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Autore: lasognatricenerd    06/02/2015    0 recensioni
Non è proprio originale, ma sarebbe preso da qualcosa, solo che non c'è fra le scelte di Efp. E' un misto fra quello in cui si crede in Supernatural e Dante. Un dialogo fin troppo veloce fra Dio e Lucifero, ed il crollo di quest'ultimo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***
“Non potete farmi questo, Dio.”

Non poteva creare una nuova razza – quella umana – e pretendere che noi angeli ci inginocchiassimo al loro cospetto.
Non sarebbe successo.

Mi sarei inginocchiato solamente a colui che era davvero il mio signore, Dio.

Volevo che fosse così, perché lo amavo.

E nessun altro lo avrebbe mai amato come stavo facendo io.

Gli altri non avevano perso un attimo ad inginocchiarsi davanti agli uomini.

Gli uomini.

Mortali, pieni di sentimenti che ben presto li avrebbero portati ad un peccato dietro l’altro.

Noi angeli eravamo puri.

Dio ci doveva amare.

E noi dovevamo amare lui sopra ogni altra cosa.

“Lucifero, sapevi che sarebbe arrivato il momento.”

No.

Non poteva chiedermi di tradirlo.

Ero puro e non avrei mai potuto fare una cosa del genere.

Io l’amavo come non faceva nessuno.

Eravamo stati creati angeli per un motivo.

Per servire Dio ed amarlo.

“Non voglio inginocchiarmi per loro!”

Era la verità e non avrei mai mentito a nessuno, tanto meno al mio Signore.

Avrebbe capito che non potevo perché l’amore era troppo grande.

Non potevo fare altrimenti.

“Lucifero, sai cosa significa il tuo nome?”

“Certo che lo so. Portatore di Luce.”

“E proprio per questo motivo devi diffondere la Luce, portarla con te sotto al volere di Dio.”

“Non lo farò mai, Signore.”

Mi inginocchiai davanti a lui, gli occhi fissi a terra ad aspettare una qualche sua risposta.

“Allora non mi resta che fare un’unica cosa.”

Sorrisi.

Mi avrebbe graziato.

Sarei stato il suo servitore più prezioso.

“Ti lancerò sulla terra e la tua caduta non farà altro che creare un grande burrone. Quello sarà l’Inferno.”

Non capivo.

“E tu sarai alla fine di quest’ultimo, incastrato con gli altri tre traditori: Giuda, Bruto e Cassio.”

Mi stava paragonando a quei traditori perché avevo intenzione di amarlo più degli altri angeli?

“No, Signore!”

Ma fu troppo tardi.

L’ultima cosa che vidi fu il suo sguardo pieno di odio.

Fui scaraventato sulla terra, quella terra ancor da popolare di uomini e più cadevo, più sotto di me si creava un burrone.

Rimasi incastrato alla fine di questo.

Urlai.

Se amare qualcuno così tanto significava peccare, gli uomini sarebbero stati tutti maledetti.
 
***
   
 
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