Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Fiofly    03/02/2015    2 recensioni
Avviso che non sono brava coi prologhi ma la storia è meglio.
New York sembra una città normale:baristi,turisti,spacciatori,prostitute...eppure c'è qualcosa che solo alcuni sanno...infatti mentre gli altri svolgono la loro vita di sempre in ballo c'è una guerra che potrebbe cambiare i destini dell'universo,qualcosa che è molto di più di una semplice rivalità tra gang di strada,infatti al liceo Paradise quello che sembra un programma pomeridiano aperto solo ad alcuni ''fortunati'' è in realtà un corso per angeli e demoni,parecchio competitivi e pronti a tutto per ottenere il dominio del mondo,ma qualcosa forte come solo un amore sa essere potrebbe cambiare le cose.Potrebbe...
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Street Heaven
Prologo-Lost
La musica del Galaxy knight quella sera arrivava alle stelle,sembrava pazzesco:quel locale era appena stato aperto eppure era già strapieno di adolescenti tatuati e ragazze con vestiti cortissimi,i classici tipi che vanno alle stesse discoteche sempre al top,non certo in una discoteca appena aperta,su questo rifletteva Kai quella sera bevendo un mojito alcolico attaccato al bancone.
Aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa e non le solite avventure della durata di una notte,nè la sbornia che si sarebbe presentata il mattino dopo,sembrava Jared a pensare cose del genere in una discoteca un sabato sera estivo,eppure non riusciva a spiegarsi quella sensazione di vuoto.
Fissò la pista dove sedicenni succinte ballavano e gli lanciavano occhiatine flirtanti ma non aveva la minima intenzione di ballare,non quella sera almeno.
Che ti succede amico?E' già quasi mezzanotte se non ti svegli rischierai di trasformarti in una muffa e marcire in quel mojito.
Cass si passò una mano tra i capelli sudati per le forti luci al neon che partivano dal bancone (sì indovinato:anche quello aveva delle luci al suo interno),non era decisamente la sua serata,sembrava decisamente il caso di prendere un altro mojito o una birra e andarsene.
Da quando era diventato ''quello'' era sicuro che niente sarebbe stato più come prima ma non in quel senso,i ragazzi che si ubriacavano al centro della sala non potevano capire i pensieri di uno come lui,non potevano capire la sensazione di respirare la stessa aria degli altri eppure sentirsi diversi.
Sapeva solo che non meritava quello che stava vivendo ma non era certo il caso di lamentarsi come una ragazzina lagnosa,una di quelle ragazzine che si era sempre portato in un Love Hotel per farci quello che doveva fare,gli veniva voglia di urlare e di fare qualcosa di pazzo senza pensare alle conseguenze mentre il mojito gli pizzicava la lingua e gli annebbiava vista e mente.
-Che palle!-Urlò quasi chiedendo una birra,sentiva già l'effetto della sbornia salirgli fino al cervello per poi tentare di scendere verso lo stomaco.
Solo mentre usciva dalla discoteca sentì di non essere solo:sentiva l'effetto dei suoi amici vicino a lui...AMICI?Non sapeva se era esatto chiamarli così,dopotutto erano solo quelli che avevano deciso di stare dalla sua parte,la parte oscura.
                     *******
Sharon non riusciva a vedere nessun'altro attorno a lei benchè riuscisse a percepire dei passi che entravano nel parco seguendola.
Ma dopotutto attorno a lei c'erano solo gli alberi.
Un tempo forse sarebbe stata sicura del contrario,che era tutto uno scherzo della sua immaginazione,adesso non era più sicura di nulla.
Sta attenta,qualcuno si avvicina...
Si fermò.Poteva essere un'altro di loro,meglio stare attenti,si forzò di percepire anche la più piccola presenza oscura ma le sembrava che il cervello le si stesse alleggerendo fino a far mutare anche la fredda brezza delle undici nel caldo estivo che c'era solo di giorno.Sharon si portò una mano alla testa per cercare di sentire ancora quella vocina interiore,che aveva detto?
Sono dietro di te,loro...
Sono dietro di te,loro sono D...
Non ricordò cos'era successo dopo:sembrava come fare un girotondo immenso,lì il caldo e il freddo si alternarono,il blu del cielo diventava più chiaro in confronto agli alberi che si scurivano e si avvicinavano quasi strisciando i rami verso di lei,le sembrava che la testa potesse solo guardare verso l'alto,il cervello che si alleggeriva sempre di più e qualcosa di fresco che le bagnava la testa,ancora.
C'era anche qualcuno che urlava e si avvicinava e poi...
Ali...
Le sue splendide ali bianche che venivano intrappolate,il cervello sembrava che le stesse ricominciando a funzionare mentre sentiva le piume candide schiacciarsi contro la sua colonna verdebrale soffocati da delle corde.Gli occhi le si inumidirono mentre si sentiva soffocare.L'avevano catturata davvero o era solo un Whisper che le consegnava una premonizione di quello che sarebbe successo?
Che cosa succedeva?
Sharon cercò di catturare più aria che poteva nei polmoni.Doveva cercare di trovare le forze e scappare.Ogni tentativo le parve inutile,se le sue ali fossero state libere avrebbe potuto usarle per creare un uragano e spazzare via i suoi rapitori ma ormai non le sentiva nemmeno più.Avrebbe voluto urlare ma le mancava persino il fiato.Sembrava che le stessero risucchiando l'anima.
Qualcuno le aveva infilato l'ago di una siringa nel braccio  che contribuiva a farla sentire letteralmente IN TRAPPOLA.Adesso la stavano prendendo il braccio in malo modo,non sapendo dove la stessero portando Sharon fece una resistenza debole e inutile arrendendosi ai fatti.Probabilmente Hayden non la stava nemmeno cercando,e come avrebbe potuto dopo il loro ultimo litigio?Era proprio fottuta.
Sentì un altro dolore:acutissimo,stavolta al viso:l'avevano schiaffeggiata per farla tacere dalle sue proteste mute.Mosse le mani un'altra volta nel tentativo di liberarsi ma ricevette altri due schiaffi altrettanto potenti da lasciarle il segno.
La buttarono in un luogo buio con un pavimento freddo che la fece svegliare almeno un po'.Si alzò e tentò di reggersi in piedi con scarso risultato.
All'improvviso ricadde dato che il terreno le stava tremando sotto i piedi e vomitò quel poco che aveva nello stomaco dopodichè si arrese cercando quantomeno di addormentarsi.
Sentì il rumore di un motore,probabilmente era in un camion ma non aveva ancora avuto bene la percezione del luogo in cui si trovasse,poi il buio più profondo l'aveva inghiottita lentamente.
  
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