Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LateNight_01    10/02/2015    11 recensioni
-Buongiorno a tutti. Come forse avrete capito, vi ho riuniti tutti qui per discutere di qualcosa di molto importante...-
-Sapevo che c'era sotto qualcosa di losco, qui!- interruppe il Duca, e fu subito zittito da un'occhiataccia da parte di tutti gli altri.
"-...Come stavo dicendo, c'è qualcosa di fondamentale di cui discutere- proseguì la principessa.
-E perchè proprio con noi?- chiese Olaf -A proposito: ciao a tutti, io sono Olaf, e amo i caldi abbracci!-
-Perchè noi siamo i personaggi di Frozen, chiaramente- spiegò Anna con un sorrisetto"
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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fanfic
La riunione
(quando non tutto va per il verso giusto)





Era una mattinata come molte, ed Elsa era tornata dalla sua passeggiata abituale. Fra compiti da svolgere, doveri, richieste e documenti, la ragazza non aveva tardato ad accorgersi che essere regina non è proprio facile come ci si può immaginare.
Rendendosi conto di essere tornata in anticipo -e quindi di avere un altro po' di tempo libero prima di tornare a coprire il suo ruolo- Elsa tirò un sospiro di sollievo, pensando di occuparsi solo a se stessa.
Filò dritta in camera sua, buttando la sua borsa dove capitava e slegandosi i capelli platinati, che ricaddero mossi sulle sue spalle. Prese un libro che teneva sul comò -era davvero curiosa di sapere come sarebbe andato a finire- e si abbandonò sul letto, già iniziando a fantasticare sul finale perfetto per quella storia che lei amava tanto.
Ma non fece in tempo a mettersi comoda, che sentì sotto di sè uno strano rumore, come di un foglio accartocciato.
La giovane si chiese cosa potesse essere, e quando controllò rimase stupita: un messaggio scribacchiato da una calligrafia facilmente riconoscibile, quella di Anna.
-Ti aspetto al salone. E' urgente- lesse Elsa, e lì per lì fu quasi divertita dal tono estremamente drammatico che portavano quelle parole. Ma da brava sorella maggiore, fu anche assalita dal dubbio e dalla paura che fosse veramente successo qualcosa.
Spinta dalla curiosità, uscì velocemente dalla camera per poi precipitarsi giù dalle scale, facendosi mille domande. Attraversò gran parte del palazzo, prima di arrivare a quella sala.
Anna era in piedi nel bel mezzo della stanza, e si appoggiava con il braccio ad un tavolo che era sbucato da chissà dove. Portava un paio di occhiali da sole che -a parere di Elsa- facevano tanto agente segreto, e aveva un'espressione piuttosto seria. Ma quello che attirò di più la curiosità della regina, fu la strana colorazione che avevano i capelli di sua sorella: erano di un giallastro tendente all'arancione, ed erano più disordinati del solito.
Quel particolare fece scoppiare la maggiore in una risata divertita, sotto lo sguardo interrogativo dell'altra.
-Anna, ma cos...- cercò di chiedere la platinata, ma le sue parole furono smorzate da un altro attacco di risa. Rendendosi conto del suo comportamento inappropriato, si fece aria con le mani cercando di riacquistare la calma.
-...Cosa hanno i tuoi capelli?- riprese lei, mettendoci tutta se stessa per mantenere il controllo della sua ilarità. Anna non sembrava affatto divertita, e si levò con un gesto scocciato gli occhiali da sole.
-Ne vogliamo parlare?- sbuffò la minore, sarcastica -Non andrò mai più da una parrucchiera in vita mia, mai più!-
-Oh- rispose l'altra, imbarazzata -quindi la parrucchiera avrebbe fatto...?-
-La parrucchiera mi ha fatto una tinta scadente, ecco! E ora i miei capelli sono rovinati!-
-Aspetta, che? Da quando ti fai la tinta?- sgranò gli occhi la regina
-Da sempre, ovvio! Ti pare che i miei capelli fossero rossi naturali?- spiegò la principessa come se stesse dicendo una cosa assolutamente normale e intuibile -Di solito va tutto liscio, ma questa volta no! Dopo due lavaggi, BAM! Il colore se n'è andato tutto e adesso sembra che io abbia in testa della paglia!-
Elsa fece un po' fatica a riprendersi dalla sorpresa, ma venne scossa dal rumore di una porta che veniva aperta dietro di lei. Come se nulla fosse, entrarono nella stanza Kristoff, Sven, Olaf, Hans, i suoi dodici fratelli,il duca di Waselton, un'intera processione di Troll e persino i genitori delle ragazze.
Ancora sbigottita (aspetta, ma i suoi non erano morti?) la platinata non trovò nulla da fare, se non sedersi su una sedia per evitare uno svenimento.
-Oh, ce l'avete fatta ad arrivare!- si lamentò Anna, rivolta alla comitiva appena apparsa nella stanza -Che vi è successo? Siete caduti nel water?-
-In realtà, siamo affondati insieme ad una nave- puntualizzarono Idunn ed Adgar
-E a me hai dato un pugno- borbottò Hans, accusando la principessa
-Beh, direi che te lo sei meritato- rispose la ragazza.
-Anna! Mi puoi dire cosa sta accadendo qui?- sbottò la platinata, sempre più confusa.
Come ricordandosi della presenza della sorella, la minore chiese il silenzio fra i presenti battendo con il palmo sulla superficie del tavolo. Quando ebbe tutti gli occhi puntati su di lei, la ragazza iniziò:
-Buongiorno a tutti. Come forse avrete capito, vi ho riuniti tutti qui per discutere di qualcosa di molto importante...-
-Sapevo che c'era sotto qualcosa di losco, qui!- interruppe il Duca, e fu subito zittito da un'occhiataccia da parte di tutti gli altri. 
-...Come stavo dicendo, c'è qualcosa di fondamentale di cui discutere- proseguì la principessa.
-E perchè proprio con noi?- chiese Olaf -A proposito: ciao a tutti, io sono Olaf, e amo i caldi abbracci!-
-Perchè noi siamo i personaggi di Frozen, chiaramente- spiegò Anna con un sorrisetto -Arrivando al dunque, siamo qui oggi per discutere di alcuni piccoli problemini, incongruenze, errori, stanezze, o come volete chiamarli voi. Prego, sedetevi- invitò lei, indicando con la mano le sedie disposte ordinatamente ai lati del tavolo. I presenti non trovarono nulla da obiettare, e presero posto dove era stato detto loro.
-Anna, come mai quei capelli?- chiese Kristoff, con un'espressione tra lo stupito e il disgustato. La giovane mise la testa fra le mani:
-Oh, andiamo! La parrucchiera mi ha sbagliato la tinta! Sei la ventesima persona che me lo chiede oggi, vuoi un premio?- rispose ironica
-Premio? Cosa si vince?- fece eco uno dei fratelli di Hans, eccitato.
-Aaaaah- realizzò Elsa -Ma allora sono stupidi di famiglia!-
-Già- annuì Idunn -Ma cos'è quel libro che hai in mano?-
La platinata si rese conto solo allora che, per la fretta, si era dimenticata di posare il romanzo e che lo teneva ancora fra le mani: 
-Oh, è una bellissima storia di Italo Svevo, si chiama La coscienza di Zeno-  
-Mmmh...ma non è stata scritta nel 1923?- domandò Adgar, dubbioso.
-Sì! Allora?-
-Allora? Ti ricordo che noi siamo nell'Ottocento! Probabilmente Svevo non è nemmeno nato!-
-Avanti, papà, ti fai troppi problemi- concluse semplicemente la giovane regina, tornando tranquillamente alla sua lettura.
-Vedete? Sono queste le incongruenze di cui parlavo!- asserì Anna -Chi ha scritto la nostra storia? Cosa aveva in mente? Era un tossicomane?-
-Tossicomane direi di no, forse sono gli autori delle fanfiction ad essere un po'...come dire..."sballati"- si intromise Hans.
-Cos...cosa sono le fanfiction? E perchè gli autori sono sballati?- chiese Granpapà, dubbioso.
-Lunga storia...comunque, molti di loro hanno inventato fra di noi coppie veramente improbabili- rispose il principe delle Isole del Sud.
-Ad esempio?- fece Olaf
-Ad esempio, ci sono persone che sono convinte che Elsa stia con me, oppure che Kristoff debba mettersi con la regina, o addirittura che Anna sia ancora segretamente innamorata del sottoscritto-
-Aspetta, che?- esclamò la principessa contrariata
-Ebbene sì!- annuì Hans -Ci sono fans da tutto il mondo, di tutte le età, che immaginano ognuno di noi con qualcuno, indipendentemente dal fatto che faccia o non faccia parte del film...eccetto tu, Olaf, tu sei destinato a rimanere single!-
-Si sbagliano- interruppe il pupazzo -Io avevo una ragazza, una bella pupazzetta, fino a questa primavera. Poi è arrivato il caldo e si è sciolta-
-Certo, ma almeno tu non sei stato friendzonato!- ribattè Anna, indispettita.
Tutti si voltarono in sua direzione.
-Cos'è la "friendzone"?- disse il Duca di Waselton
-Nel mio caso, quando Hans mi ha rifiutata...anche se, invece della classica frase "Io ti vedo come un'amica", ha detto qualcosa che assomigliava a "Se solo qualcuno ti amasse davvero"- riflettè lei.
-Ci sono io che ti amo davvero!- sorrise Kristoff -e penso che quello del principe fosse solo uno scherzo...insomma, ti ha "trollata". Senza offesa per voi, naturalmente- continuò, rivolto ai Troll.
-Okay, fin qui ci siamo, solo una domanda: da dove vengono tutti questi termini nuovi?- domandò Adgar.
-Non chiederlo a me caro, quando sono affondata io ancora non c'erano!- rispose Idunn.
A quel punto Elsa alzò gli occhi dal suo libro:
-Ecco, appunto, dov'eravate finiti? Vi abbiamo dati per morti-
-Figlia mia, non facciamone una tragedia. Siamo andati in crociera, filava tutto liscio, quando ad un tratto un certo "Schettino" ha abbandonato la nave- fece il padre.
-Ecco un'altra grande ingiustizia: io per tutta la durata del film dico solo una battuta! Vi rendete conto?- sbottò Idunn
-E allora noi che dovremmo dire?- si lamentarono i fratelli di Hans -Noi veniamo appena menzionati, e non abbiamo neanche un ruolo da comparse-.
-Comparse, non comparse, l'importante è che sono io  la protagonista- disse fiera Anna
-Aspetta, aspetta- le fece la platinata -sono io la Regina delle Nevi, e di conseguenza sono io la protagonista!-
-Mettiamo bene le cose in chiaro, "cicciobella"- ribattè la minore -Tu per tredici anni sei rimasta chiusa in camera, e la prima volta che esci, combini un disastro e scappi-
-Non sarei scappata, se tu non avessi insistito troppo!-
-Questo non toglie che sono io quella che ha intrapreso il viaggio per andarti a cercare!-
Elsa sospirò: -D'accordo, ma "Let it go" la canto io. E il premio come miglior canzone è mio, non tuo-
-Su questo non ci piove. La canti, la canti durante la doccia, la canti durante la notte, la canti mentre passeggi, la canti praticamente sempre!- la accusò l'altra.
La maggiore diventò rossa per l'imbarazzo e tornò a sedersi, fino a quel momento era stata convinta che nessuno l'avesse mai sentita.
A quel punto Olaf, accorgendosi di non aver mai conosciuto i genitori delle due ragazze, corse da loro:
-Ciao, io sono Olaf e amo i caldi abbracci-
Sven sbuffò contrariato, mentre Kristoff prese la parola:
-Qualcuno sa dirmi come mai, ogni cinque minuti, Olaf si debba presentare a qualcuno?-
-Ah, non so, chiedilo alla sua creatrice: "La Regina delle Nevi"!- disse Anna sarcastica, incrociando le braccia. Di tutta risposta la sorella le fece il verso, girandosi dall'altra parte.
-Avanti, ora non litigate- le pregò Granpapà
-E' impossibile non litigare, se lei si offende per ogni cosa! Non vuole neanche accettare il fatto che sia io  la protagonista- rispose Elsa. A quelle parole nella sala si levò un sospiro generale, e i presenti ruotarono gli occhi.
-Elsa, sei tosta!- riprese la sorella -E comunque, sì, mi offendo, perchè tu mi hai sempre usata!-
-Vogliamo parlare di questo?- ribattè Granpapà -Mai una visita, mai una parola o un invito, mi cercate solo quando c'è da scongelare qualcosa! Se è per questo che sono nato, allora nascevo microonde!-
-STREGONERIA!- si ritrasse inorridito il Duca, non avendo la minima idea di cosa fosse un microonde.
-Dai, ora basta litigare. Siete sorelle dopotutto...e siete anche cooprotagoniste- provò Kristoff.
Le due ragazze si guardarono e si lasciarono scappare una risata. In fondo il montanaro aveva ragione.
-Pace?- sorrise la regina
-Pace- confermò la principessa.
-Avete scocciato, voi e la Disney, con tutte queste smancerie e questi finali perfetti! Oltretutto, odio le fanfiction e odio il fatto che gli autori pensino che mi piaccia Elsa!- si lamentò Hans alzandosi dalla tavola, per poi rivolgersi ai fratelli -Ragazzi, andiamo a casa!-.
Così dicendo, il giovane principe uscì impettito dal salone, seguito da una fila ordinata di ben dodici fratelli.
I presenti si guardarono un po' stupiti, fino a quando la porta si riaprì di qualche centimetro, facendo sbucare la testa di Hans.
-Chiamami!- sussurrò lui rivolto ad Elsa, mimando un telefono con la mano e facendole l'occhiolino, prima di scomparire definitivamente.
-Aspetta!- lo richiamò Adgar, subito seguito da Idunn - Non prendere la Costa Crociere e nemmeno il Titanic! Torna alle Isole del Sud in elicottero!- e così dicendo anche loro due corsero fuori dalla stanza.
-Non posso accettare qualcosa di simile! Me ne vado!- brontolò il Duca di Waselton
-E noi abbiamo tante faccende da sbrigare..cose che c'entrano con la magia- spiegarono i Troll, prima di andarsene -Invitateci al vostro matrimonio, Kristoff!-
A quelle parole il montanaro diventò rosso e sorrise timidamente alla sua fidanzata.
-Aspetta, che?- si stupì Anna
-Vuoi sposarmi?- le chiese lui, porgendole un anello
-Io? Cioè, tu vuoi sposare me...cioè, me, inteso come me, io, la sottoscritta?- balbettò lei
Il montanaro annuì.
-Oddio, sì!- urlò la principessa, abbracciando euforica il futuro maritino.
Anche Elsa fu piacevolmente sorpresa da quell'improvvisa proposta, non se lo aspettava, ma sapeva che la sua sorellina sarebbe stata felice.
-Oh, sì, certo, ma...prima del matrimonio devo darmi una risistemata ai capelli- si ricordò la minore, indicando con disgusto quella specie di paglia che aveva per chioma
-E io invece devo darmi una mossa a trovare un ragazzo, perchè non voglio invecchiare da sola- rise la regina.
-Ma tu hai noi- risposero in coro tutti, stringendo la ragazza in un abbraccio.
-Lo so, e ve ne sono grata- sorrise Elsa -ma io vorrei..beh...un altro genere di "compagnia"-
-Certo sorellona, ti capiamo- la rassicurò l'altra -ma cosa diranno gli autori delle fanfiction?-.
La platinata non ci pensò su:
-Non importa, la vera domanda è: per caso qualcuno di voi ha il numero di Hans...?-



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Note dell'Autrice:
Esatto! sono tornata sul fandom! *gli altri autori si rintanano in un angolino a piangere*
Vi giuro, non so come mi sia venuta questa cosa qua. Diciamo che in parte è stato merito di mia sorella (quando, una sera, i ha detto: "Ma chi è la protagonista di Frozen, Anna o Elsa?), in parte i ha ispirato un'esperienza recentemente vissuta (non tingetevi MAI i capelli di rosso, lo dico per il vostro bene XD) e in parte è solo frutto della mia follia che certe volte va oltre il limiti.
Come sempre vi invito a lasciare una recensione, tanto per esprimere il vostro parere ed eventuali errori (oppure per chiederi di non inquinare più il fandom con queste cose).
A presto!
                                                                    LateNight_01

   
 
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