Belle
e Samuel
Mi
risveglio
col fiatone e la testa dolente. Un altro incubo, un altro tentativo
fallito di
portarla con me. Mi ci vuole un po’ per iniziare a respirare
normalmente, e
calmarmi. Gli incubi non mi hanno ancora lasciata, malgrado non abbia
motivi
per stare tanto male. Faccio la lista mentale di cosa so di me, tanto
per
recuperare la lucidità che si è portato via
l’incubo.
“Sono Belle, non ho più un
cognome. Ho
sedici anni, credo. E sono in Paradiso. Mia sorella non è
con me”
Ebbene
sì,
sono morta. O almeno, ero morta. Ora sono viva, eternamente viva per la
precisione, un po’ come i vampiri. Manterrò il mio
aspetto da sedicenne per
sempre. Iniziamo da capo, io sono Belle e quando ero sulla Terra tutto
ciò che
avevo era mia sorella, Alisa. Vivevamo in un orfanotrofio, dove
venivamo
trattate in modo disumano. Ci picchiavano, ci insultavano e se ci
ammalavamo,
l’unica cura che ci veniva riservata era una semplicissima
aspirina.
Inevitabilmente l’ottanta per cento di chi si ammalava
moriva. Questo è quello
che successo a me; non so per quale malattia, saranno passati sette
anni e i
ricordi della mia vita terrena sono molto offuscati e accavallati. Io
avevo
sedici anni e mia sorella ne aveva sette. Un giorno mi ammalai e,
bastarono un
paio di giorni, morì. Sarei dovuta addormentarmi in eterno
ma non successe. Ho
chiuso gli occhi e dopo quelli che sembrarono pochi secondi, li
riaprì
trovandomi in uno spazio luminoso, di fronte ad un uomo con delle
enormi ali
candide. Ci misi poco tempo a capire che era un angelo, e mi morsi la
lingua
per non urlare. Non ricordo esattamente le parole che mi disse,
rimembro solo
che mi domandò se volessi diventare un Angelo Custode per
proteggere una
persona rimasta sulla Terra, una persona che necessitava del mio aiuto.
La mia
mente corse subito a mia sorella, alla mia piccola Alisa, rimasta da
sola in
quel luogo orribile senza alcuna protezione. Accettai e
l’Angelo mi portò in
questo luogo, il Paradiso. Non le Hawaii, e nemmeno il luogo descritto
da
Dante; posso assicurarvi che Alighieri ha sbagliato varie cose su
questo luogo,
a partire dal fatto che non è diviso a seconda dei peccati
dell’uomo. Il
Paradiso vero, è formato da un’unica parte e si
trova su delle nuvole solide e
morbide allo stesso tempo. Qua tutti sono felici e siamo tutti Angeli
anche se
diversi fra di noi: ci sono quelli più importanti, come gli
Arcangeli e gli Angeli
del Bene, detti anche ''i Superiori'' che nascono Angeli e hanno
caratteristiche umane, ma
non
invecchiano mai. Loro sono quelli che mantengono l’equilibrio
della Terra, una
solida base che regoli la vita degli uomini, in modo da salvaguardarli.
Poi ci
sono quelli come me, gli Angeli Custodi. Noi, siamo divisi in due
gruppi: uno è
formato dagli angeli ''puri'' cioè quelli che sono nati in
paradiso e hanno
deciso di diventare Angeli Custodi, ovvero protettori di singole
persone e non
di tutta la popolazione mondiale come i Superiori.
Poi ci sono quelli come me che muoiono, e
riescono a diventare una speranza per coloro che amano. Appena arrivata
mi
addestrarono, mi diedero delle regole da rispettare, come per esempio
il fatto
che non posso farmi assolutamente vedere dagli umani. Poi, dopo vari
mesi, mi hanno
permesso di scegliere il mio protetto e io ho subito chiesto mia
sorella. Da
quel giorno scendevo dal Paradiso, munita delle mie bianche ali e
seguivo Alisa
dappertutto.
Mi
alzo dal
letto, e decido di aprire la finestra per fare entrare la luce nella
camera.
Subito la classica illuminazione bianca del Paradiso mi acceca,
illuminando la
mia piccola stanza. Lavo i denti, e mi metto il mio solito vestito
bianco. Qua
è tutto bellissimo e sempre diverso, succedono sempre cose
nuove, l’unico
aspetto noioso è il fatto che qui ogni cosa è
bianca. C’è qualcosa di colorato
ma il bianco domina. Bianco sopra, sotto, a destra, a
sinistra… dappertutto.
Anche le mie ali sono bianche. Ah sì, devo spiegare anche
come funzionano le
ali. Quando voglio spiccare il volo, basta che lo pensi e dalla schiena
mi
escono questi due involucri bianchi, che poi dispiego rendendoli delle
vere e
proprie ali morbide. Ovviamente non rimangono sempre allo scoperto,
diciamo che
quando voglio “metterle a posto”, loro rientrano
nella mia schiena senza
lasciarne traccia. Non è doloroso, anzi abbastanza
rilassante.
Scendo
al
piano inferiore, a fare colazione. Il palazzo dove mi trovo,
è un luogo
dedicato agli Angeli Custodi, dove dormono, mangiano, e fanno tutte le
cose di
cui hanno bisogno. I Superiori invece, vivono in un altro palazzo dove
ci rimangono
la maggior parte del tempo, muniti di oggetti e macchine strane, che
servono
per controllare la Terra. Noi Angeli Custodi invece, passiamo poco
tempo in
Paradiso, dato che restiamo molto tempo accanto ai nostri protetti;
quando arrivo
nella mensa, la mia amica Ellie sventola la mano in segno di saluto. Io
la
raggiungo e mi siedo a fianco a lei.
-Dormito
bene?- mi chiede. Io annuisco mettendo un biscotto in bocca. Lei mi
sorride
raggiante. Ellie è una ragazzina graziosa, dagli occhi
grigio chiaro e i
capelli biondo cenere. E’ gentile e altruista, pensa sempre
al bene di tutti.
Mi chiedo spesso se fosse stata così anche prima di morire.
-Sai,
sono
passata per la Sala dei Superiori, prima- mi dice. Il mio sguardo
scatta subito
verso di lei, che sorride divertita sapendo quanto sia curiosa su
ciò che fanno
o dicono i Superiori.
-Ah
sì? E
cos’hai sentito?- le chiedo. Tutti si aspettano che gli
angeli siano buoni,
educati, che non mettano il naso negli affari altrui. E tecnicamente
è così,
però gli Angeli che lo sono diventati dopo essere morti,
mantengono sempre un
po’ del carattere ribelle e curioso che avevano sulla Terra,
quindi non c’è da
stupirsi se io e Ellie siamo tanto interessate a quello che dicono i
Superiori,
anche se non è affar nostro. E abbiamo anche una buona
ragione dopotutto.
-Parlavano
di Sam-
Ecco
la
nostra buona ragione. Sam, Samuel è il suo vero nome, era un
Angelo del Bene,
era una delle persone più buone che avessi mai conosciuto,
anche se a volte
faceva lo spaccone e l'arrogante. Mi ricordo che quando ero sulla
Terra, a
volte quando Alisa non aveva bisogno del mio aiuto, ci vedevamo e
parlavamo. Mi
spiegava tutto ciò che non sapevo del Paradiso, non so il
motivo ma a quanto
pare sapeva tutto di questo luogo come
se ci fosse nato e
cresciuto, eppure lui
non veniva mai con me, nel Paradiso, quando la giornata finiva. Poi
però
inaspettatamente un giorno non si presentò più, e
venni a scoprire che Sam era
un Angelo Caduto, un ribelle, che prima era un Angelo del Bene e che
dopo,
essendosi ribellato ai Superiori, era stato cacciato. E così
molte cose mi
furono chiare: ecco perché nel Regno dei Cieli non lo vedevo
mai, ecco perché
ci frequentavamo solo sulla terra, ecco perché non mi ha mai fatto vedere
le sue ali perché avrei visto, al posto
delle solite ali candide come la neve, ali nere, macchiate del peccato
compiuto
dal mio amico. Non ho mai scoperto il motivo per cui Samuel fosse stato
bandito
dal Paradiso. Come non ho mai capito il perché, non ci
fossimo mai più visti.
Non lo vedo da tanto tempo, da quando si è allontanato da
me, quindi non ho mai
avuto modo di chiederglielo. Mi risveglio dai miei pensieri malinconici
quando
sento la mano di Ellie scuotermi.
-Cosa
dicevano?- domando con la gola secca. Ellie non fa in tempo a
rispondere,
perché da uno degli altoparlanti della Mensa, una voce
femminile annuncia che
tutti gli Angeli Custodi devono mettersi al lavoro. A quel punto mi
scordo di
Ellie, e mi alzo di scatto pronta. Devo andare da mia sorella.
Mi
alzo dal
letto con tutti i capelli spettinati, vado a fare una colazione
semplice: latte
con corn flakes. Vado in bagno, mi lavo i denti e la faccia e cerco di
pettinarmi i capelli ma non c'è la faccio, come sempre, e
rimangono in
disordine. Mi cambio: tolgo il pigiama e mi metto dei jeans, una
maglietta
grigia, una felpa leggera a chiusura a lampo, incalzo delle scarpe da
tennis ed
esco dall’immensa e vecchia villa in cui abito da qualche
decennio. Voi adesso
penserete che stia andando a scuola(a parte che sarebbe ancora un po'
presto)
ma non è così, nonostante abbia 16 anni, o almeno
è questa l'età che dimostro,
non sono mai andato a scuola. Volete sapere perché?
E’ semplice: io sono un
angelo, beh in realtà un Angelo Caduto ma questi sono
dettagli, e non ho
bisogno di andare in quello stupido luogo che viene odiato dalla
maggior parte
degli giovani mortali. Cammino in giro per la città in cerca
di qualche
attività da svolgere, sapete quando si ha una vita eterna si
ha molte
difficoltà a cercare un modo per occupare il tempo. Passano
un po' di minuti
finché una scena attira la mia attenzione: in un angolo di
una strada, ci sono
un gruppo di poliziotti che a quanto pare stanno indagando su una scena
del
crimine. Mi avvicino curioso senza avere problemi visto che essendo
invisibile
all’occhio umano i poliziotti non mi vedono. Quando mi sono
avvicinato
abbastanza per osservare meglio la vittima, rimango stupito vedendo un
cadavere
umano con lunghi tagli in alcune parti del corpo è evidente
che non sono stati
provocati da una semplice arma da taglio, ma non solo questo; ci sono
anche dei
segni di morsi, è ovvio che quell'uomo non è
stato ucciso da un altro essere
umano e io so già chi potrebbe essere il colpevole: un
demone di basso livello,
quella categoria degli abitanti dell'Inferno sono peggio delle bestie.
Continuo
la
mia ''passeggiata'' quando appare davanti a me un'altra scena
interessante
anche se ci sono abituato. Una ragazzina mora e alta e che indossa dei
vestiti
comuni, che cammina con uno zaino in spalla e si dirige verso la scuola
superiore della nostra città, la ragazza è
seguita da un'altra figura femminile
che nonostante gli cammini di fianco, sembra non accorgersi della sua
presenza.
Il motivo è semplice: la seconda ragazza, vestita con abiti
bianchi, è un Angelo
Custode che sta svolgendo il suo compito seguendo e proteggendo la sua
protetta. Normalmente l'avrei già attaccata oppure avrei
tentato di fare
coinvolgere la sua protetta in un incidente per divertimento, ma non
l'ho fatto
perché l'Angelo Custode in questione e io abbiamo una specie
di legame di
amicizia che a quanto pare a lei sta ancora a cuore ma io mi sono
allontano da
lei e Ellie, un altro Angelo Custode poco distante, anche lei una mia
amica.
Questo turbamento nel nostro legame è stato causato dalla
scoperta da parte
loro della mia vera identità. Quella di angelo caduto.
Quando la ragazza
vestita di bianco si accorse della mia presenza ,io feci finta di
niente e
cercai, senza farmi notare, una strada da prendere opposta alla sua.
Angolo
Autori:
Ehm
ciao.
Okay
allora
dobbiamo presentarci, io sono Alice e il mio amico qua è
Samuele. Okay la
storia non sembra essere tanto stupenda da ora, ma abbiate pazienza e
pietà per
noi poveri scrittori.
Aaaallora
chiariamo un po’ di cose:
1-Questa
storia è TOTALMENTE inventata, quindi qualunque cosa, o
quasi, scritta sugli
Angeli o Demoni, viene dalla nostra fantasia. Alcuni dettagli sono
presi da
internet, altri inventati… insomma un vero miscuglio di
notizie e idee
2-
Le parti
della storia varieranno, ci sarà il punto di vista di Belle,
scritto da me
perché sono una femmina e come dice Sam, “sono
più brava a descrivere
sentimenti amore e le altre cose noiose”. Il punto di vista
di Samuel invece è
descritto da… Samuele.
3-Non
mi
viene nient’altro se avete delle domande scrivetele nelle
recensioni, nelle
domande private, entrate in casa nostra… no okay, scriveteci
che è meglio. Il
mio account è _thessa_ mentre il suo è
sam__otaku01.
Speriamo
che
il primo capitolo vi sia piaciuto, recensite vanno bene anche critiche
negative
anche se speriamo di non riceverle.
By
Ali
By
Sam