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Autore: _thessa_    07/02/2015    1 recensioni
“Sono Belle, non ho più un cognome. Ho sedici anni, credo. E sono in Paradiso. Mia sorella non è con me”
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"Io sono un angelo, beh in realtà un Angelo Caduto ma questi sono dettagli"
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Belle e Samuel, hanno stretto un solido legame di amicizia, fortemente contrastato dalla loro natura. Lei è un Angelo Custode, lui invece è un Angelo Caduto. Sono ai poli opposti del loro mondo, eppure rimangono amici per molto, fin quando Samuel si allontana. Solo allora, Belle inizia a comprendere quanto sarà difficile riconquistare la sua amicizia. Lei è luce, lui è buio. Lei è Bene, lui è Male. Riusciranno a rimanere insieme malgrado le loro diversità? Ma soprattutto: saranno pronti a combattere la serie di sventure che si abbatterà su di loro?
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"Siamo troppo diversi, non possiamo stare vicini, è troppo pericoloso"
"Ho sempre saputo che tu sei un pericolo, ma non mi sono arresa. E non mi arrendo nemmeno adesso"
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                         Belle e Samuel

 

Mi risveglio col fiatone e la testa dolente. Un altro incubo, un altro tentativo fallito di portarla con me. Mi ci vuole un po’ per iniziare a respirare normalmente, e calmarmi. Gli incubi non mi hanno ancora lasciata, malgrado non abbia motivi per stare tanto male. Faccio la lista mentale di cosa so di me, tanto per recuperare la lucidità che si è portato via l’incubo.

 

“Sono Belle, non ho più un cognome. Ho sedici anni, credo. E sono in Paradiso. Mia sorella non è con me”

 

Ebbene sì, sono morta. O almeno, ero morta. Ora sono viva, eternamente viva per la precisione, un po’ come i vampiri. Manterrò il mio aspetto da sedicenne per sempre. Iniziamo da capo, io sono Belle e quando ero sulla Terra tutto ciò che avevo era mia sorella, Alisa. Vivevamo in un orfanotrofio, dove venivamo trattate in modo disumano. Ci picchiavano, ci insultavano e se ci ammalavamo, l’unica cura che ci veniva riservata era una semplicissima aspirina. Inevitabilmente l’ottanta per cento di chi si ammalava moriva. Questo è quello che successo a me; non so per quale malattia, saranno passati sette anni e i ricordi della mia vita terrena sono molto offuscati e accavallati. Io avevo sedici anni e mia sorella ne aveva sette. Un giorno mi ammalai e, bastarono un paio di giorni, morì. Sarei dovuta addormentarmi in eterno ma non successe. Ho chiuso gli occhi e dopo quelli che sembrarono pochi secondi, li riaprì trovandomi in uno spazio luminoso, di fronte ad un uomo con delle enormi ali candide. Ci misi poco tempo a capire che era un angelo, e mi morsi la lingua per non urlare. Non ricordo esattamente le parole che mi disse, rimembro solo che mi domandò se volessi diventare un Angelo Custode per proteggere una persona rimasta sulla Terra, una persona che necessitava del mio aiuto. La mia mente corse subito a mia sorella, alla mia piccola Alisa, rimasta da sola in quel luogo orribile senza alcuna protezione. Accettai e l’Angelo mi portò in questo luogo, il Paradiso. Non le Hawaii, e nemmeno il luogo descritto da Dante; posso assicurarvi che Alighieri ha sbagliato varie cose su questo luogo, a partire dal fatto che non è diviso a seconda dei peccati dell’uomo. Il Paradiso vero, è formato da un’unica parte e si trova su delle nuvole solide e morbide allo stesso tempo. Qua tutti sono felici e siamo tutti Angeli anche se diversi fra di noi: ci sono quelli più importanti, come gli Arcangeli e gli Angeli del Bene, detti anche ''i Superiori'' che nascono Angeli e hanno caratteristiche umane,  ma non invecchiano mai. Loro sono quelli che mantengono l’equilibrio della Terra, una solida base che regoli la vita degli uomini, in modo da salvaguardarli. Poi ci sono quelli come me, gli Angeli Custodi. Noi, siamo divisi in due gruppi: uno è formato dagli angeli ''puri'' cioè quelli che sono nati in paradiso e hanno deciso di diventare Angeli Custodi, ovvero protettori di singole persone e non di tutta la popolazione mondiale come i Superiori.  Poi ci sono quelli come me che muoiono, e riescono a diventare una speranza per coloro che amano. Appena arrivata mi addestrarono, mi diedero delle regole da rispettare, come per esempio il fatto che non posso farmi assolutamente vedere dagli umani. Poi, dopo vari mesi, mi hanno permesso di scegliere il mio protetto e io ho subito chiesto mia sorella. Da quel giorno scendevo dal Paradiso, munita delle mie bianche ali e seguivo Alisa dappertutto.

Mi alzo dal letto, e decido di aprire la finestra per fare entrare la luce nella camera. Subito la classica illuminazione bianca del Paradiso mi acceca, illuminando la mia piccola stanza. Lavo i denti, e mi metto il mio solito vestito bianco. Qua è tutto bellissimo e sempre diverso, succedono sempre cose nuove, l’unico aspetto noioso è il fatto che qui ogni cosa è bianca. C’è qualcosa di colorato ma il bianco domina. Bianco sopra, sotto, a destra, a sinistra… dappertutto. Anche le mie ali sono bianche. Ah sì, devo spiegare anche come funzionano le ali. Quando voglio spiccare il volo, basta che lo pensi e dalla schiena mi escono questi due involucri bianchi, che poi dispiego rendendoli delle vere e proprie ali morbide. Ovviamente non rimangono sempre allo scoperto, diciamo che quando voglio “metterle a posto”, loro rientrano nella mia schiena senza lasciarne traccia. Non è doloroso, anzi abbastanza rilassante.

Scendo al piano inferiore, a fare colazione. Il palazzo dove mi trovo, è un luogo dedicato agli Angeli Custodi, dove dormono, mangiano, e fanno tutte le cose di cui hanno bisogno. I Superiori invece, vivono in un altro palazzo dove ci rimangono la maggior parte del tempo, muniti di oggetti e macchine strane, che servono per controllare la Terra. Noi Angeli Custodi invece, passiamo poco tempo in Paradiso, dato che restiamo molto tempo accanto ai nostri protetti; quando arrivo nella mensa, la mia amica Ellie sventola la mano in segno di saluto. Io la raggiungo e mi siedo a fianco a lei.

-Dormito bene?- mi chiede. Io annuisco mettendo un biscotto in bocca. Lei mi sorride raggiante. Ellie è una ragazzina graziosa, dagli occhi grigio chiaro e i capelli biondo cenere. E’ gentile e altruista, pensa sempre al bene di tutti. Mi chiedo spesso se fosse stata così anche prima di morire.

-Sai, sono passata per la Sala dei Superiori, prima- mi dice. Il mio sguardo scatta subito verso di lei, che sorride divertita sapendo quanto sia curiosa su ciò che fanno o dicono i Superiori.

-Ah sì? E cos’hai sentito?- le chiedo. Tutti si aspettano che gli angeli siano buoni, educati, che non mettano il naso negli affari altrui. E tecnicamente è così, però gli Angeli che lo sono diventati dopo essere morti, mantengono sempre un po’ del carattere ribelle e curioso che avevano sulla Terra, quindi non c’è da stupirsi se io e Ellie siamo tanto interessate a quello che dicono i Superiori, anche se non è affar nostro. E abbiamo anche una buona ragione dopotutto.

-Parlavano di Sam-

Ecco la nostra buona ragione. Sam, Samuel è il suo vero nome, era un Angelo del Bene, era una delle persone più buone che avessi mai conosciuto, anche se a volte faceva lo spaccone e l'arrogante. Mi ricordo che quando ero sulla Terra, a volte quando Alisa non aveva bisogno del mio aiuto, ci vedevamo e parlavamo. Mi spiegava tutto ciò che non sapevo del Paradiso, non so il motivo ma a quanto pare sapeva tutto di questo luogo  come se  ci fosse nato e cresciuto, eppure lui non veniva mai con me, nel Paradiso, quando la giornata finiva. Poi però inaspettatamente un giorno non si presentò più, e venni a scoprire che Sam era un Angelo Caduto, un ribelle, che prima era un Angelo del Bene e che dopo, essendosi ribellato ai Superiori, era stato cacciato. E così molte cose mi furono chiare: ecco perché nel Regno dei Cieli non lo vedevo mai, ecco perché ci frequentavamo solo sulla terra, ecco perché non mi ha  mai fatto  vedere le sue ali perché avrei visto, al posto delle solite ali candide come la neve, ali nere, macchiate del peccato compiuto dal mio amico. Non ho mai scoperto il motivo per cui Samuel fosse stato bandito dal Paradiso. Come non ho mai capito il perché, non ci fossimo mai più visti. Non lo vedo da tanto tempo, da quando si è allontanato da me, quindi non ho mai avuto modo di chiederglielo. Mi risveglio dai miei pensieri malinconici quando sento la mano di Ellie scuotermi.

-Cosa dicevano?- domando con la gola secca. Ellie non fa in tempo a rispondere, perché da uno degli altoparlanti della Mensa, una voce femminile annuncia che tutti gli Angeli Custodi devono mettersi al lavoro. A quel punto mi scordo di Ellie, e mi alzo di scatto pronta. Devo andare da mia sorella.

 

Mi alzo dal letto con tutti i capelli spettinati, vado a fare una colazione semplice: latte con corn flakes. Vado in bagno, mi lavo i denti e la faccia e cerco di pettinarmi i capelli ma non c'è la faccio, come sempre, e rimangono in disordine. Mi cambio: tolgo il pigiama e mi metto dei jeans, una maglietta grigia, una felpa leggera a chiusura a lampo, incalzo delle scarpe da tennis ed esco dall’immensa e vecchia villa in cui abito da qualche decennio. Voi adesso penserete che stia andando a scuola(a parte che sarebbe ancora un po' presto) ma non è così, nonostante abbia 16 anni, o almeno è questa l'età che dimostro, non sono mai andato a scuola. Volete sapere perché? E’ semplice: io sono un angelo, beh in realtà un Angelo Caduto ma questi sono dettagli, e non ho bisogno di andare in quello stupido luogo che viene odiato dalla maggior parte degli giovani mortali. Cammino in giro per la città in cerca di qualche attività da svolgere, sapete quando si ha una vita eterna si ha molte difficoltà a cercare un modo per occupare il tempo. Passano un po' di minuti finché una scena attira la mia attenzione: in un angolo di una strada, ci sono un gruppo di poliziotti che a quanto pare stanno indagando su una scena del crimine. Mi avvicino curioso senza avere problemi visto che essendo invisibile all’occhio umano i poliziotti non mi vedono. Quando mi sono avvicinato abbastanza per osservare meglio la vittima, rimango stupito vedendo un cadavere umano con lunghi tagli in alcune parti del corpo è evidente che non sono stati provocati da una semplice arma da taglio, ma non solo questo; ci sono anche dei segni di morsi, è ovvio che quell'uomo non è stato ucciso da un altro essere umano e io so già chi potrebbe essere il colpevole: un demone di basso livello, quella categoria degli abitanti dell'Inferno sono peggio delle bestie.

 

Continuo la mia ''passeggiata'' quando appare davanti a me un'altra scena interessante anche se ci sono abituato. Una ragazzina mora e alta e che indossa dei vestiti comuni, che cammina con uno zaino in spalla e si dirige verso la scuola superiore della nostra città, la ragazza è seguita da un'altra figura femminile che nonostante gli cammini di fianco, sembra non accorgersi della sua presenza. Il motivo è semplice: la seconda ragazza, vestita con abiti bianchi, è un Angelo Custode che sta svolgendo il suo compito seguendo e proteggendo la sua protetta. Normalmente l'avrei già attaccata oppure avrei tentato di fare coinvolgere la sua protetta in un incidente per divertimento, ma non l'ho fatto perché l'Angelo Custode in questione e io abbiamo una specie di legame di amicizia che a quanto pare a lei sta ancora a cuore ma io mi sono allontano da lei e Ellie, un altro Angelo Custode poco distante, anche lei una mia amica. Questo turbamento nel nostro legame è stato causato dalla scoperta da parte loro della mia vera identità. Quella di angelo caduto. Quando la ragazza vestita di bianco si accorse della mia presenza ,io feci finta di niente e cercai, senza farmi notare, una strada da prendere opposta alla sua.

 

Angolo Autori:

Ehm ciao.

Okay allora dobbiamo presentarci, io sono Alice e il mio amico qua è Samuele. Okay la storia non sembra essere tanto stupenda da ora, ma abbiate pazienza e pietà per noi poveri scrittori.

Aaaallora chiariamo un po’ di cose:

1-Questa storia è TOTALMENTE inventata, quindi qualunque cosa, o quasi, scritta sugli Angeli o Demoni, viene dalla nostra fantasia. Alcuni dettagli sono presi da internet, altri inventati… insomma un vero miscuglio di notizie e idee

2- Le parti della storia varieranno, ci sarà il punto di vista di Belle, scritto da me perché sono una femmina e come dice Sam, “sono più brava a descrivere sentimenti amore e le altre cose noiose”. Il punto di vista di Samuel invece è descritto da… Samuele.

3-Non mi viene nient’altro se avete delle domande scrivetele nelle recensioni, nelle domande private, entrate in casa nostra… no okay, scriveteci che è meglio. Il mio account è _thessa_ mentre il suo è sam__otaku01.

Speriamo che il primo capitolo vi sia piaciuto, recensite vanno bene anche critiche negative anche se speriamo di non riceverle.

By Ali

By Sam

   
 
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