Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Irian    27/01/2015    4 recensioni
Dal testo:
Il sorriso di Anna era una piccola stellina luminosa, grande abbastanza per illuminare il suo piccolo mondo. Ma fin troppo piccola per quella città così già piena di vita, piena di milioni di milioni di altre stelle potenti come lei.
(Kristanna/Kristoff x Anna)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era davanti a me.
Fermo, immobile.
Alto, asciutto, muscoloso, con i capelli in disordine.
Come me lo ricordavo, come mi era parso dalle foto che mi aveva mandato Lindsey, ma dal vivo faceva tutto un altro effetto.
Mi fissava dritto negli occhi, io tenevo in mano lo stipite della porta con lo sguardo perso tra il “puoi entrare?” e il “cosa ci fai qui?”.
Respiravo a fatica, le sopracciglia sparate in alto e le pupille tremolanti.
Gira la testa e alza le sue sopracciglia come per farmi notare qualcosa di palesemente ovvio.
Opto per il:
 “Che ci fai qui?”
“Non hai letto la mia mail?”
“No” dico piano
Elsa si avvicina, mi appoggia una mano sulla spalla e mi sposta via dolcemente.
“Vai a preparare del the, ci penso io qui”.
Vado in cucina.
Li sento parlare di qualcosa, poi prendo due tazze e un bricco.
Faccio scorrere l’acqua e ce lo riempio, lo metto sul fuoco e lo sento sfrigolare.
Apro il mio cassetto del the, apro un barattolo, scelgo le erbe cinesi.
Prendo un filtro e lo riempio con la polvere.
Aspetto.
Mi guardo sullo specchio rettangolare del corridoio, provo a guardarmi con i suoi occhi.
Una ragazza trasandata, con un gran felpone e un paio di pantaloni scoloriti.
Con i capelli legati in due trecce senza cura, con gli occhi opachi, senza luce.
Elsa torna e dice qualcosa che non riesco esattamente ad afferrare, so solo che lui si siede e mia sorella va via.
Tolgo l’acqua dal fuoco e verso l’acqua.
Il liquido continua a fischiare e screpolarsi per il troppo calore a cui l’ho abbandonata.
Proprio come ho fatto con lui.
Prendo le due tazze e le poso sul tavolo a cui siamo seduti, gliene passo una.
“Allora…che effetto fa vedermi dopo 3 anni?” mi chiede, sembra quasi ironico.
“Non lo so” dico fissando il mio the che ha preso un colore verde e erbaceo.
Si alza, scansa la sedia, si siede davanti a me, in modo che i nostri occhi possano guardarsi.
Lo stesso sguardo di quando le porte del bus si sono chiuse tra di noi.
Ma quello non sembra triste, sembra compassionevole, sembra stia cercando di capirmi, o che voglia almeno.
“Non sei proprio cambiata” mi sorride
“Come fai a esserne sicuro?”
“Lo vedo dai tuoi occhi”
I mei occhi.
Quel pezzo di me che più i tradiva era questo, che l’aveva ricondotto a me.
“E’ stato difficile senza di te” mi dice lui
“Cosa?”
“Studiare, lavorare, vivere”
“Sono cambiate molte cose da quando sono andata via”
“Perché non me le racconti?” adesso sorride
“Mi piacerebbe” sto sorridendo. E’ da così tanto che non sorrido, e adesso è lui, Kristoff, il ragazzo che ho lasciato 3 anni fa, a farmi sorridere.
Prende la sedia e si posiziona vicino a me, portandosi la tazza.
“Allora…cosa hai fatto?”
“Di sicuro mi sono curata molto poco” lo dico quasi cercando di farlo ridere, e infatti ride un pochino
“Vuoi ancora fare l’astronoma?”
“No…la mia idea è…sfumata…mmh…e tu vuoi ancora fare il medico?”
“Sì, sono qui a Oslo per una specializzazione”
“Oh che bello” sorrido sinceramente colpita
“Allora tu…vai a scuola?”
“Sì, facoltà di lettere”
C’è un attimo di silenzio, torno a fissare i pezzetti di foglie d’erba che vorticano nella mia tazza di ceramica.
Mentre cerco di trovare un argomento mi cade inavvertitamente la tazza, si frantuma sul terreno in tanti pezzi e fa un rumore assordante.
“Oh, mi dispiace” dico mettendo le mani avanti
“Io, io non volevo, sono un disastro e adesso prendo una scopa e pulisco tutto, io, sono veramente terribile…”
Mi afferra un braccio e allunga il collo, i nostri nasi si toccano quasi
“Sì, sei davvero un disastro, non sei mai cambiata” mi bacia.
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Sebbene io e Kristoff non avremo mai il rapporto che avevamo prima, sono ancora convinta che i nostri erano, sono e saranno per sempre, destini incrociati.
 
 
 
 
Angolo dell’Autrice
Cominciamo col dire che questo è l’ultimo capitolo.
Volevo fare un cap solo con dei disegni ma, volevo caricarne uno alla fine di questo e non ci sono riuscita T-T per cui anche con gli altri sarebbe impossibile T-T
Ci ho messo una sottospecie di Happy Ending…contente? Io sì abbastanza, l’angst è stato messo da parte…
Intanto espongo un mega ringraziamento speciale ad auaura, weepingangel, Amberly_1, Starfighter e Queen Elsa.
Un bacione,
irian
 
  
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