Axel si era trovato a terra con il cuore che gli batteva all'impazzata nel petto, tanto che l'angelo temeva che gli sfondasse la gabbia toracica. Kurasa si stese sopra di lui tenendogli i polsi bloccati nelle sue mani gelide. Axel aveva brividi freddi lungo la spina dorsale, brividi che non sapeva come identificare. Cercò di liberarsi dalla presa ferrea del vampiro che si chinò su di lui baciandogli le labbra con foga. -Angioletto sai cosa voglio fare con te adesso?- gli domandò Kurasa mordicchiandogli il labbro inferiore. -Lo so- rispose il biondo dimenandosi un po'. Kurasa scese lungo il collo mordicchiandolo un po fino all'orecchio. -Uhm apri le ali- gli sussurrò il castano con un sorriso. Axel le fece comparire in una luce dorata. Kurasa le osservò un attimo per poi affermare con voce disgustata -Le odio troppo bianche e pure- Axel lo fissò un attimo senza capire mentre l'altro avvicinava le labbra ad una delle piume. Gli bastò sfiorarne una perché questa iniziasse a sanguinare. E dopo quella le altre. Axel sentiva un dolore terribile diramarsi per tutto il suo corpo come se milioni di spade lo trafiggessero. Iniziò a dimenarsi. -Non opporti sarai un demone perfetto- affermò Kurasa baciandolo. Axel sentiva solo dolore ma alla fine si arrese. -Bravo non sentirai altro dolore- Kurasa appoggiò la fronte a quella dell'angelo imperlata di sudore. Axel sospirò. Il suo tempo da angelo era finito