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Autore: Eliessa    17/01/2015    5 recensioni
Anna deve scegliere tra il lavoro e l'amore. Tra Dorian e Luca.
Luca deve cercare di tenere i nervi ben saldi.
Riusciranno entrambi ad essere professionali pur amandosi in segreto?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Gori, Luca Benvenuto, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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SEGRETO


 
Anna oramai si era infiltrata nella Mafia Russa. La pallottola che l’aveva colpita alla gamba era stata una buona scusa per infiltrarsi, ma Luca era preoccupato, geloso… innamorato e i pochi incontri che avevano per aggiornarsi non gli bastavano. Non accettava l’idea di Anna sotto copertura, e soprattutto non accettava l’idea che lei avesse accanto un uomo che non fosse lui.
Quando aveva capito di amarla era ormai troppo tardi. Troppe liti avevano avuto, troppe volte avevano discusso e troppe volte per paura o per orgoglio arrivavano ad una soluzione che entrambi sapevano che non era quella giusta.
Dopo la sparatoria in cui Anna era rimasta ferita, Luca aveva capito di non volerla perdere.
In quell’istante aveva capito che la sua vita era Anna, la donna che ha visto crescere professionalmente e non solo.
Lui le è stato sempre accanto, l’aveva aiutata a superare il suo passato doloroso, la conosceva meglio di tutti, era la sua migliore amica, ora voleva che diventasse la sua fidanzata.
Ma quando aveva preso coraggio per parlarle era ormai troppo tardi, Anna aveva preso la sua decisione e lui non aveva il potere di impedire il suo incarico.
Doveva dividere sentimento e lavoro, ma in quel momento il suo pensiero era Anna, e in quel nome era rinchiuso tutta la sua vita, da poliziotto e da uomo.
[…]
Al Parco degli Acquedotti, dopo essersi  aggiornati e dopo aver capito che forse Dorian non era più un pericolo per Anna, i due stavano per andarsene, ma Luca la fermò
- Adesso vattene sennò non ti mando più via.- disse Luca dopo aver baciato la donna.
Anna si era appena avviata, era distante da Luca solo qualche passo ma… sentiva lo sguardo dell’uomo su di lei, si voltò e gli corse incontro.
Il bacio che si erano dati qualche istante prima era solo l’inizio. Luca la baciò con passione e quando le loro labbra si staccarono l’uomo le prese le mani e la guardò fisso negli occhi per pochi secondi, secondi che sembravano eterni.
-Ho bisogno di te.- sussurrò Anna all’orecchio di Luca. L’uomo tornò a baciarla, ma questa volta era un bacio più leggero, quasi posato su quelle soffici labbra; poi iniziò a correre per arrivare alla sua auto. –Ma dove stiamo andando?- chiese la donna.
-A casa nostra.- rispose Luca correndo per le strade di Roma con la sua BMW nera. In meno di un quarto d’ero i due erano arrivati nella loro casa e li si lasciarono andare ad una passione che era rimasta chiusa dentro di loro per tanto tempo. Troppo. In quel momento non esisteva nessuna missione, nessun poliziotto, niente lavoro, solo Luca, Anna e il loro amore che forse iniziava a sbocciare.
-Ti amo.- disse Luca a letto mentre abbracciava la sua donna.
-E perché ora? Perché non prima, prima di tutto questo?-
-Perché sono un codardo. Inutile nascondermi dietro i miei gusti particolari. È da tempo che sento di provare qualcosa per te ma facevo finta, credevo che ignorando questo sentimento prima o poi sarebbe svanito del tutto, e invece ho ottenuto l’effetto contrario.-
-Ora è tutto complicato. Anche io ti amo, ma…-
-Ma?!-
chiese Luca preoccupato.
-Ora non ho la mente libera per concentrarmi sulla nostra relazione.-
-Perché, prima era senza pensieri?-
-Luca, tu sei disposto ad aspettarmi? Avrai la pazienza di aspettare la fine di tutto questo? E soprattutto sarai in grado di tenere i nervi saldi sapendo che io sarò di un altro uomo?-
-Se tu mi ami, aspetterò tutto il tempo che ci sarà da aspettare, sopporterò tutto, ma ti prego non rifiutarmi, non sopporterei l’idea di perderti.-
-E non mi perderai.-
rispose Anna. I due continuarono a baciarsi, a cercarsi, a volersi, ma il tempo passava e più Anna rimaneva in quella casa, più la sua copertura era a rischio. –Luca, devo andare.-
-Ti riaccompagno al parco.- Così i due si rivestirono e Luca accompagnò la donna nello stesso luogo dove si erano visti un’ora prima. Prima di andarsene Anna gli sussurrò un “Ti amo”, per poi mettersi le cuffiette e tornare a casa. Luca la guardò allontanarsi per l’ennesima volta. Erano di nuovo distanti e chissà per quanto tempo ancora dovevano aspettarsi. Chissà quanto tempo doveva passare prima di potersi concedere 5 minuti solo per loro, senza dover parlare di lavoro.
Quando la donna fu ormai lontana, Luca si avviò alla macchina e tornò al X. Erano orami le sei e mancavano quasi due ore alla fine del suo turno.
Arrivato in ufficiò, si chiuse dentro e non uscì. Pensava ad Anna. A quanto le mancava ed a quanto fosse preoccupato per lei. Infondo le copriva le spalle, l’ha sempre difesa, protetto da tutto e da tutti e ora lui non poteva fare nulla. Si sentiva inutile.
Dieci minuti prima della fine del turno Elena entrò nell’ufficio di Luca per consegnarli un verbale per poi andare a casa e cercare di passare una serata tranquilla.
-Luca, questo è il verbale, io vado a casa.-
-Si, lo leggo domani, ora vado anche io, sono stanco. Senti Elena, te la butto lì: due spaghetti a casa mia? O hai da fare con Davide?-
-Davide… anche se con la moglie è finita lei c’è e non è facile.-
-Lo prendo per un si?-
-Si.-
rispose Elena. Entrambi uscirono dall’ufficio e andarono a casa di Luca per una cena insieme. Entrambi si sentivano soli. Davanti il piatto di spaghetti a casa di Luca, iniziarono a parlare del più e del meno. -E Anna come sta? Non la sento da un po’?-
-E come sta… è giù di morale e preferisce non sentire nessuno. Ormai è lei che chiama me quando se la sente.-
-Quando richiama dille che ci manca, senza di lei mi sento sola. Nessuno mi capisce come lei.-
-Eh già, puoi dirlo forte.-
-Ma con Davide allora le cose non vanno bene?-
-Andavano bene fino a quando non c’era la moglie, ma ora è qui. Mi sento come se fossi una ragazzina che non vuole farsi scoprire dai genitori che ha un fidanzato. Se prima dopo il lavoro passavo da lui, ora torno a casa e aspetto che chiami lui.-
Sentendo le parole di Elena, Luca aveva una gran voglia di liberarsi dal suo segreto, e giusto o sbagliato che fosse non gli importava, voleva confidare quello che stava succedendo ad Elena. Soprattutto dopo quello che era successo nel pomeriggio.
-Elena… se sapessi che io ti ho mentito, a te come a tutto il Decimo come la prendereste?-
-Noi ci fidiamo del nostro commissario, sappiamo che non ci tradirebbe mai.-
-Eppure l’ho fatto.-
-In che senso?-
-Elena, quello che ti sto per dire gli altri non dovranno saperlo: Anna è a Roma. E’ infiltrata nel clan di Dorian Laszlo e Pavel Musin.-

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Salve a tutti.
Riguardando per l'ennesima volta Distretto 9 ho creato un'altra storia. 
Non sarò puntuale nell'aggiornamento, ma presto o tardi un capitolo ci sarà sempre.
Buona lettura a tutti.
   
 
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