NOTA DI PRELETTURA
Ascoltate Scarborough Fair mentre leggete, mi ha ispirata molto!

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DEEP DREAM


Perché GLASGOW?
 
Sorrise, e scosse la testa. Non avrebbe mai compreso quella navicella spaziale fino in fondo, e forse era meglio così. Non c’era mai da annoiarsi. Veloce scivolò tra i comandi, accarezzandoli, e spalancò le porte della cabina silenziosamente.
Rimase immobile sulla porta, pensando a quante poche volte fosse atterrato lì. Londra, come una vecchia zia dal cappellino a fiori, lo accoglieva ogni volta, e lui, bambino scapestrato, tornava sempre a farle visita.
Un suono fastidioso lo riportò alla realtà. Era il cellulare di Clara. Lei gli scivolò accanto e corse fuori. Il volto leggermente concentrato, i muscoli tesi. Gli dava le spalle, rivolta verso la strada.
 
Sapeva a chi stava telefonando. Come poteva non saperlo?
Sbottò di colpo, e le riversò addosso la sua rabbia.
 
Era così infastidito.
 
 Non ne conosceva il reale motivo, sentiva solo il sangue rimbombare nelle vene. Si pentì subito di ciò che aveva fatto. Non che facesse realmente differenza: Clara era esattamente come lui, la parlantina più veloce della testa, ma anche una buona attitudine al perdono.
 
Lei si avvicinò, lentamente, la faccia ancora corrucciata e gli occhi tondi fissi sui suoi, scuri e liquidi. Sempre più vicina, fino a sfiorargli le punte dei piedi. Rimase immobile, davanti a lui. Continuava a fissarlo, scuotendo leggermente la testa e muovendo l’aria con i capelli.
Poi, di colpo, alzò le mani al suo viso invecchiato, e lo tirò verso di lei con forza, quasi urgenza. Le loro labbra si scontrarono, mente le sue dita sottili gli stringevano con delicatezza la nuca.
Sentiva il suo cuore, che batteva veloce sotto le costole e il seno.
Sentì il tremore nei suoi polsi, per una volta era insicura. Le accarezzò i capelli scuri e sottili, la guancia morbida, e scese sui suoi fianchi larghi, tirandola fermamente verso di sé.
 
Man mano che il contatto diveniva più profondo, più il Dottore capiva quanto fosse irreale. La prima a separarsi fu lei, ed entrambi riaprirono gli occhi. Il loro sguardo era triste.
 
“Svegliati Dottore, perché altrimenti morirai.”
“Ho tanti anni ormai, non pensi che abbia vissuto abbastanza?”
Lei fece finta di rifletterci per un po’, quindi fece un sorrisetto: “Non credo proprio intelligentone.”
Lui sorrise di rimando, e chiuse gli occhi. Li riaprì subito dopo, e il pavimento del Tardis, freddo, comparve sotto i palmi delle mani, insieme al ronzio immancabile del motore nelle orecchie.
Si rialzò, mise in moto la nave e tornò ancora una volta dalla sua Clara.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Minuuuscola Whoufflaldi, ispirata all'episodio stile Inception dell'ottava stagione <3 sempre voluto un bacio tra questi due^^

#roseinwonderland