Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: KillerQueen86    09/02/2015    3 recensioni
Rose si ritrova in un mondo che non conosce e deve trovare il modo per tornare indietro e aiutare il Dottore. Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Si svegliò all'improvviso, la fronte appoggiata contro il vetro e il sole tiepido di Maggio che la riscaldava. Il treno sotto di lei sussultava tranquillo, per l'ennesima volta aveva fatto lo stesso sogno e per l'ennesima volta si ritrovava sveglia e nervosa.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Harkness, Rose Tyler
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell’autore: Eccomi nuovamente qui, ci ho messo più tempo del previsto perché,  per come lo avevo scritto, non mi piaceva e l'ho cambiato almeno una decina di volte.

Comunque questo è il capitolo finale di Turn Left e spero di postare in fretta anche il primo di The Stolen Earth.

 

Bando alle ciance e buona lettura.

 

Beta: Paolettazza e Feyilin

 

Capitolo 4

A pochi passi da te

 

 

Controllò gli ultimi appunti che aveva preso. Ormai non poteva più prendere altro tempo. Oggi, forse, avrebbe messo fine a tutto quello o almeno ci sperava.

Posò sulla scrivania la cartellina che aveva letto, si alzò e si guardò un attimo allo specchio. I capelli più lunghi e il viso scavato dalla tensione e dalla stanchezza. Erano passati tre anni da quando aveva visto il Dottore e non era stata una cosa semplice, soprattutto perché aveva dovuto affrontare tante cose, fin troppe per i suoi gusti.

Uscì dal piccolo ufficio che una volta era appartenuto a Jack e si avviò verso il basso, dove ciò che rimaneva della UNIT aveva sistemato il Tardis.

“Siamo pronti” la voce di Kate Stuart le arrivò alle spalle, l’unica della UNIT che le era rimasta amica.

Aveva passato quei tre anni ancorata a un mondo che non le apparteneva davvero, con l’unico obiettivo di tornare da lui. Era l’unica cosa che non l’aveva fatta impazzire; quando il dolore e la solitudine sembravano divorarla, allora ripensava a quello che stava facendo e alla strada che aveva davanti.

Si posizionò al centro di una serie di specchi, si guardò attorno respirando lentamente e cercando di liberare la mente. Kate le si avvicinò.

“Sicura di volerlo fare? Potremmo trovare un altro modo” disse speranzosa la donna.

“Non c’è un altro modo, Kate” le rispose dolcemente.

“Le linee temporali del TARDIS sono molto chiare su questo, se vogliamo porre fine a tutto, abbiamo bisogno di entrambi” spiegò lei decisa.

“E questo significa che morirà” disse piccata la donna più grande.

“Lo so, credimi Kate, se ci fosse un altro modo, lo avrei già usato, ma questa è la via giusta. Sistemerò la linea temporale, facendo in modo che Donna incontri il Dottore” rispose ancora più decisa Rose. L’altra bionda la guardò per poi annuire comprensiva e allontanarsi.

In quei due anni Rose aveva dovuto imparare a lasciarsi guidare dal TARDIS. Non era stato facile, non sapeva davvero come fare all’inizio, ma poi lo aveva capito passo dopo passo. Il suo sogno, o meglio, l’incubo che l’attanagliava da tre anni era uno dei messaggi del Tardis, forse il più importante per risolvere quello che stava succedendo e lei aveva imparato poco a poco a lasciarsi guidare dalla macchina, anche se spesso aveva portato alla perdita di persone amiche. La prima a cadere era stata Sarah Jane, coinvolta nella faccenda dell’ospedale, e con lei anche Martha. Poi toccò a Tosh e Owen a causa del fratello di Jack. Gli ultimi in ordine di tempo Ianto e Gwen, che fermarono i Sontaran, mentre Jack fu portato via. E ora lei era sola e sulle sue spalle gravava la morte di un'altra persona, Donna Noble. Le linee temporali del Tardis erano state chiare, una volta incontrato il Dottore, la donna di questo mondo e poi quella del suo mondo sarebbe morta, ma Rose non poteva permettersi il lusso di ignorare tutto quello. Dovevano salvare la Terra, l’intero universo dipendeva da questo.

“State tutti pronti, il cannone sarà in funzione tra pochi minuti” urlò Kate alle persone dietro gli specchi.

“Mi raccomando Tyler, contiamo su di te” disse Kate, per poi fare un cenno con la mano.

Rose strinse il disco giallo che aveva al petto e lo schiacciò. Sentì un vuoto allo stomaco e il suo corpo venire trascinato via, una sgradevole sensazione che purtroppo aveva già vissuto diverse volte da quando viaggiava con il Dottore. Quando la sensazione finì, riaprì gli occhi e tornò a respirare. Le gambe le cedettero facendola cadere sull’asfalto duro. Alzò lo sguardo per capire dove si trovasse ma, a parte una serie di villette a schiera tutte uguali, non sembrava ci fosse altro. Sospirò ancora una volta rimettendosi in piedi. Aveva una missione da portare a termine ed era decisa a non fermarsi fino a quando non ci fosse riuscita.

 

Li vide da lontano entrare nel vicolo, erano tranquilli. Donna che trascinava via il Dottore e una versione più giovane di lei. Rimase distante e nascosta a osservare tutta la scena.

Nessuno doveva vederla, doveva solo assicurarsi che Donna e il Dottore si incontrassero in questa realtà e lei adesso poteva tornare sui suoi passi.

Chiuse gli occhi e strinse la chiave al suo petto nel sentire il rumore del TARDIS, le era mancato così tanto. Si fece avanti per fermarsi accanto alla macchina.

"Mi dispiace tanto Donna." Disse una Rose vestita con una giacca viola e una maglietta fucsia, sul suo volto pallido e stanco risaltavano le occhiaie. Guardò ancora per un po’ verso dove sorgeva il Tardis, per poi fare marcia indietro scomparendo nel nulla.

 

Fine

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: KillerQueen86