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Autore: Vanexius    14/01/2015    0 recensioni
Versione modificata di ''Sherlock, I am here'' pubblicata con il mio vecchio profilo efp.
Cosa potrebbe mai accadere se le menti brillanti come quelle di Sherlock Holmes e John Watson si unissero in un estrema lotta contro i Dalek?
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oramai il giorno londinese non esisteva più. Tutto era colorato su una tonalità di grigrio. L'aria era quasi irrespirabile per via della polvere e di qualche altra sostanza usata dai terrestri per combattare loro, i dalek. Esseri provenienti da chissà quale remoto luogo nell'universo, venuti per conquistare la Terra. Sembra la trama di un film di fantascienza, ma purtroppo è vero. La luce non filtrava bene per via di un enorme massa gassosa e solo pochi fili di luce candida riuscivano a filtrare. 
I sopravvissuti era tutti ammassati in un grande centro commerciale, barricato dall'interno. Dei piccoli bunker erano arroccati ai confini dei quest'ultimo, per difendere anche a costo della vita. 
Nella sezione giocattoli, alcuni militari stavano progettando piani per poter finire questa guerra. 
- Dobbiamo trovare il loro capo! - Imprecò un soldato robusto, capelli castani, occhi di altrettanto colore e carnagione chiara. 
- Questo si sapeva già dall'inizio! - ribatté John Watson, che dopo tanti anni si ritrovò di nuovo in un campo di battaglia. Per le sue grandi dote combattive e le sue conoscenze in campo medico, fecero di lui il capitano di questa spedizione. 
- La domanda è: come lo troviamo?- 
- Semplice. - 
La voce di Sherlock Holmes riecheggiò nell'aria. Abile stratega e sopratutto nel risolvere qualsiasi caso, fecero di lui il luogotenente. 
In posizione supina, mani sotto il mento, non smetteva di distogliere lo sguardo dal soffitto. 
- E come pensi di fare, luogotenente? - Una piccola voce flebile venne da un soldato semplice di appena 19 anni, circa, seduto su uno sgabello poco lontano da Sherlock. 
- Come ho già detto: semplice. Il capo è quello che deve controllare tutti per vedere se tutto funziona, no? Quindi se le mie osservazioni sono esatte e se la mia vista non mi inganna per colpa di questa ''nebbia'' grigia. - Si alzò di scatto, avvicinandosi alla mappa della città. - La posizione più alta e favorevole alla vista di tutta Londra è proprio questa. - Il suo dito andò a fermarsi sul Shard London Bridge, con i suoi 306 metri di altezza, è il grattacielo più alto dell'Unione Europea. 
- Non ci avrei mai pensato.. - commentò il soldato castano.
- Ottimo. Ma come pensi di arrivarci al 72° piano?! - Sospirò John. 
- Questo ancora non lo so. Ma mi bastava solo un ''grazie''. - 
- Grazie, Sherlock. - 
- Una cosa c'e da fare. - Aggiunse il consulente-detective. 
- E cosa? - Questa volta fu di nuovo il soldato semplice di prima a parlare. 
- Andrò in avanscoperta. - 
- C-Cosa? Sherlock, sei impazzito del tutto?! - Ribatté John, sbattendo le mani sul tavolo. - Non voglio. Da solo poi. Te lo scordi. - 
- Non fare la scenetta di gelosia in un momento del genere. - 
- Sherlock. - riprese fiato. - Non scherzare. Sto dicendo davvero. Da solo non ci andrai. Verrò io con te. - 
- Da solo le possibilità di successo salgono del 50%. - 
- Come no... - 
- Ti fidi di me o no? - 
- Capitano, credo davvero che mandare da solo il luogotenente non sia una  brutta idea. Capisco che non vuole perdere uomini, sopratutto importanti come Sherlock, ma questa volta si parla di un sacco di vittime. Del mondo intero. Questa scelta influenza il finale della guerra. - Il soldato semplice si alzò dalla sedia, appoggiando una mano sulla spalla del suo capitano. 
''Importanti'' fu questa la parola che a John rimase più impressa nella sua memoria. 
- E va bene. Vada così. - 
- Mi piaci ragazzino! E ora.. se volete scusarmi.. io vado! - Prese la radiotrasmittente che stava riposta nel cassatto della scrivania e si incammincò verso l'uscita del supermercato. 
Stava scendendo le scale del primo piano quando si sentì prendere per un braccio. 
- John. -
- Ritornerai? - 
- Ovviamente. Non ''morirò'' per una seconda volta. -  
E detto questo, lo lasciò andare. Voleva almeno baciarlo, come regalo di buona fortuna, ma qualcosa gli è l'ho impedì di farlo. 
Sapeva che questo non era un addio ma un arrivederci. 
   
 
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