Anime & Manga > Deadman Wonderland
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Autore: Mythologia    17/02/2015    1 recensioni
Questa fanfic/serie di one-shots narra delle meravigliose avventure di tre personaggi (Ares, Aldebaran e Galahad) catapultati a Deadman Wonderland. Una timida e premurosa loli, un "medico" il quale corpo è interamente ricoperto da un'armatura (salvo il volto altrimenti Makina si arriabbiava) e un tizio che trova missili per terra a caso.
No, non sarà il miglior racconto che leggerete nella vostra vita e forse non riderete nemmeno. Ma praticamente lo faccio a scopo personale.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ricordatemi perché siamo in una prigione e stiamo indossando collari che assomigliano a ciambelle.." 
 
"Aldebaran ha ACCIDENTALMENTE lanciato un missile ballistico tattico contro le armate giapponesi e fatto saltare in aria un numero decisamente troppo elevato di carri armati"

Le rispose un uomo dagli occhi scarlatti, indossava una maschera di calma apparente che Ares conosceva bene. Era bravo a celare la propria irritazione il desiderio omicida che provava nei confronti del loro compagno.
 
"Hey! Hanno iniziato loro!"

L'uomo accanto a loro, a cui il collare stava troppo stretto e i vestiti erano troppo piccoli per contenere la sua massa muscolare, protestò e si difese dalle frecciatine del medico ventiseienne albino.
 
"Ma poi! Dove l'hai trovato un missile ballistico?! E non dirmi che ci sei inciampato sopra perché le prendi"
 
"Galahad, andiamo calmati.."

Ares, la pura e candida ragazza che i due uomini si portavano appresso, innocente da qualunque punto di vista tranne quello del governo giapponese, troppo giovane e gentile per incontrare un mondo così violento, cercò di calmare i suoi compagni con sussurri dolci e parole scelte con cura.
 
Anche se i tre malcapitati erano solo una minuscola parte di una folla, le loro voci sovrastavano i pianti e le lamentele degli altri presenti. Eran stati riuniti tutti in un corridoio e indossavano la stessa e identica divisa grigia. Un rumore secco zittì qualunque voce, comprese quelle dei tre che ancora cercavano di capire come Aldebaran era riuscito a trovare un missile per terra.
 
L'introduzione fu breve ed era palese che nessuno voleva essere dove, in quel momento, si trovava. Una donna che portava una spada al fianco, dai capelli neri raccolti e in divisa blu, spiegò ai detenuti come le cose funzionavano li.

Piccolo riassunto?
Erano condannati a morte. Felicità.
Dovevevano mangiare una caramella dal sapore disgustoso per non morire avvelenati (ed ecco spiegato il perché delle ciambelle).
I soldi in quel posto erano dei punti chiamati Cast Points con cui potevano comprarsi tutto ciò che volevano: cibo, vestiti, alcol, elefanti da utilizzare come trampolini per l'evasione, armadilli da compagnia..
 
"Andiamo, potrebbe essere divertente!"

Commentò Ares una volta giunti alla cella che stranamente condividevano, quando si sedette sul letto i piedi non toccavano per terra e per istinti la ragazza iniziò a far pendolare le gambe. Agli occhi di Galahad Crescent era sicuramente un quadro apprezzabile e giudicava la propria amica un concentrato di tenerezza e malinconia, lui sapeva cosa quei brillanti smeraldi dalle mille sfaccettature avevan visto. 
 
"Finirà mai il tuo ottimismo Ares?" 
 
Chiese Galahad alla giovane ragazza dai capelli corvini lunghi quasi fino alle caviglie, come risposta ebbe solo un sincero sorriso. Gli occhi verdi di Ares cercavano una qualunque forma di emozione da parte dei suoi compagni ma le fu impossibile trovarne alcuna. Aldebaran, mentre i due dietro di lui stavano portando avanti una mistica guerra di sguardi col solo obiettivo di capire l'animo dell'altro, stava cercando un modo di rompere le sbarre che lo rinchiudevano in quel luogo troppo stretto.
 
"Basta! Datemi un altro missile!" Imprecò dopo aver ripassato tutti gli insulti delle diciassette lingue da lui conosciute. 
 
"Prova a camminare in cerchio per la cella, forse prima o poi inciampi.."
 
"Tu vuoi le botte Ares. E non pensare che ci andrò leggero solo perché sei una donna" La minacciò lui col suo solito tono che variava dallo scherzo al tremendamente serio, in questo caso stava scherzando e quindi Ares fece per ribattere ma fu la voce di Galahad a zittirlo invece. 
 
"Voi due, smettetela e ascoltatemi. Penso di non essere l'unico ad avere fame ma, come avete sentito da lady Makina, ci servono Cast Points per il cibo...quindi. Su questo manuale stampato su carta scadente c'è scritto che per il vincitore di una certa competizione chiamata Dog Race Show ci sono 100'000 CP.."
 
"Non ci interessa Gal! E ora procurami dell'esplosivo!"
 
"Non rischio la mia vita per insulso..denaro" Affermò Ares mentre stava perfezionando la meravigliosa treccia che aveva fatto coi lunghi capelli argentei di Galahad, lui la ringraziò con una piccola forma di affetto scompigliandole i capelli prima di continuare la sua frase.
 
"..e ai partecipanti danno degli anpan in omaggio"
 
"COSA STIAMO ASPETTANDO?!" Urlò Aldebaran euforico.
   
 
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