Allora (lo so che è brutto cominciare con “allora”, però io voglio cominciare così, quindi...) allora, una volta, quando io e mia sorella eravamo piccoline, giocavamo a raccontarci le storie prima di dormire. Una sera io, e una sera lei. Ovviamente le mie storie erano le più belle, ovviamente, ma ce n'é una che mi è rimasta impressa nella memoria. Non so perché e non so per come, ma ce l'ho ancora in testa, e non va più via. Mia sorella invece l'ha completamente rimossa.

Dunque, immagina due bimbe paffutelle in un letto a castello. La più grande sopra e la più piccola sotto. Tocca alla sorellina minore raccontare la storia della buonanotte. Prima di tutto c'è silenzio. La sorella più grande si spazientisce perché vuole sentire la storia, insomma è il suo turno e lei non comincia?! No no, non si fa così. Però la più piccola, dopo interminabili minuti di silenzio, con l'ansia che cresceva nel petto della più grande, comincia la storia.

C'era una volta, non molto tempo fa, una cimice blu, che, a differenza di tutte le altre cimici, profumava. Sì, profumava, di gelsomino. Insomma, una cimice che profuma di gelsomino?! Già da qui si capisce che è una storia fantastica! Comunque, questa cimice Amava, con la A maiuscola, i gamberetti! Però, ahimé, i gamberetti sono più grandi delle cimici, e così la nostra amica cimice era triste, uno, perché non poteva mangiare i gamberetti, e due, perché non poteva mangiare i gamberetti perché lei abitava sulla terra, in una scatola da scarpe, e i gamberetti abitano nel mare, distante da lei. E lei non sapeva nuotare. So che fino a qui può sembrare una storia abbastanza triste, insomma, una cimice che non può essere felice perché non ha quello che vuole è abbastanza traumatica come situazione lo so, ma fidati che poi migliora! Questa povera cimice poi non sapeva volare. Insomma, di bene in meglio! Però aveva due amiche cavallette che volevano aiutarla a realizzare il suo sogno. Un giorno la presero per le zampette e la trasportarono in alto ne cielo blu. La nostra piccola cimice era felice, vedeva tutto per la prima volta, dall'alto per giunta! Wow, la cimice era senza fiato. Però, le cose belle durano poco. Alle due cavallette mancò la presa, e la cimice blu cadde nell'erba alta. E fino a qui tutto ok! Tanto lei era blu, e le cimici sono verdi, quindi la nostra piccola amica poteva essere ritrovata facilmente. Però cadde in mezzo ad un prato di Occhi di Madonna, quei fiorellini blu carini carini che nascono soltanto di primavera. Come quasi tutti i fiori daltronde... Le due cavallette erano disperate, non la vedevano più! I fiori erano blu, e lei era blu! Ed erano confuse.

Le due cavallette non la trovarono mai più. Ma la cimice visse grandi avventure, incontrò nuovi amici, vide posti nuovi e... finalmente assaggiò i suoi amati gamberetti, che scoprì che non le piacevano poi tanto, preferiva le patatine fritte!

Fine.

Ecco, questa è la storia che mia sorella raccontò... non è poi questo granché, ma per una bimba di cinque anni non ci si può aspettare poi tanto giusto?!

Ma le mie erano più belle!

Mio Angolo! (detto tipo uomo delle caverne)

Ciao bella gente, non so perché ho pubblicato una cosa del genere, ma che dire? Al cuor non si comanda? No non centra niente...

Vabbeh, fatemi sapere se vi è piaciuta la storiella di mia sorella (ho fatto rima?) che ho, ovviamente, riscritto, perché non potevo

scriverla con il linguaggio di una bambina di cinque anni... o forse sì?

Sognate Rinoceronti verdi e panda :3