Non avrei dovuto darla vinta a Rick.
Non ero certo il solo ad aver bisogno di riposo, ero stanco di essere trattato come un malato, una persona da compatire. La sua perdita era stata un duro colpo, dovevo ammetterlo, ma tutta quell'attenzione da parte di Carol e Rick mi stava decisamente soffocando.
Non mi abbandonavano un secondo da quel giorno, per paura che succedesse ancora, per paura di rivedermi crollare come avevo fatto davanti a quella croce.
Fu davvero troppo da sopportare, avevamo sepolto molte altre persone care, ma con Beth, con quella sciocca ragazzina, era stato molto, molto peggio.
Il sonno non accennava a volermi accogliere tra le sue braccia, ma tuttavia alzarsi e uscire non era contemplato. All'esterno avrei trovato Carol e Rick, i miei fedeli cani da guardia, pronti a rispedirmi a letto. Dormi poco Daryl, sei sciupato Daryl, devi riposarti! Passavano le giornate a ripetere sempre le stesse cose e la mia pazienza si stava esaurendo, ne avevo le scatole piene.
Se non fossi stato completamente svuotato e apatico, li avrei già mandati al diavolo da parecchio tempo.
Continuai a rigirarmi tra le lenzuola anche se non riuscii a...

"Che razza di posto era quello? Dove mi trovavo? Ero nel mio letto fino a pochi minuti prima e stavo cercando disperatamente di addormentarmi, come avevo fatto ad arrivare lì?
Un lago, l'acqua limpida, il sole che si rifletteva su di essa. Un prato, con un erba di un verde così intenso da non sembrare reale. Il sole caldo, il cielo di un azzurro mai visto prima. 
Alberi da frutta tutt'intorno a me facevano da cornice ad uno scenario da favola.
Camminai per qualche metro, raggiungendo la riva del lago e lì notai qualcosa di famigliare. Un oggetto che mi sembrò di aver già visto da qualche parte. Era una cassetta di legno, consumata e logora con sopra un bicchiere ed un barattolo di vetro, entrambi colmi di un liquido trasparente.
La bruttezza di quell'oggetto stonava parecchio con il paesaggio circostante.
Mi avvicinai e, per curiosità, afferrai il barattolo portandolo all'altezza del naso per sentirne l'odore. Quello era distillato. Lo stesso del capanno, lo stesso bevuto con lei.
-Allora signor Dixon tocca a te... non ho mai...?- 
Sorpreso e confuso non riuscii a proferire parola.
Seduta sul prato, accanto a quella cassetta c'era Beth, con il bicchiere in mano, pronta a giocare ancora a quello stupido gioco.
-Oh avanti! Il gatto ti ha mangiato la lingua?- disse esortandomi a parlare.
-Tu sei morta!- feci io scioccato.
-E questo ti impedisce di giocare con me? Bene, salti un turno allora. Tocca a me. Non ho mai fumato uno spinello.-
Senza pensare e senza rendermene realmente conto portai il barattolo alle labbra e bevvi un sorso.
-Bene, tocca a te ora!- disse Beth restando in attesa.
-Non sono mai morto facendo un gesto sconsiderato e abbandonando tutti i miei cari.- sputai, con il tono più acido del quale fossi capace.
-Oh beh... questo vale... credo.- disse facendo spallucce e bevendo un sorso dal suo bicchiere.
-Non ho mai baciato un uomo con la barba.- affermò aspettando la mia reazione.
Ovviamente non bevvi, non avevo mai baciato un uomo, ma udire quella frase mi fece uno strano effetto.
-Vorrei provare!- disse alzandosi e avvicinandosi a me. 
Prima che potessi reagire le sue labbra erano sulle mie. Un bacio casto, a fior di labbra, ma pur sempre un bacio.
-Allora?- chiese lei dopo essersi allontanata.
-Vuoi sapere se mi è piaciuto?- domandai io a mia volta.
-No, voglio sapere se avevo ragione.- puntualizzò lei, restando ferma a pochi centimetri da me.
-Ragione riguardo cosa?- chiesi curioso.
-Ti manco ora che non ci sono più?- mi domandò guardandomi negli occhi.
-Lo sai...- risposi abbassando lo sguardo."

-Daryl? Sveglia. E' mattino, dobbiamo andare.- disse Carol scuotendomi e facendomi aprire gli occhi.
La guardai un po' scocciato, grugnendo in risposta.
-Stavi sognando lei non è vero?- mi domandò.
-Cosa te lo fa pensare?- chiesi io ancora assonnato.
-Stavi sorridendo.- rispose lei, prima di lasciare la stanza.