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Autore: highgarden_    17/02/2015    5 recensioni
"Gale..." disse la ragazza con voce strozzata "...che stai facendo?"
"E' tutta vostra." confermò ai pacificatori.

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Gale ha un piano tutto suo, scopriamo insieme quale.
Genere: Azione, Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premessa:
Buongiorno a tutti! In questa FanFiction ho voluto donare a Gale un carattere eccessivamente forte e una smania di potere derivanti dalla caratterizzazione di Hans (Frozen). L'idea è già stata piuttosto apprezzata su una pagina che gestisco [x] e quindi ho deciso di trasportarla anche qui ssu EFP.
Spero che la storia vi piaccia, non sono una scrittrice, quindi il testo sarà pieno di errori, ma voi siete qui anche per questo, no? Attendo i vostri pareri!
Buona lettura!


 
Gale le passò una mano sulla guancia, accarezzandola, e la appoggiò dietro alla nuca di Katniss, in mezzo ai suoi capelli scuri.
Erano appena tornati dal bosco, dove avevano sistemato per l'ennesima volta le trappole, e per l'ennesima volta Katniss aveva ribadito che quella con Peeta era solo una messa in scena.
Si erano fermati in un luogo appartato, dove nessuno avrebbe pensato di venirli a cercare.
Il ragazzo la attirò dolcemente verso di se e Katniss, che in un primo istante era rimasta lievemente turbata da quell'azione, si lasciò trasportare dall'emozione, socchiudendo gli occhi. Riusciva a sentire il respiro caldo e regolare di Gale e si aspettava che da un momento all'altro le loro labbra si sarebbero incontrate, ma non fu così.
"Oh, Katniss. Se solo qualcuno ti amasse davvero." disse lui con un'espressione di sfida sul volto, un'espressione che la ragazza in fiamme non aveva mai visto su quel viso così dolce e pacato.
"Che cosa?" domandò lei, sgomenta e incredula; era stata presa completamente alla sprovvista, credeva di conoscerlo, che cosa poteva significare tutto quello?
Con la mano libera, Gale fece un cenno alle sue spalle e tre pacificatori uscirono silenziosi dal loro nascondiglio; due si portarono ai lati di Katniss, afferrandole le braccia, e il terzo la neutralizzò con una ginocchiata all'addome.
"Gale..." disse la ragazza con voce strozzata "...che stai facendo?"
"E' tutta vostra." confermò il giovano ai pacificatori, senza nemmeno degnarla di una risposta. Il terzo tirò fuori la pistola, con il calcio le diede un colpo sulla testa, e per Katniss fu buio.

 
***
 
Era stata torturata per giorni, settimane, mesi… Katniss non sapeva da quanto tempo fosse lì e non le importava, non le interessava se il suo volto magro e visibilmente provato fosse motivo di giubilo per il presidente Snow. Non pensava alla rivolta, se era cominciata o se i pacificatori avevano finalmente spento le fiamme di traditori.
L’unica cosa che aveva in mente era Gale. Qual era il suo piano? Perché si era comportato così? Che profitto ne aveva tratto? Non era riuscita a pensare ad altro mentre il suo corpo veniva massacrato.

 
***
 
Nella squadra di soccorso per il salvataggio di Katniss Everdeen, a Gale, considerato da tutti il suo più grande amico, era stato affidato il compito più importante, prelevare Katniss e portarla al sicuro. Chi poteva sospettare del ragazzo che si era dato così tanto da fare, dopo aver comunicato la notizia della cattura della Ghiandaia Imitatrice da parte dei pacificatori, per poterla salvare? Chi mai avrebbe potuto sospettare di Gale?
Erano già dentro l’edificio, il giovane si trovava davanti alla porta della cella di Katniss; l’aprì e la vide. Un ammasso di pelle, ossa e lividi. I suoi capelli, un tempo lunghi e forti, apparivano ora corti e molto più radi, molto probabilmente per via di una tortura non solo fisica e psicologica, ma anche chimica.
La ragazza alzò lo sguardo e gli occhi chiari dei due si incontrarono.
Tu… Qui? P-Perché?” chiese a fatica “P-Perché tut-to quest-sto?
La sua voce era flebile, ma il lieve tono arrogante e di sfida arrivò all’orecchio di Gale.
Perché? Mi sembra semplice! Continuando la tua farsa avresti portato il dodici alla distruzione. Sei un’egoista, Katniss. Tutti siamo egoisti.” si abbassò, fino ad arrivare all’altezza del suo viso, prendendole il mento fra pollice ed indice della mano sinistra, mentre con la destra estraeva la pistola.
Io sono egoista, Katniss. Volevo quello che avevi tu, volevo avere il potere sulle persone, la possibilità che queste mi seguissero, quella possibilità che tu hai sempre disprezzato.
E allora quando tornerò al dodici, raccontando di come ho tentato di portare la famosa Katniss Everdeen in salvo, di quanto fosse debole e di come siamo stati attaccati… Di come sei morta.
Gale si alzò in piedi e le puntò la pistola alla testa, mentre le lacrime sgorgavano copiose dagli occhi cristallini di Katniss.
Non farlo..” supplicò lei in un sussurro.
Di come sei stata uccisa. Senza pietà. Per fare in modo che non potessi fuggire. Allora potrò avere quello che ho sempre voluto.
Addio Katniss.
Lei chiuse gli occhi, ancora una lacrima cadde. Uno sparo.
E fu buio per sempre.
 

 
   
 
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