Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Matih Bobek    07/02/2015    1 recensioni
Brevi ma intensi spaccati di vita familiare ambientati nei giorni nostri. Simpatici, allegri e solari, questi piccoli racconti vertono su una voce narrante, il giovane figlio, nato e cresciuto nella periferia romana, e la protagonista indiscussa della casa, nonché della storia, la madre: personaggio stereotipato, a tratti assurdo, tanto da sembrare quasi... un alieno.
le storie affrontano, di volta in volta, momenti tipici della quotidianità familiare, prendendosi beffa, in modo ironico e sottile, dell'idea maschilista della donna casalinga.
Lo stile utilizzato è fresco, colloquiale, giovanile e numerosi sono i riferimenti alla cultura popolare, comunemente nota, al fine di rendere più partecipe il lettore.
All'interno del singolo episodio, i cambi di narrazione sono frequenti, pur mantenendo fissa la focalizzazione interna: ogni storia è costruita su uno schema fisso, che vede una breve premessa della situazione, in cui la voce narrante è direttamente coinvolta nel racconto, poi una dettagliata narrazione, da vicino, guidata da una seconda persona, per facilitare la personificazione, e infine il dialogo, in cui il narratore spesso interviene come voce fuori campo.
Spero che vi piacciano, o perlomeno che vi lascino un sorriso, e che lascerete consigli e opinioni, per me utili al fine di perfezionare stile, trama o personaggi.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho il terrore dei topi.  Figurano sul podio dei dieci animali che più mi terrorizzano, secondi solo ai pipistrelli ( che alla fin fine sono topi con le ali, una specie di versione supersayan) e ai serpenti. 
 Data questa semplice premessa, posso raccontarvi cosa mi è successo l'altro giorno:

Mentre rientravo nella mia amata stanza, ho visto saettare di fronte ai miei occhi una creaturina grigia. Il panico. Mi sono subito irrigidito, rimanendo in piedi al centro della camera.
Con tutta la voce in corpo, ho chiamato mia madre che, pensando fosse entrato tutta la banda della magliana in camera mia passando dalle grate, si è precipitata nella stanza.

"Che è successo? Ti senti male?? Stai sanguinando? Hai macchiato il pavimento??"
Io rischio la vita, e lei pensa la pavimento!
"No ma', ci sta un topo, l'ho visto! E' andato sotto il letto!" E al solo pensiero di dormire a stretto contatto con un infido roditore, mi si gela il sangue nella vene.
" E hai urlato come un ossesso solo per questo?" Be', tu urli se ti si macchiano i panni, direi che siamo pari. Anzi, forse io sono leggermente più... umano nelle reazioni.
" Mamma, un topo! Un topo nella mia stanza! Ti rendi conto di quanto è antigienico??
" Tanto camera tua fa schifo di suo! Tiè, guarda quanto è lercia! Ti credo che il topo è entrato nella tua stanza, è il suo habitat naturale; non mi stupirei se ci fosse un nido nell'armadio, nascosto tra i tuoi vestiti!" No ma ti prego, continua! Non sono spaventato a morte. Continua a seviziarmi la pische come un video di Maryln Manson, ti prego!
" Grazie ma'..."
" Io sono sincera; se pulissi la tua stanza ogni giorno..."
 Inizio a pensare che sia tutto un piano magistralmente architettato da questa mente squilibrata. Quando il fine ultimo è la pulizia della casa, questa donna sarebbe capace perfino di addomesticare tutto il cast animalesco di Cenerentola, farmi venire una vera e propria crisi e infine raggiungere il suo scopo, realizzare il suo sogno al sapore di mr muscolo spry gel e ViaKal.
" Mamma, invece di gufare come al tuo solito, perchè non dai la caccia al topo?"
" Cosa dovrei fare??? E' un problema tuo! Anzi, tieni la porta della stanza sempre chiusa così almeno non se ne va in giro per casa."
Ah pure?? Non solo sono condannato a passare la notte meno igienica della mia vita, devo anche stare attento che non vada in altre parti della casa!!
" Mamma, capisci che io non ci dormo con il topo? Mi fa schifo e mi terrorizza!"
" Allora chiedi a tuo padre di spostare i mobili e di cacciarlo; io di certo non lo faccio!" 
Atterrito e sconsolato mi reco da mio padre, nutrendo ben poche speranze che possa servire a qualcosa. Infatti, come immaginavo, mio padre si limita a ridermi addosso, forse pensa che io stia scherzando, o magari no. Sicuramente no. Sa bene che non scherzo. La sua era una risata di scherno, che per me suona come la terribile certezza che mi aspetta una nottata decisamente memorabile.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Matih Bobek