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Autore: gateship    27/01/2015    0 recensioni
River sorrise, con quell'espressione che riservava solo a Amy, quasi materna, di preoccupazione e affetto, che Rory non riusciva a capire. Alla quale voleva trovare una risposta. Quasi non si conoscevano, o meglio, quasi non la conosceva. River Song. Una donna enigmatica. Una donna enigmatica che sperava di conoscere meglio.
Mentre esplorano le gallerie sotterranee in Florida River e Rory hanno la possibilità di parlare... Accenni a River/11, ma principalmente amicizia tra River e Rory.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: River Song, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“È sempre così difficile?” chiese Rory puntando la torcia dove River indicava.

“Cosa?” lei si voltò verso di lui, le sopracciglia alzate e il centurione si acciglio. Guardandola, sembrava che quella fosse una giornata come tutte le altre per lei: il solito cipiglio malizioso, le solite battutine e il solito carattere forte, eppure non poteva stare bene. Nessuno di loro stava bene, non dopo averlo visto morire.

“Tu conosci il futuro del Dottore – iniziò – ma sei costretta a non rivelarglielo mai... insomma, immagino che quello che verrà per lui non sarà solo rose e fiori, ma tu ancora non puoi dirgli niente. Guardo Amy e vedo che soffre come non mai, che ha i mezzi per salvare la vita del suo migliore amico, ma che non può farlo e ci sta così male... io ci sto male. È sempre così difficile?” ripetè.

River sorrise, con quell'espressione che riservava solo a Amy, quasi materna, di preoccupazione e affetto, che Rory non riusciva a capire. Alla quale voleva trovare una risposta. Quasi non si conoscevano, o meglio, quasi non la conosceva. River Song. Una donna enigmatica. Una donna enigmatica che sperava di conoscere meglio.

“A volte è peggio. Una volta ho incontrato una sua versione precedente, quando si vestiva ancora in cappotto, giacca e cravatta, te lo immagini? - chiese sorridendo – viaggiava con Donna Noble, oh... lei si che era formidabile. Sempre allegra, un carattere forte, ma allo stesso tempo sensibile, e poi... poi l'ha persa. Alla fine succede sempre. Non è tenere nascosto quello che è successo che fa male, è tenere nascosto quanto lui ne soffrirà. Perchè lo sai, lo leggi nei suoi occhi tutti i giorni il dolore delle perdite che si porta dentro. E poi lo incontri così e sai di non poterci fare niente. E fa male più di ogni altra cosa.”

“Mi dispiace.” Non poteva neanche immaginare come sarebbe stata la sua vita con Amy vissuta in questo modo.

“Non è importante”, disse schiarendosi la gola e continuando a perlustrare la struttura buia. Ricordava. Ricordava Kovarian che le diceva quanto era cattivo l'uomo dello spazio chiamato Dottore, che era colpa sua se non aveva una mamma, un papà, una famiglia come tutti gli altri bambini. Colpa del cattivo uomo dello spazio. Ricordava. Ricordava la tuta spaziale che la tratteneva, ricordava sua madre che le sparava. Ricordava. Il Silenzio. Ricordava. La paura claustrofobica della tuta, l'acqua gelida nella quale era stata immersa, l'omicidio del Dottore, il suo Dottore. La paura, il senso di vuoto quando erano ritornati su quella spiaggia legati da qualcosa di essenziale e lei aveva dovuto premere il grilletto. Il senso di colpa, quando aveva visto una se stessa più vecchia spararle, perchè nonostante tutto aveva saputo che non se lo sarebbe mai perdonato. Chiuse gli occhi cercando di calmarsi, mentre improvvisamente un'altra, familiare, ondata di nausea la sommergeva. Erano vicini. I silenti erano lì.

“River? Stai bene?”

“Si, si, devo smetterla di mangiare a Stormcage, ecco tutto.”

“Ah. Beh... forse dovremmo passare alla prossima, qui non c'è niente.”

“Probabilmente hai ragione, andiamo.” disse dirigendosi verso l'uscita della sala e prendendo il buio corridoio principale.

“River? - sentì la voce di Rory da dietro – posso farti una domanda?”

“Un'altra?” chiese in tono leggero.

“Hai detto che... hai parlato del fatto che quando incontri un Dottore che non conosci tu ti senti... però insomma, lo abbiamo visto morire e se noi glielo potessimo dire... non è come le altre volte, lui è...”

“No, questa volta è diverso. Sto male anch'io per quello che è successo, ma questa volta è tutto diverso.” La voce di River si spense e Rory cercò di decifrare la frase apparentemente senza senso pronunciata dalla donna.

E mentre continuava a camminare, illuminandosi la strada con la torcia tra i corridoi del suo passato, River non potè fare a meno di fare un piccolo sorriso. Questa volta era diverso, tutto diverso: suo padre era lì, a proteggerla da ciò che non riusciva a ricordare e il Dottore, il suo Dottore, quello che con ogni probabilità sarebbe dovuto essere cenere dispersa nelle profondità di un lago... probabilmente a quest'ora stava condividendo la sua prima notte con lei.

  
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