a sfiorare il braccio di Beth per un minuto poi Dawn aveva richiamato Noha, Beth lo aveva abbracciato e poi…e poi….

Se davvero ci fosse stato un Dio, se questa dannata entità fosse realmente esistita, niente sarebbe andato come poi effettivamente è andato, e lei, sarebbe ancora viva. 

 A un tratto l’arciere avvertì un movimento alle sue spalle, fu una frazione di secondo, e imbracciò la balestra con la freccia incoccata, puntandola verso l’origine del rumore. 

 Rick alzò le mani- come se volesse arrendersi- e Daryl abbassò l’arma, il tutto nel più assoluto silenzio. 

-Posso sedermi? – chiese il poliziotto.

Daryl non disse niente, ma con un quasi impercettibile cenno del capo, lo invitò a sedersi. 

 

Per qualche minuto i due uomini rimasero seduti accanto, scrutando il limitare della radura, in silenzio. Daryl ritornò ai suoi foschi pensieri, mentre Rick, si guardò un po’ intorno cercando il modo migliore di rompere il ghiaccio. 

Alla fine l’ex poliziotto porse una bottiglietta d’acqua all’uomo seduto al suo fianco. Daryl lo guardò senza capire, ma accetto l’oggetto facendo un cenno col capo. 

-Carol temeva che non avessi assunto abbastanza liquidi e in mancanza di una birra-  spiegò Rick- E poi…

Daryl si irrigidì un poco e scrutò il volto dell’amico, come per carpirne i segreti. 

Rick si fece coraggio e proseguì.- …E poi, Daryl, le manchi. Manchi a tutti noi a dire il vero, - aggiunse quasi imbarazzato dalle sue stesse parole. 

Daryl non solo era il suo braccio destro, il suo più caro amico, il fratello che non aveva mai avuto e a cui avrebbe affidato le cose più preziose che possedeva - cosa che aveva già fatto più volte – come  i suoi figli e la sua stessa esistenza, ma era anche una persona estremamente complicata e incredibilmente sensibile, soprattutto poiché, quando si trattava di esprimere i propri sentimenti, Daryl, era paragonabile a un adolescente complessato. 

Rick poteva anche comprendere l’atteggiamento dell’amico, la morte di Beth era stato uno shock per tutti, certo, ma se per ognuno di loro, era stata una tragedia terribile che, se non proprio superabile, era in qualche modo affrontabile,  per Daryl era stato qualcosa di diverso. 

All’ex poliziotto sfuggiva, però, il punto essenziale e ciò lo disturbava non poco.

Cosa aveva così indissolubilmente legato le vite della figlia più giovane di Herschel, e quella della persona che non avrebbe potuto essergli più cara, nemmeno se fossero stati figli della stessa madre? 

La cosa principale che preoccupava Rick era come poter estorcere delle riposte all’amico senza ferirlo o toccare un equilibrio costruito con fatica. 

Era difficile, terribilmente difficile. 

Daryl continuava a tacere e scrutare la linea dell’orizzonte, come se niente potesse turbarlo, a parte il fatto che sotto la cenere, provasse ben altre emozioni. Non riusciva nemmeno a pensare che non l’avrebbe rivista, che il sorriso di Beth, con i suoi grandi occhi sgranati, non avrebbe più rischiarato, con la sua sola presenza, le sue giornate. La positività e la passione, i buoni sentimenti e la fede di quella ragazza, gli avevano indicato una via, un sentiero che non aveva mai nemmeno immaginato potesse esserci, e poi, tutto d’un tratto, era sparito per colpa del fato. 

Un colpo di pistola sparato a bruciapelo e le sole cose in cui avesse mai creduto, erano tutte scomparse in un attimo. 

No. Non poteva nemmeno tentare di spiegare a Rick quali erano i pensieri che albergavano nel suo cuore, perché erano cose troppo grosse, impossibili da spiegare a parole, soprattutto, per uno come lui, che non era avvezzo a simili espressioni affettive, e così, si era limitato a restare in silenzio e scrutare l’oscurità che si stava facendo strada. 

Era quasi l’imbrunire e Rick cercò un altro approccio.

-Fratello, io lo so che per te sia più difficile che per chiunque altro di noi.  Quel periodo, dopo la fuga dalla prigione, che avete passato là fuori insieme, soltanto tu e lei sapete cosa avete dovuto realmente passare, ma non puoi chiuderci fuori così, non puoi continuare a trincerarti dietro il tuo dolore e la tua rabbia, in un mutismo forzato e angosciante, soprattutto per chi ti vuole bene e ti vorrebbe vedere tornare alla vita. La stessa Beth, e di questo ne sono certo, non vorrebbe vederti cosi prostrato dal dolore per la sua perdita. 

Glielo devi Daryl, lo devi a lei e a te stesso, anche. 

Daryl lo squadrò con durezza. Cosa diavolo poteva sapere lui di cosa stava provando? Cosa potevano sapere tutti loro, di ciò che aveva rappresentato quella ragazza per lui. La sola persona che gli aveva fatto credere ci fosse ancora speranza in questo mondo, nonostante tutto, ora non c’era più e loro volevano poter comprendere? Cosa? In che modo avrebbe anche solo potuto tentare di spiegare la reale portata della sua perdita. 

Daryl si alzò e rinfoderò il coltello. Rick cercò di trattenerlo. 

-Daryl ascolta…

Ma l’arciere si stava già allontanando. – Vado a caccia.- disse lapidario e si diresse verso il bosco. 

Rick lo osservò fino a che non sparì alla vista.

Carol usci dalla casetta, doveva aver tenuto d’occhio la cosa dalla finestra del tinello. – E allora? Gli hai parlato? 

Rick sospirò e si rialzò in piedi. Scosse il capo. –Non ci ascolterà. 

 

   
 
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